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lunedì 18 febbraio 2019

RECENSIONE: SALVATORE - NATASHA KNIGHT


Titolo: Salvatore

Serie: Benedetti Brothers#1

Autore: Natasha Knight

Casa Editrice: Quixote edizioni

Data di pubblicazione: 7 febbraio 2019

Pagine: 330
TRAMA
Lucia
Tutto ha avuto inizio con un contratto firmato prima da lui e poi da me, sotto lo sguardo delle nostre famiglie. Con mio padre che, seduto in silenzio, sconfitto, dava sua figlia ai mostri della famiglia Benedetti.
Ho obbedito. Ho recitato la mia parte. Ho firmato e ho regalato la mia vita. Sono diventata un trofeo in carne e ossa, un simbolo costante del loro potere su di noi.
Tutto questo è successo cinque anni fa.
Poi è arrivato il momento in cui mi ha reclamato. È arrivato il momento per Salvatore Benedetti di possedermi.
Ho giurato vendetta. Ho imparato cos’è l’odio, eppure niente avrebbe potuto prepararmi per l’uomo che avrebbe controllato la mia vita.
Mi ero aspettata un mostro, uno che avrei voluto distruggere. Ma nulla è mai bianco o nero. Nessuno è mai santo o diavolo. Nonostante i suoi lati oscuri, ho visto la sua luce. Per ogni sua azione negativa, ne ho vista una positiva. Anche se lui aveva fatto di tutto per farsi odiare da me, una passione più calda dell’inferno ha iniziato a bruciare dentro di me.
Ero sua, e lui era mio.
Il mio mostro. Solo mio.

Salvatore
Possedevo la principessa della famiglia mafiosa DeMarco. Apparteneva a me. Avevamo vinto, e loro perso. E quale modo migliore potevamo trovare per dare loro una lezione, se non quello di togliere loro ciò che avevano di più prezioso? Di più caro?
Io sarei diventato il re. Ero il primo in linea di successione per governare la famiglia Benedetti. Lucia DeMarco era il bottino di guerra. Il mio bottino di guerra e potevo farci quello che volevo.
Il mio dovere era spezzarla. Trasformare la sua vita in un inferno. La mia anima era oscura ed ero legato all’inferno. Non avevo via d’uscita, non c’era per nessuno di noi due. Perché la famiglia Benedetti non perde mai, e ovunque siamo passati, abbiamo solo lasciato una scia di distruzione. Era sempre stato così. E così credevo sarebbe sempre stato.

Cosa Penso:

Voglio vivere una vita tranquilla. Non voglio dovermi guardare sempre alle spalle. Non voglio vedere un nemico in ogni paio di occhi che incontro, in ogni mano che stringo. Voglio che le persone che amo siano al sicuro. Voglio che siano felici. 

 “Salvatore” è il primo capitolo della serie Benedetti’s Brothers  di Natasha Knight, un romanzo uscito da inizio febbraio e di cui avrei dovuto parlarvi giorni fa, ma purtroppo ho latitato sulla blogosfera e solo oggi sono riuscita a ritagliarmi un pochino di tempo per scrivere il  mio pensiero.
Quando ho iniziato questa lettura non sapevo bene cosa aspettarmi da questo romanzo, questo è il primo Mafia Romance che leggo e non sapevo se mi sarebbe piaciuto o se invece lo avrei odiato. Credo che il mafia romance sia un genere che si piazza circa a metà strada tra il romance classico e puro e i romanzi dark, ma credo di amare maggiormente quest’ultima categoria, anche se odio profondamente la violenza in tutte le sue forme, quest’ultimi romanzi mi fanno provare emozioni intense e fortissime e risvegliano un lato di me totalmente nuovo e che non mi aspettavo di avere.
In “Salvatore”  non si trova una storia tutta cuori e fiori, ma nemmeno la violenza tipica dei romanzi Dark e credo possa essere il giusto compromesso per quelle lettrici che vogliono osare un po’ di più, senza però sconfinare eccessivamente nel torbido e proibito. Devo ammettere che il mio battesimo con questo genere non mi è affatto dispiaciuto, “Salvatore” è stato una lettura davvero carina che mi ha tenuto compagnia per un paio di giorni e spero di poter leggere presto gli altri romanzi della serie.

Quella che ci racconta l’autrice tra queste pagine è la storia di Lucia DeMarco e Salvatore Benedetti.
DeMarco e Benedetti sono due famiglie italo-americane in guerra tra di loro, vogliono entrambe il predominio della vita malavitosa americana; si provocano, lottano e si sfidano da sempre, ma tutto cambia quando il Boss della famiglia DeMarco subisce una bruciante sconfitta che lo costringe a pagare un prezzo molto, forse troppo, alto. L’errore che ha commesso gli costa la sua figlia più piccola; Lucia.

Lucia che è sempre stata al di fuori di tutto, si ritrova ad essere una vittima innocente dei giochi di potere tra le due famiglie, una firma su un contratto, et voilà, Lucia è proprietà della famiglia Benedetti, precisamente appartiene a Salvatore Benedetti, il secondogenito del grande Boss, nonché quello che, un giorno, prenderà in mano le redini del clan e per questo è di fondamentale importanza che riesca a dimostrare la sua supremazia sulla piccola di casa DeMarco e che riesca a farsi obbedire e rispettare, perché se non riesce a farsi rispettare da una ragazzina capricciosa come potrà farsi rispettare dai criminali, quelli veri e pericolosi?
Salvatore odia profondamente tutto ciò, odia dover strappare una ragazza dal suo  mondo e costringerla all’obbedienza, ma sa bene che quello è l’unico  modo per dimostrare a suo padre di essere in grado di prendere il suo posto un giorno non troppo lontano e, quindi, fa semplicemente quello che va fatto, prende Lucia a vivere con se, gli offre una stanza e tutti i confort possibili, promettendole che potrà avere una bella vita e  mantenere i rapporti con i suoi famigliari se gli da l’obbedienza che richiede, ma Lucia è un autentico peperino e non è facile per lei accettare tutto quello che gli è accaduto. Non sopporta l’idea di appartenere ad un'altra persona, una che disprezza per di più, e non accetta di comportarsi come cagnolino fedele che obbedisce ogni volta che il suo padrone schiocca le dita e gli impartisce qualche ordine e così lo sfida di continuo facendo regolarmente tutto il contrario rispetto a quelle che le viene chiesto.
Dovevo trovare un modo per accettare quello che mi stava succedendo. Quella sarebbe stata la mia vita da quel momento in poi. Appartenevo a un uomo di cui odiavo il cognome, ma che riusciva a farmi dubitare di tutto ciò in cui credevo. Dovevo riuscire a trovare un senso a tutto quello.
I due bisticciano, si provocano, Salvatore minaccia e spesso Lucia subisce fino a che, entrambi, si rendono conto che tutto ciò cela un attrazione bruciante capace di creare un incendio di epiche proporzioni e lasciarsi andare alla passione che li sconvolge e fa tremare l’anima ad entrambi sembra essere la sola cosa da fare. 

Come ho detto poco più su questo romanzo non è un dark romance e non contiene le scene di violenza tipiche di questo genere, che non tutti sanno gradire, ma non è nemmeno un romance inteso nel senso più tradizionale e puro del termine, anche qui ci sono scene forti e intense che possono non essere apprezzate da quei lettori che non sopportano la violenza nemmeno nei romanzi, ma io sono riuscita ad apprezzarlo comunque.
Ho apprezzato molto la protagonista femminile, una giovane donna con una grande tenacia e determinazione nel non farsi piegare. Lei è una persona e non un oggetto e non sopporta il farsi trattare come tale, l’ordine impartito che deve essere semplicemente obbedito, Lucia non lo rispetterà mai, non hanno importanza le punizioni che Salvatore mette in atto ogni volta.
Nonostante Lucia detesti fermamente la situazione in cui si trova e disprezzi Salvatore con tutta se stessa, il suo corpo traditore non sembra pensarla allo stesso modo, infatti si scalda e brucia di passione ogni volta che lui è a distanza ravvicinata o ogni volta che le mette le mani addosso per punirla in modi bollenti tutte le volte che supera il limite. Come accada sempre in romanzi dove il romance non è quello più puro e tradizionale il lettore assiste al combattimento interiore della protagonista divisa a metà tra il modo in cui dovrebbe sentirsi e quello che effettivamente prova. 

Salvatore Benedetti è il personaggio che ho preferito maggiormente, lui è diverso dai soliti protagonisti maschili che siamo soliti trovare in romance in cui la violenza, anche se molto soft  come in questo caso, è un ingrediente fondamentale. Tendenzialmente i protagonisti maschili sono uomini violenti che non provano un briciolo di risentimento per il modo terrificante in cui si comportano, almeno fino a che i sentimenti non fanno capolino e allora tutto cambia, ma qui Salvatore Benedetti è in realtà un bravo ragazzo e so che questa affermazione può suonarvi strana, ma vi garantisco che è proprio così.
La sua obbedienza? E cosa cazzo voleva dire? Che si sarebbe dovuta sedere quando glielo chiedevo o riportarmi la palla quando gliela lanciavo? Era tutto molto più di questo. Una donna come Lucia DeMarco non concedeva tanto facilmente la sua sottomissione. Un uomo doveva guadagnarsela. Oppure doveva spezzarla per prendersela.
Salvatore odia il suo mondo, odia uccidere e fare del male e odia essere costretto a possedere Lucia come se fosse un oggetto sen’anima e sentimenti, ma sa anche che  quello è il solo modo in cui si deve comportare. Deve dimostrare alla sua famiglia di non essere un rammollito, deve dimostrare di essere in grado di prendere in mano le redini della famiglia per diventare  il boss, perché se il potere passasse nelle mani di suo fratello allora sarebbero nei guai seri e lui non avrebbe la possibilità di cambiare le cose una volta per tutte e portare la pace tra la sua famiglia e quella di Lucia.
Nonostante lui non sia un cattivo ragazzo, dominare Lucia lo eccita da morire e anche lui è terribilmente confuso da quella ragazzina diversa e inesperta rispetto alle donne che è solito frequentare.
Quella ragazza che doveva essere solo su un oggetto in suo possesso, quando entra nella sua casa sconvolge tutto il suo mondo portando una ventata d’amore e di passione che lui non si aspettava di poter trovare e tra guerre di famiglia, tradimenti, sangue e colpi di scena Lucia e Salvatore si troveranno a lottare fianco a fianco mentre cercano d scendere a patti con quello che sentono l’uno per l’altra.

Salvatore” è un romanzo dallo stile molto semplice, ma che sa coinvolgere il lettore, un romanzo molto scorrevole e, anche se è stata una lettura gradita, confesso di averlo trovato un po’ troppo frettoloso, avrei preferito  trovare più descrizioni dettagliate e più approfondimenti sia del lato psicologico dei personaggi, ma anche nello svolgimento nella storia e confesso che tutto ciò ha finito per far precipitare di almeno un punto il mio giudizio finale, nel complesso però il romanzo non è male e se avete voglia di avvicinarvi per la prima volta ad un Mafia Romance o ad un libro dove la violenza c’è in maniera misurata, questo libro potrebbe proprio fare a caso vostro. 
Il mio voto:








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