Pagine

lunedì 13 febbraio 2017

RECENSIONE: INNAMORATA DI UNO SCONOSCIUTO - GAIL MCHUGH

Titolo: Innamorata di uno sconosciuto

Serie: Torn hearts#1

Autrice: Gail McHugh

Casa Editrice: Newton Compton

Data di pubblicazione: Gennaio 2017

Pagine: 480
TRAMA:
Amber Moretti non se la passa troppo bene. Si sente sola e ha il cuore a pezzi. Ma appena mette piede nella mensa del campus universitario le cose cambiano. Basta un attimo, uno sguardo. Solo che gli uomini sono due, non uno. Brock Cunningham e Ryder Ashcroft sono all’apparenza l’uno l’opposto dell’altro. Brock è tenero, sensibile, sa sempre cosa dire, è il classico “bravo ragazzo”; Ryder è più rude, misterioso. Come ci si può innamorare di entrambi? Amber non credeva fosse possibile, ma decide di non opporsi, di lasciarsi andare. Almeno fino a quando un evento inaspettato non rivoluzionerà le vite di tutti e tre…


Cosa penso: 

Il 2017 non è iniziato nel migliore dei modi dal punto di vista libresco,  da gennaio ho già letto 12 libri e i romanzi con la sufficienza bella piena sono stati davvero pochi, e la cosa è davvero triste. Non so se il problema è mio – forse sto diventando una lettrice troppo pretenziosa – o se gli scaffali della nostre librerie si stanno riempiendo di libri spazzatura. Non lo so, fatto sta che non ho ancora trovato una lettura davvero soddisfacente.
Quando ho letto la trama di “Innamorata di uno sconosciuto” – primo capitolo della serie Torn Hearts – di Gail McHugh ero certa che sarebbe stato il romanzo giusto.
Le prime cinque stelline del 2017.
Perché avevo questa convinzione? Semplice, io adoro pazzamente le storie con dei triangoli amorosi, so bene che la maggior parte dei lettori le odiano, ma anche se non sopporto il tradimento nella vita di tutti i giorni sulla carta mi intriga. Adoro il dubbio della scelta che tormenta il protagonista che si trova al vertice del triangolo e trovo che aggiunga una bella dose si pepe alla storia.
Le storie che trattano di tradimenti mi fanno emozionare, non sono sempre emozioni positive quelle che provo, poiché spesso e volentieri provo una forte rabbia nei confronti del protagonista fedifrago che vorrei tanto schiaffeggiare o prendere a calci nelle occasioni peggiori, ma sono le storie di questo tipo che mi fanno attorcigliare lo stomaco su stesso, quelle che mi obbligano a fare le ore piccole incatenata al libro e che mi costringono a consumare casse su casse di maalox plus. Emozioni intense e forti che mi catapultano nella storia e me la fanno vivere fino in fondo. E tutto questo era quello che mi aspettavo dopo aver letto la trama di  “Innamorata di uno sconosciuto”, ma in realtà quello che ho trovato tra queste pagine mi ha confusa e lasciata interdetta. Perché la prima metà storia non mi è piaciuta, era troppo lenta e prolissa tanto che avrei volentieri mollato la lettura, ma la seconda metà mi  ha intrappolata tra le pagine della storia e mi ha trascinato in un mondo di immorale perversione.
Questo romanzo non era affatto quello che mi aspettavo, la sinossi mi ha tratta in inganno mi aspettavo di trovare una storia tutta cuori e fiori, mi aspettavo di trovare una love story in stile lei-lui e l’altro, ma quello che ho trovato tra queste pagine è stata una storia oscura, torbida e mal sana. Una storia che sicuramente non è adatta a lettori più sensibili.

La storia che ci narra la McHugh è la storia di Amber Moretti, Ryder Ashcroft e Brock Cunningham, ci presenta i tre personaggi narrandoci la storia attraverso il loro pov alternato.
Amber Moretti ha diciannove anni ed è appena arrivata al college, ma non è la solita brava ragazza che siamo soliti incontrare nei romance, ma tutto il contrario. Amber è una bad girl irrimediabilmente segnata da un passato traumatico che non è mai riuscita a dimenticare. Era solo una piccola bambina di otto anni quando i suoi genitori si sono tolti la vita davanti ai suoi occhi, da allora è cresciuta passando da una famiglia affidataria all’altra, in case fredde e senza calore. Dove nessun genitore l’ha mai fatta sentire ben voluta e amata. Per tutta la sua infanzia non ha mai provato un briciolo di calore umano. Calore che va a cercare disperatamente tra le braccia di ogni ragazzo che dimostra un minimo di interesse nei suoi confronti, ma Amber non ha mai voluto innamorarsi. Il suo cuore è inaridito dalle tragiche esperienza passate ed è totalmente incapace di dare e ricevere amore. Per lei il sesso è il solo e unico modo per sentire qualcosa. Una sorta di cura per anestetizzare il dolore causato dalla mancanza di affetto con cui è cresciuta.

È stato soltanto quando sono stata posata fra le braccia dei miei ultimi genitori affidatari, Cathy e Mark, che ho provato cosa significa sentirsi amati e desiderati. Sentirsi… umani.
Ma la loro rete di sicurezza è arrivata troppo tardi, e non è stata in grado di salvarmi dalle mie vecchie abitudini. Continuo a disconnettermi, autodistruggendomi con un uomo dopo l’altro, usando il sesso come disintossicazione cerebrale. Il sesso mi fa e mi farà sempre ritrovare il controllo, è un rifugio nascosto che mi tiene in salute, lontana dal cancro che ammorberà per tutta la vita i margini oscuri e sfilacciati dei miei pensieri. Dall’età di quattordici anni ho abusato, amato, bramato e odiato il sesso in modi che la maggior parte della gente non può nemmeno immaginare. Sconvolgerei le loro menti. L’ho regalato senza un minimo di sentimento alla persona che avevo di fronte e spesso l’ho accettato da chi sapevo non riusciva a sopportarmi.
Quando arriva al college, però, tutto è destinato a cambiare grazie a due ragazzi che si insinuano così profondamente sotto la sua pelle da non riuscire a resistere dall’innamorarsi di entrambi.
Ryder Ashcroft e Brock Cunningham rispettivamente il quarterback e il capitano della squadra di football della scuola, sono migliori amici ed entrambi sono sexy come il peccato.
Due ragazzi diversi sotto molteplici aspetti, diversi come il giorno e la notte, ma che condividono con la protagonista una buona dose di dolore e tormento.
Ryder è rude e misterioso. Il suo sguardo promette minacce, ma i suoi meravigliosi occhi blu nascondo un velo di tristezza e malinconia che toccano il cuore. Il suo fisico tornito e meravigliosamente muscoloso è coperto di inchiostro che gli solca le braccia in spesse linee colorate.
Brock sembra essere l’esatto opposto, se Ryder è il bad boy lui è il classico bravo ragazzo, con i suoi capelli chiari e i dolcissimi occhi verdi è dolce e sensibile e sembra saper dire sempre la cosa giusta al momento giusto, dote che gli serve per conquistare le ragazze senza apparire lo stronzo di turno come il suo migliore amico.

Ryder e Brock riescono entrambi ad accendere i sensi di Amber come nessun ragazzo è mai riuscito a fare prima. L’attraggono entrambi pazzamente, ed entrambi provano qualcosa per lei.
Brock ricoprendo le vesti dal cavaliere dalla scintillante armatura che salva la donzella in pericolo, la corteggia in un modo dolce e attento fino a farla capitolare ai suoi piedi e oltre l’attrazione divorante entrano in gioco anche dei sentimenti forti e potenti che scaldano il cuore ghiacciato di Amber che riesce, finalmente, a provare emozioni per le prima volta nella vita. Ma l’amore per Brock non basta a farle dimenticare il migliore amico del suo ragazzo, non riesce a dimenticare e ad ignorare i brividi caldi che le ricoprono la pelle ogni volta che Ryder e a distanza ravvicinata e che posa i suoi magnetici occhi blu su di lei. Totalmente incapace di resistere, decide di non opporsi alla chimica che sente e di lasciarsi andare fino a scoprirsi innamorata anche di Ryder.
Brock è come un fratello per me, il mio migliore amico da quando eravamo bambini. La mia mente è fottuta, sta combattendo una battaglia che sono sicuro perderà. Quando sono vicino ad Amber, ogni linea di confine che non dovrei varcare diventa indistinta, rendendo confusa la direzione indicata dalla mia bussola morale. Lei mi rende cieco di fronte a ciò che so essere sbagliato, facendo succedere l’inevitabile. Sto per commettere il peccato dei peccati: porterò via la ragazza a Brock da sotto il suo naso, senza pensarci due volte.
Territorio pericoloso all’ennesima fottuta potenza.
Ed è così che ha inizio un gioco torbido e perverso, una sorta di triangolo amoroso che da vita ad una storia malata, insana e pericolosa.
 «Mi rifiuto di dividerti ancora con lui, e se pensi che lo farò mai, sei più pazza di quel che pensavo!». Con il petto che si alza e si abbassa, lascia cadere la mano di lato, con la testa china per il dispiacere, abbassando il tono della voce. «Cristo, pesca, ho bisogno di te per me. Non lo vedi? Non lo senti? Ti ho amato dall’istante in cui ti ho posato gli occhi addosso, dall’attimo in cui sei entrata in quella maledetta caffetteria-barra-mensa, e niente potrà mai cambiare questa realtà. Ho bisogno di te. Tutto di te. Il tuo dolore, la tua bocca da sbruffona, la tua magia, i tuoi incubi, i tuoi sogni, la tua felicità, il tuo… futuro. Posso vivere senza il sole, ma non posso esistere senza di te. Questo è il mio, di punto. La mia cazzo di verità scomoda».
 So che dalla trama così come ve l’ho raccontata sembra il classico libro che narra di una triangolo amoroso, ma vi garantisco che non è così, c’è molto altro dietro, ma ho preferito non entrare troppo  nel dettaglio per evitare di spoilerare l’intero romanzo a chi ancora deve leggerlo, ma vi garantisco che in questa storia niente è come sembra.
È una storia dalle tinte forti e oscure – certo è pur sempre un new adult e quindi molto lontano dalle tinte oscure tipiche dei dark romance – ma è comunque capace di immergere il lettore in un insana perversione.
Come ho detto più su ho faticato ad entrare in sintonia con la storia, per la prima metà abbondante del romanzo avrei tanto voluto abbandonare la lettura che andava a rilento, ma ad un certo punto mi sono trovata catapultata in una storia d’amore così tanto distruttiva e immorale che mi ha lasciato totalmente disarmata e, lo ammetto, mi ha intrigata e lasciata senza fiato. 

Ma nonostante ciò la valutazione finale del romanzo non è positiva,  perché gli elementi negativi hanno superato di gran lunga quelli positivi.
Prima nota negativa sono stati i personaggi, non tutti sia chiaro, ma due su tre sono assurdi.
Amber è… non c’è un modo carino per dirlo, quindi scusate il francesismo, è una cagna in calore della specie peggiore. Per lei il sesso è la cura per il male del mondo e non lo nega affatto, ma al contrario ammette tranquillamente che tutti i problemi sono risolvibili con una sana scopata.
In diciannove anni di vita non si è mai innamorata, ma ora ama due ragazzi ed è super convinta di poterli tenere entrambi, di non dover fare una dannata scelta del cavolo.
Del resto, perché scegliere se puoi avere la botte piena e il marito (in questo caso) ubriaco. Giusto Amber? Be, ti do una dritta ragazza. È sbagliato! 
 «Io… non so se riesco a scegliere uno di voi due. Ho bisogno di entrambi per ragioni diverse. La verità è scomoda, dolorosa, ma non posso immaginare di andare avanti senza ognuno di voi al mio fianco». 
Brock Cunningham è disgustoso. Dico davvero, è un essere ripugnante e vomitevole, e se vi apprestate a leggere questo libro non fatevi ingannare dai suoi metodi dolci e coccolosi da principe azzurro, questo ragazzo è un attore nato ed è marcio dentro. Anche lui, come Amber, è condizionato  da un passato che ha terribilmente segnato la sua famiglia, compie gesti totalmente illegali e che superano di gran lunga la soglia della moralità, e lo fa giustificando le sue azioni con scuse assurde e patetiche.
È egocentrico in modo detestabile, e ha delle passioni malate e perverse che gli fanno prendere delle decisioni da coglione patentato delle quali finirà per pentirsi amaramente.
L’unico personaggio positivo dell’intero romanzo è Ryder.
Ryder Aschroft è il più tipico dei bad boy. Arrogante, sprezzante e invadente. È il casanova impenitente, quello che si porta a letto ogni ragazza carina che mostri un briciolo di interesse nei suoi confronti e che poi la lascia il giorno dopo, comportandosi da stronzo perfetto. Ma Ryder non è solo questo, perché è davvero il più tipico dei badass, ma come la maggior parte dei cattivi ragazzi si scopre che in realtà nasconde nel petto un cuore d’oro dannatamente dolce. Un cuore che gronda amore per la sua sorellina gravemente malata, e che batte come un pazzo ogni volta che posa gli occhi sulla fidanzata del suo migliore amico. Lui cerca di starle lontano perché sa che metterebbe a rischio un amicizia duratura, ma non sa resistere allo sguardo triste di Amber, uno sguardo che quando è insieme a lui si trasforma perché tramite le sue parole dolci e profondo riesce a convincerla che lei è una bella persona, e che si merita anche lei di essere felice.
Ryder sebbene faccia parte del triangolo e anche il personaggio secondario, quello che per buona parte della lettura resta ai margini del racconto, e sono proprio le parti in cui lui è meno presente ad essere le  più noiose, ma dalla seconda metà inizia a prendere possesso della scena e il tutto diventa molto più interessante, perché vi garantisco che non potrete non perdere la testa per lui e fare un tifo sfegatato per il #TEAMRYDER.
Certo che amo Ryder. Lo amo in più modi di quanti ne ritenessi possibili. Lo amo così tanto da far male. Lo amo come la terra ama il calore del sole. La mia metà incondizionata ha sussurrato il suo amore nella mia anima, e tutto il mio essere è perso senza la sua presenza tranquillizzante.
Eppure come faccio a definire amore quello che provo per Ryder, quando i miei sentimenti per Brock rimangono gli stessi, intatti in tutto ciò che sono? C’è stato un momento nella mia vita in cui non riuscivo a mettere insieme un sentimento che valesse una briciola, figurarsi l’amore, per chiunque, e il mio cuore era chiuso anche al solo pensiero, mentre restavo da sola, spaventata a morte. Ho visto in cosa si trasforma l’amore: è la malattia più letale per l’umanità. Ma eccomi qui, con il petto che sanguina per due uomini diversi, spaccato a metà fra la persona a cui appartiene sinceramente e la persona che ama davvero e di cui ha bisogno per produrre un altro battito.
Personaggi a parte, altra nota negativa è lo stile dell’autrice caratterizzato da una narrazione lenta in maniera estenuante tanto da rendere questo libro la storia infinita. “Innamorata di uno sconosciuto” sono quattrocentottanta pagine, la metà delle quali sono totalmente inutili. La McHuge è molto, troppo, prolissa si concentra maggiormente su alcune parti del romanzo che non servono al fine della storia ma che la rendono solo lenta e a tratti noiosa, infatti ne ho saltate parecchie, e tralascia di spiegare nel dettaglio parti che invece meriterebbero un approfondimento perché fondamentali al fine della narrazione. Tutto ciò condito ad un linguaggio troppo volgare e colmo di parolacce hanno fatto sì che non riuscissi ad appassionarmi fino in fondo alla storia.
Altra nota stonata, che so non essere colpa dell’autrice, ma che ha influito in modo negativo sulla valutazione finale è l’editing. Non ho apprezzato per niente la scelta di alcuni modi di dire tipicamente dialettali che finiscono per rendere il tutto molto ridicolo, rovinando quelli che sono gli attimi migliori. Come per esempio, nelle scene più romantiche e bollenti sentir Ryder chiamare Amber “zia” è semplicemente atroce.
 Ma quello che mi ha fatto arrabbiare più di tutto è il finale!
Se vi apprestate a leggere questo libro sappiate che il finale non esiste.
Innamorata di uno sconosciuto” termina con il più grosso e grasso cliffangher mai esisto nella storia della letteratura degli ultimi anni. No, non sto esagerando sono dannatamente seria.
Questo libro sono quattrocentottanta pagine di supplizio e tormento per poi arrivare alla fine per non sapere chi cavolo ha scelto Amber, ma non solo questo, perché nelle ultime righe accade un qualcosa che vi lascerà a bocca aperta e spalancata e con la voglia di lanciare il kindle contro il muro.
E volete sapere qual è  la parte più divertente, quella che mi ha fatto scoppiare in una risata isterica in stile invasata; il secondo romanzo ancora non esiste. Dal lontano 2014 non è ancora stato scritto nemmeno in lingua originale, e io non so quanto cavolo dovremmo aspettare per vedere una degna conclusione per questa storia che anche se ha avuto mille lati negativi vorrei vedere concludersi nel migliore dei modi.

Innamorata di uno sconosciuto” è uno di quei libri che io non so mai se consigliare. È una storia che non verrà apprezzata da tutti, ma mi sento di consigliarla a quei lettori che non hanno paura di trovare una storia lievemente oscura e dalle tinte lievemente perverse. Per quanto riguarda me,  sono 2.5 stelline, ma però non vuole essere una recensione completamente negativa, perché per alcuni versi il romanzo mi è anche piaciuto e avrebbero potuto essere tre perché gli elementi per una buona storia se fossero stati sfruttati meglio c’erano tutti.  
Il mio voto:


  

Nessun commento:

Posta un commento