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sabato 23 dicembre 2017

ANTEPRIMA: SOLO UNA STORIA D'AMORE E DI TROPPE PATURNIE - MOMI GATTO

Buon pomeriggio lettori del mio 💜
so che il sabato e nei giorni di festa generalmente sparisco, ma oggi sono qui con un anteprima fibrosa di una autrice italianissima che è al suo terzo romanzo. 


Titolo: Solo una storia d’amore e di troppe paturnie 
Serie: Trilogia delle paturnie#3
Autore: Momi Gatto
Data pubblicazione: Dicembre 2017 
Editore: Self- Publishing
Pagine: 502
Prezzo: 1,99 euro
TRAMA:

Il terzo e conclusivo capitolo della “Trilogia delle paturnie”.
Illudersi non va mai bene, ma sperare che i sogni si avverino non è sbagliato. Certo, per poterlo fare in santa pace bisognerebbe che le cose andassero come vuole il mio irresistibile pallanuotista, ma, anche se gli brucia un casino, non può sempre decidere lui come gestire la sua vita. Lo farà più avanti, perché, anche se lo dimentica spesso, è solo un ragazzo… Un ragazzo che è sconsigliabile “irritare” con meschini maneggi, soprattutto se coinvolgono drammaticamente la sottoscritta… Un ragazzo per cui verserò fiumi di lacrime ma che inseguirei in capo al mondo… Un ragazzo che quando ingrana la marcia e preme sull’acceleratore, non accetta un no come risposta.

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LA SERIE DELLE PATURNIE:


ESTRATTO:

Davide non è perfetto, proprio no, difficile esserlo quando hai un’indole da infido manipolatore. Le occasioni in cui mi fa rivelare segretucci, o acconsentire a qualcosa che d’istinto rifiuterei, si sprecano. Non ci posso fare niente, mi bacia e puf, tabula rasa, mi metto a funzionare come un computer, tu fai una domanda e quello risponde senza filtri. Giuro che troverò il modo di farmela passare… o almeno, lo farò se riuscirò a convincermi che voglio mi passi. Di base, mi rallegra non essere al livello rammollimento totale. Le paturnie toste, quelle ben radicate, non me le cava con tanta facilità, per quelle ci vuole l’artiglieria pesante. Purtroppo, come si evince dal discorsetto di poche ore or sono, lui ne è al corrente e debitamente attrezzato. Suddetta pratica si svolge effettuando l’interrogatorio in un dato momento, un lasso di tempo che, indicativamente, va dal pre climax al post climax. Ecco, lì la mia capacità di intendere e volere è pressoché annientata, ben oltre quello che mi piaccia ammettere. Per me è una condanna, per lui un trastullo. Il fatto che abbia posto il veto assoluto? Entrato da una parte e uscito dall’altra. Può decidere di sfruttarlo godendosi e basta ciò che è in grado di farmi, di utilizzare la linea diretta per recapitarmi un concetto altrimenti subordinato al vaglio delle remore, oppure, in alternativa, per strapparmi di bocca oscenità che ignoravo perfino di poter concepire. Man mano che il languore post post post mi abbandona, un guizzo di lucidità palesa la portanza dei loschi maneggi odierni.

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Per oggi è tutto splendori, ci risentiamo presto per scambiarci gli auguri di Natale e se riesco ad ultimarla per tempo una delle ultime recensioni dell'anno. 

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