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martedì 7 luglio 2015

TEASER TUESDAY #9


Giorno lettori,
in questo momento sono al mare… vacanza finalmente!!!  Starò via una decina di giorni, e per tenervi compagnia anche mentre non ci sono ho programmato qualche post che come per magia comparirà online nei giorni stabiliti… vedete ho trovato il modo di rompere le palle anche quando sono via ;)

Oggi è martedì quindi,  Teaser Tuesday rubrica inventata dal blog Should Be Reading (che ha tutta la mia stima per aver inventato la mia rubrica preferita… quella del mercoledì. A tal proposito se pensavate di liberarmi di me anche per la rubrica W…W… W… Wednesday vi sbagliate di grosso. Il mio ragazzo si è portato dietro il portatile…e sicuramente glielo ruberò per aggiornare le mie letture della settimana. Questo dovrebbe farvi capire quando vi adoro lettori, neanche in vacanza riesco a staccarmi da voi)

 Prima di svelare il teaser di oggi vi ricordo che potete partecipare tutti  rispettando delle semplicissime regoline, e cosa più importante senza fare spoiler... non vogliamo rovinare a nessuno il piacere della lettura.

Le regole che dovete seguire sono molto semplici:

• Prendete il libro che state leggendo
• Apritelo in una pagina qualunque
• Condividete un teaser – un piccolo pezzetto – di quella pagina.
• Riportate il titolo, l’autore e la pagina del romanzo in modo che tutti possano aggiungere il romanzo alle loro Wishlist.


Il Teaser di oggi è tratto da uno dei romanzi più attesi dell’anno (almeno più atteso per me, siccome aspettavo di poterlo leggere dal 2013), e sto parlando “Tutto ciò chesappiamo di noi due” secondo romanzo della serie Slammed dell’unica, sola ed inimitabile Colleen Hoover.

Questo pezzetto mi ha fatto davvero divertire!!!  

Da “Tutto ciò chesappiamo di noi due” pagine 17/18


 A Kiersten non sembra importare granché, visto che si gira verso Lake e ripete la domanda.
«Allora, in cosa vuoi laurearti?»
Lake mette giù il cheeseburger e si schiarisce la voce con un colpetto di tosse. So quanto odia questa domanda.
«Non ho ancora deciso» risponde, provando a ostentare sicurezza.
Kiersten la guarda impietosita. «Capisco, la tipica indecisa. Mio fratello maggiore è stato un fuori corso del secondo anno per tre anni. Ha abbastanza crediti da prendere cinque lauree, ormai. Ma mi sa che gli va bene così, perché preferisce dormire fino a mezzogiorno, poi fare tre ore di lezione, e uscire tutte le sere, piuttosto che laurearsi e trovarsi un lavoro vero. La mamma dice che lui sta ancora cercando di trovare il suo “potenziale inespresso”, e che per questo deve prendersi il tempo di esaminare tutte le possibilità. Se volete sapere la mia, sono tutte stronzate.»
Mi viene da ridere mentre bevo e tossisco perché mi va di traverso l’acqua.
«Hai detto “stronzate”!» esclama Kel.
«Kel, non dire “stronzate”!» lo rimprovera Lake.
«Ma è stata lei a dire “stronzate” per prima!» interviene Caulder.
«Caulder, non dire “stronzate”!» grido io.
«Chiedo scusa» replica Kiersten rivolta a me e Lake. «La mamma dice che le parolacce sono state inventate appositamente dalla Commissione federale per la Libertà di espressione come strumento per provocare l’opinione pubblica. Secondo lei, se tutti le usassero normalmente, non sarebbero più considerate parolacce, e nessuno si sentirebbe offeso.»
Difficile starle dietro, a questa ragazzina!
«Stai dicendo che tua madre ti incoraggia a dire parolacce?» chiede Gavin.
«Non la metterei in questi termini» risponde Kiersten. «Più che altro, lei ci incoraggia a sovvertire un sistema sbagliato attraverso l’abuso di parole create per insultare, ma che in realtà sono solo una combinazione di lettere come tante. Perché le parolacce non sono altro che questo: una successione di lettere, punto. Prendiamo “farfalla”, per esempio. Che succede se qualcuno stabilisce che “farfalla” è una parolaccia? La gente comincerebbe a usarla come un insulto, o per enfatizzare qualcosa in senso negativo. Una parola di per sé non significa niente. È l’associazione negativa che la gente le assegna a renderla una parolaccia. Allo stesso tempo, però, se decidessimo di dire la parolaccia “farfalla” in continuazione, a nessuno fregherebbe più nulla. La provocazione sparirebbe, e la parola diventerebbe di nuovo uguale alle altre. La stessa cosa vale per tutte le cosiddette brutte parole. Se cominciassimo a ripeterle senza sosta, non sarebbero più brutte. Così la pensa mia madre almeno» conclude sorridendo, poi prende una patatina e la intinge nel ketchup.

Anche per oggi è tutto. 
Vi è piaciuto il Teaser? Avete letto questo romanzo?
Commentate ragazzi e lasciatemi i vostri Teaser, anche se sono via, i vostri commenti li leggo sempre. E ricordate: Siete voi, con i vostri commenti che mantenete vivo il mio blog!!! 

4 commenti:

  1. Mi sa che te l'ho già detto, ma questa serie mi attira!

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    1. Ilenia, è una serie stupenda... Non so se ha mai letto qualcosa della Hoover, ma lei è davvero eccezionale!!!! se la leggerai fammi sapere cosa ne pensi!!!

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  2. Non ho mai letto nulla della Hoover, ma devo farlo al più presto :D
    Comunque ti ho nominata per il Boomstick Award :) spero ti faccia piacere : http://milioni-di-vite-leggendo.blogspot.it/2015/07/boomstick-awards-2015.html

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