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lunedì 27 giugno 2016

RECENSIONE: LOVE, UN INCREDIBILE INCONTRO - L.A. CASEY

Titolo: Love – Un incredibile incontro

Serie: Slater Brothers#2

Autrice: L. A Casey

Casa editrice: Newton Compton

Pagine: 442

Data di pubblicazione: giugno 2016

Trama:

Keela Daley è la pecora nera della famiglia. È sempre venuta dopo sua cugina, Micah. Anche sua madre aveva occhi solo per la splendida Micah, mentre Keela passava inosservata. Ora sono cresciute, Micah sta per sposarsi e ancora una volta i riflettori sono tutti puntati su di lei. Alec Slater è scapolo, nessuna donna resta nel suo letto per più di una notte. Fa quello che vuole e non deve rispondere a nessuno. Almeno finché non incontra un’irlandese dai capelli rossi come il fuoco. Che lo mette a dura prova. Keela odia ammetterlo, ma ha bisogno di un favore da quell’uomo arrogante. Ha bisogno che lui la accompagni al matrimonio di Micah e finga di essere il suo fidanzato. Alec accetta di aiutarla, ma ad alcune condizioni… 

Cosa Penso: 

Oggi sono qui con la recensione del secondo romanzo della serie Slater Brothers; “Love – Un incredibile incontro”. Chi mi segue saprà sicuramente che dopo aver letto il primo romanzo; ”Love – un nuovo destino”  avevo giurato e spergiurato che i seguiti li averi letti in inglese a causa di alcune scelte di traduzione che io avevo reputato pessime.
Non voglio dilungarmi eccessivamente a tal proposito in questa sede, ma in breve: l’uso eccessivo e smodato delle parolacce mi aveva davvero rovinato la lettura, e anche le scene più romantiche ne avevano risentito parecchio con tutti quei “cazzo!” e “merda!” che volavano a destra e manca. So che penserete che la colpa non è di  certo della traduttrice, siccome il suo compito è quello di tradurre un testo e non di personalizzarlo a proprio piacimento. Giusta osservazione, senza dubbio, ma come ho già spiegato, anche, nella recensione del primo romanzo, alcune parolacce inglesi tradotte in italiano semplicemente non funzionano e finiscono solo per rovinare il libro. Potevano quindi esserci risparmiate e sostituite con sinonimi. Comunque per capire bene a cosa mi riferisco vi invito a leggere la recensione – qui.

Siccome il secondo capitolo è stato tradotto da una persona diversa ho deciso di concedere alla serie una seconda possibilità e posso dire di non essermene affatto pentita.
Non è un segreto per nessuno che ho un debole per i bad boy colmi di muscoli e tatuaggi, creature arroganti e saccenti e spesso e volentieri casanova impenitenti. Ognuno dei fratelli Slater possiede tutte queste caratteristiche, e sulla carta tutti quanti hanno la capacità di stendermi con una sola battuta ben assestata.
Il secondo dei cinque fratelli, Alec, mi aveva incuriosita fin dalla sua primissima comparsa nel primo libro della serie e, lo ammetto senza vergogna, mi ha conquista all’istante con le sue battutine divertenti e il suo ego adorabilmente smisurato.

Protagonista e voce narrante è Keela Daley, e questa è la sua storia.
Keela è una ventitreenne rossa di capelli con un fisico non troppo longilineo e con pessime esperienze nel campo amoroso. Il suo unico e solo ragazzo l’ha usata, ingannata, deflorata, con l’unico scopo di avvicinarsi all’odiosissima cugina, Micha. Da quella pessima esperienza Keela ci ha guadagnato un cuore spezzato, una scarsissima fiducia nel genere maschile, e anche qualche odiosissimo chiletto di troppo che fatica ad eliminare.
Come se non bastasse avere un pessimo rapporto con gli uomini, anche con sua madre le cose non vanno affatto bene, per tutta la sua vita quella donna non si è mai dimostrata affettuosa con Keela e non ha mai nascosto le preferenze per la cugina, anche per questa ragione quando Keela riceve l’invito al matrimonio di Micha e del suo ex ragazzo non può assolutamente rifiutarsi di andare. Ma non può di certo presentarsi da sola e fare la figura della ragazza con il cuore spezzato, ha bisogno di qualcuno che si finga il suo fidanzato durante i sette giorni che deve passare alla Bahamas per il matrimonio dell’anno.
E chi meglio di Alec Slater per questa mansione?
Del resto, lui è un ex escort bisessuale, ed è un esperto in compiti di questo genere. Seppur riluttante Alec accetta di aiutarla ma ad alcune condizioni:
1. Keela non deve nella maniera più assoluta innamorarsi di lui.
2. Keela deve trattarlo come una persona e non come un oggetto alle sue dipendenze.
3. Alec vuole godere dei privilegi di un fidanzato a tutti gli effetti; camminare mano nella mano, baciarsi, farsi le coccole e…  ovviamente il sesso.
Inutile dire che quest’ultima condizione per Keela è semplicemente inaccettabile,  perché se è d’accordo sulla parte dei baci e del tenersi per mano – del resto è necessario per fingersi fidanzati – lei non andrà mai a letto con lui. Non importa quanto sia affascinante e quanto l’attrazione tra di loro sia forte. Alec non si lascia abbattere e la prende come una sfida, del resto e ben conscio del suo fascino e sa bene che per le donne, ma anche per gli uomini, e impossibili resistergli…
Una volta stabilite le regole dell’accordo partano per le Bahamas, Alec e Keela passano parecchio tempo insieme tra spiagge bianche, acque cristalline e una camera splendida in hotel di lusso si rendono conto di stare molto bene insieme, nonostante le continue battutine che danno vita a dei veri e propri siparietti comici, i due ci mettono poco a fare il salto che li separa dalla finzione alla realtà.
Alec non ha mai provato per nessuno l’affetto che prova per quella rossa di capelli che sa farlo impazzire e Keela, nonostante la paura di soffrire, non è affatto immune al fascino abbronzato, muscoloso ed irresistibilmente tatuato di uno dei maggiori dei fratelli Slater e, a questo punto, lasciarsi andare diventa un gioco da ragazzi.
Ma purtroppo per loro non è tutto rose e fiori, perché nel giro di pochissimo tempo iniziano i guai. Guai seri che riguardano il passato di Alec e dei suoi fratelli, un passato che ormai si credeva sepolto e dimenticato, ma che torna a galla con prepotenza mandando tutto all’aria, spezzando ancora una volta il fragile cuore di Keela.

Se c’è una cosa che amo nei libri, oltre ai bad boy sono i  così detti insta-love – avete presente quelle storie dove l’amore tra i protagonisti sboccia un po’ all’improvviso come un grosso colpo di fulmine? So che è un po’ un clichè, ma io amo questo genere di storie e questo romanzo ha proprio una storia d’amore di questo tipo e io l’ho adorata.
Ho adorato vedere il modo in cui Alec e Keela passano ad essere finti fidanzati a fidanzati veri, ho adorato vedere un ragazzaccio come Alec, che mai si è innamorato di una donna, o di un uomo considerata la sua bisessualità, capitolare per una ragazza.
 Alec è il vero casanova impenitente, il classico ragazzo che non si vuole impegnare ma che non disdegna del buon sesso. La sua regola fondamentale è sempre stata quella di non innamorarsi mai. Ed è proprio lui stesso ad infrangerla grazie alla ragazza dai capelli rossi che entra come un uragano nella sua vita stravolgendo tutto il suo mondo, facendolo letteralmente capitolare ai suoi piedi.
Personalmente Alec mi ha conquistata con la sua simpatia e con le sue continue battutine a sfondo sessuale che in più occasioni mi hanno strappato un sorriso, con il suo ego
deliziosamente smisurato e con il suo essere adorabilmente insolente, caratteristiche che lo rendono il tipico ragazzo sicuro di se. Ma quello che più ho adorato di Alec Slater è la sua dolcezza. Sì perchè lui è dolce come un pinguino innamorato, e sa dire sempre la cosa più dolce e coccolosa nel momento giusto, ma quando la situazione lo richiede si trasforma in un maschio alfa sicuro di se a tratti deliziosamente dominante. 
Ed è impossibile rimanere immuni da tutto il suo carisma e Keela lo sa bene, anche se lei inizialmente non lo sopporta, e accetta la sua vicinanza solo perché ha bisogno che lui le faccia un semplice favore, nel giro di pochissime pagine non riesce ad essere immune al suo fascino.
Keela mi è piaciuta molto più della protagonista del primo romanzo, anche lei come Bronagh non è una principessina, anche lei ha una linguaccia malandrina degna di uno scaricatore di porto e nel suo linguaggio comune usa parole e espressioni abbastanza colorite, ma questo secondo romanzo  non risulta essere sboccato come il primo (Non so se è merito della traduttrice che ha reso il tutto un pò più leggero utilizzando sinonimi, o se l'autrice ha usato un linguaggio meno colorito), si le parolacce utilizzate sono numerose, ma comunque compaiono in numero molto minore rispetto al suo predecessore e non mi hanno fatto storcere il naso, ma cosa più importante nelle scene romantiche non hanno avuto la funzione di ammazzare il romanticismo non permettendo di godere a pieno degli attimi di dolcezza tra i due protagonisti.
Quindi sì, direi che questo secondo capitolo della serie Slater Brothers è stato ampiamente promosso, direi che fino ad ora Keela e Alec sono la mia copia preferita e non vedo l’ora di leggere la novella che li vede di nuovo come protagonisti.
 Il mio voto:




2 commenti:

  1. Ciao Frency! Stavo aspettando una recensione sul secondo volume, il primo l'ho bocciato proprio per la terminologia usata e i temi affrontati in maniera superficiale, ma dato che la storia assurda della famiglia Slater si è conclusa nel primo volume, mi incuriosiva sapere qualcosa del secondo e penso che proverò a leggere i primi capitoli!

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    1. Ciao Jess, per quanto riguarda il linguaggio colorito qui va decisamente meglio. Qualche parolaccia viene usata, ma non mi ha infastidito. La storia è abbastanza assurda anche in questo, però mi è piaciuto e mi è piaciuto molto Alec. Forse per farti un idea puoi provare a leggere i primi capitoli di anteprima su amazon per decidere cosa fare ;)

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