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lunedì 22 settembre 2014

RESTA ANCHE DOMANI - GAYLE FORMAN


Titolo: Resta anche domani

Serie: If I stay #1


Autrice: Gayle Forman


Casa Editrice: Mondadori - Chrysalide


Anno di pubblicazione: prima versione 2009; ultima 2014


Pagine: 243


Trama: 


Non ti aspetteresti di sentire anche dopo. Eppure la musica continua a uscire dall'autoradio, attraverso le lamiere fumanti. E Mia continua a sentirla, mentre vede se stessa sul ciglio della strada e i genitori poco più in là, uccisi dall'impatto con il camion. Mia è in coma, ma la sua mente vede, soffre, ragiona e, soprattutto, ricorda. La passione per il violoncello e il sogno di diventare una grande musicista, l'ironia implacabile di Kim e la scazzottata che ha inaugurato la loro amicizia, l'amore di un ragazzo che sta per diven- tare una rockstar e la prima volta che, tra le sue mani, si è sentita vibrare come un delicato strumento. Ma ricorda anche quello che non troverà al suo risveglio: la tenerezza arruffata di suo padre, la grinta di sua madre, la vivacità del piccolo Teddy, l'emozione di vivere ogni giorno nella famiglia di un ex batterista punk e un'indomabile femminista. A tanta vita non si può rinunciare. Ma cosa rimane di lei, adesso, per cui valga la pena restare anche domani? 



Cosa Penso:


Buongiorno a tutti lettori,
sono qui per parlarvi  di  “Resta anche domani”   il primo romanzo della duologia “If I stay” di Gayle Foreman.  
Libro da cui è stato tratto un film che è sbarcato da pochissimo nei cinema italiani.
Devo essere sincera, ero molto scettica su se leggere o meno questo romanzo, questo inverno ho letto i due romanzi della duologia “Just one day” scritti dalla stessa autrice e mi hanno profondamente delusa, tanto delusa da abbandonare il secondo a metà lettura. Avevo paura di rimanere delusa anche da questo romanzo.
Ma per fortuna non è stato così, perché “Resta anche domani” è stata una piacevolissima scoperta.


Mia è la protagonista di questo romanzo, è una ragazza di diciassette anni con la passione per il violoncello e la musica classica. Vive in Oregon con la sua famiglia; sua madre una femminista convinta, suo padre ex batterista in un famoso gruppo rock, e poi c’è Teddy l’esuberante e adorabile fratellino. Altri elementi importanti nella vita di Mia, oltre i nonni e gli amici di famiglia dei genitori, sono Kim – la sua migliore amica – e Adam il suo adorabile e dolcissimo fidanzato chitarrista di una band punk – con il quale condivide l’amore per la musica.
Tutto sembra perfetto nella vita di Mia è serena, felice e spensierata, e un futuro alla Julliard l’aspetta. Ma tutto è destinato a cambiare nel peggiore dei modi.
Nevica, in Oregon, una leggera spruzzata ma tutto è paralizzato e le scuole sono chiuse, così Mia si ritrova a fare una gita in macchina con la famiglia. Quella che dovrebbe essere una giornata serena da passare in famiglia si trasforma in tragedia quando un furgone colpisce in pieno la macchina della famiglia di Mia.
I genitori e il fratellino muoiono quasi sul colpo, Mia è l’unica sopravvissuta. E’  in coma con ferite gravissime ma viva.

L’anima di Mia esce dal corpo e assiste come spettatore impotente a tutto quello che accade. Vede i medici prendersi cura di lei, vede le infermiere sussurrarle parole per convincerla a resistere, vede i nonni e gli zii al suo capezzale, e vede Kim e Adam che cercano di farle forza con parole di conforto.
Durante il periodo in cui Mia è in coma ricorda, e ci racconta la sua vita prima dell’incidente. Ci racconta della vita dei suoi genitori – genitori un po’ fuori dalle righe stravaganti ma adorabili, ci racconta di Teddy e del suo arrivo in famiglia, ci racconta come è nata da una scazzottata la sua amicizia con Kim, e come si è innamorata di Adam e dell’amore per la musica che li lega.

Mentre Mia ci prende per mano e ci descrive com’era la sua vita prima dell’incidente che ha colpito la sua famiglia deve fare una scelta, una scelta importantissima. Mia deve decidere se restare. Deve scegliere se ricongiungersi alla famiglia e smettere di lottare oppure tenere duro e vivere. Ma prendere questa decisione è estremamente difficile. Mia è combattuta se da un lato vorrebbe stare con i genitori e Teddy, dall’altro lato non vorrebbe mai far soffrire le persone che sono al suo capezzale, soprattutto Adam ne uscirebbe distrutto e lei non vuole farlo soffrire.
La scelta di Mia è difficile e straziante anche per il lettore che percepisce il dolore della protagonista sulla sua pelle.


 
Ho gli occhi chiusi, perciò lo sento arrivare ancora prima di vederlo. Avverto il suo respiro rapido e affannato, come se avesse appena corso una maratona. Poi mi arriva il suo odore, una fragranza muschiata che mi piacerebbe imbottigliare per usarla come profumo. Apro gli occhi. Adam ha chiuso i suoi. Dalle palpebre gonfie e arrossate intuisco il motivo della sua assenza. È scappato via per piangere senza farsi vedere?
Si accascia sulla sedia come un sacco. Si copre la faccia con le mani e fa una serie di respiri profondi. Poi, alza la testa.  «Ascoltami» dice, con la voce incrinata.
Apro gli occhi e cerco di tirarmi su il più possibile. Lo ascolto.
«Resta.» Quella sola parola basta a chiudergli la gola. Deglutisce per ricacciare indietro l'emozione e prosegue. «Non ci sono parole per descrivere quello che ti è successo. Non c'è un aspetto positivo. Ma un motivo per continuare a vivere si. E non parlo di me. È solo... non lo so, forse sto parlando a vanvera... Sono ancora sotto shock per quello che è successo ai tuoi genitori, a Teddy...» Nel pronunciare il nome di Teddy, la voce gli si spezza e una lacrima gli riga la guancia. In quel momento penso: Ti amo.
Lo sento inspirare a pieni polmoni per calmarsi. Riprende a parlare. «Penso solo che sarebbe un vero schifo se la tua vita finisse qui, così. So che la tua vita non potrà più essere come prima e non sono così stupido da pensare di poter rimediare in qualche modo. Nessuno può farlo. Ma non riesco ad accettare l'idea che tu non potrai invecchiare, avere dei figli, andare alla Juilliard, suonare il violoncello e trasmettere al pubblico lo stesso brivido che provo io ogni volta che ti vedo prendere in mano l'archetto, ogni volta che mi sorridi. Se resti, farò tutto quello che vorrai. Mollerò il gruppo, verrò a New York con te. Se non vorrai avermi intorno, me ne andrò. Liz dice che tornare alla tua vecchia vita potrebbe essere troppo doloroso per te e che forse preferirai ricominciare da capo e dimenticarci tutti. Sarebbe un brutto colpo, ma accetterei anche questo. Sono disposto a perderti così, se non ti perdo oggi. Ti lascerò andare. Se resti.»

“Resta anche domani”  è un romanzo triste e drammatico a tratti quasi straziante e ha toccato profondamente le corde del mio cuore facendomi emozionare e versare fiumi di lacrime. Gayle Foreman è stata bravissima nel dosare il giusto mix di parti malinconiche e tristi con parti allegre, leggere e spensierate. Ho provato emozioni contrastanti nel leggere questo romanzo; ho pianto per la drammaticità degli eventi e sorriso mentre Mia ci racconta la storia della sua famiglia, di Adam e della sua migliore amica. 

È un romanzo  senza dubbio triste ma è scritto in modo semplice e capace di colpire il lettore dritto al cuore. E’ un romanzo che si legge in pochissime ore, ma ore cariche di emozioni vere e forti.  

Non so ancora se andrò a vedere il film - rimango sempre delusa dai film tratti da libri che mi sono piaciuti... ma se volete farmi sapere cosa ne pensate lasciate qualche commento qui sotto, consigliatemi se ne vale la pena.  

“Resta anche domani” è stato pubblicato per la prima volta nel 2009 ma purtroppo non è mai stato tradotto il seguito, ora diventerà un film che uscirà nelle sale a settembre e Mondadori lo ha ripubblicato con una nuova copertina e a febbraio ci darà la possibilità di leggere anche il seguito. Il titolo originale del seguito è “Where she went” e in questo romanzo la voce narrante non è più Mia ma Adam. Personalmente sono curiosissima di leggerlo, anche se devo ammettere che ho un po’ paura data la recente delusione della duologia “Just one day” ho paura che possa rovinare le sensazioni che ho provato leggendo questo primo romanzo.

Trailer del film:


Il mio voto:

Bello, bello, consigliato

Livello sensualità: 
nullo







2 commenti:

  1. Ciao Frency, sono daccordo con te di solito i film perdono rispetto al libro a meno che ci siano delle eccezioni. Ho sentito parlare di entrambi ma per prima cosa voglio leggermi il libro che sembra carino

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    1. Ciao Susy, è carino ma molto triste! quindi prepara i fazzoletti! Il secondo romanzo della serie mi è piaciuto molto di più!

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