lunedì 4 novembre 2019

RECENSIONE: ELITE. OSSESSIONE E POTERE - L. PAIGE


Titolo: Elite. Ossessione e potere

Serie: Dirty Duet #1

Autrice:
Laurelin Paige

Casa Editrice: Always Publishing

Data di pubblicazione:

Pagine: 

TRAMA:
C'era una volta una ragazza, povera e bellissima, che aveva un unico desiderio: entrare a far parte dell’élite.
Sabrina è una giovane brillante, ma di origini modeste. Appena giunta ad Harvard, grazie a una borsa di studio, non può fare a meno di restare ammaliata dal fascino dorato dell’élite d’America e dal suo rampollo, il carismatico e spensierato donnaiolo Weston King.
Le insidie di quel mondo esclusivo sono più oscure di quanto Sabrina riesca a immaginare e a salvarla dal suo destino sarà l’enigmatico e tenebroso Donovan Kincaid, amico di Weston. Ma l’affascinante Donovan non è un cavaliere in armatura scintillante e, nonostante la chimica bruciante che lo unisce alla innocente Sabrina, non esita a schiacciarla e a spezzarle il cuore. Il sogno dorato di Sabrina all’improvviso si infrange, e quel mondo irraggiungibile diventa solo un ricordo lontano.

Dieci anni dopo, Sabrina è una pubblicitaria affermata quando dal suo passato riemerge Weston King, l’uomo che lei ha idealizzato, insieme a un’offerta di lavoro irrinunciabile. Ma il suo segreto più torbido e la sua fantasia più proibita, la figura cupa e diabolica che popola i suoi sogni, è Donovan Kincaid, che lei aveva giurato di non rivedere mai più.
Sabrina viene riammessa nel mondo di lusso e privilegi dei due uomini tanto ricchi quanto pericolosi, e rincomincia una partita che in realtà non si era mai conclusa, in un gioco di passione, controllo, gelosia e potere messo in moto dieci anni prima.
Come un’ombra, Donovan non è mai veramente uscito dalla vita di Sabrina, e torna prepotente a ossessionarla, sconvolgerla, sedurla, per poi cercare di respingerla e di tenerla lontano con ogni mezzo dal mondo di cui non vuole che faccia parte.
Ma ora Sabrina è una donna adulta, che conosce le regole che vigono nell’Élite e non si lascerà spezzare... neanche dall’amore.
Il magistrale racconto di un amore proibito in una favola di passione, segreti, bugie, tradimento, gelosia e potere.
Questo è il mondo dell’Élite. 

Cosa Penso:

A malincuore devo ammettere che “Elite. Ossessione e potere” di Laurelin Paige è stato per me un grosso “NO!”, una grandissima delusione su più fronti.
Devo ammettere che la colpa della delusione è tutta mia, se  mi fossi informata a dovere sulla storia e sulla trama mi sarei accorta prima che questa lettura non era affatto nelle mie corde e molto probabilmente mi sarei avvicinata a questa storia con uno stato d’animo ben diverso, o molto più  probabilmente non mi ci sarei avvicinata affatto, risparmiando tempo che avrei potuto dedicare a letture ben più soddisfacenti. Tuttavia avendo letto questo romanzo, non posso proprio ignorare tutte le sensazioni spiacevoli che mi ha strasmesso e la rabbia che ho provato nei confronti della protagonista femminile e, quindi, sono qui per parlarvene.
Non sarà una recensione positiva e vi avverto che per farvi capire bene cosa non mi è piaciuto sono presenti piccoli spolier, quindi siete avvertiti, se non volete continuare potete saltare il racconto della trama e passare direttamente alle mie conclusioni nella seconda metà della recensione.
Se seguite da tempo le mie recensioni probabilmente saprete quanto adoro le storie che parlano di tradimenti e triangoli amorosi, anche se nella vita vera sono contrarissima al tradimento, nei libri e nella finzione sono la mia perversa ossessione e questo era proprio quello che mi aspettavo di trovare in questo libro, perché questo mi aveva lasciato intendere la trama, ma in realtà non è così.
Quella che ci narra l’autrice tra queste pagine è la storia malata e perversa di Sabrina.
Quando conosciamo per la prima volta la protagonista femminile, Sabrina, ha diciassette anni ed è un anno avanti rispetto ai suoi compagni e infatti frequenta già il college, ha vinto una borsa di studio per Harvard dove ha la possibilità di costruirsi una brillante carriera. Del resto il suo sogno è proprio quello di entrare a far parte dell’elite e avere un mucchio di successo nella vita, obiettivo che potrebbe sicuramente raggiungere frequentando un università dell’Ivy League, ma Sabrina è anche una ragazzina di soli diciassette anni con gli ormoni in fermento e le ovaie in subbuglio, che si prende una cotta invalidante per Weston King; un rampollo carismatico e spensierato ed un autentico casanova impenitente, che ogni sera partecipa a feste dove si porta a casa una ragazza diversa.
Weston King le rimorchia, le scopa e poi volta pagina e Sabrina, diciassettenne illibata, desidera tanto farsi un giro sulla giostra di Weston, del resto quale ragazza normale non si tiene stretta la sua verginità per diciassette anni per poi regalarla al primo coglione del college?
Ecco, diciamo che già da qui avrei dovuto capire che il libro non faceva per me e avrei dovuto mollare la lettura, ma ho preferito andare avanti e avrei davvero desiderato lavarmi gli occhi con la candeggina quando ad una delle feste di Weston, Sabrina rischia di essere stuprata e a salvarla è Donovan Kincaid, migliore amico di Weston e assistente del professore di economia, ed è a questo punto della storia  che Donovan diventa il centro del desiderio della giovane protagonista, quello che scatena i suoi pensieri più impuri e le sue perversioni più scatenate ed è anche quello che la deflora in una maniera burbera e indecente. A questo punto avrei dovuto mollare la lettura, ma ho continuato e mi sono ritrovata catapultata avanti di dieci anni, quando Sabrina non è più una ragazzina nemmeno maggiorenne, ma una donna di quasi trenta anni che ha appena trovato lavoro nell’azienda di Weston e Donovan.
Sabrina dopo aver realizzato il suo sogno di diciassettenne, ovvero passare una notte di passione con Weston King, inizia una relazione torbida, burrascosa e perversa con Donovan, che tra sesso sfrenato al limite del lecito e maltrattamenti, che mi hanno fatta rabbrividire, finisce con un cliffangher che di certo terrà con il fiato sospeso chi ha adorato questo libro, ma non me che non solo ero al settimo cielo per averlo terminato, ma ho anche giurato che mai avrei letto il seguito.

Dopo che ho terminato questa lettura ero abbastanza perplessa, questa storia ha ottenuto un sacco di consensi, le recensioni che ho trovato sul web sono tutte super positive e tutte entusiaste, ma io che sono sempre il solito bastiancontrario continuo a chiedermi come sia possibile. Perché a me questa storia non ha fatto provare alcuna sensazione positiva, ma solo un mucchio di nervoso nei confronti della storia, una rabbia folle nei confronti di Donovan e pietà per Sabrina.
Nelle varie recensioni che ho trovato in rete, ho notato che le lettrici sono tutte impazzite per Donovan Kincaid, ma a me personalmente ha fatto davvero rabbrividire.
I bad boy stracolmi di problemi che si rifugiano dietro comportamenti al limite del lecito per dimenticarli sono da sempre la mia passione, ma non quelli come Donovan, lui è tutto ciò da cui una donna dovrebbe stare lontano, non c'è un briciolo di umanità in lui, e l'umanità sono riuscita a scorgerla in personaggi che cattivi lo sono per davvero, per esempio i Lamaze della Cilli sono animali spietati, ma li ho trovati più umani di lui e i Lamaze tagliano gole senza scrupoli.
Donovan è oscuro, tenebroso e perverso in maniera raccapricciante,  anche i Lamaze della Cilli lo sono, ma da loro te lo aspetti da Donovan no. Lui è un uomo turbato, psicotico e bipolare, che un instante vuole Sabrina e poi l’istante successivo la respinge in malo modo per poi arrabbiarsi quando si allontana (WTF ma che problema hai?).
Prima la desidera ardentemente e poi la spinge tra le braccia del suo migliore amico, mettendo in atto un gioco di potere mentale che fa totalmente soccombere la protagonista femminile.
Sabrina, invece, mi ha irritata fin dal primissimo istante e non ho mai provato, nemmeno per un secondo, dei sentimenti positivi nei suoi confronti.
Quando l’autrice la presenta ha solo diciassette anni e anche se è stata abbastanza intelligente da vincere una borsa di studio per Harvard, è frivola in maniera disarmante e con il passare degli anni non matura affatto. Sabrina non ha carattere e per tutta la durata del libro è una marionetta nelle mani di Donovan che la plasma a suo piacimento e mi ha fatto pena, davvero tanta pena.
Nel complesso il tutto è stato terribilmente irritante.
Prima di concludere è necessario premettere che non sono una fan scatenata dei romanzi erotici, le lunghe scene di sesso finiscono per annoiarmi, e solo per questo avrei dovuto stare alla larga da questa storia, ma alcuni libri di questo genere mi sono piaciuti e speravo che anche questo avrebbe fatto al caso mio. Ma “Elite. Ossessione e potere  è un romanzo che ho trovato eccessivamente perverso, non so bene come spiegarvelo e mettere nero su bianco le mie sensazioni, ma una storia di questo tipo avrei potuto trovarla adatta ad un dark romance. Infatti, se fosse stato etichettato come dark romance allora forse l’avrei apprezzato maggiormente, perché mi sarei avvicinata a questo romanzo con una mentalità diversa, ma io mi aspettavo un romance tradizionale fatto di fiori cuori e tanto amore e la storia che ho trovato è stata un autentica delusione.
Inoltre, non sono riuscita a capire Donovan fino in fondo e non sono riuscita ad apprezzarlo nemmeno un pochino. Lui vorrebbe essere un dominatore, come di quelli che si trovano in continuazione tra le pagine di un libro, ma anche quelli più perversi e crudeli generalmente rispettano la protagonista femminile, ma non lui e mi ha dato dannatamente sui nervi.
Concludo la mia recensione dicendo che lo stile di scrittura della Paige è sicuramente molto scorrevole, le 309 pagine del libro si leggono davvero rapidamente e le scene di sesso sono descritte nel dettaglio senza risultare troppo volgari, non ho avuto problemi nel terminarlo anche se la storia non mi è piaciuta. Dal punto di vista stilistico non posso dire nulla, ma è tutto il resto che per me è un grosso no e che mi fa bocciare il romanzo senza possibilità d’appello.
Onestamente dato il grosso successo della storia non me la seno di sconsigliarvela, perché voi potreste amarla, quindi leggetela se vi va e fatemi sapere cosa ne pensate, come sapete adoro i confronti libreschi.
il mio voto:


1 commento:

  1. Non l'ho letta tutta perchè dici che ci saranno degli spoiler quindi siccome devo leggerla anch'io, mi sa che aspetto e poi torno.
    Mi dispiace che non ti sia piaciuta e ora speriamo bene quando lo leggo

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