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sabato 6 aprile 2019

RELEASE WEEK TOUR: NON TOCCARMI DI CHIARA CILLI



Esce oggi Non Toccarmi, settimo volume della serie dark contemporanea Blood Bonds, il primo con protagonisti Armand Lamaze e Ekaterina Kuznetsov! Scorrete il post per i link d'acquisto e godetevi l'estratto ❤



Titolo: Non Toccarmi
Serie: Blood Bonds #7
Genere: Dark Contemporaneo
Editore: Selfpublished
Pagine: 255
Prezzo eBook: € 2.99
Prezzo cartaceo: € 9.90



Ho perso una battaglia, e ho pagato il prezzo più alto.
Ho eseguito gli ordini, e ho ucciso l’unico amico che abbia mai avuto.

Ho fatto una promessa, ma è così difficile mantenerla.
Ho una missione da portare a termine, ma tutto in me mi supplica di non farlo.

Lei mi sta trascinando giù.
Lei vuole prendere il controllo.

E ora che questa donna è entrata nella mia vita, resistere all’oscurità è impossibile.
Ma non glielo permetterò.

Perché c’è qualcosa in Katerina che mi inquieta.
Perché c’è qualcosa in Armand che mi attrae.

Ma non riesco a smettere di volerla.
E non riesco a restare concentrata sul mio compito.

Stupida Ekaterina.


Dark Contemporaneo
Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e macabre e omicidi. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. Se ne raccomanda la lettura a un pubblico adulto e consapevole.




Come sempre Chiara Cilli mi lascia senza parole e come tutte le volte quando termino uno dei suoi romanzi passo giorni in una sorta di trance in cui vivo in loop le emozioni che mi ha fatto provare e la conseguenza è un inevitabile blocco del lettore, è stato così con tutti i suoi romanzi, dai suoi esordi libreschi fino ad oggi con la serie Blood Bonds, e tutte le volte che devo scrivere la recensione della sua ultima storia io sono totalmente in crisi e passo ore seduta alla scrivania davanti al mio mac mentre cerco di scrivere frasi di senso compiuto che possano farvi capire le mille emozioni che la sua ultima storia mi ha fatto provare e anche questa volta con il settimo capitolo della serie Blood Bonds – “Non Toccarmi” – è successa la stessa cosa. La verità è che ho sempre paura di svelarvi troppe informazioni che possano in qualche modo rovinarvi la lettura ed è, quindi, di vitale importanza che io mi autocensuri. Inoltre non sono affatto brava a mettere su carta le emozioni che la Cilli mi fa provare ogni volta, perché lei con le sue parole e le sue storie dark e oscure, genera nel mio cuore degli autentici terremoti emotivi e l’unica cosa che posso fare è consigliarvi caldamente la lettura delle sue storie. Anche se prima di buttarvi a capofitto a Veres, un immaginaria cittadina ai piedi dei Carpazi, dovete tenere presente che questi libri non sono adatti a tutti. Il genere Dark Romance non è un genere adatto a tutti, è un genere forte caratterizzato da scene violente e crude. I primi sei romanzi della serie sono stati abbastanza cruenti, sia la storia Henri che quella di André erano caratterizzate da scene brutali, ma vi posso garantire che  in “Non Toccarmi” tutto è esasperato alla massima potenza, il capitolo 13 – ovvero il capitolo della verità, quello dove il segreto di Armand viene finalmente svelato – è sanguinoso, feroce e decisamente inadatto ai deboli di stomaco. Io sono una persona che non si impressiona facilmente, ma durante la lettura mi sono dovuta fermare per qualche istante per riprendere fiato, perché non ero preparata a scene così intense, rese ancora più forti dalle descrizioni doviziose dell’autrice, che sono così piene di particolari da rendere tutto vivido, reale e in qualche modo anche raccapricciante. E io non ero minimamente preparata! Chiara, la nostra regina del dark, ha decisamente superato se stessa nel fatidico capitolo 13. Ha dovuto farlo, è stata costretta dallo stesso Armand Lamaze, perché proprio non è possibile raccontare la sua storia senza entrare in quel luogo spaventosamente macabro ed oscuro che è la sua mente.

Devo confessare che leggendo i romanzi precedenti mi ero fatta un idea completamente diversa del maggiore dei tre fratelli, Armand mi ha ingannata su tutta la linea e vi consiglio di non farvi imbrogliare anche voi dal suo stile impeccabile e dai suoi modi gentili, perché l’apparenza è molto
diversa dalla realtà. Per tutti i sei libri precedenti ho sempre visto il maggiore dei  Lamaze come una sorta di Lord inglese, quello che nonostante si fosse macchiato le mani di sangue per proteggere i suoi fratelli si fosse in qualche modo redento, del resto lui era quello che medicava le ferite di Aleksanda nei primi libri della serie e al mio sguardo è sempre apparso come quello più umano e sensibile, quello che l’unica cosa illecita che facesse era gestire i traffici dei suoi fratelli e mantenere stabili i rapporti con il Re e la Regina. Ma che errore che ho commesso, perché Armand, la roccia salda e massiccia a cui si aggrappavano i suoi fratelli nei loro momenti più oscuri, in realtà di umano non ha nulla e io lo avevo sottovalutato, lo confesso. 
Lui è un essere perverso ed inesorabilmente spietato e tra queste pagine la sua vera natura ci viene mostrata con tutta la sua forza brutale; è una bestia feroce e senza controllo, pronto sbranarti nel momento in cui sei più vulnerabile. È un folle che riesce ad ingannare tutti quanti con il suo atteggiamento gentile e i sorrisi calorosi. 
E ora, forse, è ancora più pericoloso, perché  i recenti accadimenti di “Per Sconfiggerti” (click sul titolo per la mia recensione) hanno minato ulteriormente la sua già precaria sanità mentale. 
La dipartita di André lo ha lasciato totalmente alla deriva, in balia dei demoni che albergano la sua mente dandogli il tormento. Quello che troviamo all’inizio del romanzo è un uomo che soffre come un pazzo e non riesce a darsi pace e non è il solo, perché tutti i componenti della famiglia Lamaze sono a pezzi. 
Henri è distrutto. Non ha perso solo suo fratello, ma ha perso anche il suo migliore amico e la sola persona al mondo capace di comprendere l’oscurità e la perversione della sua anima. 
Nadyia Volkov è una donna spezzata, uno donna che ha perso la sua metà ed è incompleta. La disperazione che sente nel cuore la rende spietata e pericolosa, letale come non è mai stata. 
Tutti loro voglio una cosa soltanto: vendetta!
Vogliono la testa di Neela Sarapova, perché solo versando il sangue di quell’essere immondo possono ritrovare la pace. 
 E mentre Armand cerca un modo per fargliela pagare, cercando di capire come attaccare, ecco che la Regina sta già muovendo i primi passi per mettere fine alla casa dei Lamaze distruggendo il più grande dei tre fratelli e vuole farlo attraverso Ekaterina, il suo braccio destro, la sua campionessa, quel sicario schifoso che ha ucciso il mio dolce e tenero Andrè. 
L’ho odiata! 
Alla fine del sesto romanzo l’ho davvero odiata e credevo che mai sarebbe entrata nelle mie grazie, ma invece la Cilli con la sua atroce bravura mi ha totalmente confusa e se da un lato la odio davvero, dall’altro mi piace un sacco e avrebbe tutte le carte in regola per diventare la mia preferita.
Ekaterina è un sicario pericoloso ed infallibile, ha freddato il suo migliore amico nel modo più vile e bastardo che potesse fare e riesce ad arginare il dolore nel suo cuore per intraprendere una nuova missione voluta dalla Regina. 
Il compito di Ekaterina è quello di portare alla Sarapova il cuore di Armand Lamaze, lei deve renderlo vulnerabile, farlo capitolare ed infine spezzargli il cuore.
«Lascia che si avvicini con i suoi tempi, nel modo che preferisce. Studia ogni sua minima reazione a ogni tuo gesto. Lascia che tenti di carpire i tuoi pensieri». Mi si fermò di fronte, osservandomi con intensità. «Guardalo». Mi chiuse la mano a coppa sotto il mento per sollevare il mio viso verso il suo. «Con questi occhi. Fagli credere di essere in grado di vederlo. Spingilo a provare dei sentimenti per te». Le sue dita affondarono con forza nelle mie guance, mentre ringhiava: «E fa’ sì che lo strangolino fino a ridurlo in cenere»
Una missione semplice per un sicario esperto come lei, uno che non ha mai fallito un compito, ma al cospetto di Armand le sue difese rischiano di crollare come un fragile castello di carte e deve lottare contro se stessa per non lasciarsi coinvolgere da lui e dalle sensazioni che prova quando sono insieme. 
Armand e Ekaterina insieme sono una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, non si può sapere quando il timer scoccherà il suo ultimo secondo, ma una cosa è certa; la deflagrazione sarà devastante. Perché loro sono molto più simili di quanto si potrebbe pensare:
Entrambi pericolosi.
Entrambi spietati.
Entrambi totalmente imprevedibili, perché nella loro anima oscura convive una sorta di alter-ego che se emerge dalle loro anime oscure sono guai per tutti.
«Stai bruciando dentro», bisbigliò, sinistra. «Non hai dato da mangiare all’oscurità e ora lei sta divorando te»
Non Toccarmi” pur essendo il settimo romanzo della serie è, comunque,  il primo della storia di Armand ed Ekaterina e anche se conosciamo già molte delle dinamiche che caratterizzano il mondo dipinto dalla Cilli, resta sempre un romanzo lievemente introduttivo. Un libro che ci introduce nel mondo perverso dei due personaggi e che ci svela piccoli elementi, senza però entrare troppo nel dettaglio. In poche parole, Chiara, con il suo stile magnetico e catalizzante getta le basi per quella che ha tutta l’aria di essere un'altra storia super emozionante, che trascina il lettore in un mondo torbido e perverso. 
Sono certa, inoltre, che anche questa coppia alla fine dei suoi tre libri avrà rubato una parte della mia anima proprio come hanno fatte Henri e Aleksanda e come hanno fatto Andrè e Nadyia e devo confessare, con estrema sincerità, che non so se il mio cure sopravvivrà. Perché è questo che fa la Cilli con le sue storie: le spezza cuori! Ogni volta con i finali delle sue serie Romance mi ha fatta disperare e non mi aspetto niente di meno anche da Armand ed Ekaterina. 
Lo stile di Chiara è sempre lo stesso che abbiamo imparato a conoscere, ad apprezzare e amare nei suoi romanzi precedenti e come ho già detto più volte nelle mie recensioni; lei è tra le autrici italiani che più adoro, potrei stare qui ora ad elencarvi perchè amo tanto la sua scrittura e la sua straordinaria capacità di trascinarmi in un mondo violento e colmo di insana perversione, ma la mia recensione diventerebbe troppo prolissa e infinitamente noiosa. non mi resta, quindi, che consigliarvi questo romanzo, mentre io sono già disperatamente in attesa del terzo. 

Il Mio Voto:


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LEGGI L'ESTRATTO

«Non mi ha semplicemente guardata. Mi ha analizzata, da cima a fondo. Era come se cercasse qualcosa…» Mi incupii. «Qualcuno. In me.» Osservai la padrona, aspettando invano che mi desse qualche delucidazione su questa mia sospetta sensazione. «Come se per un attimo mi avesse scambiata per un’altra.»
Un sogghigno impercettibile affiorò sul suo viso. «Ottimo.» Trasse un respiro profondo, gli occhi di nuovo puntati fuori dalla finestra. «C’è altro?»
«Il campione», replicai. «Ha detto una cosa strana.»
«Ovvero?» La sua voce era distaccata.
«Ha avvertito Lamaze di decidere in fretta se unirsi a loro o no, perché non è Henri, il nostro prossimo bersaglio, ma lui.» «Ed è la verità», confermò, lievemente irritata. «Cosa c’è di strano?»
«Il fatto che l’abbia affermato con una convinzione tale da far intendere di conoscere intimamente i suoi pensieri, maestà», controbattei di getto. «Di conoscere lei
Lentamente, Neela Šarapova si girò. Mi scrutò con fare sinistro, poi mi si avvicinò e mi si parò dinanzi, sovrastandomi di qualche centimetro, l’espressione truce. «Non mi conosce affatto.»
Sostenni il suo sguardo e lo sondai per scoprire cosa mi stesse nascondendo.
Poiché la mia sovrana mi stava mentendo, e non l’aveva mai fatto prima.
Nondimeno, non osai domandare il perché e sviai gli occhi dai suoi, accettando la sua risposta con un compito: «Sì, maestà».
La Regina mi fissò in silenzio, inflessibile. Poi espirò dalle narici e arretrò fino ad appoggiarsi al bordo del tavolo. «Ieri notte Armand è stato distratto da Leks e poi destabilizzato dal vostro incontro, perciò è chiaro che si ripresenterà stasera per ottenere quel che cerca ogni volta in quel night.» Tamburellò le unghie di una mano sul tavolo. «Come pensi di guadagnarti la sua attenzione, stavolta?»
Riportai lo sguardo su di lei. «Non dovrò farlo, perché lui non tornerà per quello.» Alzai il mento. «Tornerà per me.»
«Bene», sussurrò Neela, compiaciuta. «Ricorda…» Mi tornò vicino per sfiorarmi l’orecchio con le labbra. «Piano.» Prese a girarmi intorno con movenze sensuali, la voce suadente, lo sguardo che mi toccava ovunque. «Lascia che si avvicini con i suoi tempi, nel modo che preferisce. Studia ogni sua minima reazione a ogni tuo gesto. Lascia che tenti di carpire i tuoi pensieri.» Mi si fermò di fronte, osservandomi con intensità. «Guardalo.» Mi chiuse la mano a coppa sotto il mento per sollevare il mio viso verso il suo. «Con questi occhi. Fagli credere di essere in grado di vederlo. Spingilo a provare dei sentimenti per te.» Le sue dita affondarono con forza nelle mie guance, mentre ringhiava: «E fa’ sì che lo strangolino fino a ridurlo in cenere».
Proprio quando pensavo che la mia mandibola si sarebbe sbriciolata sotto la sua morsa, lei la allentò gradualmente, trasformandola in una carezza carica di significato.
«Danza per me, Ekaterina», mi comandò, in tono saturo di lussuria. «Come non hai mai fatto prima.»
Assoggettata, mi premetti il pugno destro sul cuore e chinai la testa. «Non fallirò, mia Regina», promisi, lo sguardo avvinto al suo. Lei mi contemplò per secondi che mi parvero lunghi un’era, l’espressione indecifrabile. «Dio, le somigli così tanto…»
Era a questo, dunque, che servivano le lenti a contatto, la tinta per capelli e il profumo: per assomigliare a qualcun altro.
A qualcuno che turbava il granitico Armand Lamaze.
Neela fece per passarmi il pollice sul labbro inferiore, ma poi rinunciò e fece un sorrisino mefistofelico. «Impazzirà.»
«Perché?» non mi trattenni dal domandare.
Chi era la donna che dovevo rammentargli? Una vecchia fiamma che lo aveva fatto soffrire, ingannato, tradito? L’amore che aveva perso e che ora lo perseguitava nei suoi incubi?
Richiamai alla memoria il fascicolo dell’obiettivo, in cerca di indizi, ma non trovai alcuna risposta. Mi erano state fornite troppe poche informazioni su cui lavorare. Avevo partecipato ad altre missioni con ancor meno dati sul mio target, e non era mai stato un problema, ma questa volta c’era qualcosa di diverso.
Qualcosa che mi insospettiva.
Qualcosa che non mi piaceva affatto.
La padrona si avviò verso la porta. «Se te lo dicessi, ti toglierei tutto il divertimento di scoprirlo.»
«Scoprire cosa?»
Aprì il battente e si mise il cappuccio della felpa, scoccandomi un’occhiata malvagia da sopra la spalla. «Il suo piccolo segreto.»


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L'AUTRICE

Nata il 24 gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal Dark Fantasy e Dark contemporaneo all’Erotic Suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.

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1 commento:

  1. Sono contentissimissima che ti sia piaciuto tanto, Fra, grazie dal profondo del cuoreeeeeeeeeeeeeeee ♥

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