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domenica 28 dicembre 2014

RECENSIONE: UNA PICCOLA BUGIA - K.A. TUCKER

Titolo: una piccola bugia

Serie: Ten Tiny Breaths #2

Autrice: K. A. Tucker

Casa Editrice: Newton Compton

Anno di pubblicazione: 2014 (formato ebook)

Pagine: 320

Trama:


«Fa’ che io sia orgoglioso di te». Sono le ultime parole che il padre di Livie pronuncia di fronte alla figlia. Nei sette anni trascorsi dalla tragica morte dei genitori, Livie ha fatto del suo meglio per mantenere fede a quella promessa e si è occupata della sorella con grande responsabilità. Ma con l’ingresso al college arrivano altre sfide inattese che mettono alla prova la sua solidità e il suo cuore. Livie entra a Princeton con un piano preciso: prepararsi per la scuola di medicina e incontrare un bravo ragazzo. Ciò a cui non è invece preparata sono Reagan, amabile compagna di stanza alla quale non riesce a dire di no, e Ashton, l’arrogante e attraente capitano della squadra di canottaggio maschile. Ashton è anche uno dei migliori amici di Connor, un ragazzo che corrisponde perfettamente a quello che Livie ha in mente per sé. Perché allora continua a pensare ad Ashton? Quando Livie si trova a dover affrontare voti mediocri, aspirazioni di carriera che sembrano andare in fumo, e l’incapacità di gestire i sentimenti per Ashton (che non vorrebbe provare), si troverà a rinunciare alla promessa fatta al padre. E all’unica Livie che conosca…

Cosa Penso:

“Una piccola bugia” secondo romanzo della serie “Ten tiny breaths” di K. A Tucker è uscito il 26 dicembre per il momento trovabile solo in versione digitale ma dal 2015 possibile acquistare anche la versione cartacea.
Aspettavo da tempo questo romanzo.



In Dieci piccoli respiri”  (Click sul titolo per la mia recensione) abbiamo conosciuto Kacey ora è il turno della sorellina Livie.
Livie nel primo romanzo della serie aveva quindici anni, ora sono passati tre anni dagli avvenimenti raccontati nel primo. Ora Livie ha diciotto anni ed è una matricola a Princeton.

“Questa è la mia piccola Livie.
Rendimi orgoglioso.”

Queste sono le parole che il padre di Livie le dice prima che un terribile incidente lo strappi dalle figlie. E Livie fa di tutto per tener fede a quella promessa fatta quando era solo una bambina.
Per tutta la vita fa di tutto per rendere il padre orgoglioso. Livie è sempre stata una ragazza assennata e attenta. Per tutta la sua vita si è occupata della sorella maggiore e ha studiato molto per essere ammessa in una prestigiosa università dell’Ivy League – Princeton, la stessa università dove si è laureato il padre.
Il pediatra oncologo è quello che Livie vuole fare da grande, oltre a trovare un bravo ragazzo, ed è più che determinata a portare avanti il suo piano.

Ma spesso le cose non vanno come si è programmato e rispettare i piani fatti è davvero difficile o semplicemente impossibile. E Livie lo scopre a sue spese.
Per tutta la vita non ha mai vissuto davvero, troppo impegnata a non infrangere la promessa fatta a suo padre si è persa tutte le esperienze che normalmente fanno le ragazze. Non ha mai avuto un ragazzo, non è mai andata ad una festa, non ha mai preso una sbronza svegliandosi il mattino dopo con un mal di testa lancinante. Ma quando arriva al college grazie alla sua esuberante e adorabile compagna di stanza – Regan – si trova catapultata in un mondo tutto nuovo.
In un mondo fatto di gelatine alcoliche, coca-cola corretta con il whiskey e affascinanti ragazzi tatuati che se ne vanno in giro mezzi nudi con fisici palestrati e da infarto. Proprio alla prima festa a cui partecipa incontra Ashton.
Ashton è il capitano della squadra di canottaggio del college. È incredibilmente affascinante
“Sono intelligente
Sono affascinante
Sono dotato come uno stallone
Ho smesso di fare il donnaiolo
Sono uno che ci sa fare, come hai potuto appurare l’altra sera.
P.S. Smettila di fissarmi le mani, so cosa vuoi che ci faccia.”
con i suoi occhi scuri incorniciati da capelli perfettamente disordinati, adorabili fossette che mostra ad ogni sorriso e un fisico che fa sbavare ogni singola donna nel raggio di chilometri. Ashton potrebbe essere perfetto se non fosse fidanzato e un casanova seriale incapace di tenersi l’uccello nei pantaloni.
Asthon incarna alla perfezione tutto ciò che Livie dovrebbe evitare. È uno di quei ragazzi che portano guai, e sicuramente non è quel genere di ragazzo che un genitore approverebbe. Al contrario di Connor – migliore amico e compagno di squadra di Ashton – con i suoi modi di fare dolci e gentili riesce a strappare un appuntamento alla piccola Livie e presto i due iniziano a frequentarsi come una coppia.
Connor è il ragazzo perfetto. Dolce, gentile e intelligente con un promettente futuro da avvocato che lo attende e il padre di Livie lo adorerebbe. Peccato però che il cuore di Livie non la pensi allo stesso modo e nonostante Connor diventi una parte importante della sua vita, il pensiero di Ashton le fa ribollire il sangue nelle vene e provare sensazioni fortissime al basso ventre, senza contare che non riescono a tenere le mani distanti l’uno dall’altra  ogni volta che si incontrano.

Ma i dubbi su quale ragazzo scegliere non è la sola questione che Live deve affrontare. Dopo pochi giorni di permanenza a Princeton si trova a mettere in discussione anche tutte le scelte riguardanti il suo futuro. Livie non è più sicura di niente, spaventata a morte dall’idea di deludere suo padre. Non è certa di voler restare a Princeton, non è certa di voler davvero fare il medico nella vita e soprattutto non crede di vedere nel suo futuro un uomo “perfetto” come Connor.
Livie deve fare chiarezza dentro di se e deve capire cosa vuole essere e chi vuole diventare, senza la paura di deludere un padre che non c’è più. Livie riuscirà a farlo anche con l’aiuto del dottor Stayner – lo psichiatra con metodi anti-convenzionali che hai aiutato sua sorella Kacey.
È anche grazie al dottor Stayner se Livie si trova costretta ad affrontare i sentimenti che prova per il bad boy più affascinante del college e alla fine trovare tutte le risposte che
cerca.

La Tucker è stata eccezionale anche questa volta.
Ha scritto un'altra storia capace di colpire il cuore del lettore. I personaggi dipinti dalla sua penna sono veri e reali e sembrano prendere vita durante la lettura.
La nostra piccola Livie deve iniziare a vivere come fanno i ragazzi della sua età, deve imparare a lasciarsi andare senza la paura di deludere i suoi genitori. Deve fare le sue scelte per il futuro, scelte che la rendano davvero felice e serena e pensare solo e unicamente al suo bene.
Livie mi è piaciuta moltissimo come protagonista femminile. È sensibile, intelligente e di una dolcezza straordinaria. Il suo atteggiamento nei confronti di Connor è forse l’unica cosa che non ho gradito molto. Ma per quanto io non condivida il suo atteggiamento non mi sento di giudicarla per la sua indecisione nei confronti di due uomini estremamente affascinanti. Livie non sa ancora quello che vuole, deve sperimentare per capire davvero cosa vuole e conoscere fino in fondo se stessa.
Ashton è semplicemente formidabile. Chi mi segue sa quanto straveda per il Bad boy di turno tatuato, muscoloso e casanova. E Ashton lo incarna alla perfezione.
Mi ha conquistata dalla sua prima comparsa e ha mantenuto alto il mio interesse nei suoi confronti con un atteggiamento lievemente arrogante e un alone di mistero che lo avvolge per tutto il libro. Quando sul finale del romanzo scopriamo la verità su di lui, tutti i suoi comportamenti diventano chiari e possiamo capire che dietro il suo atteggiamento da casanova seriale e bad boy arrogante si nasconde una grande sofferenza e un fortissimo bisogno di amore e di affetto.

“Una piccola bugia” è un romanzo che non ci racconta solo la storia di Livie alle prese con il college e un triangolo amoroso tra lei Connor e Ashton. Non si tratta solo della scelta tra i due ragazzi che Livie deve affrontare. Ma il tema principale va oltre alla storia d’amore, per quanto faccia battere il cuore al lettore. In questo romanzo l’autrice ci insegna ad essere liberi. La Tucker ci insegna quanto è importante prendere da soli le proprie scelte senza essere condizionati da niente e da nessuno. Ed è proprio questo che Livie e Ashton imparano a fare alla fine del romanzo. Imparano ad essere liberi, sereni e felici e a non essere condizionati da niente e da nessuno.

Mi è impossibile scegliere quale romanzo della serie “Ten Tiny Breath” finora pubblicato mi piaccia di più, la verità è che li ho amati entrambi, ed entrambi mi hanno lasciato moltissimo dopo la lettura. Entrambi sono stati in grado di emozionarmi e farmi sospirare in più di un occasione.
Il primo libro della serie “Dieci piccoli respiri”  è uno di quei romanzi che mi ha fatto provare emozioni fortissime e si è guadagnato un posticino speciale nel mio cuore.
Non credevo che l’autrice riuscisse di nuovo a colpirmi dritta al cuore con una storia così forte e intensa, ma invece ci è riuscita ed è riuscita a farmi emozionare di nuovo!
A quanto pare la Tucker ha un talento naturale per scrivere storie dalle trame profonde con personaggi con passati difficili capaci entrarti con prepotenza sotto la pelle. Personaggi segnati da passati difficili e che cercano di rimettere a posto i pezzi delle loro vite.
Non posso far altro che consigliarne a tutti la lettura e aspettare con ansia e trepidazione il terzo romanzo della serie.

Il mio voto:

Imperdibile.
Livello sensualità:
1/2
Baci coccole e carezze,
qualche riferimento al sesso
Se interessati alla recensione di "Dieci piccoli respiri" - primo romanzo della serie fate click sul tito nella didascalia qui sotto:

Dieci piccoli respiri






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