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giovedì 28 aprile 2016

RECENSIONE: 99 GIORNI - K.A TUCKER

Titolo: 99 giorni

Serie: Burying Water #1

Autrice: K. A. Tucker

Casa Editrice: Newton Compton

Pubblicazione: febbraio 2016

Pagine:

Trama:

Abbandonata nella campagna dell’Oregon, dove la credono morta, una giovane donna sfida ogni previsione e sopravvive, ma quando si sveglia non ha alcuna idea di chi sia, o di cosa le sia successo. La donna si dà il nome di Acqua, per un piccolo tatuaggio che scopre sul suo corpo, il solo indizio di un passato che non ricorda. Accolta da Ginny Fitzgerald, una signora irascibile ma gentile che vive in una fattoria, Acqua comincia lentamente a ricostruire la propria vita. Ma mentre cerca di rimetterne insieme i frammenti, altre domande si fanno strada nella sua mente: chi è il vicino di casa che in silenzio lavora sotto il cofano della sua Barracuda? Perché Ginny non gli fa mettere piede nella sua proprietà? E perché Acqua sente di conoscerlo? Jesse Welles non sa quanto tempo ci vorrà prima che la memoria di Acqua riaffiori. Per il suo bene, Jesse spera che non accada mai. Per questo cerca di tenersi alla larga da lei. Perché avvicinarsi troppo potrebbe far riemergere cose che è meglio lasciare sepolte. Ma si sa, l’acqua trova sempre una strada per tornare in superficie…

Cosa penso:


 99 giorni” è il primo romanzo della nuova serie Burying Water di K. A. Tucker. Ci ho messo parecchio tempo prima di decidermi ad acquistare questo libro, e l’ho preso solo grazie all’offerta di venerdì scorso della Newton Compton.
Ho amato la serie Ten Tiny Breath (DIECI PICCOLI RESPIRI, UNA PICCOLA BUGIA, QUATTRO SECONDI PER PERDERTI, CINQUE RAGIONI PER ODIARTI click sui titoli per le mie recensioni) – la prima serie della Tucker, e temevo che questa seconda non fosse all’altezza della sua prima opera. Mi capita spesso di apprezzare moltissimo i primi libri di un autrice e disprezzare i suoi lavori successivi, e non volevo che accadesse la stessa cosa con questa autrice che ho tanto amato in passato. Ma attratta dalle recensioni positivissime trovate in rete e dal prezzo bassissimo del’e-book non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di prenderlo. E ora che l’ho letto sono davvero, davvero felice di averlo fatto, perché ho davvero amato questo libro.
La Tucker ha decisamente superato se stessa con questa storia, e credo di poter aggiungere il suo nome alla lunga lista della mie autrici preferite. Quindi, da oggi assieme a Cassandra Clare, Colleen Hoover, Jennifer Armentrout, Penelope Douglas, Katie McGarry c’è anche lei, la Tucker.

99 giorni” pur essendo un romanzo di genere New Adult – proprio come gli altri scritti della serie Ten Tiny Breath – è una storia decisamente più matura, una storia cupa e cruda ma che sa, comunque, come conquistare il lettore.
Una storia talmente vera, reale e intensa che per me è difficilissimo scrivere questa recensione. Prima di tutto perché non sono capace di mettere nero su bianco le moltissime emozioni che mi ha fatto provare, e inoltre perché non voglio fare spoiler di nessun tipo, per questa ragione vi dirò giusto il minimo indispensabile sulla trama e il resto dovrete scoprirlo da soli leggendo il libro, se siete interessati.

Una giovane donna si risveglia in ospedale dopo una terribile aggressione; picchiata, mal menata, violentata. Qualcuno ha tentato di ucciderla, ma lei incredibilmente, nonostante le terribili ferite riportate è riuscita a sopravvivere, e ora è in ospedale senza alcun ricordo.
Non ricorda cosa le è successo.
Non ricorda chi è il criminale che l’ha ridotta in quello stato.
Non ricorda niente del suo passato.
Non ricorda nemmeno il suo nome.
Presa sotto l’ala protettiva della dottoressa Meredith Welles e del marito, lo Sceriffo Gabe
Welles, la ragazza inizia poco alla volta una nuova vita. Si da un nuovo nome;  Acqua – grazie ad un piccolo tatuaggio che ha sul corpo – e viene ospitata nella casa di Ginny Fitzgerald, una donna burbera, irascibile e solitaria ma che si affeziona ad Acqua all’istante. Tra le due si instaura un legame speciale e stupendo.
Acqua poco alla volta cerca di costruirsi una nuova vita, e nel frattempo, cerca di mettere insieme i pezzi di un passato che non riesce a ricordare.
La casa di Ginny, una vecchia fattoria nelle campagne dell’Oregon, è accanto a quella della Dottoressa che le ha salvato la vita, e lì vive anche il figlio di Meredith e Gabe: Jesse.
Jesse è un ragazzo silenzioso che passa tutto il suo tempo con la testa immersa nel cofano della sua Barracuda. Un ragazzo che non le si avvicina mai, e che la scruta da lontano con i suoi profondi occhi neri che sembrano leggerle nell’anima.  Durante i brevi contatti che ha con lui, Acqua si sente protetta e al sicuro.
E Jesse le è di fianco.
Che mi guarda. Anche il mio corpo fa un salto come il mio cuore quando lo noto, appoggiato al muro posteriore, le gambe con le caviglie incrociate come se fosse rimasto lì in piedi da un po’, dando colpetti leggeri e continui sui jeans con un arnese argentato. Anche da qui, sembra che quegli occhi mi penetrino nella carne.
Mi assale una strana sensazione.
Che non riesco a identificare. Che non posso dire che mi piaccia.
Ma anche che non posso dire che non mi piaccia.
Unoduetre Chi vincerà questo duello di sguardi? Non sembra che lui abbia intenzione di cedere. Lascio ricadere un po’ i capelli sul davanti, in caso possa vedere la linea rossa da quella distanza, anche se ne dubito.

Quando è con lui è tutto semplice e naturale, ha la sensazione di conoscerlo da tempo.
Quello che Acqua non sa, perché non lo ricorda, è che lei e Jesse in passato si conoscevano davvero. ma non erano semplici amici. Loro si amavano.
E nonostante l’amnesia quei sentimenti forti e profondi sono ancora lì, nascosti dentro dentro il cuore di Acqua, che lottano per tornare in superficie. Perché anche se la mente dimentica, il cuore non può farlo, e quando sono insieme basta un semplice tocco, o il profumo della pelle di Jesse, oppure un semplice incrociare lo sguardo con quei occhi scuri e profondi per far riaffiorare sensazioni conosciute. Sensazioni che danno un senso di sicurezza e protezione. Un senso di pace che Acqua non prova da molto tempo.
Jesse è un ragazzo di venticinque anni con un rapporto conflittuale con i genitori. La sua vera passione sono i motori e Acqua, la sola ragazza che abbia mai amato in tutta la sua vita. Ma sa che deve starle lontano. Deve farlo per il bene di quella ragazza, perché ciò che la sua memoria non vuole ricordare è una verità troppo dolorosa e Jesse vorrebbe che restasse nascosta per sempre.
Ma nonostante ci provi con tutto se stesso stare lontano da lei è davvero troppo difficile. E noi possiamo vederli innamorarsi per ben due volte, perché loro sono destinati a stare insieme, e nulla al mondo, neanche un amnesia può separarli.
Così tante scelte, e ho continuato a fare quella sbagliata. Tutto perché ho permesso a una ragazza senza volto di baciarmi sul ciglio di una strada. E poi però, forse non ha mai contato sul serio quello che ho fatto o quello che ho scelto. Forse la verità è che eravamo destinati a trovarci. Una verità semplice che avrebbe continuato a cercare la sua strada per raggiungerci nonostante le difficoltà, indipendentemente da quale via avrei cercato di evitare. Indipendentemente da quanto avrei seppellito nel profondo i sentimenti che lei mi aveva scatenato dentro con un solo dannato bacio.
Se aspetti abbastanza a lungo, la verità trova sempre la sua strada nonostante le difficoltà. Proprio come quel ruscello. Proprio come l’acqua.

Jesse e Acqua sono due personaggi facili da amare.
Jesse è un ragazzo semplicemente straordinario. Un uomo semplice che ama il suo lavoro di meccanico e lo fa con grande passione. Incontra Acqua per caso, e fin dal loro primo incontro si sente profondamente attratto da quella ragazza e se ne innamora praticamente all'istante. Nonostante Acqua abbia una situazione difficile che dovrebbe farlo a scappare a gambe levate lui è pronto a sacrificare se stesso per proteggerla.
Vorrei dirvi molto di più su questo personaggio, ma non posso parlarvene senza spoilerare qualcosa, quindi non vi dico più nulla.
Acqua è una ragazza con una forza straordinaria. 
Non si è mai lasciata abbattere neanche per un secondo dalla sua situazione, ma al contrario combatte con  le unghie e con i denti per risolvere i suoi problemi, e a testa alta cerca di ricominciare da capo la sua nuova vita.
I capitoli narrati attraverso il suo pov sono quelli che mi hanno commossa maggiormente, perchè fa male da morire leggere i suoi pensieri sulla sua memoria perduta e vedere come si sente persa e impaurita senza sapere le più piccole cose che riguardano lei stessa, come per esempio non ricordare se ama gli animali, o come è solita prendere il caffè, e quali sono le sue cose preferite da mangiare. 

Una storia toccante e semplicemente favolosa quella scritta della Tucker. Un romanzo dove la narrazione si alterna in modo sapiente e magistrale tra passato e presente.
Il romanzo è, infatti, narrato attraverso il duplice pov di Acqua e Jesse.
Quando è Jesse a raccontarci la storia possiamo assistere a cosa è accaduto nel passato. Possiamo vedere e capire cosa è realmente accaduto ad Acqua e cosa, o meglio chi, è stato a ridurla in fin di vita. Quando la narrazione è al presente è, invece, Acqua a parlare e a raccontarci come si sente a dover ricostruire la sua vita da zero, senza ricordare nulla su quella che era una volta.
Passato e presente si incastrano, e si intrecciano, alla perfezione. E questo, secondo me, denota il grandissimo talento di questa autrice. Molto spesso quando si ha un alternarsi di presente e passato si rischia di annoiare il lettore, con i troppi salti temporali, ma non è assolutamente questo il caso. Perché qui, le due narrazioni si fondono in modo esemplare e si uniscono come pezzetti di un puzzle che si incastrano alla perfezione permettendoci, alla fine, di avere il quadro completo della situazione. È straziante, perché fa male da morire leggere la storia drammatica di Acqua e Jesse, ma è, comunque, stupendo perché è un libro che regala emozioni fortissime facendo provare sulla pelle del lettore tutto il dolore e le paure che provano i due protagonisti.

Questo è solo l’ultimo dei capolavori della Tucker giunto in Italia, ed è una storia che conquista e intrappola. Una storia cruda, straziante e altamente drammatica che fa male e fa soffrire, soffrono Jesse e Acqua e con loro soffre il lettore.
Questa autrice ha sicuramente un grande talento nel saper scrivere storie intense e profonde che trattano tematiche delicate, nel primo romanzo della serie Ten Tiny Breath, “Dieci piccoli respiri”,  aveva trattato il tema dell’abuso di sostanze stupefacenti e alcoliche e gli incidenti automobilistici, qui invece, parla di violenza sulle donne, e anche di illegalità in senso più ampio. Tematiche attualissime e che colpiscono il petto con la forza di una granata grazie al talento e alla semplicità delle parole con cui le racconta questa autrice:
ora non ci resta che aspettare il secondo capitolo di questa nuova serie e vedere cosa la Tucker si è inventata nella storia di Boone. Non vedo l’ora!

Il mio voto:







6 commenti:

  1. Letto e recensito da poco, anche a me è piaciuto molto e non vedo l'ora di leggere gli altri. Una bellissima storia d'amore. i protagonisti mi sono piaciuti molto.
    Buone letture!!

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    1. Ciao Lady cooman,
      vengo a sbirciare la tua recensione. Sono contenta che ti sia piaciuto!

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  2. Che bella recensione Frency!!
    Che altro dire: DEVO LEGGERLO ASSOLUTAMENTE!! :D :D

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    1. Grazie Erin,
      lettura super consigliata la Tucker è grandiosa

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  3. Ciao Frency! Per me la Tucker è una garanzia e assolutamente non posso perdermi questo libro! Bellissima recensione come sempre =)

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