RECENSIONE: ANIME PERDUTE - ANNA TODD

Titolo: Anime perdute

Serie: After #4

Autrice: Anna Todd

Casa Editrice: Sperling&Kupfer

Data di pubblicazione: ottobre 2015

Pagine: 398

Trama:

Tessa è pronta per iniziare una nuova vita a Seattle. Da sola. Troppe volte il suo cuore ha dimenticato le cose terribili che Hardin le ha fatto, ma ora la ragione non le permette più di rinunciare al suo sogno e alla sua dignità. E restare lontani, forse, farà bene a entrambi. Mentre lei però cerca di ricominciare da zero, suo padre e Hardin inaspettatamente si avvicinano l'un l'altro. 
Che sia la prova che Hardin è cambiato e può diventare una persona migliore? O è soltanto una finzione? C'è ancora una speranza per loro? Tessa ci vuole credere e si getta ancora una volta a capofitto in questo tormentato rapporto. Tra lei e Hardin le cose sembrano andare meglio del solito e le notti sono più passionali che mai. Eppure chi le sta accanto è convinto che la loro storia entrerà presto in una nuova spirale distruttiva dalla quale Tessa non potrà uscire indenne. Per salvare la sua relazione dovrà lottare con tutta se stessa. Senza contare che il destino ha in serbo un colpo crudele che tirerà fuori il peggio di Hardin... Tessa riuscirà a dissipare le tenebre che Hardin ha in sé?

Cosa Penso:

«Mi hai dato esperienze nuove, lo sai benissimo. Non avevo mai amato nessuno… né amore romantico, né affetto famigliare…» Distoglie lo sguardo, forse immerso in un ricordo doloroso, ma dopo un istante torna a guardarmi. «E non avevo mai convissuto. Non me n’era mai fregato un cazzo di perdere una persona, ma se perdessi te non sopravvivrei. Questa è un’esperienza nuova.» Le sue labbra restano sospese a un millimetro dalle mie. «È abbastanza nuova per i tuoi gusti?» 

Okay, manteniamo la calma!

Frency respira, e fingi di non aver appena finito “Anime perdute”.

Fingi di non voler prendere a testate il muro per il finale di questo quarto romanzo della serie After.

Generalmente non odio i chliffangher, ma questa volta la Todd non è stata cattivella come suo solito è stata molto, ma molto peggio, e ha decisamente superato se stessa.

Ha sganciato una bomba atomica sulla testa di Hardin Scott e poi… tante grazie a chiunque mi abbia supportata e bla, bla, bla, ci vediamo alla prossima puntata!

 E ora io mi ritrovo qui, comodamente seduta sul letto con il libro chiuso tra le mani a pensare “WTF Anna Todd!” Perché ora ho un bisogno viscerale di sapere. Sapere che conseguenze avrà la notizia bomba  piovuta dal cielo come una doccia ghiacciata sulle vite, già incasinate, di Tessa e Hardin.

Per cui ragazzi siete avvertiti, se decidete di leggerlo subito, sappiate che il finale metterà a dura prova la vostra sanità mentale, e temo anche la sanità mentale dei protagonisti, ma di questo non vi parlerò perché ho le labbra cucite sulla conclusione del romanzo, quindi tranquilli, potete leggere la mia recensione senza paura di incappare in spoiler rovina finale.  Niente di saliente vi verrà svelato.

Sul finale di “Come mondi lontani” (Click sul titolo per la mia recensione) abbiamo lasciato una Tessa e un Hardin più maturi. Dopo i numerosi litigi, tira e molla e incomprensioni fondate sulle loro insicurezze,  hanno preso la saggia decisione di separarsi e stare lontani. Questo è l’unico modo che hanno per crescere e per poter salvare la loro instabile relazione.

Sul finale del terzo libro Tessa è partita per Seattle, da sola, in cerca della sua indipendenza e in procinto di iniziare una nuova vita, in una nuova università con il vecchio lavoro ma in una nuova sede, lontana da un posto che le ha fatto trovare  l’amore ma che le ha anche regalato numerosissime sofferenze.

Dall’altro lato abbiamo Hardin. Lui è rimasto nella sua casa, da solo, senza la sua Tess, e si è finalmente reso conto che se vuole avere una speranza con la ragazza che ama, deve far di tutto per cambiare. Deve cercare di domare i demoni che vivono in lui. I demoni che lo tormentano da una vita e che lo fanno esplodere come una bomba ad orologeria ogni volta che perde la pazienza. Solo risolvendo tutti i suoi casini può essere all’altezza di Tessa e amarla come merita di essere amata.

Separati è come li abbiamo lasciati alla fine del terzo romanzo della serie, e separati è come li ritroviamo all’inizio del quarto volume. Ma come è facile intuire anche dalla trama la separazione non dura a lungo, perché per Tessa e Hadin è impossibile stare lontani!

Fin dall’inizio di “Anime perdute” possiamo accorgerci quanto la distanza auto-imposta abbia fatto bene ad entrambi. Entrambi sono cresciuti e maturati, e soprattutto, pronti per un riavvicinamento.

Tessa crede con tutta se stessa nel cambiamento di Hardin ed è pronta a dargli fiducia, e ad avvicinarsi di nuovo a lui.  Ora, tra di loro c’è più dialogo e sono più aperti a parlare in modo pacifico e civile,  piuttosto che a discutere come il gatto e il topo, e  le notti che passano insieme sono più bollenti che mai.

Ma se tra di loro le cose vanno bene le interferenze che provengono dall’esterno sono tante, in molti cercano di mettere in crisi gli equilibri faticosamente raggiunti; primo fra tutti Zed, che ancora non si arrende, e fa di tutto per far cadere Tessa tra le sue braccia, umiliandosi e facendo irritare non sono Hardin ma anche il lettore – in più di un occasione sarei voluta saltare nelle pagine e metterlo sotto con la macchina.

Anche la madre di Tessa non si arrende, ed è più decisa che mai a far si che si separino, e anche pronta a svelare verità tenute a lungo nascoste del suo passato.

Ma Tessa e Hardin sono più forti. 

Sono più forti di tutte le interferenze provenienti dall’esterno e insieme sono finalmente felici.  Sono felici nonostante Hardin non abbia ancora ceduto sul matrimonio e i figli che per Tessa sono importanti.

L’unica cosa che potrebbe mettere in crisi, tutti i precari equilibri faticosamente costruiti è la rivelazione finale. Rivelazione che potrebbe portare Hardin definitivamente sull’orlo della follia, ma questo lo scopriremo sono nell’ultimo romanzo della serie quindi non possiamo far altro che pazientare! 

Non voglio che Hardin sia un trampolino di lancio

nella mia vita, un ricordo doloroso,

una persona che sarò costretta a perdonare.

Voglio che Hardin sia il mio Elijah,

 il mio lieto fine. 

Se sono arrivata al quarto romanzo, e aspetto con pazienza il 10 novembre per il quinto, significa solo una cosa: io adoro questa serie.

La serie After è una delle serie più chiacchierate del momento. Una serie amata da parecchi, ma anche odiata da tantissimi e per questa ragione non so mai se consigliarne la lettura o meno, quello che dico sempre è che la serie della Todd o si ama o si odia, non ci sono mezzi termini. Tutto quello che potete fare è provare a leggere il primo e vedere come vi prende, se vi piace continuate la lettura perché sono certa che l’adorerete, in caso contrario lasciate perdere, perché Tessa e Hardin sono capaci di far innervosire anche un Santo, e lo possono fare senza sforzo!

I loro innumerevoli litigi che portano ad innumerevoli tira e molla sono difficili da sopportare e sfiancano il lettore.

Tessa la maggior parte delle volte  è fastidiosa come una manciata di sabbia nelle mutande, le sue azioni fanno venir voglia di schiaffeggiarla. E Hardin è cattivo e meschino, ma nonostante ciò non potrete non amarlo perché nonostante, spesso e volentieri, le sue azioni facciano uscire gli occhi dalle orbite dallo sconcerto, altre volte sa far palpiate il cuore e sospirare.

Questo romanzo, è probabilmente quello in cui ho apprezzato di più Hardin. La sua trasformazione, il cambiamento che fa per amore mi è piaciuto moltissimo. Certo, non è ancora l’uomo perfetto, e ci metterà un po’ per diventarlo, ma siamo sulla buona strada e se la rivelazione finale non lo distrugge del tutto credo che possa riuscire a diventare un vero principe azzurro.

Tessa ogni tanto mi ha irritata ancora, ma anche lei è cresciuta e maturata e mi piace ogni volta un po’ di più.

Insomma ragazzi avrei innumerevoli cose da dire, ma mi sono già dilungata fin troppo, quindi mi fermo qui e  aspettiamo con pazienza il quinto romanzo così poi trarremmo le conclusioni finali!

Il mio voto: