Titolo: il cigno d'argento Serie: the elite king’s club #1
Autore: amo jones
Casa Editrice: newton compton editori
Data di pubblicazione: 1 aprile 2021
Pagine:
TRAMA:
«Ciao, Madison. Vogliamo proporti di fare un gioco.
Ecco che succede se perdi…»
Madison Montgomery è una
principessina: suo padre è un uomo ricco e potente e lei può permettersi
praticamente qualunque cosa… tranne una vita normale.
Sono infiniti, infatti,
gli scandali che travolgono la famiglia. E la morte di sua madre è solo
l’ultima tragedia che infrange la reputazione dei Montgomery. Così Madison si
ritrova alla Riverside Preparatory Academy, la scuola privata negli Hamptons a
cui suo padre l’ha iscritta, senza chiedere la sua opinione. Appena arrivata,
Madison capisce subito che non sarà facile stare lontana dai guai: la scuola è
controllata da un gruppo di ragazzi tanto popolari quanto poco raccomandabili.
Tutti vogliono essere come loro… o ne sono terrorizzati. E Madison ha appena
catturato l’attenzione del loro capo, un certo Bishop Vincent Hayes.
Evitare quei ragazzi è
praticamente impossibile, anche perché Bishop non sembra avere nessuna
intenzione di lasciarla in pace. E prima ancora che possa rendersene conto,
Madison si trova invischiata in una rete di segreti e bugie che la coinvolgono
molto da vicino...
Cosa penso:
Mi chiamo
Madison Montgomery e credevo di sapere chi fossi. Ma mi sbagliavo. Pensavo di
essere una ragazza normale, la cui madre si è suicidata dopo aver ucciso
l’amante del padre. Invece no. Non sono niente di tutto questo. Sono il cigno
d’argento. E ora? Ora sono solo ciò che resta di un burattino rotto. Non c’è
più niente di umano dentro di me, è stato rimpiazzato da cotone e finto amore.
Adesso non si torna indietro. Mai più. Fine.
“Il cigno d’argento” é il primo
capitolo della serie Elite King club
di Amo Jones.
Ho finito questo romanzo da qualche giorno
ormai, ma prima di scrivere la mia recensione mi sono presa un pò di tempo per
metabolizzare tutta la storia, perché a lettura appena ultimata ero del tutto
interdetta e per qualche secondo immediatamente dopo la fine del romanzo il mio
unico pensiero era "WTF! Cos'è appena successo? Ho bisogno del seguito, tipo ora”.
Sí, perché "Il cigno d'argento” non
solo finisce con un Cliffengher da cardiopalma, uno di quelli che fa venire
voglia di sbattere la testa contro il muro per la frustrazione e, che ti fa
tremare le ginocchia dalla paura, che possa trasformarsi nell'ennesima serie
interrotta, infatti mi auguro che il seguito non ci metta troppo ad essere
tradotto. Ma questa è un di quelle storie che mi ha lasciato una gran
confusione in testa, mi capita di rado di sentirmi così alla fine di un
romanzo, ma questa volta ho l’impressione di non aver capito nulla di quello
che ho letto ed é una sensazione sparecchio sgradevole. Non ho per niente il
quadro completo della situazione: è come se stessi facendo un puzzle e alla
fine mi accorgessi che mi mancano alcuni pezzi fondamentali e tutto ciò alimenta
la mia curiosità e le centinaia di domande che mi frullano per la testa e
cercano al più presto una risposta.