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giovedì 10 ottobre 2019

RECENSIONE: UNMADE - SARAH REES BRENNAN

Titolo: Unmade

Serie: The Lynburn Legacy #3

Autrice: Sarah Rees Brennan

Casa Editrice: Triskell edizioni

Data di pubblicazione: 27 Settembre

Pagine: 339

TRAMA:
Chi verrà sacrificato?
Kami ha perso il ragazzo che ama, è legata a uno per il quale non nutre lo stesso sentimento e si trova costretta ad affrontare un nemico potente come non mai. Ora che Jared è disperso da mesi e ritenuto morto, la ragazza non può fare a meno di ricorrere al suo legame con Ash per trovare la forza necessaria a contrastare il male che dilaga in città.
Rob Lynburn ha il controllo di Mestavalle ed è determinato a ottenere un sacrificio umano, ma Kami è decisa a fermarlo e, quando insieme a Rusty, Angela e Holly, scoprirà un segreto che potrebbe salvare la situazione, si troverà a dover affrontare una scelta difficile, che potrebbe mettere a rischio non solo la sua vita, ma anche quella delle persone a lei più care.
Il capitolo finale della serie L’eredità dei Lynburn è un viaggio eccitante dall’inizio sino al suo sorprendente finale.


Cosa Penso:


Sono in super ritardo con la pubblicazione di questa recensione, avrei dovuto scriverla e pubblicarla il giorno d’uscita del romanzo, ma solo oggi sono riuscita a sedermi con calma e mettere nero su bianco il mio pensiero, considerato che ho letto il libro diverse settimana fa, in anteprima, sono quasi imperdonabile, ma il lavoro è stato caotico in quest’ultimo periodo e come sicuramente avrete notato il mio povero blog ne sta pagando le conseguenze, ma meglio tardi che mai e, quindi, eccomi qui con il mio pensiero su “Unmade” il terzo capitolo della serie The Lynburn Legacy di Sarah Rees Brennan.

Unmade” riprende esattamente da dove si era interrotto “Untold” (click sul titolo della mia recensione) e ci ritroviamo a Mestavalle, una magica cittadina nelle campagne inglesi, che deve affrontare i deliri di onnipotenza di Robert Lynburn, che dopo aver vinto una sanguinosa battaglia è più che deciso a vincere l’intera guerra e avere nelle sue mani il potere assoluto, così da poter dominare Mestavalle e insediare il suo regno del terrore. 
Robert ha radunato gli stregoni, ma questo non basta per renderlo il potente padrone assoluto, ha bisogno di un sacrificio di sangue e qualcuno a Mestavalle deve dare la sua vita volontariamente. 
Gli abitanti della città sono terrorizzati e Kami Glass e i suoi amici sembrano essere i soli abbastanza coraggiosi da mettersi contro Robert, cercando disperatamente di ostacolare i suoi piani.
L’impresa non è affatto semplice e più che un piano ben congegnato, quello di Kami e dei suoi amici, sembra un folle tentativo suicida, perché le decisioni che i ragazzi devono prendere per sterminare Robert non solo mette a rischio le loro vita, ma mette a repentaglio anche quelle delle persone a cui vogliono bene.

 E' abbastanza difficile parlarvi di questo libro, è difficile perché devo ammettere in totale e assoluta onestà che non è stato proprio quello che mi aspettavo, non che mi abbia delusa totalmente, infatti la sufficienza con tre splendenti e luminose stelline se le aggiudica tutte per quanto mi riguarda, ma trovo che, comunque, questo libro sia ben lontano dalle quattro stelline e mezzo che avevo assegnato ad “Unspoken” e ad “Untold” (click sul titolo per la mia recensione). Non fraintendetemi, la lettura è stata molto carina e sono assolutamente certa che voi l'adorerete. Lo stile di scrittura è sempre quello a cui l’autrice ci ha abituati e proprio quello che mi ha appassionato nei due precedenti capitoli: scorrevole, incalzante, avvincente e colmo di ironia e battute esilaranti capaci di rendere il romanzo estremamente scoppiettante, tuttavia devo proprio ammettere che, nel capitolo conclusivo della serie, mi aspettavo di trovare molta più azione, molti più colpi di scena mozza fiato, molta più tensione che tiene il lettore costantemente sul filo del rasoio e più attimi di tensione angosciante. Detto questo non voglio nel modo più assoluto insinuare che si tratti di una lettura noiosa, perché mentirei spudoratamente, ma se lo paragoniamo ai capitoli precedenti della trilogia risulta essere senza dubbio più piatto e meno accattivante e avvincente e questo in parte mi ha delusa, devo ammetterlo.
La carenza dal punto di vista romance è stato un elemento che avevo già notato anche nei libri precedenti e per me è stato un tasto dolente per tutta la durata della trilogia, so bene che l'autrice non voleva scrivere una serie di romanzi rosa, ma ha preferito concentrarsi maggiormente sugli aspetti magici e sull'azione, ma devo ammettere che sul gran finale mi aspettavo di trovare più elementi tipici dei romanzi rosa, per dare una conclusione giusta e soddisfacente a Kami dal punto di vista sentimentale. 

Per quanto riguarda i personaggi, invece, non posso che riconfermare il mio pensiero e tutto quello che ho detto nelle mie precedenti recensioni; Kami Glass è un eroina coraggiosa che affronta con costanza e tenacia tutte le difficoltà che le si pongono davanti. Mi è piaciuta tantissimo e mi ha fatto divertire quando cerca di stemperare  i momenti più difficili a colpi di tagliente ironia che stampa sorrisi a profusione sulla faccia del lettore. 


Anche su i due maschietti che dividono la scena con lei non posso che ripetermi ancora una volta, Ash non mi ha convinto, fino in fondo il suo atteggiamento mi ha infastidita e l'ho sempre visto come un intruso che vuole mettersi tra kami e Jared, quest'ultimo è e resterà sempre il mio preferito: il bad boy con il cuore d'oro che nasconde il suo essere insicuro dietro un atteggiamento scostante. 

In conclusione: forse avrei preferito una lettura più avvincente, come i libri precedenti della serie, ma tutto sommato è stata una lettura piacevole che mi sento di consigliare caldamente a quei lettori che hanno amato la serie.
Il mio voto:

1 commento:

  1. Lo leggerò a breve ma già posso dirti che secondo me il mio giudizio sarà uguale al tuo. Mi è piaciuto tanto il primo e già col secondo ho avuto qualche dubbio, ora sono spinta solo da curiosità per proseguire il terzo e ultimo e quindi speriamo bene

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