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martedì 22 dicembre 2020

RECENSIONE: NON FIDARTI DI ME - CHIARA CILLI

Dark Contemporaneo
Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. Se ne raccomanda la lettura a un pubblico adulto e consapevole
 
Titolo: Non Fidarti di Me

Serie: Blood Bonds # 8

Genere: Dark Contemporaneo

Editore: Selfpublished

Pagine: 151

TRAMA:
Credevo che Katerina sarebbe stata colei che mi avrebbe salvato.
Credevo che sarebbe stata una missione semplice, rapida, pulita.
Poi l'ho trovata nei sotterranei, nella mia stanza.
Invece mi sono avvicinata troppo.
Ora siamo nelle grinfie del mio mostro.
Non avrei mai pensato che Armand Lamaze custodisse un segreto così tremendo.
E non importa quanto lotteremo per liberarci.
Ora devo sopravvivere a qualcosa che non avevo programmato.
Katerina non uscirà viva da qui.
Lo vedremo, Lamaze.


Cosa Penso:
Era da tempo che non leggevo un romanzo di Chiara Cilli, in genere i suoi libri li ho sempre letti in anteprima, partecipando ai suoi release blitz o review party, ma questa volta mi sono presa una piccola pausa e non perché le sue storie mi avessero stufata e non avessi più voglia di leggerla, niente affatto, ma semplicemente l’ottavo capitolo della serie Blood Bonds è uscito la scorsa primavera,
non ricordo esattamente quando e non so dire se eravamo ancora in lockdown o meno, ma era un periodo in cui avevo bisogno di positività e di letture allegre e spensierate, perchè anche se il covid non ha colpito direttamente la mia famiglia, l’intera situazione mi ha scossa parecchio e la mente del maggiore dei fratelli Lamaze, con le sue cruente e sanguinarie perversioni, non era per me ilposto adatto in cui approdare.
Ho quindi preferito prendermi una piccola pausetta e iniziare il romanzo in un momento migliore, come vedete non ho tardato poi tantissimo, perché qualche settimana fa ho recuperato l’e-book su amazon e mi sono dedicata a “Non fidarti di me” e mio Dio ragazzi, che lettura!!
Se non avete letto questo romanzo mi risulta davvero difficile spiegarlo a parole e senza fare spolier, per questa ragione la mia recensione sarà più breve rispetto ai miei soliti prolissi standard, ma non commettete l’errore di pensare che sia perché mi è piaciuto meno rispetto agli altri romanzi che compongono la serie, perché non è affatto così.
Dovete sapere che Chiara Cilli ha fatto di questo ottavo capitolo della serie Blood Bonds un piccolo concentrato di emozioni vivide, travolgenti e sconquassanti che colpiscono la bocca dello stomaco con una forza brutalmente micidiale e fa male,cazzo. Un male cane.
Non fidarti di me” è un romanzo breve, conta all’incirca centocinquanta pagine, che se da un lato si leggono in una manciata di ore dall’altro lato sono dolorose e taglianti come le lame dei coltelli che tanto amava il povero Andrè.
Le vicende si svolgono in poche ore all’interno della stanza degli orrori di Armand, dove lui è intrappolatom con i fantasmi che albergano nella sua mentem e dove quel mostro di Vladilenia Lamaze affonda i suoi sozzi artigli nell’anima oscura di suoi figlio maggiore.
Armand è in trappola in un modo cruento e sanguinoso dove il senso di colpa per quello che ha fatto l’opprime, ovviamente io non vi svelerò a cosa mi riferisco, ma sarà Armand stesso a svelarvelo, tramite numerosissimi flashback, che ci fanno scoprire informazioni interessantissime su tutta la famiglia Lamaze. 
Vorrei potervi raccontare ogni più piccolo dettaglio, perché tutto mi ha lasciato deliziosamente sconcertata, basita e con il cuore in frantumi piccolissimi. Per cui io vi avviso; ne uscirete dilanianti. Ma se seguite questa autrice da tempo, sono certa che la sensazione non sarà nuova, perché Chiara lo fa sempre.
Il vostro cuore sarà a pezzi per Armand vittima di una donna che avrebbe dovuto amarlo e proteggerlo e che, invece, si è rivelata più mostruosa del padre dei tre ragazzi. E avrete, inoltre, il cuore spezzato per Henri e André, entrambi piccole vittime senza colpa di un gioco finito male.
Tra queste pagine vediamo come tutti e tre i fratelli sono stati danneggiati irrimediabilmente proprio dalle due persone che avrebbero dovuto amarli e proteggere dalle brutture del mondo.
 
Credo che il protagonista indiscusso di “Non fidarti di me”  sia proprio lui, Armand che ci mostra tutto se stesso aprendo una finestra su un passato tremendo, ovviamente tra queste pagine è presente anche Ekaterina Kuznetsov, ma ho trovato il suo ruolo un pelo marginale, anche se contrariamente alle mie previsioni, mi è piaciuta tanto anche lei.

Tra queste pagine Ekaterina ci mostra la sua battaglia interiore, che attua con il suo alterego.
Come probabilmente ricorderete dal libro precedente – “Non toccarmi” (click sul titolo per la mia recensione) – Ekaterina è una donna con una missione ben precisa, un compito che le è stato impartito dalla regina Neela Sarapova, che deve assolutamente portare a termine. Ora, però, è intrappolata nei sotterranei degli orrori, alla disperata ricerca di una connessione con Armand, che potrebbe ucciderla da un momento all’altro.
«Armand.» La voce di Katerina mi attirò come il canto di una sirena. «Parla con me.» Il suo sguardo mi ghermì quasi con ferocia, risucchiandomi nella sua intensità. «Ci siamo solo tu e io, come prima.»
La tristezza mi velò gli occhi. «Non quaggiù», dissi in un sussurro intriso di rabbia. «Non siamo soli, qui.»
Tutto ciò mentre cerca disperatamente di tenere a bada il suo alterego, che intrappolato dietro una gabbia di ferro, scalpita per uscire e iniziare una guerra sanguinosa con il maggiore dei tre fratelli e obbedire alla sua Regina.
 
Come vi ho accennato nel romanzo precedente se Armand credevo fosse quello più misurato e pacato dei Lamaze, mi sono ampiamente ricreduta e ora sono davvero curiosa di capire quando è profonda la sua torbida perversione e quanto è realmente disturbato.
Onestamente non so ancora dirvi se lo amo o meno. Con i suoi fratelli, prima con Henri e poi André è scoccata immediata la scintilla, soprattutto il più piccolo ha conquistato il mio cuore e, infatti,  non mi riprenderò mai dagli accadimenti di “Per sconfiggerti” ” (click sul titolo per la mia recensione). Ma con Armand sto ancora cercando di inquadrarlo bene e la giuria deve ancora emettere il suo verdetto.
Ekaterina, anche se un pochino si è riscattata ai miei occhi, non potrò mai davvero perdonarla e, da un lato, continuo a sperare che Nadia Volkov gliela faccia pagare per quello che ha fatto, anche se forse il dolore di Rina e il  tormento che trapela ogni volta che pensa a quello che per lei era un migliore amico è una punizione dolorosa con cui convivere per tutta la vita.
 
Ancora una volta non posso far altro che complimentarmi con l’autrice che riesce sempre ad emozionarmi profondamente e farmi provare sensazioni contrastanti. A colpi di flashback è riuscita a fare crollare tutte le mie certezze e ha messo in discussione sentimenti che sono stati capi saldi per sette romanzi, e non lo dico tanto per dire, perché è riuscita con una manciata di parole a farmi guardare ad Antoine Lamaze con occhi del tutto nuovi, certo lui è un mostro e lo resterà sempre, ma anche con lui vi si spezzerà il cuore… non dico altro a tal proposito, ho già parlato troppo.
 
Non fidarti di me”  è probabilmente un romanzo molto più introspettivo rispetto gli altri capitoli della serie, dove la violenza tipica del genere dark si è manifestata principalmente  dal punto di vista fisico, ma qui invece è sviluppata a livello più mentale e psicologico e sono davvero curiosa di scoprire dove tutto questo ci porterà nel nono capitolo, quello che va a concludere la casata dei Lamaze. E spero davvero che la nostra Chiara non ci faccia attendere troppo perché io nono sto davvero nella pelle dalla voglia di leggerlo. 
Il mio voto:


 

2 commenti:

  1. Una recensione stupenda, Frency, grazie davvero!!! Armati di super coraggio per Non Tradirmi ahahahahahahahahahah Un abbraccione e buone feste ♥

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    1. Inizio a prepararmi già da ora... anche se ho paurissima;)
      Buone feste anche a te ♥

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