giovedì 17 ottobre 2019

RECENSIONE: SEMPRE LEI DI VALENTINA FERRARO


Titolo: Sempre Lei

Autrice: Valentina Ferraro

Casa editrice: Self Publishing

Data di pubblicazione: 18 Settembre 

Pagine: 459

TRAMA:
Eva Carter ha una missione: sopravvivere al suo primo anno di college a New York City, mantenere la media alta, impegnarsi anima e corpo nel nuoto per non perdere la sua borsa di studio e rendere, così, orgogliosi i suoi genitori.
Theo Steinfield ha un piano preciso: passare a pieni voti l’esame di ammissione per la scuola di Legge, tenersi alla larga dai guai e rimanere monogamo per più di due settimane consecutive.
Lei odia le feste. Lui le organizza.
Lei è ligia alle regole. Lui le infrange. Tutte.
Lei è la ragazza giusta per mettere la testa a posto. Lui è il ragazzo giusto per spezzarle il cuore.
E se un segreto ingombrante, un sogno da realizzare a qualunque costo e la buona volontà di mantenere le distanze da quella ragazzina intoccabile non fossero sufficienti? Cosa farà Theo quando si troverà di fronte alla scelta più importante della sua vita: rimarrà con lei o partirà per sempre?

Cosa Penso:

Valentina Ferraro è una garanzia per me, si è scavata un posticino nel mio cuore con la serie The Matching Scars  e li è rimasta. La seguo  sui vari social per essere sempre aggiornata sulle sue pubblicazioni e appena ne annuncia una nuova attendo l’uscita con ansia e trepidazione, è stato così con la nuova serie che sta scrivendo; Naked Truth ed è stato così anche con “Sempre lei”.

Era fine Giugno, se non sbaglio, quando ha comunicato la data di uscita di questo romanzo e io esaltata come mai nella vita ho contato i mesi, le settimane, i giorni e persino le ore, siccome amazon ha deciso di farci penare parecchio, rendendo il libro disponibile dopo un mucchio di ore. Ore in cui ho consumato il tasto f5 della tastiera del mio pc per aggiornare la pagina in continuazione. Ma vi posso garantire che questo romanzo è valso ogni secondo d’attesa, siccome è stato una lettura straordinaria, una di quelle che avrei tanto voluto non finissero mai.
Confesso che ero un po’ preoccupata per l’uscita di questo libro, le mie aspettative erano così alte che il rischio di una delusione bruciante era proprio dietro l’angolo, del resto pur essendo un romanzo stand alone, che inizia e finisce tra queste pagine, è comunque strettamente legato alla serie The Matching Scars e le sue novelle. Una serie, quella della Ferraro, che ho amato profondamente e avevo parecchio timore che “Sempre lei” non fosse all’altezza dei precedenti e che fosse stato scritto solo per accontentare le lettrici, del resto la letteratura rosa contemporanea è piena zeppa di casi di questo tipo; con autrici che hanno rovinato intere serie perché incapaci di dire addio ai loro personaggi, se devo citarne una mi viene in mente Jamie McGuire con la serie The Maddox Brothers (Bellissimi i primi libri ora, però, è il momento di passare oltre), ma per fortuna non è questo il caso e posso dire a gran voce che leggerei altri mille romanzi che hanno come protagonisti i ragazzi Carter.
 Se avete letto la serie The Matching Scars e i suoi spin-off probabilmente la protagonista femminile di questo libro non solo l’avrete già incontrata, ma sono certa che la ricorderete bene; lei è Eva Carter
– la protagonista della novella “
Come un uragano” e l’unica figlia di Benjamin Carter e Cat – sicuramente, se l’avete letta, ricorderete bene il finale della novella che ci aveva lasciato con la bocca spalancata e il fiato sospeso. Ecco che “Sempre lei” ricomincia esattamente da li: Eva Carter vola da Daytona Beach a New York City per frequentare il primo anno alla Columbia University, accompagnata da mamma e papà, appena arriva al suo dormitorio incontra il suo vicino di stanza, un ragazzone irresistibile e tatuato che mette subito in allarme papà Ben: “Eva quello che è esattamente il genere di ragazzo da cui devi stare alla larga!” le dice. Parole che fanno ridacchiare Cat e che ricordano al lettore l’inizio della serie principale.
E così ha inizio l’avventura di Eva alla Columbia, in una nuova città, lontana dai suoi genitori e dalla squadra di innumerevoli cugini, tutti maschi, che l’hanno sempre protetta come se fosse una pietra rara e preziosa.
Nonostante il timore iniziale e la malinconia di casa, Eva inizia il suo primo anno di college con la voglia di conquistare il mondo e di fare un mucchio di esperienze nuove, ma di certo non si sarebbe mai aspettata di perdere la testa per il suo vicino di stanza: Theo Steinfield.
Theo e Eva.
Eva e Theo.
Così diversi e opposti caratterialmente da non avere nulla in comune.
Lui è all’ultimo anno, lei è una matricola.
Lui è uno dei ragazzi più popolari del college, lei cerca il più possibile di passare inosservata.
Lui è il più classico dei bad boy, lei la tipica brava ragazza.
Nonostante tutte le differenze, però,  basta uno sguardo soltanto per far scoccare la scintilla.
Odio che lui mi veda come qualcuno da proteggere, mentre io sento lo stomaco andare in fiamme e la gola seccarsi ogni volta che parliamo. 
Eva perde la testa per Theo quasi all’istante, ma lui inizialmente la vede come una sorellina minore da proteggere e non come la ragazza da frequentare, almeno questo è quello che Theo continua a raccontarsi per giustificare quell’istinto protettivo che si accende ogni volta che la vede nella sala lavanderia o alle feste del campus.
Lui con i suoi occhioni blu come il mare, il fisico muscoloso e scolpito e le braccia coperte di inchiostro è il più classico dei casanova impenitenti, quello che non vuole una relazione seria e cerca solo ragazze non interessate a coinvolgimenti sentimentali, ma un bacio rubato durante una festa cambia tutte le carte in tavola e le complica in maniera squisitamente deliziosa…
Le mie labbra toccano le sue, la mia lingua lo cerca e lo trova per un brevissimo istante. Mi aspetto di tutto, i fuochi d’artificio, le sirene, la fine del mondo, ma non quello che succede dopo. Theo si irrigidisce di colpo, prima mi preme con più forza contro di sé, quasi soffocandomi, e una frazione di secondo dopo si stacca con un gesto brusco, allontanandomi con entrambe le mani. Fa un passo indietro e va a sbattere contro un paio di ragazzi. Serra le labbra e mi fissa confuso, scioccato... arrabbiato. «Che cazzo stai facendo?».
Vorrei proprio poter continuare nel racconto e svelarvi ogni più piccolo dettaglio, ma devo assolutamente censurarmi  altrimenti rischierei di rovinarvi la lettura e questa è una di quelle letture che non vanno assolutamente rovinate, ma che vanno scoperte poco a poco perché solo così potrete godervi pagina dopo pagina, attimo dopo attimo.
Come sempre quando leggo uno dei libri di questa autrice cerco di andarci piano, di far durare più a lungo possibile la lettura, ma è semplicemente impossibile e tutte le volte vengo rapita dalla storia, inesorabilmente intrappolata dentro le sue maglie e del tutto incapace di staccarmi dal kindle. Se avete già letto altri romanzi di questa autrice di certo saprete che non sto mentendo, se invece vi accingete a fare la sua conoscenza con “Sempre lei”, sappiate che da dipendenza e ci sono altissime probabilità che vi ritroverete intrappolati in un tunnel senza fine, senza alcuna possibilità di scampo e senza ombra di ragionevole dubbio vi troverete a divorare uno dopo l’altro tutti i suoi libri. Perché Valentina Ferraro è una di quelle autrici con la straordinaria capacità di saper creare emozioni potenti con la sua penna. Le sue storie sono così tanto appassionanti da far si che il lettore si lasci coinvolgere dal racconto anima e corpo e che entri in una profonda empatia con i personaggi. Sicuramente mentre leggerete questo romanzo sentirete il cuore battere fortissimo e saltare innumerevoli battiti all’interno del vostro petto, lo stomaco vi brucerà dolorosamente e sentirete il bisogno di ingurgitare blister di antiacido come se fossero caramelle, perché lei ci tiene
costantemente sul filo del rasoio e molto probabilmente si diverte come una matta a giocare con i nostri sentimenti, mettendo in gioco i suoi personaggi.
L’angst è uno degli elementi che più amo dei suoi libri, ne sono tutti pieni zeppi e adoro la sensazione che mi fa provare: quell’angoscia che qualcosa possa andare storto mentre nel profondo del cuore si spera ardentemente che i personaggi abbiano il loro meritato happily ever after.
I personaggi che troviamo tra queste pagine mi hanno tutti rubato il cuore e li ho amati tantissimo.
Eva Carter l’avevo già conosciuta nella novella a lei dedicata, ma a suo tempo era una ragazzina alle prese con i primi amori, che cercava di ritagliarsi il suo spazio nel mondo, dovendo fare i conti con una famiglia di maschi dominanti troppo protettivi nei confronti dell’unica ragazza. E qui, lei aveva dimostrato di essere una vera forza della natura, capace di tenere testa ad ognuno di loro e oggi, al college, Eva è ancora così. È  una combattente nata, disposta a lottare con le unghie e con i denti per ottenere ciò che vuole. Molto simile al suo papà, infatti proprio come lui vede il mondo in bianco o nero, ma anche molto simile a mamma Cat: dolce e tenera, ma al contempo cocciuta e testarda, la tipica ragazza che sa trasformarsi in un vero uragano quando la situazione lo richiede.
Theo Steinfield è il protagonista maschile e mi ha conquistato fin dal primissimo istante, prima con la sua bellezza mozzafiato; gli occhi blu come l’oceano, i tatuaggi che si arrampicano sulle braccia tornite e poi con il suo caratteraccio da tipico bad boy; sfacciato, impertinente è un casanova da strapazzo, quello che non vuole impegnarsi in una relazione seria e che spezza cuori con la stessa facilità con cui strappa mutandine. Eva entra nel suo mondo e, come un uragano dalla forza distruttrice, lo stravolge facendogli crollare tutte le sue certezze e così scopriamo che anche Theo come tutti i cattivi ragazzi che si rispettino ha un cuore d’oro, dolce e tenero come un panetto di morbidissimo burro.
Sapevo che sarebbe stata la mia rovina, che se le avessi lasciato anche solo uno spiraglio lei avrebbe trovato il modo per insinuarsi nella mia vita e rimanerci incastrata dentro per sempre.
Theo e Eva insieme sono fantastici e super carini; si piacciono, si stuzzicano di continuo, discutono ripetutamente, ma i sentimenti sbocciano con calma e sembra che il loro rapporto sia un lungo preliminare che fa arricciare le dita dei piedi.
«Sai cosa mi ha detto mio padre?». Riporto l’attenzione su Theo. I muscoli del suo viso sono contratti, ma i suoi occhi sono malinconici. «No». «Mi ha detto: “Theo, se questa ragazza è speciale anche solo la metà di quello che è sua madre, allora non hai scampo. Sei già fregato. Ti entrerà sottopelle, ti stravolgerà la vita e sarà la cosa più bella che potesse capitarti. E non potrai farne più a meno. Quando se ne andrà, perché lo farà, non sarai mai più lo stesso. Ti spezzerà il cuore. Potrai amarla più di tutto, offrirle il mondo intero su un palmo di mano, rinunciare ai tuoi sogni per lei, ma alla fine sceglierà il suo primo amore. Tornerà da lui e tu non avrai armi a disposizione con le quali combattere. E nessuna donna dopo di lei colmerà quel vuoto”».
Tra queste pagine inoltre ritroviamo il clan dei Carter al gran completo; Marc e i suoi figli, di cui vorrei un romanzo per ciascuno, soprattutto su Logan Carter … quindi Valentina se mi leggi, ti prego pensaci seriamente perché renderesti le tue lettrici davvero super felici.
E ovviamente ritroviamo Cat e Ben, che devo ammettere mi fa strano vederli genitori di una ventenne e immaginarli attorno ai quaranta, quando per me sono ancora i ragazzi appena ventenni che mi hanno rubato il cuore.
È bellissimo vederli ancora super innamorati ed favoloso vedere Ben nella veste di  padre premuroso, protettivo e geloso della sua bambina, il rapporto che condividono – lui e la sua Vipera (come soprannomina sua figlia) – mi ha fatto sciogliere il cuore.
Qui inoltre ritroviamo anche Julian, e devo dire che i miei sentimenti per lui non affatto sono cambiati. Lo odiavo allora e lo odio anche adesso.
Snob, arrogante e pomposo lo avrei volentieri preso a calci e considerate che le pagine in cui compare sono davvero poche, ma è riuscito ad indispormi comunque.

Ancora una volta mi sono dilungata davvero troppo con questa recensione e spero davvero di non avervi annoiati e quindi concludo dicendo, nel caso non si fosse capito, che ho davvero amato questo libro. Devo fare i miei più sentiti complementi a Valentina Ferraro che ha scritto una storia davvero meravigliosa, che pur essendo strettamente collegata alla sua prima serie ne prende al contempo le distanze, rendendo “Sempre lei” un romanzo del tutto indipendente che non da nulla per scontato e capace di coinvolgere il lettore anima e corpo.
So che Valentina ha più volte ripetuto che questo libro sarebbe stato davvero l’ultimo del clan dei Carter, ma io continuo a sperare che cambi idea… del resto i Carter che vorrei conoscere meglio sono ancora tanti... quindi, lettori adorati, incrociamo le dita.
Il mio voto:







2 commenti:

  1. Che bella recensione, si vede che ti è piaciuto proprio.
    Io questo libro l'ho preso al Rare anche se forse non avrei dovuto cominciare dalla fine ma leggendo tante recensioni entusiaste in giro mi sono lanciata e prima o poi mi ci fiondo

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    Risposte
    1. Ciao Susy, in realtà è uno stand alone e quindi puoi tranquillamente leggere solo questo, ma se ti posso dare un consiglio leggi anche la serie the matching scars per me è stupenda.
      Fammi sapere dopo che l’avrai letto

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