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mercoledì 7 ottobre 2015

RECENSIONE: UN DISPERATO BISOGNO DI TE - JEN MCLAUGHLIN

Titolo: Un disperato bisogno di te

Serie: Out of line #2

Autrice: Jen McLaughlin

Casa Editrice: Newton Compton

Data di pubblicazione: settembre 2015

Pagine: 282

Trama:


La nostra storia è proprio come l’avevo immaginata. Anzi, più intensa. Quando ci siamo incontrati pensavamo che mio padre fosse l’unico ostacolo tra di noi, ma ben presto abbiamo capito che il mondo intero è determinato a separarci. Purtroppo la partenza di Finn è imminente, il tempo a nostra disposizione pochissimo e desidero che ogni momento sia indimenticabile…


Mi ricordo bene quando ho visto Carrie per la prima volta: ero la sua guardia del corpo e il mio lavoro mi imponeva di tenerla fuori dai guai. Ma adesso che sono diventato il suo fidanzato nei guai mi ci sono messo io, anche se la verità è che ogni giorno che passiamo insieme è un giorno in cui il sole illumina la mia vita. Eppure ho paura che tutto finisca, che suo padre non potrà mai accettare che ci sia un marine al fianco della sua preziosa figlia. Ma io sono disposto a tutto pur di essere degno del suo amore, anche se questa scelta mi porterà lontano dalla persona che mi fa sentire vivo e senza la quale mi sembra di non poter resistere

Cosa Penso:

Non mi era mai successo che qualcuno dipendesse da me in quel modo e che avesse
così bisogno di me,
nemmeno mio padre.
Ne sarebbe stato sconvolto, ma poi avrebbe superato la cosa.
Lei aveva bisogno di me, e dannazione, io avevo bisogno di lei.
Appoggiai la guancia alla sua testa: con quelle scarpe supersexy che indossava era
diventata molto più alta. Chiusi gli occhi.
«Amore, ti prometto che non ho intenzione di andare da nessuna parte».
«Bene».
Strofinò il naso sul mio petto.
«È tutto quello che ho bisogno di sapere».



Ricordate Carrie e Finn, i protagonisti di “Fuori controllo” (click sul titolo per la mia recensione)?
Dopo quasi un anno di attesa è finalmente uscito il seguito della loro storia e io non stavo più nella pelle all’idea di leggerla.

In “Fuori controllo” abbiamo conosciuto Carrie e Finn.
Carrie è la figlia di un ricco senatore iperprotettivo con i membri della sua famiglia. Tanto protettivo da mettere alla calcagna di Carrie una guardia del corpo, e tutto ciò all’insaputa della sua adorata figlioletta che non sopporta di essere pedinata.
Finn è un marine super sexy e super affascinante ed è stato assoldato per controllare la figlia del senatore e per far rapporto al padre su come si comporta la ragazza.
Finn si aspettava una ragazzina viziata, egoista e capricciosa e non una giovane donna matura, sensibile e dolcissima come Carrie.
 E del tutto inaspettatamente i due si  innamorano perdutamente, ma il loro rapporti viene messo in crisi una volta che Carrie scopre la verità su Finn e il suo lavoro.

Ho un disperato bisogno di te” riprende esattamente da dove si era interrotto il primo libro della serie, e ritroviamo Carrie e Finn appena riappacificati e più innamorati che mai, volenterosi a far funzionare le cose, e il primo passo è quello di essere super onesti l’uno con l’altra.
Anche se il loro rapporto è intenso e passionale e il loro amore fortissimo i nostri piccioncini hanno diverse sfide da superare. Sfide molto difficili.
Prima di tutto devono riuscire ad affrontare l’ipeprotettività del padre di Carrie. Il senatore è un uomo potente e severo abituato a vedere la gente obbedirgli e ad ogni schiocco di dita. Carrie per tutta la vita gli ha obbedito, ma ora non è più intenzionata a sottostare alle sue irragionevolezze e capricci e ora gli tiene testa alla grande. Anche se ancora lei e Finn non si sentono pronti a condiviere con lui la loro storia d’amore.
Un'altra sfida difficile è rappresentata dal lavoro di Finn. Lui è un marine, ed entrambi sanno che il suo lavoro come servitore della patria lo porta spesso lontano e in situazioni pericolose ma nessuno dei due si aspettava che dovesse partire così presto.
Il suo lavoro è una missione supersegretissima che lo tiene lontano dalla sua adorata Rossa – come lui chiama Carrie – per un paio di mesi.
La missione è pericolosa, ed espone Finn ad alto rischio. Per lui è durissima stare lontano dalla sua dolce ragazza ma è per lei che lo sta facendo, è l’unico modo per ottenere una promozione e sentirsi maggiormente all’altezza di Carrie e della sua famiglia.
La distanza tra Carrie e Finn fa capire ad entrambi la portata del sentimento che li lega, e quanto bisogno hanno l’uno dell’altra per vivere.
Insieme sono adorabili. Ed è impensabile non fare il tifo per loro! Si amano pazzamente e l’attrazione che scorre a fiumi  tra di loro è talmente forte che non mancano le scene hot capaci di far aumentare di qualche grado la temperatura esterna. 

Carrie, come nel primo romanzo della serie, mi è piaciuta tanto. È dolce, generosa e ha ereditato un po’ della testardaggine del padre. Lei vuole Finn e niente e nessuno può impedirle di averlo, ed è più che determinata a far si che suo padre non interferisca nel loro rapporto.
In questo secondo romanzo devo ammettere che Finn non mi ha fatto perdere la testa come nel primo.
Non fraintendetemi, Finn è, e resterà sempre, un marine paurosamente sexy con l’aria da bello e dannato con il suo corpo muscoloso e coperto di inchiostro… insomma il solo pensiero di lui a petto nudo mi fa sbavare, ed è adorabile da tanto e dolce e innamorato di Carrie. Ma, si ragazzi c’è un ma, è decisamente troppo, troppo, ma proprio troppo insicuro.
E la sua insicurezza stona parecchio con l’immagine che la McLaughlin ha dato di lui all’inizio.
Finn è innamoratissimo della sua Carrie e per lei si butterebbe nelle fiamme dell’inferno ma è terrorizzato all’idea di non essere alla sua altezza, e questo lo porta a farsi numerose seghe mentali davvero sfiancanti.

 «Ho paura che tuo padre mi faccia sparire dalla tua vita quando verrà a sapere di noi, che ti dimostrerà che non vado bene per te e per il tuo mondo. Ma più di tutto, ho paura che tu lo capisca da sola senza che lui te lo spieghi».
Indietreggiai. Non mi aspettavo fosse quello a spaventarlo, per Dio. Avrebbe dovuto
avere paura di partire, della guerra e di essere colpito, non di qualcosa che non sarebbe mai, mai, accaduto. «È assurdo».
«No, non lo è. È la verità, cazzo». Sollevò la testa. «Quante figlie di presidenti hai visto sposare un motociclista e portarlo sul palco durante le primarie a esporre i tatuaggi in giro per l’America?».

Aspettavo di leggere “Un disperato bisogno di te” da quasi un anno e avendo amato tanto il primo romanzo della serie le mie aspettative erano alla stelle, a malincuore ammetto che in parte sono state disattese. Con ciò non voglio dire che il romanzo non mi sia piaciuto perché sarebbe una bugia colossale. Il libro mi è piaciuto tanto da meritarsi la sufficienza piena, ma mancava quel qualcosa che di solito mi fa impazzire. Mi aspettavo un romanzo che mi trascinasse in un vortice di emozione e  romanticismo. Mi aspettavo batticuore e lacrime agli occhi e il bisogno viscerale di voltare una pagina dietro l’atra. E tutte queste cose non le ho provate, o meglio, mi correggo le ho provate solo sul finale .
Il finale del libro è infatti con il botto. Un finale che vi farà restare a bocca aperta e con un bisogno tremendo di avere il terzo tra le mani e sperare ardentemente che la Newton non ci metta un anno per portarlo sugli scaffali delle nostre librerie!

Il mio voto:




4 commenti:

  1. Aspettavo anche io l'uscita di questo secondo volume ma ho deciso di aspettare anche un altro anno pur di leggere tutta la storia perché non ne posso proprio più di storie a pezzi!!! Prenderei scrittori e case editrici e gli tirerei il collo, mi dico che è una moda e che prima o poi passi!!!
    Ecco mi sono sfogata! Comunque bella recensione ed è un peccato che non sia all'altezza del primo. Forse l'autrice l'ha reso molto insicuro per non dare l'immagine del super ragazzo, ma per renderlo più normale ai nostri occhi..

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    1. A me non disturbano tanto i finali sospeso ma sono i tempi lunghi degli editori che mi creano problemi...
      Fai bene ad aspettare questo romanzo, cos' come il primo della serie ha un finale decisamente aperto!
      Vista come la metti tu sull'insicurezza me lo fa piacere un pò di più, ma a mio avviso stona molto con l'idea del macho tatuato e muscoloso che l'autrice ha dato all'inizio!

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  2. Sono andata a leggere anche la recensione del primo capitolo della serie, non sembra male ma nemmeno io sopporto l'idea di dover impiegare 2 o 3 anni per conoscere il finale di una storia, aspetterò che finiscano di pubblicare l'intera serie e poi ci farò un pensierino ;)

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    1. A me non disturbano tanto i finali sospeso ma sono i tempi lunghi degli editori che mi creano problemi, Fai bene ad aspettare Sara, qui il finale è decisamente sospeso e temo ci voglia un altro anno prima di avere il seguito, ma spero ardentemente di sbagliarmi!

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