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martedì 12 aprile 2016

RECENSIONE IN ANTEPRIMA: WOLF, LA RAGAZZA CHE SFIDO' IL DESTINO - RYAN GRAUDIN

Titolo: Wolf - La ragazza che sfidò il destino

Serie: Wolf by wolf #1

Autrice: Ryan Graudin

Casa editrice: De Agostini

Data d'uscita: 12 aprile 2016

Prezzo: €14,90 (ebook €6,99)

Trama: 

È il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler… e ucciderlo davanti a milioni di spettatori. Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile…

Acclamato dalla stampa, premiato dalla critica, un romanzo feroce e magnifico. Il primo capitolo di una nuova straordinaria serie dal ritmo adrenalinico e dall’indimenticabile protagonista femminile. Un’eroina forte e coraggiosa che rimane nel cuore del lettore per molto, molto tempo.

Cosa Penso:
QUALCUNO DEVE CAMBIARE LE COSE, AMMAZZA QUEL BASTARDO
TU SEI SPECIALE TU
 TU
TU SEI UN MOSTRO
UNA VALCHIRIA

 Wolf. La ragazza che sfidò il destino” è il primo romanzo della duologia distopica Wolf by wolf di Ryan Graudin, arrivato proprio oggi sugli scaffali delle nostre libreria grazie alla DeAgostini, che approfitto per ringraziare per avermi permesso di leggere questo romanzo in anteprima.

Wolf. La ragazza che sfidò il destino” è un romanzo molto diverso da quelli che sono solita leggere, prima di tutto perché un distopico – e io non sono un amante del genere, anche se ne ho letti alcuni che ho adorato tipo Divergent – ma anche perché, e chi mi segue lo sa, io sono un amante del romance, ed è questo che di solito cerco in un libro. Amore, passioni il tutto condito da una buona dose di dramma, tutta via ci sono dei romanzi che sono l’eccezione, e questo è sicuramente uno di quelle eccezioni. Perché nonostante la carenza dal punto di visto romance ho amato questa storia.
Questo libro mi ha attratta all’istante, fin dal momento in cui ho visto la copertina mi sono sentita subito intrigata, quando poi, ho letto la trama ho capito che avrei dovuto leggerlo. E non mi sono sbagliata perché non mi ha affatto delusa, ma al contrario mi ha coinvolta e rapita fin dalla primissima pagina. Purtroppo a causa dei mille impegni quotidiani ho dovuto leggerlo con calma, qualche paginetta dopo pranzo, qualche capitolo dopo cena prima di crollare dal sonno, ma se avessi avuto più tempo libero è sicuro che lo avrei divorato in poche ore perché la storia dell’autrice è originalissima.

 Ammetto, senza vergogna, che sono abbastanza ignorante su quella che è stata la storia (e per storia intendo quella disciplina che si occupa dello studio del passato tramite l'uso di fonti,) questo perché per tutti gli anni del liceo ho avuto un insegnate pessima che non sapeva coinvolgere la classe, ma al contrario annoiava e non metteva passione in quello che spiegava, ma nonostante ciò le vicende della seconda guerra mondiale mi hanno sempre intrigata e incuriosita.  Ho visto parecchi film e documentari che parlano della seconda guerra mondiale, o più nello specifico, sull’olocausto; i campi di concentramento e stermino.
È un argomento che mi tocca profondamente,  facendomi provare una serie diversa di emozioni che vanno dallo schifo, rabbia e indignazione per quello che i nazisti tedeschi hanno fatto, alla sofferenza e dolore che mi dilania il cuore per quello che gli ebrei hanno subito. Ma nonostante il grande interesse che nutro verso questo argomento storico, non ho mai letto, prima d’ora,  un libro che lo trattasse. E posso dire che non potevo sperare in un battesimo migliore.

Ryan Graudin in questo romanzo, in modo estremamente originale e del tutto unico, dipinge uno scenario alternativo rispetto a come sono andati davvero i fatti, e ci mostra cosa sarebbe accaduto se Hitler avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale.
Il romanzo si svolge nel 1956, sono passati undici anni dalla fine della guerra e Hitler è uno degli uomini più potenti mai esistiti, in quanto le forze armate del Terzo Reich e l’Impero Giapponese hanno imposto la loro supremazia e il loro dominio su Europa, Russia, Medio Oriente e Asia. I campi di concentramento e stermino sono ancora aperti e continuano a perpetrare atrocità ai danni di popolazioni che loro non ritengono pure. Schiavizzati, ridotti a lavorare in pessime condizioni e spesso e volentieri uccisi, i Deportati sono anche soggetti ad esperimenti tremendi, ridotti alla stregua di cavie da laboratorio per importanti esperimenti genetici.
Yale – la nostra protagonista – nel 1944 è stata una di quei deportati.
«La produzione di melanina appare in costante diminuzione… Si osservano chiazze più chiare sulla pelle e un lieve cambiamento nella pigmentazione dell’iride. Anche l’eumelanina sta diminuendo, come si può constatare dal colore dei capelli del soggetto.”» Non chiamavano mai Yael per nome. Era sempre il soggetto. O se dovevano essere più specifici: la Detenuta 121358∆X.
«Stiamo facendo progressi.» Il sorriso del dottor Geyer si allargò, come se qualcuno gli stesse tirando gli angoli delle labbra con due uncini. Restituì la cartelletta all’infermiera e fece scorrere lo sgabello verso il carrello di metallo su cui gli aghi erano disposti in una fila ordinata. Zanne d’argento che aspettavano solo di iniettare veleno sotto la pelle di Yael. Di riempirla di fuoco e dolore per altri due giorni. Di trasformarla all’esterno a partire dall’interno. Di portarle via tutti i colori, le emozioni e l’umanità. Di prosciugarla, prosciugarla, prosciugarla, finché non fosse rimasto più nulla.
Solo il fantasma di una bambina. Un guscio vuoto.
Progressi.
Stipata, prima, su un treno merci e, poi, una volta giunta al campo diventata il numero 121358ΔX, Esperimento 85 sulla Manipolazione Genetica.
Aveva solo sei anni, ed era solo una bambina spaventata attaccata alla gonnellona della madre, ma non per questo è stata risparmiata. Al contrario, costretta a subire immani torture, ma che tuttavia, sono state la sua salvezza. Perché le numerose punture che le venivano fatte. Punture che le procuravano febbri altissime che le facevano squamare la palle sotto atroci dolori, e che dovevano servire per mutare il suo aspetto rendendola esteticamente una perfetta ariana, l’hanno trasformata in realtà in qualcosa di altro.
In qualcosa di diverso.
Una muta-forma, capace di assumere in modo perfetto le sembianze di qualsiasi altra ragazza come lei. E questo è stato il suo biglietto per uscire gratis di prigione.
Ora Yale ha diciassette anni, e ne sono passati undici da quando lei è uscita dal campo. È una sopravvissuta anche se  irrimediabilmente ferita, segnata, marchiata non solo sulla pelle, ma anche nell’anima e nel cuore.
Ora Yale si è unita alla Resistenza e vuole vendetta e porre fine al Regno del Terrore di Hitler. E lei è l’unica che può riuscire in questa ardua l’impresa. 
La sua occasione è una sola: partecipare e vincere il Tour dell’Asse – una spericolata e avvincente gara motociclistica per i continenti che collegano la capitale tedesca a quella giapponese – il premio in palio e incontro con il super-sorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Ed è lì che Yale, nei panni di Adele Wolf – la Vincitrice della gara dell’anno precedente – dovrà colpire.
Ma il suo piano non è affatto semplice, e nonostante Yale si sia duramente addestrata, le garanzie di riuscita sono scarse e si complicano ulteriormente quando alla gara si uniscono Felix, il fratello di  Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile con cui Adele ha un passato segreto.

Il romanzo di Ryan Graudin mi ha davvero colpita e risulta essere estremamente originale anche grazie al mix tra elementi tipici di romanzi distopici – in quanto viene descritta una realtà alternativa – e altri tipici di romanzi paranormal – come per esempio la questione del muta-forma. Il risultato è uno young adult che è davvero unico nel suo genere.
La lettura scorre veloce, anche grazie al sapiente intreccio tra il presente e il passato. Nei capitoli dove la narrazione è al presente, assistiamo Yale alle prese con la gara motociclista, e la vediamo affrontare diverse difficoltà relative alla corsa. Ma se tutto fosse ridotto solo a questo, alla lunga il romanzo risulterebbe noioso, ma per mantenere alta l’attenzione l’autrice alterna capitoli che riguardano il passato. E questi a mio avviso sono i più belli e interessanti, quelli che mi hanno fatta emozionare maggiormente, dove possiamo leggere tutto quello che Yale è stata costretta a subire dentro i campi di concentramento, e quando l’abbia segnata profondamente non solo quell’esperienza ma anche perdere persone importanti per lei.
La protagonista femminile mi è piaciuta tantissimo. Ci viene presentata che è solo una bambina di sei anni spaventata e impaurita ma il suo carattere forte e deciso è da subito chiaro e lampante. Yale è una combattente, una ragazza dura da spezzare, decisa a combattere con tutte le sue forze per sopravvivere quando è nei  campi di concentramento, prima, e dopo decisa a combattere per porre fine al regno del terrore di Hitler, e non si lascia abbattere da niente e da nessuno. Nemmeno da Felix e Luka che inconsapevolmente mettono a rischio il suo piano.

Concludo ribadendo che ho amato questo libro, e ne consiglio caldamente la lettura perché come ha detto anche l’autrice nelle note finali, cito testualmente:
Il mondo contenuto in queste pagine rischiava di essere il nostro. Per un certo tempo e in un certo luogo lo è stato davvero, e dobbiamo sforzarci di non dimenticarlo.
Ora aspetto il seguito, che non vedo l'ora di leggere.

Il mio voto:

17 commenti:

  1. Iniziato stamattina mentre facevo colazione, ho letto solo poche pagine ma promette bene. :)

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    1. Ciao Alice, sono curiosa di sapere cosa ne pensi, e vedere se ancora una volta siamo d'accordo! E' un genere un pò di verso dal mio solito, ma mi è piaciuto!

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    2. Frency, ancora una volta siamo d'accordo, con la differenza che io amo il distopico quindi sono stata più generosa con il voto. E' uno di quei libri che quando li chiudi ti lasciano qualcosa dentro e quando ci ripensi ti sembra ogni volta più bello e significativo. Non sono molti i romanzi così... almeno per me. Non vedo l'ora di leggere il seguito ma uscirà in Novembre in America quini auguri! Spero almeno nella novella su Luka. Ah! Luka! *_* Il romance è poco, però è intenso. Io l'ho sentito sulla pelle, ogni sguardo, ogni contatto. Arw!

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    3. Sì, ci sarà da aspettare parecchio, ma di solito la DeAgostini è abbastanza veloce con la traduzione e a portare in Italia nuovi romanzi, speriamo solo che abbia successo e che non diventi una serie interrotta, perchè sono davvero molto curiosa di sapere cosa accadrà nel prossimo!

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  2. Ciao Frency,
    questo è uno dei rari momenti in cui riemergo per una boccata di ossigeno. sono immersa, metaforicamente parlando, nel diritto dell'ambiente ... non c'è che dire, dopo trenta esami di diritto mi mancava solo questo. cmq, a me la storia piace tantissimo. tutta. non avevo capito che il libro fosse ambientato durante una seconda guerra mondiale alternativa. magari prossimamente farò un pensierino.

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    1. Ciao Maria Rosaria,
      ciao Rosaria quanto ti capisco, ho studiato giurisprudenza per un paio di anni prima di cambiare facoltà e so cosa vuol dire diritto dell'ambiente!
      Sì, come ho detto nella recensione, dipinge uno scenario alternativo rispetto a come le cose sono andate realmente. Non credevo, ma sorprendentemente mi è piaciuto molto!

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  3. Mi hai fatto cambiare idea, perchè anch'io non amo molto i distopici ma la tua bellissima recensione mi ha appena convinta a leggerlo. =) Solo una piccola curiosità, so che c'è il seguito quindi finisce con un cliffhanger?

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    1. Ciao,
      è stata una sorpresa per me non credevo potesse piacermi tanto, anche perchè un genere molto diverso da quelli che leggo solitamente. Riguardo al finale, direi di sì, è parecchio sospeso!

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  4. Bellissima recensione, mi hai convinto! ^^

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    1. Grazie cara ♥
      Sono curiosa di sapere cosa ne pensi se decidi leggerlo!

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  5. Ciao Frency! Stavo giusto aspettando una recensione su questo libro!
    Neppure io sono un'amante del genere distopico, ma questo ha attirato la mia attenzione.
    Ha scritto una bella recensione, coinvolgente e che spinge ancora di più a voler leggere il romanzo! :)

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    1. Ciao Erin, grazie. Questo romanzo non era proprio mio genere e mi ha stupita, se deciderai di leggerlo sono curiosa di sapere cosa ne pensi!

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  6. Caio Frency! Questo libro è assolutamente nella mia lista e lo leggerò di sicuro! Dalla tua recensione mi sono incuriosita ancora di più =)

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    1. Ciao Jess, un libro che merita di essere letto, e una storia davvero interessante. Lo consiglio!

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  7. Ora che ho scritto anche io la recensione sono passata subito a leggermi la tua! Che dire, ho divorato anche io questo romanzo, mi è piaciuta tanto Yael e segretamente tifo per Felix ;P
    Speriamo non ci facciano aspettare troppo per iol seguito, devo sapere cosa succede!!

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    1. Passo subito a leggere la tua recensione.
      Speriamo non ci voglia troppo, ma da quello che so non è ancora uscito nemmeno in lingua originale... incrociamo le dita e speriamo arrivi presto!

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  8. Ma che bella recensione ^^
    Devo dire che questo libro è stata una bellissima lettura, ma ci sono alcuni particolari che non mi sono piaciuti (trovi la mia recensione qui ): il finale e la dipartita di Luka (comprensibile, ma triste), il sosia di Hitler di cui non ho capito la funzione nel libro (comprensibile anch’esso, ma un po’ fine a sé stesso a mio parere) e i pregiudizi sui ragazzi Giapponesi, tutti spietati, freddi, con un solo obiettivo. Sicuramente c’è un fondo di verità, ma sembrano veramente alieni in confronto ai ragazzi tedeschi o.o.
    Per il resto un bellissimo libro e Yael è un personaggio favoloso *-*.
    Un saluto,
    Rainy

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