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giovedì 11 luglio 2019

RECENSIONE IN ANTEPRIMA: RESTA CON ME PER SEMPRE - ELLE KENNEDY



Titolo: Resta con me per sempre

Serie: Briar U#1

Autrice: Elle Kennedy

Editore: Newton Compton

Data di pubblicazione: 1 luglio 2019

Pagine: 415

TRAMA:
Gli opposti si attraggono, lo sanno tutti. In effetti, non c’è una sola ragione per cui non riesco a smettere di pensare a Colin Fitzgerald, l’insopportabile giocatore di hockey del gruppo di amici di mio fratello. Generalmente i ragazzi super tatuati, fissati con i videogiochi e insopportabilmente nerd non fanno per me. Come se non bastasse, mi considera superficiale. E questo non gioca per niente a suo favore. Ma non è nemmeno il problema peggiore: il suo migliore amico ha una cotta pesante per me. E io sono appena andata a vivere insieme a loro. Già, sono diventata la coinquilina del ragazzo che non potrò mai avere, perché Fitzy ha messo subito le cose in chiaro: non è interessato a me. E nonostante l’elettricità che si percepisce tra di noi, non ho nessuna intenzione di fargli credere che gli corro appresso. Con l’inizio dei corsi universitari e un ambiente del tutto nuovo ho parecchie altre cose di cui occuparmi. E se Colin dovesse accorgersi di quello che si sta perdendo… meglio per me.

Cosa Penso: 
Se siete alla ricerca di un new adult e sport romance il nome Elle Kennedy è una garanzia che non delude mai, vi do la mia parola.
L’ho conosciuta con la serie Off – Campus, pubblicata qualche anno fa da Newton Compton e mi aveva intrigata e conquistata già solo con quei quattro romanzi, ma poi mi ha fatto totalmente capitolare anche con i libri scritti a  quattro mani con altre autrici, come per esempio la chiacchieratissima serie Royals, dove dietro il nome Erin Watt si nasconde anche lei, oppure i libri M/M scritti a quattro mani con Sarina Bowen.
Insomma, se non avete mai letto nulla di questa autrice vi consiglio caldamente di rimediare e recuperare almeno uno dei suoi scritti, perché sono certa che vi conquisterà sotto tutti i fronti.
Io attendo sempre con pazienza i suoi romanzi e quando escono, senza nemmeno leggere la trama, li acquisto, li leggo al volo e generalmente li amo alla follia e tutto ciò è proprio quello che è successo con “Resta con me per sempre” primo capitolo della serie Briar U.
La Briar U è uno spin-off della serie Off – Campus, quindi a distanza di qualche anno possiamo tornare sui campi di hockey della Briar University e conoscere meglio quei personaggi che avevamo già incontrato nella serie principale e che ci avevano incuriositi parecchio. In “Resta con me per sempre”, per esempio, possiamo approfondire la conoscenza di Summer Di Laurentis, la sorella minore di Dean incontrato in “Il tradimento” (click sul titolo per la mia recensione), e Colin – Fitz – Fitzgerald.

Summer è al terzo anno di college, ormai prossima alla laurea, ma è stata cacciata dalla Brown, il college della Ivy league in cui studiava moda, è stato solo grazie alle conoscenze altolocate di suo padre se è riuscita ad entrare alla Briar per potersi laureare. E solo grazie a suo fratello, Dean, se ha un tetto sopra alla testa. Summer, infatti, divide l’appartamento con i vecchi compagni di squadra di suo fratello e si ritrova ad essere la coinquilina di Colin, Hunter e Hollis.

Penserete che sia una figata pazzesca convivere con tre ragazzoni sexy e divertenti, ma non per Summer, perché lei ha una cotta invalidante per uno di loro: Fitzy, che ha messo in chiaro fin dall’inizio di non essere interessato, anche se la chimica tra di loro rende l’atmosfera decisamente esplosiva. Ma questo non è nemmeno il problema maggiore, perché Hunter, uno dei più cari amici di Fitzy, sembra avere una cotta per lei.
E così tra cotte non corrisposte e attrazioni chimiche che rischiano di far divampare incendi nell’appartamento, Summer non solo deve pensare ad ambientarsi nella nuova università senza troppe distrazioni, ma deve anche cercare di non creare troppe situazioni imbarazzanti e tensioni con i suoi nuovi coinquilini…

Confesso che un pochino temevo che questa seconda serie ambientata alla Briar potesse non essere all’altezza della prima, ma grazie a Dio le mie paure si sono verificate tutte infondate, perché dopo una manciata di pagine, la mia attenzione era concentrata tutta su i due protagonisti e narratori a pov alterni: Summer Di Laurentis e Colin Fitzgerald.
Entrambi sanno come calamitare l’attenzione e far affezionare il lettore e vi sfido a non adorarli e a non fare il tifo per loro. Ma vi avverto ragazzi, è molto probabile che i loro tira e molla vi facciano esasperare, perché ci vuole un pochino prima che smettano di combattere quella bruciante attrazione che condividono e si lasciano andare ai sentimenti.
Se c’è una cosa che amo follemente nei romance  è quando i due protagonisti non hanno nulla in comune e questo è proprio quel tipo di storia, perché Summer e Fitzy sono diversi come il giorno e la notte, così diversi da non avere nulla in comune eppure si attraggono in maniera deliziosamente irresistibile.
Summer  è  bellissima, come la classica reginetta del ballo della scuola. È estroversa, frizzante e divertente è da sempre è l’anima della festa: ama divertirsi, fare baldoria e stare al centro dell’attenzione.
Nonostante il suo aspetto da Barbie Malibu, con lunghe gambe chilometriche e lunghi capelli biondi e la passione per la moda non fate l’errore di prenderla per una ragazza superficiale, perché nonostante l’apparenza potrebbe trarre in inganno, lei non lo è affatto.
 Non so come spiegare le mie azioni senza rivelare quanto disperatamente la desiderassi quella sera. Ero alla ricerca di caratteristiche negative perché mi stavo divertendo con lei. Perché mi stava facendo ridere. Mi eccitava. La volevo, e mi stava confondendo le idee, quindi ho iniziato a criticare ogni cosa che percepivo come difetto.
«Mi dispiace che hai sentito tutto quello», è ciò che finalmente esalo.
E mi accorgo subito che è la cosa sbagliata da dire. Seduta sul bordo del letto, mi scruta con tristi occhi verdi.
Cristo. La sua espressione. È come un dardo al cuore.
«Non sono fuffa». Le sue parole sono a malapena un sussurro. Si schiarisce la voce, e quando parla di nuovo, lo fa in un tono più forte e deciso. «Sì, sono energetica in modo quasi stupido. Sì, mi piace fare shopping, e sono ossessionata dai vestiti. Sì, facevo parte di una confraternita, e sì, mi piace ballare e divertirmi con gli amici». Sospira velocemente. «Ciò non mi rende superficiale, Fitz. E non significa che ci sia il nulla sotto la superficie. Perché c’è molto di più».
«Certo che c’è». Prendendo un respiro irregolare, sprofondo accanto a lei. «Mi dispiace tantissimo, Summer. Non volevo farti del male».
«Sai cosa fa davvero male? Che hai dato per scontato che il mio mondo girasse unicamente intorno alle feste e allo shopping. Sono un’amica leale. Sono una brava figlia, una brava sorella. Hai passato quanto? Novanta minuti in mia presenza? E pensi di conoscere tutta la mia storia?».
Ha alle spalle una solida famiglia che la sostiene e che crede in lei, ma nonostante questo è anche fragile e insicura e nasconde delle paure che combatte duramente per affrontare.
Colin Fitzgerald è un protagonista maschile adorabile e vi garantisco che lo adorerete perché
con lui la Kennedy abbatte tutti i soliti clichè tipici del genere romance.
Fitz è  un giocatore di hockey nella squadra del campus, ma non è il classico sportivo a cui siamo abituati. Quindi se pensate a lui come il classico ragazzone sfrontato che ama le feste per rimorchiare le groupies della squadra, siete decisamente fuori strada, perché Colin nonostante il fisico muscoloso e mastodontico, tipico di uno sportivo e coperto di tatuaggi che gridano tanto bad boy , è in realtà il più classico dei nerd. Il classico ragazzo per bene, quello che non ama le feste, non ama fare baldoria o stare sotto i riflettori, piuttosto che andare ad una festa lui preferisce rinchiudersi nella sua camera con un joystick tra le mani e giocare ai videogiochi, oppure ama rilassarsi con un bel libro fantasy.
Lui è un ragazzo riservato, taciturno e ha dei seri problemi a manifestare i suoi sentimenti e la colpa è tutta della famiglia disfunzionale in cui è cresciuto, una famiglia in cui i suoi genitori preferivano farsi la guerra mettendolo in mezzo ad ogni scontro e per questo lui ha preferito chiudersi in se stesso.
Summer&Fitz.
Fitz&Summer.
Così diversi, ma al contempo così tanto complementari da essere semplicemente perfetti insieme, ci mettono comunque un bel po’ a capirlo e fanno passare al lettore le pene dell’inferno con i loro battibecchi ed incomprensioni.
Si piacciono.
Si stuzzicano.
Discutono.
E si attraggono come due calamite a poli opposti.
Summer è spigliata e senza peli sulla lingua e confessa apertamente i suoi sentimenti a Fitzy, che troppo spaventato da quello che sente per la bella biondina dalle gambe chilometriche cerca di seppellirli nella parte più profonda della sua anima, fino a che non rischia di perderla e questo lo porta ad agire.
È troppo bella. Ha troppa energia. È troppo espansiva.” Emetto un gemito. “Sono tutti attratti da lei. Tutti. Entra in una stanza e all’istante ha gli occhi di tutti addosso, e non semplicemente perché è sexy. Summer è una di quelle ragazze, quelle di un certo livello che attirano l’attenzione. Non può farci niente. È la sua orbita: ne vieni risucchiato.
Il loro rapporto si evolve in maniera lenta; dove i battibecchi e le battute sagaci sono all’ordine del giorno così come le occhiate furtive e gli sguardi ardenti di passione, il lettore vive il crescere della loro relazione e prova tutte le loro sensazioni che fanno torcere lo stomaco, ma quando la passione esplode è un meraviglioso spettacolo in technicolor.
Ecco come stanno le cose con i baci. Alcuni baci sono un preludio al sesso. Alcuni capitano per noia. Alcuni ti fanno formicolare il corpo, altri non ti fanno provare nulla. Ma cos’è che hanno in comune tutti quei baci? Sono solo baci.
Non sono IL BACIO.
Quello che permane nella tua mente per ore, persino giorni, dopo che c’è stato. Quello che ti fa toccare le labbra per sbaglio e si trasforma in un brivido caldo e tremolante quando ricordi la sensazione della sua bocca sulla tua.
E non deve nemmeno avere chissà quale scenografia epica. Non deve avere luogo davanti alla torre Eiffel al tramonto con cavalli maestosi sullo sfondo e l’aurora boreale che brilla in cielo (facendo una comparsata miracolosa a Parigi).

Mi è piaciuto tanto questo romanzo, proprio come mi sono piaciuti tanto gli altri libri della Kennedy. Lei è un vero fenomeno quando si tratta di scrivere romanzi ad ambientazione collegiale. Il suo stile narrativo è semplice e diretto, inoltre ha la capacità straordinaria di inserire all’interno dei suoi romanzi, che per lo più sono di intrattenimento, anche problematiche attuali che servono a dare maggiore spessore al racconto e rendendo tutto più serio ed accattivante.
La Kennedy riesce, ogni volta, a catapultarmi nel mondo dei suoi personaggi ed è semplicemente impossibile non lasciarsi travolgere e non adorarli tutti follemente, sia i principali che quelli secondari, che hanno sempre un ruolo fondamentale e dividono la scena con  principali e infatti ogni volta io non vedo l’ora di conoscerli meglio e questo rende l’attesa dei suoi prossimi libri un po’ dura anche se le sue storie sono sempre autoconclusive.
Resta con me per sempre” è un romanzo che consiglio perché è divertente e romantico ed è l’ideale lettura da portare al mare o in piscina mentre si pende la tintarella sotto allo scottante sole estivo.
Il mio voto: 

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