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venerdì 29 aprile 2022

RECENSIONE: IO TI PROTEGGERO' - PENELOPE DOUGLAS

 Titolo: io ti proteggerò

Autrice: Penelope Douglas

Casa Editrice: Newton Compton

data di pubblicazione: 24 Aprile 

Pagine: 583

TRAMA:
Una casa sperduta nel bosco. Il capovolgimento di ogni regola. Un inverno indimenticabile.
Tiernan De Haas non ha avuto un'infanzia felice. È cresciuta tra agi e ricchezza, ma non ha mai conosciuto l'amore di due genitori presenti. E così, quando un incidente distrugge la sua famiglia, Tiernan sa che dovrebbe essere devastata, ma non riesce a provare nulla. Dopotutto è sempre stata da sola. Ad assumere la sua tutela per due mesi, prima che compia diciotto anni, è Jake Van der Berg, fratellastro di suo padre, che vive insieme ai due figli, Noah e Kaleb, in una casa sulle montagne del Colorado, tra i boschi. Tiernan sarà in grado di affrontare il freddo rigido dell'inverno in arrivo?

 Cosa penso:


Ha bisogno di molte cose, tutte cose che non si possono comprare. Ha bisogno di ridere e di ubriacarsi. Ha bisogno che qualcuno le faccia il solletico, la coccoli, le faccia perdere il controllo e la prenda in giro. Non voglio vederla piangere, ma se dovesse capitare vorrei che sapesse di poter contare su di me. Lei ha una casa.

Uno dei libri più discussi e chiacchierati degli ultimi tempi è, senza dubbio, Io ti proteggerò di Penelope Douglas, un romanzo che oltreoceano ha creato molto, moltissimo, scalpore e che non vi nego, io non vedevo l'ora di leggere. Bene, ora che l'ho finito posso dire che non era quello che mi aspettavo, dalla Douglas mi aspettavo qualcosa di diverso, qualcosa di più. So bene che gli amanti della Douglas probabilmente vorranno strozzarmi adesso, ma dopo un attenta e profonda riflessione, posso dire che non mi è piaciuto e ne sono super dispiaciuta, perché la Douglas ha scritto dei romanzi che mi hanno scavato un solco nel cuore, come Bully e Corrupt, per citarne giusto un paio, che sono per me letture indimenticabili. Ma questo proprio non mi è piaciuto, non perché sono rimasta sconvolta dalle situazioni descritte, perché lontane dalla mia comfort zone libresca. No, niente di tutto questo, semplicemente non sono riuscita a sentire un briciolo di emozione, non ho provato quel brivido caldo che mi solca la colonna vertebrale nelle scene più intense e non mi sono per niente sentita in sintonia con i personaggi, con nessuno di loro. Mentre leggevo sembravo un automa, andavo avanti una pagina dietro l’altro, anche abbastanza incuriosita dalla storia, lo ammetto, ma senza quello che rende una lettura per memorabile. E lo dico con estrema tristezza, perché questo romanzo probabilmente lo dimenticherò nell’arco di un paio di mesi.
Prima di entrare nel vivo della mia recensione però ci tengo a fare un piccolo appunto; tra i vari tag di questo libro ho trovato diverse volte la dicitura Dark Romance. Ecco, tra queste pagine non c'è nulla che possa fan pensare ad un Dark Romance. Non lo sono le scene descritte, nemmeno quelle più spinte, non lo è l’ambientazione e se quindi lo avete scartato perché non amate questo genere credo che possiate riconsiderare la lettura, per lo meno se amane i romanzi harem reverse e forse lievemente forbidden, ma neanche troppo . Dopo questa piccola parentesi posso iniziare a parlarvi del romanzo. 
 

La storia che troviamo tra queste pagine è quella di Tiernan De Haas diciassettenne alla soglia dei diciotto anni che si ritrova orfana all’improvviso, ma nonostante la tragedia abbia colpito duramente la sua famiglia, lei non riesce a soffrire per la sua perdita. I suoi genitori non sono mai stati amorevoli o affettuosi e per tutta la vita hanno ignorato Tiernan senza dimostrarle mai un briciolo di amore.
Rimasta sola nella sua fredda e asettica villa californiana, decide di accettare l'invito a trasferirsi in Colorado dallo zio Jake, che non ha mai conosciuto, e dei due figli Noah e Kaleb.
In realtà tra Tiernan e lo zio Jake non c'è alcun legame di parentela di sangue, siccome lui e suo padre erano fratellastri. E questo è abbastanza importante tenerlo a mente, perché tra queste pagine non c'è proprio nulla di incestuoso, scabroso o terribilmente proibito.
Tutto quello che dovete sapere e che quando Tiernan si trasferisce in Colorado non solo inizia una vita nuova, totalmente diversa e lontanissima dalla realtà in cui è cresciuta, ma porta anche scompiglio nella vita dei tre uomini che la ospitano.
Tutti e tre provano per lei un attrazione bruciante che non solo non li lascia affatto indifferenti, ma che non possono e non vogliono ignorare. E anche lei è attratta da ciascuno di loro, perché Jake, Noah e Kaleb hanno tutti qualcosa di irresistibile. 
Tiernan non è abituata a ricevere attenzioni, è cresciuta in una famiglia di ghiaccio, senza un caldo abbraccio o un dolce sorriso, ed ecco che quando, improvvisamente, viene accolta in una famiglia più calorosa della sua e si ritrova ad essere al centro dell'attenzione, va alla disperata ricerca di quello che non ha mai avuto: calore, affetto e amore.
«Tuo padre non ti trasmetteva amore, così ti lasci scopare dal mio per rimediare».
Tuttavia, ci mette un po' a capire che l'amore che sta cercando può darglielo solo uno dei tre Van Der Berg. E chi sarà?
Il maturo zio Jake, l'affettuoso e burlone Noah, oppure il silenzioso, selvatico ed animalesco Kaleb?
Non sarò certo io a fare questo spoiler, dovete scoprirlo da soli leggendo questo libro, sperando che vi possa piacere più di quanto è piaciuto a me.
 
La mia valutazione negativa non è da imputare al fatto che questo romanzo è lontano dalla mia idea di romanticismo, fatta di tanto e tradizionale amore, perché spesso mi piace leggere qualcosa di diverso dai soliti libri a cui sono abituata, ho amato storie spinte e promiscue, quindi il mio problema non è stato il fatto che Tiernan si concedesse senza problemi a tutti e tre gli uomini del romanzo, le scene hot sono descritte in pieno stile Douglas e non le ho trovate volgari, eccessive o di cattivo gusto. La storia di Tiernan e della famiglia Van Der Beng non mi ha, quindi, sconvolta, affatto.
E anche dal punto di vista narrativo non ho alcuna obiezione. La Douglas sa scrivere e lo fa bene, purtroppo credo che editing e traduzione non la valorizzino troppo, ma questo è un problema che sussiste da sempre con la newton Compton, mi piacerebbe molto, infatti, vederla pubblicata da un altra casa editrice, magari la Always Publishing.
Il mio grosso problema con questo romanzo è stata la totale mancanza di empatia con i personaggi e so bene che questo è un problema mio, ma non sono riuscita a farmi coinvolgere da loro, non mi sono affezionata a loro e non ho sentito sulla mia pelle la loro sofferenza, il loro dolore e le loro emozioni. Ovvero, tutti quegli elementi che mi spingono a dare la sufficienza ad un libro.
La Douglas ha trattato diventi argomenti; dai problemi famigliari irrisolti a traumi infantili non guariti e lo fai tramite i personaggi che durante l'evolversi della storia riescono piano, piano, a superare i loro problemi e a crescere, maturare ed evolvere.
Mi è davvero dispiaciuto non aver apprezzato questo libro, che a quanto pare tutti stanno amando alla follia, ma purtroppo per me é stato un flop. Mi raccomando, però, non fatevi influenzare dal mio pensiero negativo, leggetelo perché le probabilità che a voi piaccia sono altissime.
Il mio voto:


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