Autrice: Penelope Douglas
Casa Editrice: Newton Compton
data di pubblicazione: 24 Aprile
Pagine: 583
TRAMA:
Una casa sperduta nel bosco. Il capovolgimento di ogni regola. Un inverno indimenticabile.
Tiernan De Haas non ha avuto un'infanzia felice. È cresciuta tra agi e ricchezza, ma non ha mai conosciuto l'amore di due genitori presenti. E così, quando un incidente distrugge la sua famiglia, Tiernan sa che dovrebbe essere devastata, ma non riesce a provare nulla. Dopotutto è sempre stata da sola. Ad assumere la sua tutela per due mesi, prima che compia diciotto anni, è Jake Van der Berg, fratellastro di suo padre, che vive insieme ai due figli, Noah e Kaleb, in una casa sulle montagne del Colorado, tra i boschi. Tiernan sarà in grado di affrontare il freddo rigido dell'inverno in arrivo?
Cosa penso:
Ha bisogno di molte cose, tutte cose che non si possono comprare. Ha bisogno di ridere e di ubriacarsi. Ha bisogno che qualcuno le faccia il solletico, la coccoli, le faccia perdere il controllo e la prenda in giro. Non voglio vederla piangere, ma se dovesse capitare vorrei che sapesse di poter contare su di me. Lei ha una casa.
Uno dei libri più discussi e chiacchierati degli ultimi tempi è, senza dubbio, Io ti proteggerò di Penelope Douglas, un romanzo che oltreoceano ha creato molto, moltissimo, scalpore e che non vi nego, io non vedevo l'ora di leggere. Bene, ora che l'ho finito posso dire che non era quello che mi aspettavo, dalla Douglas mi aspettavo qualcosa di diverso, qualcosa di più. So bene che gli amanti della Douglas probabilmente vorranno strozzarmi adesso, ma dopo un attenta e profonda riflessione, posso dire che non mi è piaciuto e ne sono super dispiaciuta, perché la Douglas ha scritto dei romanzi che mi hanno scavato un solco nel cuore, come Bully e Corrupt, per citarne giusto un paio, che sono per me letture indimenticabili. Ma questo proprio non mi è piaciuto, non perché sono rimasta sconvolta dalle situazioni descritte, perché lontane dalla mia comfort zone libresca. No, niente di tutto questo, semplicemente non sono riuscita a sentire un briciolo di emozione, non ho provato quel brivido caldo che mi solca la colonna vertebrale nelle scene più intense e non mi sono per niente sentita in sintonia con i personaggi, con nessuno di loro. Mentre leggevo sembravo un automa, andavo avanti una pagina dietro l’altro, anche abbastanza incuriosita dalla storia, lo ammetto, ma senza quello che rende una lettura per memorabile. E lo dico con estrema tristezza, perché questo romanzo probabilmente lo dimenticherò nell’arco di un paio di mesi.