mercoledì 12 settembre 2018

BLOG TOUR: LA TEORIA IMPERFETTA DELL'AMOREdi JULIE BUXBAUM - RECENSIONE


Ed eccoci giunti alla fine del blog tour di “La teoria imperfetta dell’amore”, oggi tutti i blog partecipanti pubblicheranno le loro recensioni per concludere questo magnifico viaggio a tappe.
Titolo: La teoria imperfetta dell’amore
Autrice: Julie Buxbaum
Editore: DeAgostini
Prezzo: Rigido 14,99€ Ebook 6,99
Pagine: 400
Serie: Autoconclusivo
Genere: Young Adult
TRAMA:
Da quando suo padre è morto in un incidente d'auto, Kit non è più la stessa. Non ha più voglia di ridere, scherzare o confidarsi con le amiche di sempre. L'unica cosa che desidera è chiudere fuori il mondo intero. Per questo decide di lasciare il tavolo affollato a cui si siede ogni giorno in mensa e prendere posto a quello di David. David, che ha la sindrome di Asperger e non parla mai con nessuno. David, che odia il mondo e ama la scienza. I due non potrebbero essere più diversi, ma lentamente quei pranzi in solitudine diventano un appuntamento fisso, atteso. Tra sguardi e parole sussurrate, Kit e David imparano a essere amici, e forse qualcosa di più. Sarà proprio lui a ricomporre i pezzi del cuore infranto di Kit. E sarà lei ad aiutare il ragazzo ad affrontare sé stesso e gli altri. Ma quando le cose si complicano per davvero, il sentimento che li lega sarà abbastanza forte per salvare entrambi?
La tappa che mi è stata assegnata è quella relativa ai personaggi, in modo particolare un focus sulla protagonista femminile, un modo per presentarvela e per farvela conoscere un pochino  meglio prima che vi cimentiate in questa adorabile lettura.
Quindi se siete curiosi e volete saperne di più continuate con la lettura.


Cosa Penso:

 Io non vedevo l’ora di parlarvi di questo libro che mi si è annidato nel cuore, dove conserverà per sempre un posticino speciale.
Julie Buxbaum mi aveva già conquistata con il suo romanzo d’esordio italiano; “Dimmi tre segreti” (click sul titolo per la mia recensione), una storia romantica che mi aveva fatta sognare, ma questa volta ha davvero superato se stessa scrivendo un romanzo estremamente toccante e delicato che tratta argomenti complessi, riuscendo con estremo tatto e leggerezza a renderla adatta ad un pubblico giovane rispettando il target young adult a cui questo romanzo è indirizzato.

La storia è narrata attraverso il duplice pov dei due protagonisti: Katherine – Kit – Lowell e  David Druker.
La vita di Kit è, da poco tempo, cambiata radicalmente. Da circa un mese il suo papà è morto in un tragico incidente stradale e lei non è più la stessa.
Lei è sempre stata una ragazza solare, divertente ed espansiva. Una delle ragazze più popolari della scuola, ma ora non riesce più ad essere la ragazza spensierata che era un tempo e si chiude  in un mondo di dolore e disperazione. Non ha più voglia di ridere, di scherzare e di uscire con le sue migliori amiche che sono troppo prese a pensare alle solite cose superficiali, che per lei non hanno  più alcuna importanza e ha voglia di stare sola con se stessa. Per questo non si siede più al solito tavolo affollato, durante la pausa pranzo, ma ne sceglie uno tranquillo e isolato.
Il tavolo di David Druker.
Avrete ormai capito che sono diverso. Di solito non ci si mette molto a rendersene conto. Un dottore pensava che potessi soffrire di una “forma borderline della sindrome di Asperger”, il che è stupido perché non si può avere una forma borderline dell’Asperger. In realtà non è neanche più possibile avere una qualunque forma della sindrome di Asperger, dal momento che è stata tolta dal DSM-5 (cioè la quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) nel 2013: ora alle persone che manifestano quell’insieme di caratteristiche viene diagnosticato un autismo ad alto funzionamento (o HFA), il che è comunque fuorviante. Lo spettro dell’autismo è multidimensionale, non lineare. 
Quel dottore era chiaramente un idiota.
David al contrario di Kit non è popolare e non ha amici, i suoi compagni lo prendono in giro e lui è abituato ad isolarsi dal mondo con le sue cuffie nelle orecchie e la musica che accompagna e scandisce le sue giornate. David è un ragazzo estremamente intelligente e un genio della fisica, ma non è solo questo, perché lui è anche un ragazzo speciale che vede il mondo in un modo diverso da come lo vedono gli altri, lui è un ragazzo estremamente razionale e sincero in maniera brutale, soffre della sindrome di Asperger ed è del tutto consapevole di soffrirne e questo non fa altro che renderlo ancora più  meraviglioso come protagonista.
David e Kit sono due personaggi che sembrano essere diversi anni luce, ai poli opposti della scala sociale di tutti i licei americani, ma del tutto inaspettatamente tra di loro scatta la scintilla e si instaura un rapporto capace di scaldare il cuore.
I loro pranzi, inizialmente, silenziosi diventano un appuntamento fisso e i due diventano piano, piano, amici.

Amici che si piacciono.
A David piace Kit perché, lei, non lo tratta in maniera diversa, lo fa sentire normale apprezzando quelle caratteristiche del suo essere che lo rendono strano rispetto al concetto socialmente conosciuto di normale.
E allo stesso tempo anche David con la sua brutale onestà e il suo modo di dire le cose come stanno, senza addolcimenti e abbellimenti, riesce a far sentire Kit proprio come ha bisogno di sentirsi, in un momento in cui il suo modo si è totalmente capovolto.
«Una cosa è certa: tu dici le cose come stanno. Non lo fanno in molti, sai?»
«Già.»
«Tutti si muovono in punta di piedi intorno a me, in questi giorni. Persino mia madre. La tua brutale schiettezza è… stranamente rigenerante.»
Ma non sono solo questo loro sono anche amici che si aiutano.
David decide di aiutare Kit a ricostruire che cosa è successo il giorno in cui suo padre è morto. Lo fa perché non sopporta le questioni irrisolte e perché non sopporta di vedere Kit con il cuore spezzato. Ma la verità che si cela dietro l’incidente del padre di Kit potrebbe distruggere ogni cosa, riuscirà il loro rapporto a sopravvivere?

Ultimamente i romanzi young adult mi hanno un po’ stancato, lo confesso. Sono in un periodo in cui ho voglia di letture un po’ più adulte e con personaggi un po’ più maturi. Tutti sanno che mi nutro di new adult come se andasse della mia stessa vita, ma a volte riesco a trovare libri indirizzati ad un pubblico giovane che non solo mi emozionano nel profondo, ma che si annidano anche nella parte più profonda del mio cuore e “La teoria imperfetta dell’amore” è proprio uno di quei romanzi.
Julie Buxbaum con i due protagonisti di questa storia, mi ha scaldato il cuore e mi ha trascinato in un vortice di emozioni sconquassanti che mi hanno accompagnata per tutta la lettura e che mi hanno tenuto compagnia a lungo anche a lettura ultimata.
L’autrice è stata semplicemente meravigliosa, ha dato vita ad una storia, senza dubbio, drammatica e toccante. Gli argomenti che la Buxbaum ha affrontato tra queste pagine sono numerosi e tutti di estrema attualità: dalla morte del padre di Kit, alla sindrome di Asperger affrontando, infine,  il dramma del bullissimo e la tematica delle diversità sociali. Argomenti che se trattati senza la giusta spensieratezza avrebbero reso questa storia troppo drammatica e troppo pesante per essere apprezzata da un pubblico vasto, ma invece l’autrice con il suo solito stile di scrittura leggero e divino è riuscita a scrivere una storia appassionate, scorrevole e che sa come colpire i cuori dei lettori, anche quelli dei lettori più giovani.
Non è solo la storia inventata dall’autrice ad essere speciale, ma credo che a renderla così meravigliosa, oltre ai numerosi colpi di scena che si susseguono e che lasciano senza fiato, siano proprio i due protagonisti.
Kit e David conquisteranno i vostri cuori e li amerete tantissimo, onestamente è difficile scegliere chi dei due ho amato maggiormente, entrambi mi hanno lasciato tantissimo, ma forse il protagonista maschile è quello che mi ha conquistato un pochino di più.  
Kit la ragazza divertente e popolare si trova, improvvisamente, a fare i conti con un episodio drammatico che la cambia e le condiziona la vita, al punto da non essere più la stessa. Le cose frivole che un tempo per lei erano importanti, improvvisamente, non lo sono più e si sente persa e smarrita perché chi le sta intorno non riconosce il suo dolore.
Potrò anche essere imbranata, a volte un po’ troppo disperata di piacere agli altri, ma fino all’incidente di mio padre non sono mai stata una tipa silenziosa. Mi sembra buffo starmene seduta a un tavolo dove c’è solo un’altra persona, per scacciare i rumori della mensa. È tutto il contrario della mia precedente strategia di sopravvivenza, che era tuffarsi a capofitto nella mischia.
Ma quando David entra nella sua vita, poco alla volta, tutto cambia. David con le sue frasi talmente sincere da essere quasi brutali, sembra dirle sempre le cose giuste, quelle che Kit ha più bisogno di sentirsi dire. E poco alla volta si scava un posticino nel suo cuore e diventa per lei una sorta di porto sicuro, una scialuppa di salvataggio a cui può aggrapparsi quando si sente sprofondare.
Il dolore di Kit è palpabile ed emerge dalle pagine e avvolge il lettore come una graffiante coperta di spine e fa terribilmente male.
Dall’altro lato c’è David. Lui che per tutta la vita si è sentito un outsider, un ragazzo diverso e non capito dai suoi compagni che lo hanno sempre preso in giro per i suoi atteggiamenti strani, ma quando Kit entra nella su vita, si sente finalmente apprezzato e desiderato e tutto quello che vuole disperatamente è piacerle pur restando se stesso con le sue adorabili stranezze.
Strano in senso buono è ciò che mi vado ripetendo di essere da anni, quando essere soltanto strano era un fardello troppo pesante da portare. Strano in senso buono è l’unica soluzione al problema, se normale non è un’opzione praticabile. Strano in senso buono potrebbe tranquillamente essere il contrario di fico, ma non ho mai aspirato a essere fico. Almeno non nell’accezione che più mi è familiare.
Lui è un personaggio meraviglioso e l’autrice lo ha descritto in maniera divina, ha aperto una finestra su quello che è il mondo di David e devo ammettere che ho provato una tenerezza immensa per lui ed è stato piacevolissimo vedere il suo approcciarsi alla vita, il suo modo di dire le cose come stanno senza edulcoranti o abbellimenti ed è impossibile non provare una fortissima empatia per lui. Lo adorerete, parola mia, e imparerete sicuramente qualcosa di più sulle persone affette dalla sua stessa sindrome. 

Come al solito mi sono fatta prendere la mano e ho scritto una recensione decisamente lunghissima, quindi concludo consigliando a tutti questo libro soprattutto a cui quei lettori che hanno bisogno di una storia toccante ed emozionante.
Il mio voto:

Se vi siete perse le tappe del blog tour qui sotto trovate il calendario e il link diretto a tutti i blog partecipanti.

7 commenti:

  1. E' veramente bello quando un libro ti emoziona e ti prende al cuore, questo è un esempio e le tue parole lo confermano Frency

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  2. Bellissima recensione! Sono contentissima che il romanzo ti sia piaciuto:)
    Grazie per aver partecipato!

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  3. Un'emozione ad ogni pagina questo libro, che meraviglia! Felicissima che sia piaciuto tanto anche a te Frency, grazie di cuore per aver partecipato <3

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  4. Questo libro ci ha completamente conquistate, i due protagonisti ci rimarranno realmente nel cuore!

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  5. La sincerità di David è stata davvero brutale, concordo XD ma fa parte del suo essere speciale :) Il mondo è fin troppo pieno di bugie e segreti e ogni tanto fa bene essere sinceri. Lui mi ha spiazzata con la sue frasi dirette ma proprio per questo l'ho amato.

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  6. Davvero una lettura meravigliosa con dei personaggi che non si dimenticano facilmente

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  7. Ho amato tantissimo questo libro che mi ha profondamente coinvolta!

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