giovedì 30 novembre 2017

RECENSIONE: IL VIANDANTE - JANE HARVEY-BERRICK

Titolo: Il viandante

Serie: Traveling#1

Autrice: Jane Harvey-Berrick

Casa Editrice: Delrai edizioni

Data di pubblicazione: Ottobre 2017

Pagine: 240

TRAMA:

Era uno normale, carino a prima vista. In realtà era straordinario, anche se non sempre gentile, e bellissimo. 
“Bello” era una parola troppo riduttiva per la sua pelle liscia e dorata; per il viso, descritto dagli zigomi decisi, e il mento volitivo. Aveva gli occhi del colore del mare prima di una tempesta, l’espressione dubbiosa e vulnerabile, labbra morbide e carnose, dello stesso colore della rosa rossa in sboccio; il suo corpo statuario, scolpito, pericoloso.
Poteva respirare fuoco, mangiare fiamme, e la parola “amore” bruciava insieme a quelle sulle sue labbra.
Ero già coinvolta da lui da prima che mi rendessi conto dell’inizio della nostra storia.
È stato divertente il modo in cui sono andate le cose.
Aimee ha dieci anni quando la sua strada incrocia quella di Kes, abile ragazzino circense, e scopre così la magia del circo. Lui è tutto ciò che lei non sarà mai: libero, felice e senza paura. Sono sufficienti due settimane all’anno per unire i due giovani, e la loro amicizia si trasforma pian piano in qualcosa di più profondo, intrinseco, ma anche molto pericoloso. Aimee infatti sa che Kes non potrà mai fermarsi in un solo luogo e che il suo cuore è destinato a seguirlo in capo al mondo pur di stare con lui.
Il sentimento dei ragazzi spaventa entrambe le famiglie, perché motore di comportamenti impulsivi e illogici. Ma Aimee non vuole rinunciare all’amore per Kes, e lui sa che nessuna lo conosce quanto lei. Lottare, però, non è facile quando a volersi unire sono due mondi tanto distanti tra loro e per Aimee e Kes la vita sembra diventare impossibile nell’attesa dell’altro.

Il primo romanzo della Traveling Series dalla penna ipnotica della scrittrice Jane Harvey-Berrick, un successo internazionale che ha fatto innamorare migliaia di lettori. 


Cosa Penso: 
«Posso vedere la tua casa da qui» disse. «Vedo il tuo albero e la finestra della tua stanza. Nessuno mi disturba quassù, così penso a te.»
«Oh» ripetei, ma questa volta aveva un altro suono.
«Non ho mai avuto una vera amica prima d’ora» spiegò Kes. I suoi occhi si persero sulla linea dell’orizzonte. «Non sapevo che mi mancasse qualcosa.»
Sentii qualcosa che non aveva detto, almeno credo. «Mi mancherai anche tu.»

Il Viandante” è il primo capitolo della serie Traveling di Jane Harvey- Berrick, sono diverse le cose che mi hanno attratto di questo romanzo e mi hanno spinto ad acquistarlo. La prima cosa ad avermi attratto come un calamita è stata la cover, sono certa che se la copertina non fosse stata così accattivate con ogni probabilità sarei passata oltre, perché il titolo ad essere onesti non mi sembra troppo invitante.
La seconda cosa che mi ha attratta di questo romanzo è stata la trama, non sono mai stata una fan del circo, anche da bambina non mi è mai piaciuto più di tanto, ma questa storia aveva qualcosa che mi chiamava a gran voce e che mi incuriosiva in un modo irresistibile. E proprio così ho deciso di informarmi sul web, a questo punto arriviamo alla terza cosa che mi ha attratto di questo romanzo: le recensioni. Le recensioni delle blogger di cui mi fido maggiormente, quelle  che hanno gusti molto simili ai miei, sono tutte superpositive e tutte spendevano parole meravigliose per descrivere la storia, i protagonisti e lo stile dell’autrice. A questo punto ero già quasi totalmente convinta ad acquistarlo, ma quello che mi ha fatto innamorare all’istante e che mi ha fatto capire che lo avrei amato è stato l’estratto che amazon mette a disposizione dei lettori. Quella manciata di pagine ha fatto sì che scoccasse la scintilla del così detto colpo di fulmine libresco, colpita dritta al cuore, a quel punto non ho potuto far altro che cliccare sul bottoncino giallo acquista con un click. Nonostante  “Il Viandante” mi attraesse come il miele attira l’orsetto Winnie the Pooh, non l’ho iniziato appena acquistato ma ho temporeggiato parecchio, infatti è rimasto almeno un paio di settimane in attesa sul kindle, settimane che non hanno fatto altro che far aumentare a dismisura le mie aspettative accrescendo il rischio di una delusione. Fortunatamente sono bastate poche pagine di lettura per confermare quello che avevo già capito fin dall’inizio; avrei amato questa storia e così è stato.

 Il Viandante”, attraverso la voce narrante della protagonista femminile, si dipana in un lungo arco temporale. I protagonisti si conoscono quando hanno dieci anni e alla fine del romanzo ne hanno quasi trenta.
Aimee è la protagonista e voce narrante è cresciuta in Minnesota in una famiglia rigida e ordinaria, ma lei grazie alla sua passione per la lettura ha sempre creduto nella magia, e quando nella sua noiosa cittadina arriva il circo con i suoi tendoni colorati, con la metallica ruota panoramica che si staglia alta e maestosa nel cielo e il profumo di zucchero filato che inonda l’aria, Aimee è certa che la magia sia proprio lì. E forse non ha tutti i torti, perché proprio in quel circo trova quello che è destinato ad essere la sua anima gemella; Kestrel.
Ero grande abbastanza da sapere che la magia non esisteva, e giovane abbastanza per sperare di sbagliarmi. Ero sicura che se c’era magia nel mondo, essa era proprio là, oltre la strada, nel piazzale del signor Peterson.
Kes è un ragazzino che ha la sua stessa età – dieci anni – ed è tutto ciò che lei non sarà mai, la vita di Kes non ha niente di ordinario e noioso ma è, al contrario,  incantata, meravigliosa e sopra le righe e Aimee vorrebbe essere un po’ come lui.
Bastano solo poche ore perché tra Kes e Aimee si instauri un rapporto speciale, due ragazzini così tanto diversi da riuscire a completarsi alla perfezione. La loro amicizia diventa in pochissimo tempo solida come la roccia e destinata a trasformarsi in qualcosa di molto più intimo e profondo, anche se il tempo a loro disposizione è limitato a quindici giorni l’anno, ovvero il periodo in cui il circo di Kes si ferma in città, e anche se i genitori di entrambi ostacolano la loro amicizia in tutti i modi.
Quindici giorni che Aimee aspetta con ansia per tutto il lunghissimo inverno.
Quindici giorni in cui i due sono inseparabili e passano insieme ogni singolo istante.
Anno dopo anno li vediamo crescere e maturare. Vediamo cambiare il loro rapporto che si trasforma da un amicizia innocente condivisa tra due bambini fino a diventare un sentimento molto più inteso e profondo con le prime esperienze sessuali.
Ma tutto cambia nel periodo post-adolescenziale quando accade qualcosa che li porta ad una separazione che dura otto lunghi anni.
Otto anni di incomprensioni e bugie, ma quando per puro caso, Amee e Kes, si ritrovano non sono più dei bambini ma sono degli adulti alla soglia dei trent’anni, la loro vita è andata avanti e ha preso strade diverse, ma la forza dei sentimenti che provavano da ragazzini è ancora lì sopita nel loro cuore e si risveglia con prepotenza. Ma ora riusciranno a vivere il loro amore senza ostacoli o i loro mondi sono troppi distanti e non troveranno mai un punto di incontro? 

Il Viandante”  è una storia emozionante, non trovo una parola più adatta per descriverla. È una storia che mi ha conquistata pagina dopo pagina, che  mi ha fatto innamorare e mi ha spezzato un pochino il cuore.
Aimee la protagonista femminile mi è piaciuta tantissimo nella prima parte, mentre nella seconda ha preso delle decisioni che non ho condiviso a pieno e quindi il mio giudizio sul di lei è ancora in attesa di un  verdetto. Ma con la Aimee bambina e adolescente sono entrata immediatamente in sintonia, mi sono rivista moltissimo in lei.
Anche io da ragazzina vivevo in funzione dell’estate, le vacanze estive e la partenza per il mare dove avrei ritrovato gli amici con cui ero solita passare un breve periodo durante le vacanze, per me significavano tutto. Ho quindi sentito forte e chiaro sulla mia pelle tutte le sue emozioni, quel senso di vuoto e di tristezza e la malinconia che provava ogni volta che vedeva il circo andarsene e il senso di euforia che provava all’avvicinarsi della data di arrivo del suo Kes. Erano le stesse emozioni che provavo da bambina e ho amato riviverle tramite lei.

Kes, il protagonista maschile, mi ha conquistata sotto tutti i fronti. So che probabilmente non è una novità siccome sono solita innamorarmi ad ogni libro che leggo. Ma lui è un protagonista che ha decisamente lasciato un segno nel mio cuore. È un personaggio complesso che si svela poco alla volta e anche a lettura terminata ci sono tantissimi dettagli  che devono ancora essere svelati su di lui, e questa è una delle regioni per cui non vedo l’ora di stringere il secondo romanzo tra le mani. Ma anche se le informazioni su questo personaggio ci vengono fornite con il contagocce,  una cosa è certa; Kes nella sua infanzia ha sofferto e questo lo ha reso un personaggio schivo che fatica di fidarsi degli altri. Anche con Aimee, sebbene sia la sua migliore amica, non si apre mai totalmente e ogni volta che la ragazza gli porge domande troppo personali, lui si chiude a riccio e questo rende ancora più difficile decifrarlo. 
Kes era lunatico e difficile, brillate e stupendo. Mi spaventava e mi proteggeva. Poteva ferirmi a fondo o essere incredibilmente premuroso. Non era perfetto per il resto del mondo, ma per me sì. Mi aveva lanciato una sfida, portandomi via dal piccolo e sicuro rifugio della mia vita normale e mi aveva mostrato quanto il mondo potesse essere bello. Lui era tutto ciò che non ero io, ma non so come, c’era una sinergia tra noi, un allineamento, qualcosa che rendeva il nostro rapporto sensato nonostante esso sembrasse una follia al resto del mondo.
Kes non è il classico protagonista romantico che fa sciogliere il cuore con dichiarazioni colme di miele, ma al contrario è un tipo riservato e chiuso a volte persino un po’ stronzo, ma terribilmente protettivo nei confronti di chi ama, soprattutto con la sua Aimee. È incredibilmente sensuale e possiede carisma da vendere e sono certa che vi farà capitolare.
La love story tra Kes e Aimee è da cardiopalma e mi ha fatto emozionare profondamente perché insieme sono semplicemente meravigliosi. Il loro primo bacio e le loro prime esperienze mi hanno fatto una gran tenerezza, ma quello che davvero ho adorato con tutta me stessa è stato nella seconda parte del romanzo quando a distanza di tempo si ritrovano e i sentimenti che provano l’uno per l’altro li investono come un fiume in piena.

Ho adorato lo stile di scrittura dell’autrice; fluido e scorrevole capace di intrappolare il lettore nelle maglie della storia e affascinarlo con un ambientazione da favola, come quella del circo.
La descrizione degli ambienti e degli scenari sono decisamente il punto di forza del romanzo, durante la lettura nella mia mente scorrevano le immagini degli ambienti; i maestosi tendoni colorati del circo, le numerose bancarelle e la ruota panoramica, sembrava tutto così reale che avevo davvero l’impressione di essere proprio lì  assieme ai protagonisti.
Ho adorato che la storia fosse divisa in due  parti, questa scelta stilistica ha reso il romanzo a metà tra i due dei miei generi preferiti, lo young adult da un lato e il new adult dall’altro. Sebbene abbia adorato tutto il romanzo nel suo complesso, devo ammettere che la seconda parte è quella che ho, di gran lunga, preferito.
Nella seconda parte i protagonisti sono più grandicelli e maturi, sono stati lontani per anni e da quando si rincontrano fino alla fine del romanzo è tutto talmente travolgente che crea un intenso  uragano di emozioni che colpisce forte il cuore e non lascia scampo.
Ho divorato una pagina dietro l'altro fino a che non sono arrivata alla fine , e il finale vi lascerà così senza fiato, che senza ombra di dubbio, tratterrete il respiro sino a che non si saprà qualcosa sul seguito.

Probabilmente vi starete chiedendo per quale ragione se l’ho amato così tanto non ho dato al romanzo il punteggio pieno, ma mi sono limitata alle 4.5 stelline? La risposta è molto semplice; per l’editing ragazzi, non che sia fatto da cani tutt’altro, ma avrei preferito che fosse curato lievemente di più e che fossero usate parole un po’ più ricercate e con un occhio un po’ più di riguardo i refusi sfuggiti. Ma a parte qualche piccola stonatura è un libro che consiglio a gran voce.
Leggetelo. Leggetelo. E leggetelo ancora!
Il mio voto:







2 commenti:

  1. Che peccato per l'editing Frency ma non sei la prima che lo nota quindi che peccato davvero.
    La storia mi incuriosisce molto e questa è l'ennesima recensione positiva che leggo, mi ispira ancora di più a leggerlo

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    1. Ciao Susy,
      è un peccato davvero, perchè il romanzo sarebbe un gioiellino, ma a parte questo la storia è incantevole.

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