domenica 4 marzo 2018

RELEASE BLITZ&RECENSIONE: PER SCONFIGGERTI - CHIARA CILLI



Felice release day a Chiara Cilli!
Esce oggi Per Sconfiggerti, sesto volume della serie dark contemporanea Blood Bonds, l'ultimo con protagonisti André Lamaze e Nadyia Volkov! Scorrete il post per i link d'acquisto, godetevi l'estratto e il booktrailer e partecipate al giveaway per vincere una copia autografata ❤



Titolo: Per Sconfiggerti
Serie: Blood Bonds #6
Genere: Dark Contemporary Romance
Pagine: 230
Editore: Selfpublished
Prezzo eBook: € 2.99
Prezzo cartaceo: € 9.90



Nella mia mente sento ancora il riverbero delle frustate.
Ogni giorno i segni sulla mia pelle mi ricordano quello che lui mi ha fatto.

Ho ucciso la donna che amo.
Ha ucciso il nostro amore.

L’ho vista diventare il mio avversario più pericoloso, e non ho fatto niente per impedirlo.
È diventato il mio nemico, e il mio cuore ha già iniziato a sanguinare.

Sta venendo per me.
Pagherà per ciò che ha fatto.

Vuoi la mia vita, piccola rossa?
Avrò il suo sangue.

Vieni a prenderla.


Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e omicidi. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. +18


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NON PERDERE I PRIMI TRE ROMANZI DELLA SERIE





LEGGI L'ESTRATTO


«Avanti», mi esortò, lasciandosi ricadere contro la spalliera. «Chiedimelo.»Socchiusi appena le palpebre. «Chiederti cosa?»Lei tamburellò con le unghie di una mano sul bracciolo della sedia.Solo una volta.Solo per far sì che quel rumore inquietante si insinuasse nella mia mente.«Chiedimi di risparmiarlo», disse in tono sibilante, gli occhi che danzavano come fiamme.Serrai il pugno tanto forte da far sbiancare le nocche. Avevo sperato per lei che fosse stata saggia e avesse subito rimesso al guinzaglio la sua giovane killer, invece voleva consegnarle André.Mai.«Mio fratello non morirà», decretai, cupo.La Regina fletté le dita, un muscolo pulsante all’angolo della mascella contratta. «André ha osato avvicinarsi di nuovo al mio soldato e ha deliberatamente interferito con l’incarico che le era stato assegnato.»Mi accigliai. «Perché avrebbe dovuto fare una cosa così insulsa?»«Perché, a quanto mi è stato riferito, la piccola Nadyia non aveva nessuna intenzione di portare a termine il lavoro.» Fece un mezzo sorriso perfido. «Credeva di poter tornare qui e diventare una sentinella.»Ero certo che qualunque altra recluta avrebbe potuto, ma non la ragazza che era stata rovinata da mio fratello.Non la ragazza che apparteneva a lui.«André sapeva più che bene che, se lei fosse tornata senza aver avuto successo, l’avrei giustiziata.» La donna mi penetrò con lo sguardo. «Si è occupato del bersaglio al posto suo.»Sgranai gli occhi, comprendendo finalmente il significato delle parole di mio fratello.La Šarapova sollevò il mento, trionfante. «L’ha salvata da me.»Consegnandosi a lei.Sacrificandosi per la giovane che amava.Ciononostante, c’era qualcosa che non tornava.«André non è stupido», ringhiai. «Era perfettamente consapevole di dover stare alla larga da quella ragazza, per tenerla in vita. Lo aveva accettato. Aveva un nuovo obiettivo e niente, niente avrebbe potuto distrarlo. Perciò, come diavolo è possibile che le loro strade si siano incrociate?»Neela si adombrò. «Il destino è una puttana senza cuore», mormorò, l’aria distante.Riflettei accuratamente sulle informazioni che mi erano state fornite.Sulla sentenza della Regina.«La ragazza», dissi a bruciapelo. «Chi doveva assassinare?»I suoi occhi guizzarono su di me, le sue labbra rosse si distesero malignamente. «Il figlio di Yehor Ivanov.»L’ira mi immobilizzò. Come magma liquido, sgorgò nelle mie vene e si diffuse in tutto il corpo, bruciando e corrodendo e pressando affinché la scatenassi sulla donna che avevo di fronte.«Tu sapevi», sibilai a denti stretti.L’eccitazione balenò nel suo sguardo, mentre si infilava le dita sotto lo scollo a V della maglia nera di cotone e si accarezzava languidamente la clavicola.Voleva che perdessi il controllo, voleva vedermi perderlo. Ma che fossi stato dannato, se le avessi dato quel piacere.«Ho saputo che era legata a quella famiglia solo dopo averla acquistata e aver fatto fare ulteriori ricerche su di lei.» Sorrise, gongolante. «Ti consiglio di non soffermarti solo sull’albero genealogico della tua merce, quando te la procuri.»Trattenendomi dall’avventarmi su di lei, la seguii con gli occhi fiammeggianti di rabbia mentre si alzava e si girava verso il mobile dietro di sé. Su di esso, insieme a un antico e pregiato pugnale su un supporto di pietra, c’erano una caraffa di bronzo e due calici della stessa fattura. La Regina versò il vino rosso nei due bicchieri, li prese e venne a porgermene uno.«Siamo tutti legati, in un modo o nell’altro», disse con voce suadente.La punta delle sue dita sfiorò le mie, mentre prendevo il calice, e fremetti per il disgusto e la smania di assalirla.Lei fece un sorrisino. «Questo Marc», riprese tornando a sedersi, «era il fidanzato della mia Nadyia.» Si portò il vino alle labbra, osservandomi da sopra il bordo del bicchiere. «E André l’ha ammazzato proprio davanti a lei.»Bevve, poi con il dito medio si asciugò una goccia vermiglia all’angolo della bocca, prima che le colasse sul mento. Il suo sguardo pareva volermi entrare dentro e consumarmi, tanto era intenso.Letale.«Nadyia avrà la sua vita», dichiarò solenne.La fissai, l’espressione omicida e perspicace. «Non l’avrà», asserii. «Perché tu la fermerai.»Neela emise una risata di gola. «Perché dovrei?»


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L'AUTRICE

Nata il 24 gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal Dark Fantasy e Dark contemporaneo all’Erotic Suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.

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«Non ho mai visto un legame così indistruttibile», disse. «Siete stati risucchiati dal male che padroneggia le nostre vite. Siete stati sommersi dall’odio e messi alla prova dall’indicibile crudeltà della Regina. Eppure avete sconfitto ogni sorta di tenebra che minacciava di separarvi. Avete lottato per quello che c’era tra di voi anche quando stavate combattendo l’uno contro l’altro.» Temporeggiò. «È questo che ho visto su quel campo: un amore più forte della violenza. Un amore che è sacrificio. Un amore che è perdono. Un amore che cambierà il destino di tutti noi, e che sarà la fiamma della guerra che porterò a Neela Šarapova»

Ho terminato questa lettura il 16 di febbraio, circa quindici giorni fa, e ancora sento vivide e chiare sulla mia pelle le emozioni che questa storia mi ha fatto provare. E a distanza di giorni fanno ancora male, sono dolorose e taglienti come una lama affilata che trapassa il cuore da parte a parte. Per questo è difficile scrivere questa recensione, è difficile riversare su una pagina di word i miei pensieri senza che le emozioni mi travolgano e senza che lacrime calde e bagnate mi solchino il viso, e sì che dovrei esserci abituata perché questo è l’effetto Chiara Cilli, l’autrice che è solita trafiggere il cuore con le sue storie. Storie che fanno ancora più male quando i romanzi che scrive vanno a concludere una serie, o parte di essa come in questo caso. Ho letto abbastanza libri di questa autrice per sapere che è nel capitolo finale di una serie che da il peggio di se – e lo dico nel senso più positivo del termine. Quello che intendo dire è che è nel gran finale che sconvolge e lascia sotto shock per giorni, è stato così con “Colliding Storm” e “Uccidimi” (Click sui titoli per le mie recensioni) ed è stato così anche con “Per sconfiggerti”. E per quanto io, ogni volta, metta in atto una sorta di training autogeno – una preparazione psicologica – per cercare di sopravvivere all’ondata di emozioni micidiali e travolgenti che la Cilli è in grado di generare con la forza delle sue parole, ne rimango sempre sopraffatta. Sconfitta, per parafrasare il titolo del romanzo. E non c’è nulla che io possa fare per evitare che ciò avvenga e anche se ne esco, ogni volta, con il cuore maciullato e sanguinante come se fosse passato dentro un tritacarne, devo ammettere che è una sensazione meravigliosa e stupenda.

Credo che non esistano parole nel dizionario della lingua italiana per descrivere il tumulto che provo nell’anima da quando ho letto “Per sconfiggerti”, cercherò quindi di mettere nero su bianco un pensiero di senso compiuto sperando di non fallire miseramente nell’impresa. Tutto quello che posso dire è che questo romanzo mi ha lasciata totalmente senza fiato. 
Mi ha distrutta. 
Sconfitta. 
Uccisa. 
E mi ha spezzato il cuore. 
Questo romanzo è un concentrato di emozioni che scuote dall’interno e che investono il lettore con la forza distruttrice di un onda anomala impossibile da fermare
Chiara ha dimostrato, ancora una volta, di avere un talento immenso perché con le sua penna tagliente come uno dei coltelli di André  ha dato vita ad un romanzo che è una delle migliori storie che ho avuto il piacere di leggere. Una storia che scivola sotto pelle e che non si può far altro che amare.
Forse questo romanzo mi ha emozionato così tanto perché la coppia formata da Nadya Volkv e Andrè Lamaze  è, per il momento, la mia preferita. Questi due personaggi mi sono
entrati dentro fin dal primissimo romanzo che li vede come protagonisti e con prepotenza hanno conquistato il mio cuore e, credo, che resteranno annidati li dentro per molto, moltissimo, tempo.  Nadya è il piccolo scricciolo dai capelli rossi che è stata capace di conquistare Andrè Lamaze a colpi di sorrisi e risate, la ragazza che è stata capace di strappare Andrè dalle tenebre che per tutta la vita lo hanno avvolto come una graffiante coperta di spine, è la stessa che nel sesto romanzo della serie Blood Bonds  è precipitata nell’oscurità più buia. Ora Nadya è terribilmente assetata di sangue e vendetta.  Vendetta contro l’uomo che ama.  Lei vuole il suo sangue sulle mani.  E la sua vita sulla coscienza. André Lamaze, il più piccolo dei tre fratelli, è anche quello che mi ha fatto, irrimediabilmente, innamorare. Pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, romanzo dopo romanzo ha conquistato il mio cuore facendomi capitolare al suo cospetto. Andrè, il personaggi che nella parte iniziale della serie non mi aveva positivamente colpito è stato anche quello che mi ha spezzato maggiormente il cuore. Lui è quello che al mondo esterno si mostra duro come la pietra e freddo come il ghiaccio, uno spietato assassino, un ragazzo senza cuore che taglia gole senza provare un briciolo di rimorso. Lui che nascosto dentro la sua anima oscura ha  un cuore che batte e pompa sangue, un cuore che ha solo bisogno di essere amato. 

Lui che si innamora perdutamente di una ragazza che non dovrebbe nemmeno pensare di avvicinare,  quel piccolo scricciolo dai capelli rossi come il fuoco riesce a trovare il modo giusto per far emergere il lato tenero e coccoloso di uno spietato assassino. 
«Perché Nadyia è così speciale per te?».Pronunciare il suo nome parve riscuoterlo. Le sue spalle si alzarono e abbassarono, mentre inspirava ed espirava lentamente. Fece un passo verso la finestra e si puntellò con il fianco al davanzale.Ero convinto che non mi avrebbe dato una risposta, quando la sua voce giunse alle mie orecchie come il più freddo dei sussurri.«Perché si è innamorata di me», disse. «Non ha mai avuto paura. Mi ha sempre trattato come se non ci fosse nulla di diverso in me. Nulla di sbagliato, nulla di… mostruoso.» La sua fronte si aggrottò, mentre abbassava gli occhi. «Come se fossi normale.» Premette la tempia contro il vetro. «Mi ha parlato come se fosse stata la cosa più naturale del mondo. E mi ha fatto sorridere.»
Nadya Volkov è entrata nella vita di Andrè è come un tornado forza nove, l’ha sconvolta radicalmente: lei lo fa sorridere come nessuno è mai riuscito a fare, lei che porta la luce nel suo modo fatto di tenebre scure come la notte, risveglia in Andrè un istinto protettivo, che generalmente riserva solo ai suoi famigliari e lo spinge a compiere qualsiasi follia pur di tenerla in vita e al sicuro. Ed è proprio il bisogno di proteggerla e salvarla che lo portano al punto a cui siamo arrivati oggi. 
Portano ad uno scontro violento e sanguinoso.
Ad una guerra dove André e Nadya non combattono fianco a fianco, ma sono schierati in fronti opposti; André e i fratelli Lamaze da un lato, Nadya con la Regina e le ragazze guerriere dall’altro.
Uno scontro che farà versare del sangue.
Uno scontro che segnerà una fine. 
Uno scontro che sarà solo il principio di una lunga guerra tra casate che continuerà nei romanzi di Armand. 

Devo proprio ammettere che, fino all’ultimo, ho sperato di vedere tra queste pagine un happily ever after degno di questo nome, del resto Chiara ha sempre detto che quella degli #ANDYA sarebbe stata la trilogia più romantica di tutta la serie Blood Bonds, ed in effetti è stato così. Perché oltre ad André e Nadya, in questa seconda parte della serie, abbiamo un terzo protagonista; l’amore in tutte le sue forme. 
L’amore potente e viscerale che unisce i fratelli Lamaze. Un amore che si basa sui legami di sangue e che di sangue si nutre. 
La famiglia per i Lamaze viene sempre al primo posto, il rapporto che unisce i tre fratelli è un legame potente, forte e impossibile da spezzare. Un legame profondo che li spinge a proteggersi sempre le spalle l’un l’altro.
Armand, il fratello maggiore, prova un affetto per i suoi fratellini minori che più volte mi ha scaldato il cuore. Lui che vive per loro e che farebbe di tutto per proteggerli è disposto a radere al suolo il castello della regina Neela Sarapova per tenere al sicuro il piccolo Andrè. 
Ma ciò che più di tutto ho adorato tra le pagine di questo romanzo è l’affetto profondo che lega André e Henri.
«Sono venuto per cercare di capire come puoi essere disposto a morire per qualcuno che non sia me o Armand! Per capire come puoi scegliere di abbandonarci. Come puoi abbandonare me
Lui deglutì, gli occhi che raccontavano una pena straziante, ma l’espressione ferrea come la sua voce. «Non hai più bisogno di me, Henri.»
Gli andai vicino e gli incorniciai il viso con le mani, fissandolo con tutta la determinazione di cui fui capace. Con tutto me stesso. «Avrò sempre bisogno di te. Sei il mio sangue. E ti supplico, combatti.»

Loro che hanno condiviso un passato schifoso, fatto di abusi e violenze, sono legati ed uniti in maniera viscerale. Il loro rapporto colpisce dritto il cuore e lo stringe in una morsa dolorosa. È bellissimo vedere Henri seguire il suo solo istinto per proteggere suo fratello, è bellissimo assistere alle scene colme di bromance che condividono e vi sfido a non versare fiumi di lacrime. Oltre all’affetto fraterno, queste pagine sono anche colme dell’amore che un uomo e una donna condividono. Un amore difficile e complicato che nasce in un contesto un pò anomalo, un sentimento potente e bellissimo come solo un Amore vero e con l’A maiuscola sa essere. Un amore che nonostante tutto durerà per sempre perché un amore così nessuno può fermarlo.  Non può fermarlo la sete di vendetta. Non può fermarlo il sangue versato. E, di certo, non può fermarlo la morte. Sarebbe stato bello assistere  ad un finale tutto cuori e fiori, ma se è questo quello che vi aspettate  siete decisamente fuori strada, se conoscete giusto un pochino l’autrice, dovreste sapere che una conclusione di questo tipo non sarebbe di certo nel suo stile. Del resto la Cilli è la regina del Dark romance italiano, quindi preparatevi perchè il finale che la nostra Chiara ha scritto è un finale che picchia duro al centro dello stomaco, che fa mancare il fiato e che lascia totalmente inermi. Un finale dolorosissimo, ma in qualche modo stupendo e semplicemente perfetto. Un finale che ci farà bramare come vampiri assetati di sangue il settimo romanzo della serie, perché una cosa è certa; io voglio vedere la guerra scoppiare e voglio che Armand la vinca. 

Il mio voto:




2 commenti:

  1. ADOROOOHHH la tua recensione‼ Grazie dal profondo del cuore ♥ xxx

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    Risposte
    1. Mi fa molto piace *___*
      Grazie a te Chiara, per aver scritto un libro del genere, per avermi emozionata e per aver creato due personaggi che resteranno sempre nel mio cuore ♥

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