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giovedì 21 luglio 2016

RECENSIONE: OLTRE LE LEGGI DELL'ATTRAZIONE - JAY CROWNOVER

Titolo: Oltre le leggi dell’attrazione

Serie: Marked Men # 6

Autrice: Jay Crownover

Casa Editrice: Newton Compton

Data di pubblicazione: 14 luglio 2016

Pagine: 301

Trama:

Quando ricomincia una nuova vita a Denver, Asa Cross deve scegliere: essere l’uomo che tutti si aspettano che sia o l’uomo che realmente è. Asa è consapevole che non potrà mai cambiare la sua natura di predatore, ma non vuole fare del male alle persone che ama e che si affidano a lui. In particolare non vuole deludere una poliziotta molto sensuale che pare interessata più a lui che al fatto che abbia infranto la legge… Royal Hastings ha rapidamente imparato il vero significato dell’espressione “toccare il fondo”, da quando una tragica situazione al lavoro minaccia non solo la sua carriera ma anche la vita del suo compagno. Sta cercando di rimettersi in piedi solo con le proprie forze e non vorrebbe distrazioni. Eppure non riesce a smettere di pensare al barista sexy che ha arrestato. Una persona come lui è l’ultima cosa di cui avrebbe bisogno, ma resistergli è impossibile. Una coppia formata da un criminale di lunga data e un poliziotto sembra la cosa più sbagliata… ma per Asa e Royal, sbagliare insieme è l’unica scelta giusta… 

Cosa Penso: 

Avevamo tutti dei segni, alcuni sul corpo, alcuni a livello emotivo, alcuni che non ci lasceranno mai, e molti di questi segni ce li eravamo procurati da soli mentre tentavamo di raggiungere il posto in cui avremmo dovuto essere. I nostri segni ci definivano, ci separavano, e ci avevano reso gli uomini che siamo oggi. Un fatto che nessuno di noi qui su questo altare poteva mettere in discussione era che il segno più importante, il segno più duraturo che tutti porteremo con noi, veniva dall’esserci innamorati delle donne straordinarie che avevamo di fronte.
Eravamo segnati ed eravamo stati segnati in modi indimenticabili e per sempre. Eravamo tutti degli uomini migliori per questo motivo. Uomini segnati. Nessuno di noi vorrebbe niente di diverso.
Oh. Mio. Dio.
Dopo aver letto “Oltre le leggi dell’attrazione” capitolo conclusivo della serie Marked Men di Jay Crownover mi è servito un attimo di tempo per riprendermi.
Dovevo riprendermi perché Asa Cross è decisamente bollente ragazzi, e vi garantisco che non ha assolutamente nulla da invidiare all’intera banda del Marked!
Aspettavo di conoscere meglio Asa Cross da quando nel secondo romanzo della serie – “Oltre noi l’infinito” (click sul titolo per la mia recensione) – ha fatto la sua primissima comparsa. Lo aspettavo con ansia e trepidazione, ma anche con un po’ di tristezza, perché sapevo che con questo capitolo si sarebbe conclusa una delle serie che più ho amato in quest’ultimo periodo, e sono davvero dispiaciuta all’idea di salutare i ragazzacci del Marked e le loro adorabili compagne alle quali mi sono davvero affezionata nel corso della serie, ma spero comunque di ritrovare piccoli stralci delle loro vite nella serie spin-off  - Saint of Denver, in corso di pubblicazione da Harper Collins.
Ho parecchie cosa da dirvi su questo libro, alcune belle e altre decisamente meno gratificanti.
Parto subito da quello che è stato il tasto dolente – che ci tengo a specificare non ha niente a che vedere con la bravura e con la storia scritta dalla Crownover – ma riguarda l’editing del romanzo!
Chi mi segue su GoodReads o su Facebook sicuramente avrà notato il mio profondo disappunto per il pessimo editing che è stato apportato al romanzo!
Io non sono una persona precisa o pignola, generalmente non storco il naso di fronte all’errorino di battitura o al refuso, anche per quei romanzi  pubblicati da una CE, non mi aspetto di trovarmi tra le mani un prodotto perfetto, al contrario sono da sempre abbastanza tollerante, ma questa volta ignorare la grande quantità di errori mi è stato davvero difficile.
Refusi a non finire, verbi mal coniugati e una costruzione delle frasi che in alcuni punti ha reso il teso quasi incomprensibile. Non scherzo quando dico che ho dovuto rileggere alcuni passaggi più di un  paio di volte per riuscire a capirne il significato. E non potevo davvero ignorare tutto ciò senza fare qualcosa, per questo ho scritto immediatamente alla casa editrice chiedendo che il libro fosse revisionato. 
Quelli della Newton Compton sono stati gentilissimi e dopo avergli portato alcuni esempi di errori hanno preso e nota, mi auguro vivamente che il problema vengo risolto quanto prima.
Questo inconveniente mi ha davvero fatta dispiacere perché di fatto è costato una mezza stellina al voto finale,  perché sarebbe bastato davvero poco, come una semplice ma accurata rilettura,  per rendere il libro un buon prodotto. 

 Dopo questa prolissa introduzione posso cominciare la recensione vera e propria e iniziare a parlarvi di Asa Cross e Royal Husting protagonisti e voci narranti a pov alterni.

Asa è l’affascinantissimo ragazzaccio del Kentucky, quello che con la sua parlata lenta e strascicata tipica del sud  degli Stati Uniti è capace di conquistare e far smuovere gli ormoni di ogni essere dotato di vagina e tette.
Per tutta la vita è stato una terribile canaglia, un autentico badass bello e dannato con un comportamento da tipico criminale. La legge per lui non è mai stata un problema, perché l’ha sempre raggirata per raggiungere i suoi scopi, fregandosene delle conseguenze. Ha sempre sfruttato ogni genere di occasione a suo vantaggio cercando di trarne il massimo, per poi sbattersene se la sua sorellina doveva correre ai ripari, usando qualsiasi mezzo a sua disposizione per tirarlo fuori dai guai.
Non ho mai mentito sull’uomo che sono stato per gran parte della mia vita e su ciò che ho fatto. C’erano molte cose veramente brutte, contorte, malvagie, di cui ero capace, e tuttavia chi mi conosceva sembrava avere l’impressione che dopo essere uscito dal coma seguito alla morte ed essere tornato in vita fosse avvenuta in me una qualche trasformazione. La verità era che non sarei mai stato un bravo ragazzo, non sarei mai stato il tipo d’uomo che rende le cose migliori. Indipendentemente da quello che le persone credevano o da quanto disperatamente Royal avesse bisogno di qualcuno che intervenisse a cavarla d’impaccio, non ero fatto per essere un eroe o un salvatore. Ero così succube dei fantasmi dei miei errori passati che non c’era modo in cui avrei potuto salvare qualcuno.
Il proverbio era vero: il lupo perde il pelo ma non il vizio. E come lui, ero un predatore fino al midollo, anche se gli altri volevano pensare che potessi diventare un cane addomesticato.
Tutto nella sua vita è improvvisamente cambiato quando è quasi morto in un letto d’ospedale, dopo l’ultima delle sue bravate.
Asa è cambiato!
Si è risvegliato dal coma con una sorta di nuova coscienza e con il desiderio di non commettere più errori, il fatto di non essere morto è per lui una seconda occasione che non può assolutamente sprecare!
Asa è stufo di illudere le persone che lo amano, è stufo di vedere la delusione dipinta negli occhi di Ayden e non vuole imbrogliare Rome che gli ha dato importanti responsabilità facendogli gestire il suo bar!
Asa si è risvegliato dal coma ed è una persona nuova - anche se lui non si sente affatto tale - è una persona che vuole riscattarsi dagli errori commessi in passato ed essere un degno componente di quella famiglia allargata, e un po’ sopra alle righe, che lo ha accolto a braccia aperte solo per amore della sua sorellina. Ma anche se ora ha messo la testa a posto ed è un onesto cittadino che vive con quello che guadagna, senza inganni e sotterfugi, sulle sue possenti spalle muscolose grava il senso di colpa per tutte le azioni meschine e cattive che ha commesso. La paura di ricadere nei vecchi schemi, e far soffrire le persone per lui importanti, gli impedisce di vivere una vita a trecentosessanta gradi e si preclude mille occasioni che potrebbero renderlo davvero felice.

Dall’altro lato c’è Royal Husting la poliziotta dai capelli rossi e setosi e con un fisico da urlo.
Royal sta passando un periodo difficilissimo da quando il suo collega e migliore amico Dominic Voss
(“Amore senza Pauraclick sul titolo per la mia recensione – non leggetela se non avete ancora letto questo libro!) è stato vittima di un terribile incidente sul lavoro che lo ha quasi ridotto in fin di vita su un letto d’ospedale. Royal è dilaniata dal senso di colpa, proteggerlo era il suo dovere e lei ha fallito, e ora sta affogando in un mare di auto-commiserazione e auto-distruzione. Notti brave a base di alcol, e la continua ricerca di guai stanno trasformando l’irreprensibile poliziotta in una vera ragazzaccia, inoltre è attratta dall’affascinante e sexy barista del sud come le api lo sono del miele, da un po’ di tempo Asa è il centro di tutte le sue fantasie più spinte e sfrenate e fa di tutto per provocarlo.
Sa bene che il nome Asa e sinonimo di guai, ma non le importa.
Royal vuole Asa ed è decisissima a conquistarlo. Dopo l’incidente di Dom, si è resa conto che la vita è troppo breve per precludersi occasioni che la fanno stare bene, deve godersi ogni attimo anche se significa commettere errori che potrebbero spezzarle il cuore.
Asa vuole Royal ed è decisissimo a starle lontano. Lui è un criminale e lei una poliziotta, non può finire bene! Anche se fa di tutto per comportasi in modo onesto,  è certo che i guai lo troveranno e non vuole ferire la Rossa, come è solito soprannominarla lui.
Si vogliono.
Si attraggono.
Lei lo cerca perché mai nessuno le ha fatto battere il cuore come glielo fa battere lui.
Lui la respinge perché ha paura di farla soffrire.
L’attrazione tra i due protagonisti è forte e intensa e crepita come le fiamme di un incendio pronto a divampare e bruciare ogni cosa, la tensione sessuale trasuda in ogni pagina del libro, fa arricciare le dita dei piedi e sentire le farfalle nello stomaco ogni volta che Asa e Royal sono a distanza ravvicinata.
Resistere è impossibile! E quando finalmente la fiamma della passione si accende è come uno spettacolo in technicolor che abbaglia con la sua luce, perché per quanto diversi e agli antipodi, loro sono fatti per stare insieme. Sono semplicemente perfetti l’uno per altra. 

Come al solito ci sono parecchie cose della trama che non vi ho svelato perché voglio lasciarvi il piacere di scoprile da soli.
Tutto quello che vi dirò ora è che la nostra Crownover, ancora una volta, si è superata, con il suo solito stile fresco, genuino e dalla prosa scorrevole e incalzante riesce ad incatenare alle pagine e se non fosse stato per l’editing pessimo, che mi ha lievemente rallentata nella lettura, sarebbe stato uno di quei romanzi che si divorano in una manciata di ore.
Editing a parte, “Oltre le leggi dell’attrazione” è la degna conclusione per una serie che ho amato pazzamente.
In ogni capitolo della Marked Man l’autrice trattata diverse tematiche, più o meno delicate, e le ha adattate perfettamente ai sexy ragazzacci coperti di inchiostro che abbiamo conosciuto nei libri precedenti.
Con l’ultimo capitolo Jay Crownover ci parla dell’importanza delle seconde occasioni e del bisogno di riscatto e il personaggio più adatto è proprio Asa Cross con il suo bagaglio pesante e con il suo passato da criminale impenitente.
La vita ha concesso ad Asa una seconda occasione, e l’ha colta impegnandosi duramente per non sprecarla.
Lui è il più classico dei bad boy con una fedina penale che è un lungo elenco di crimini, ma sotto al petto muscoloso nasconde un dolcissimo cuore d’oro che batte come un pazzo, e lo dimostra continuamente con i suoi tentativi di proteggere chi ama.
 Lo dimostra con Hyden – e onestamente vedere quanto ama sua sorella, e quanto si sente in colpa per quello che le ha fatto mi hanno davvero commossa.
Lo dimostra quando si butta a capofitto per proteggere una collega problematica. Ma soprattutto lo dimostra con Royal, perché tiene talmente tanto alla sua Rossa che è disposto a sacrificare anche la sua stessa felicità pur di non vederla soffrire.
Quando permettevi a te stesso di amare e di essere amato, era allora che la vita iniziava davvero. Potevo essere tornato dal regno dei morti una volta, ma non avevo iniziato a vivere finché non mi ero permesso di amare Royal
Quindi, Asa Cross mi ha conquistata sotto tutti i fronti, perché in lui non c’è un grammo di cattiveria!

Essendo l’ultimo capitolo della Marked Men, mi sarebbe piaciuto avere molte più pagine su Rule, Jet, Rome, Nash, Rowdy e le loro splendide ragazze, ma essendo questo il capitolo su Asa e Royal non sarebbe stato giusto concentrare troppa attenzione sugli altri.
 L’intera combriccola del Marked è comunque presente, e possiamo vederli proseguire sereni con le loro vite.
Ora non ci resta che salutare questi adorabili ragazzacci tatuati e coperti di metallo e dare il benvenuto ai nuovi protagonisti della serie Spin-off;  Saint of Denver!
Il mio voto:

3 commenti:

  1. Ottima recensione:) penso proprio che lo acquisterò !!!

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  2. Frency, ormai potrei fare a meno di commentare perché siamo praticamente sempre d'accordo. Tralasciando l'editing e la traduzione scandalosi, Asa è proprio una degna conclusione della serie. Direi che mi mancheranno, se non fosse che sono certa li rivedremo ancora nella Saint of Denver. ;)

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  3. Ciao Frency! Sono d'accordo con te su tutto, questa storia è stata stupenda, l'intera serie lo è, e Asa mi ha sorpresa perché per una volta è davvero un bad boy, la Crownover ha descritto un protagonista dal passato davvero da cattivo ragazzo senza risparmiarsi e mi ha fatto apprezzare ancora di più il cambiamento.
    Purtroppo l'editing è un tasto molto dolente, te l'ho già detto in pagina, e mi sono segnata vari errori. Io pretendo che un libro sia quasi perfetto, un errore può scappare ma non un libo pieno perché l'editing non è stato fatto...

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