Titolo: Ignite me
Serie: Shatter me
#3
Autrice: Tahereh
Mafi
Casa Editrice:
Rizzoli
Data di
pubblicazione: maggio 2017
Pagine: 469
TRAMA:
Con il Punto
Omega distrutto, Juliette non sa se i ribelli, i suoi amici, o perfino Adam,
siano vivi. Ma questo non le impedisce di tentare di abbattere la Restaurazione
una volta per tutte. Ora lei deve fare affidamento su Warner, il bel comandante
del Settore 45. L’unica persona di cui non ha mai pensato di potersi fidare. La
stessa persona che le ha salvato la vita. Lui promette di aiutare Juliette a
padroneggiare i suoi poteri e a salvare il loro mondo morente…ma non è tutto
quello che vuole da lei.
Cosa Penso:
“Schegge
di me” era il titolo che la Rizzoli aveva scelto per “Shatter me” (click sul titolo per la mia recensione) la prima volta che decise di portarlo sugli scaffali delle nostre
librerie.
Era il lontano 2012
e il primo capitolo della serie della Mafi non
era riuscito a convincere il grande pubblico italiano.
Anche se,
personalmente non sono mai stata un amante del genere distopico, “Schegge
di me” mi attraeva come le api sono attratte dal miele.
La mia curiosità
è poi cresciuta a livelli allarmanti quando è diventato una serie interrotta e dopo
che una buona fetta di lettori richiedeva, con insistenza, la pubblicazione dei
seguiti.
Cosa avevano di così speciale i romanzi della
Mafi da spingere i lettori di tutta Italia a fare petizioni e richieste
all’editore per veder terminata questa serie?
Non lo sapevo a
suo tempo, ma una cosa era chiara; dovevo
scoprilo. Per questa ragione quando nel giugno del 2016 la Rizzoli ha
annunciato che avrebbe portato in Italia la serie completa io ho voluto
leggerla, anche se generalmente rifuggo da questo genere che non sono mai riuscita ad apprezzare
fino in fondo.
Ma siccome in
ogni regola c’è un eccezione che la conferma, forse la Mafi è la mia. Perché mi
è bastata una pagina – una soltanto –
per far scoccare la scintilla e da allora mi sono appassionata così tanto al
mondo della Mafi che ho atteso con pazienza la pubblicazione di ogni romanzo, e
se da un lato bramavo “Ignite me” come un vampiro brama una
buona dose di sangue caldo direttamente da una vena, io ero anche terrorizzata
perché sapevo essere l’ultimo libro della serie. Quello che avrebbe messo un
punto definitivo alle avventure di Juliette e la sua banda di amici e quello
che mi avrebbe separata per sempre da Aaron Warner.
Se siete avidi
lettori come me, sono certa che possiate comprendere la sensazione di disagio
dilagante che si prova quando si legge l’ultimo romanzo di una serie amata, ed
era con un peso sul cuore che ho iniziato a leggere questa storia. Ero
sull’orlo della disperazione fino a che curiosando su Goodreads mi sono accorta che - (squillino le trombe) – non è
l’ultimo! Già, avete capito bene ragazzi, non è finita del tutto!
Pare proprio che la nostra adorata Tahereh stia
scrivendo altri tre romanzi narrati proprio dal doppio Pov Juliette/ Warner, e
inutile dire che il mio cuore da avido lettore ha fatto le capriole nel petto
facendomi guardare ad “Ignite me” con
occhi completamente nuovi.
La Mafi è stata semplicemente perfetta con il
suo stile magico è riuscita a creare un mix delizioso dove l’azione sposa
incantevolmente il romanticismo così colmo di scene hot che rendono “Ignite me” uno degli young adult più
bollenti mai letti, rispettando sempre il target a cui questo genere di libri è indirizzato.
Sulla trama non
vi voglio svelare nulla perché quello che trovate scritto nella sinossi è più
che sufficiente per solleticare la vostra curiosità e permettervi di saperne
abbastanza senza però rovinarvi la lettura tramite inutili spoiler. Tutto quello che vi dirò sulla trama del
romanzo, è che riprende esattamente da dove si era interrotto “Unravel me” (click sul titolo per la mia
recensione) e da qui assistiamo a profondi cambiamenti e prese di coscienze
dei personaggi. Ed è proprio su questo punto che si focalizzerà la mia
recensione: il cambiamento e la profonda trasformazione che ognuno di loro ha
subito tra le pagine.
Il cambiamento maggiore
e più radicale è sicuramente quello della protagonista; Juliette Ferrars.
Dimenticatevi la
Juliette che abbiamo conosciuto nel corso dei due libri precedenti, la ragazza
fragile e piena di insicurezze non esiste più, è rimasta
schiacciata sotto il peso della ultime vicende accadute in “Unravel
me”. Al suo posto, ora troviamo una persona completamente diversa, una
ragazza forte e determinata e terribilmente consapevole dei suoi poteri. La
Juliette di “Ignite me” ha conquistato se stessa facendo delle sue debolezze
e delle sue paure i suoi migliori punti di forza, è cresciuta, maturata e
continua a farlo per tutta la durata del romanzo.
«Forse hai ragione. Forse non so cosa vuol dire vivere. Magari non sono ancora abbastanza umana per vedere al di là di ciò che ho davanti.» Lo guardo dritto negli occhi. «Ma so cosa significa nascondersi dal mondo. So cosa significa vivere come se non esistessi, intrappolata e lontana dalla società. E non lo farò più» dico. «Non posso. Finalmente sono arrivata a un punto della mia vita in cui non ho più paura di parlare. Dove la mia ombra non mi perseguita più. E non voglio perdere quella libertà... non di nuovo. Non posso tornare indietro. Preferirei che mi sparassero a morte mentre grido giustizia piuttosto che morire da sola in una prigione che mi sono costruita da sola.»
Qui Juliette
prende in mano la situazione e combatte con le unghie e con i denti per
ottenere ciò che vuole e non si lascia schiacciare o intimorire dai demoni
passati che cercano di insinuarsi sotto la sua pelle. Ora la sua forza d’animo
le impedisce di lasciarsi schiacciare dai dubbi e segue il suo obiettivo con
una forza senza pari.
Juliette è diventata una combattente e lo dimostra in ogni istante anche attraverso
la
narrazione, che pone il definitivo addio alle frasi barrate, che hanno
caratterizzato i primi due romanzi della serie, per lasciare spazio ad una voce
narrante che trasuda brutalità in ogni riga.
Anche
sentimentalmente Juliette ha dovuto fare chiarezza dentro di se, cercando di
capire che ruolo avessero Adam e Warner nella sua vita, due ragazzi così
diversi ma per lei ugualmente importanti. Prendere una decisione su quale dei
due scegliere inizialmente sembrava impossibile, ma la Mafi ha reso tutto molto
più semplice e la scelta da fare è stata la sola ed unica possibile.
Aaron Warner ha
conquistato il mio cuore sotto tutti i fronti e anche il suo nome si va ad
aggiungere alla lunga lista di book boy friends che mi hanno conquistata in
questi anni di letture.
In “Shatter
me” lo avevo odiato e disprezzato ed ero schieratissima nel #TEAMADAM, in “Unravel me”, avevo
abbandonato il #TEAMADAM per
schierarmi nel #TEAWARNER, perché io
ho un debole per i cattivi ragazzi dal cuore tenero e lui era riuscito a premere su tutti i
tasti giusti per farmi capitolare e per ridurmi ad un ammasso di lava liquida
nel famoso capitolo 62. Ora in “Ignite me” non posso che
riconfermare il mio pensiero su di lui.
«La gente può pensare quello che vuole. Non voglio il loro riscontro.»«Allora non ti dispiace» gli chiedo, «che le persone ti giudichino così duramente?»«Non ho nessuno su cui fare una buona impressione» dice. «Nessuno che si preoccupi di cosa mi succede. Non ho il compito di fare amicizie, tesoro. Il mio lavoro è quello di guidare un esercito, ed è l’unica cosa in cui sono bravo. Nessuno» dice, «potrebbe essere orgoglioso di quello che faccio. Mia madre non mi riconosce nemmeno più. Mio padre pensa che io sia debole e patetico. I miei soldati mi vogliono morto. Il mondo sta andando al Diavolo. E le conversazioni che ho con te sono le più lunghe che abbia mai avuto.»«Cosa… davvero?» chiedo con gli occhi spalancati.«Davvero.»«E ti fidi di dirmi tutte queste cose?» dico. «Perché condividere i tuoi segreti con me?»Il suo sguardo si adombra, all’improvviso. Guarda verso il muro. «Non farlo» dice. «Non farmi domande di cui conosci già la risposta. Mi sono reso vulnerabile due volte con te e tutto quello che ho ottenuto sono una ferita da proiettile e un cuore spezzato. Non torturarmi» dice, incrociando di nuovo il mio sguardo. «È una cosa crudele da fare, anche a uno come me.»
Aaron
Warner è un ragazzo che nella vita ha sofferto. Cresciuto con un padre
dispotico e tiranno ha conosciuto per tutta la vita solo dolore e sofferenza che
lo hanno costretto a nascondere il suo
animo sensibile. Ma qui viene fuori tutta la verità su di lui e in maniera
brutalmente sincera, la Mafi, ci mostra il vero Warner. Un ragazzo di una
sensibilità rara e dall’animo dolce che non ha affatto paura di aprire il suo
cuore e infatti mostra a Juliette tutto il suo amore esprimendo tutto quello
che prova per lei, senza celare la
sofferenza e la paura per la possibilità
di un rifiuto.
«Sei una codarda» sussurra. «Tu vuoi stare con me e questo ti terrorizza. E ti vergogni» dice. «Ti vergogni di poter desiderare uno come me. Non è così?» Abbassa lo sguardo, il suo naso sfiora il mio e riesco quasi a contare i millimetri tra le nostre labbra. Mi sforzo di concentrarmi, cerco di ricordare che sono arrabbiata con lui, arrabbiata per qualcosa, ma la sua bocca è proprio davanti alla mia e il mio cervello non riesce a smettere di pensare a come azzerare lo spazio tra noi.«Tu mi vuoi» dice a bassa voce, muovendo le mani su per la mia schiena, «e questo ti sta uccidendo.»Mi tiro indietro di scatto, staccandomi, odiando il mio corpo per aver reagito al suo, per essersi lasciato andare così. Le mie articolazioni sono fragili, le mie gambe hanno perso le ossa. Ho bisogno di ossigeno, di un cervello, devo trovare i miei polmoni…«Meriti molto più della carità» dice, con il petto che si alza e si abbassa. «Meriti di vivere. Meriti di sentirti viva.» Mi sta fissando senza battere ciglio.«Torna a vivere, tesoro. Sarò qui quando ti sveglierai.»
Il passato
di Warner mi ha fatto sanguinare il cuore, ma al contempo mi ha anche fatto
irrimediabilmente innamorare di lui, e vi sfido a non fare altrettanto e sperare
ardentemente che anche Juliette si renda conto di avere tra le mani un tesoro
prezioso.
Perché se
Juliette è convinta che sia Adam quello speciale, qui ci viene mostrato quanto
in realtà il ragazzo dolce e sensibile sia stato tutta una farsa.
Il ragazzo di
buon cuore che prende Juliette sotto la sua ala protettiva e che dimostra con
ogni più piccolo gesto quanto tenga a lei, tra queste pagine non esiste più ed è
stato soppiantato da un ragazzo rancoroso, incollerito e divorato da una gelosia accecante che esterna con rabbia bruta senza preoccuparsi di ferire chi dice di amare.
Onestamente l’ho odiato e non ho tifato per lui nemmeno un istante.
La Mafi, ancora una volta, non ha disatteso le
mie altissime aspettative, ma al contrario, le ha ampiamente superate con uno
stile che conquista il lettore e che è talmente poetico da sembrare pura magia. Le sue parole sono estremamente potenti e
graffianti che regalano emozioni talmente forti che è impossibile rimanerne
immuni. Ancora una volta la Mafi colpisce il lettore con la forza esplosiva di
una granata che fa scoppiare il cuore nel petto, tramite alcune scene dolorose
e altre così romantiche che mi hanno trasformato in tremante gelatina. Ho amato
profondamente questo libro e vedere i personaggi cambiare ed evolvere.
Juliette, Aaron e anche Adam mi hanno trascinata in un vortice di emozioni,
alcune positive altre meno, ma tutte ugualmente potenti.
Il finale l'ho trovato decisamente aperto e frettoloso – ma senza alcun cliffangher – mi ha fatto un po’ storcere il naso,
sono una lettrice che ama le conclusioni con epiloghi ben definiti, ma nonostante ciò non posso che dare a
“Ignite
me” cinque stelline piene e splendenti perchè finale a parte è stato un libro perfetto.
Il mio voto:
uh! Non vedo l'ora di leggerlo! *_* I primi due mi sono piaciuti molto. ♥
RispondiEliminaCiao Alice, se ti sono i piaciuti i primi due sono certa che anche questo lo adorerai ;)
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