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giovedì 26 aprile 2018

RECENSIONE: NEI TUOI OCCHI C'E' TUTTO - PENELOPE WARD


Titolo: Nei tuoi occhi c’è tutto

Autrice: Penelope Ward

Casa Editrice TRE60

Data di pubblicazione: 19 aprile 2018 

Pagine: 316

TRAMA:
Tutto ciò che Allison desidera è diplomarsi per curare i bambini affetti da autismo. E non le importa se, per pagarsi gli studi, deve lavorare come cameriera in un ristorante: sa che aiutare gli altri è il suo destino, e pazienza se deve aspettare un po’.
Poi, un giorno, gli occhi azzurri di Cedric Callahan si fissano nei suoi. E Allison si convince che il destino le abbia riservato una magnifica sorpresa. Tanto inaspettata quanto travolgente.
Invece il destino non c’entra affatto. Perché Cedric ha pianificato con estrema cura quell’incontro. E ha pianificato anche il seguito… tranne innamorarsi di quella ragazza dolcissima. 
Perché l’ha voluta conoscere? E perché le farà credere che sia stato tutto casuale, anche quando l’amore e la passione saranno dirompenti? Ma non si può mentire all’infinito e, quando la verità verrà a galla, la vita di entrambi cambierà per sempre…

Cosa Penso:

Vi è mai capitato di sentir parlare benissimo di un libro e non vedere l’ora di leggerlo, aspettare con ansia e trepidazione che qualche editore si decida, finalmente, a pubblicarlo? E poi quando ne viene annunciata la pubblicazione siete così felici che contate le settimane che vi separano dall’uscita?
A me sì, è capitato diverse volte, l’ultima volta in ordine di tempo che mi è successo è stato poco tempo fa, con “Gemini”, alias “Nei tuoi occhi c’è tutto” – di Penelope Ward.  
Ma se tutto ciò mi è capitato diverse volte, fortunatamente mi è capitato molto meno di frequente che un romanzo tanto atteso si verificasse, poi, una grande delusione. E “Nei tuoi occhi c’è tutto” di Penelope Ward purtroppo lo è stata!
Un libro questo, di cui avevo sentito dire meraviglie e che ero certa mi sarebbe piaciuto da impazzire, infatti, non avevo minimamente ipotizzato l’eventualità che potesse non piacermi e proprio per questa ragione il giorno di uscita sono corsa in libreria per acquistarne subito una copia.
Non mi importava che il romanzo costasse, la bellezza, di venti euro perché ero sicura che ne valesse la pena, ma invece è stata una delusione immensa e non solo per i venti euro totalmente buttati nel water. So bene che venti euro non sono un ingente somma di denaro, ma da lettrice compulsiva quale sono, valuto sempre molto attentamente quali libri comprare in carta e quali prendere in e-book e, in genere, i romanzi cartacei li scelgo con estrema attenzione e sono quelli di cui non posso fare a meno, quelli che voglio assolutamente vedere esposti nella mia libreria e ci rimango sempre malissimo quando scopro che un romanzo cartaceo è un autentica delusione. Ed è proprio questo che è stato “Nei tuoi occhi c’è tutto”, un grosso, grande flop!
Un folp talmente grosso che avrei tanto voluto mollare il romanzo a metà, ma la curiosità di scoprire cosa nascondesse il protagonista maschile ha vinto su tutto il resto e, così, ho stretto i denti e sono arrivata alla fine, anche se ammetto in tutta onestà che una volta concluso ho sospirato di puro sollievo per essermi tolta quel supplizio libroso.
In questa mia recensione non mi concentrerò troppo sulla trama, in quanto la sinossi è abbastanza esaustiva e trovo che non ci sia niente da aggiungere, ma mi concentrerò sull’elencarvi su cosa mi ha spinto a dare a questo libro un'unica e solitaria stellina. Come ho detto anche su GoodReads in uno dei miei tanti aggiornamenti di stato deliranti e rabbiosi, il primo grosso NO è per la storia narrata dall’autrice.
Assurda, è la parola che meglio la rispecchia secondo il mio modesto parare, perché tutto è un gigantesco no sense. Tuttavia, devo ammettere, che l’autrice ha il merito di saper incuriosire, in quanto è stato solo per il grande segreto che nascondeva il protagonista maschile se non ho mollato il libro prima della metà e se mi sono costretta a terminare il romanzo.
Per tutta la lettura mi sono chiesta quale fosse il suo segreto e tra i mille scenari che avevo ipotizzato non avevo minimamente intuito cosa potesse nascondere e non perché la trovata dell’autrice sia geniale ed originale, ma proprio tutto il contrario perché è talmente senza senso che proprio non può venire in mente. Vi dico solo che dopo averlo scoperto avrei tanto voluto lanciare il libro dalla finestra e se mi sono trattenuta è solo perché in strada giocavano i figli dei miei vicini di casa, non avrei mai voluto colpirli con un libro anche se orrendo.

Altro elemento che proprio non sono riuscita ad apprezzare sono i personaggi.
Devo ammettere che sulla protagonista femminile, Allyson, non ho niente da dire. Mi ha lasciato più che altro indifferente; non è una di quelle protagoniste odiose e non è nemmeno una ragazza che travolge con la sua esuberante simpatia. Ecco, a dirla tutta,  forse averi preferito trovarla odiosa, almeno qualche emozione me l’avrebbe suscitata piuttosto che il nulla più assoluto. Ma veniamo al protagonista maschile – Cedric. Lui è l’altro grosso flop del romanzo.
Viene descritto come un adone di bellezza ultraterrena, con i suoi capelli neri perfettamente scompigliati e i suoi occhi di una meravigliosa sfumatura di verde, ma nonostante ciò ha la stessa sensualità di una prugna secca.
Si definisce un play boy della specie peggiore, uno di quelli che non ama impegnarsi in relazioni durature e che fa le cosacce con le ragazze per poi piantarle quando si stufa di loro, e fin qui niente di starno in quanto il 70% dei protagonisti maschili in romanzi rosa sono così e io sono solita adorarli. Ma lui è una grande contraddizione perché i play boy, per definizione, sono sfacciati e sfrontati mentre Cedric è timido e insicuro, non che sia un male essere timidi e insicuri, talvolta queste caratteristiche in un personaggio maschile mi fanno provare una tenerezza estrema, ma i pensieri di Cedric non sono i pensieri tipici di uomo, ma sono quelli di una donna e, ragazze, hanno lo stesso effetto di una doccia fredda; passa tutta la poesia.

Onestamente mi dispiace aver fatto a pezzi, spero con garbo, questo romanzo perché “Nei tuoi occhi c’è tutto” è il romanzo di esordio della Ward e si percepisce in modo chiaro e lampante tutta la sua inesperienzaSi vede chiaramente che il suo stile di scrittura è ancora molto acerbo e immaturo, ma per quanto avrei voluto essere più indulgente con l’autrice, purtroppo non posso ignorare che il romanzo non mi ha appassionata permettendomi di entrare in sintonia con la storia e i personaggi.
Fortunatamente so per esperienza che Penelope Ward scrive molto meglio di così, con il tempo la sua scrittura è evoluta e sa come conquistare il lettore. Se non avete mai letto la Ward vi consiglio di cominciare con altri romanzi scritti da lei come per esempio OdioAmore(click sul titolo per la mia recensione) o magari con “Non avrai segreti”, tuttavia non voglio dirvi non leggere questo libro, perché in moltissimi lo hanno adorato e forse lo adorerete anche voi, ma se posso darvi un  consiglio: leggetelo solo dopo aver letto altro di questa autrice.
Il mio voto:



4 commenti:

  1. Oh che peccato Frency. E' bruttissimo quanto si hanno delusioni del genere, anch'io non vedevo l'ora di leggerlo ma ora sono un pò smontata :-( intanto mi segno quelli che hai citato così vado sul sicuro

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    1. Susy mi è dispiaciuto perchè ho letto pareri bellissimi e le mie aspettative erano alte, magari a te piace quindi non farti influenzare dalle mie parole 😄

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  2. Povero Cedric, credo sia stato caratterizzato davvero male T_T Ora, però, voglio dire... Penelope Ward da sola (e con la Keeland), ha una marea di titoli tra cui potevano scegliere per tradurli... e mi portano il primo e quello più scricchiolante??? Uffa. Leggiti Neigbor Dearest. O Stuck-up suit, sono fantastici! ^_^

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  3. come sai a me è piaciuto anche se l'inizio invece promette male. Ma è bello così, i gusti sono gusti!
    E poi mi sono divertita molto a leggere la tua recensione

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