lunedì 12 febbraio 2018

LE COPPIE LIBROSE: JARED&TATE




Giorno splendori,
è febbraio e da sempre è il mese dell’amore. E sì, love is the air, tra qualche giorno sarà San Valentino e gli innamorati si preparano a festeggiare la loro festa.
Ammetto che anche se sono un inguaribile romantica non ho mai amato molto questa festa. Sono un po’ cinica lo so, ma l’ho sempre trovata troppo commerciale; un modo per spendere soldi in cene, regali e cioccolatini. Ma allo steso tempo, da donna molto coerente quale sono,  adoro quando il mio ragazzo fa il dolcioso e mi porta a cena fuori, magari regalandomi dei fiori e una scatola di baci perugina… io sono una romantica molto golosa  e non so resistere al cioccolato ( per cui tesoro se stai leggendo… sorprendimi!). Ma anche se non amo troppo San Valentino e i cuori che si sprigionano nell’aria in questo periodo dell’anno non sono riuscita a resistere quando Susy del blog I Miei Magici Mondi (click sul nome per visitare il blog) mi ha invitata a partecipare ad un iniziativa speciale proprio in occasione di San Valentino.
Susy ha infatti inventato una sorta di blog tour che si chiama Le coppie librose, dove ogni blogger partecipante vi parlerà di una coppia che gli ha rubato il cuore.
Anche se le coppie che mi hanno rubato il cuore sono davvero parecchie, ammetto che ho deciso subito di chi parlarvi, perché appena Susy mi ha parlato di questa iniziativa avevo due nomi che mi lampeggiavano in testa come insegne al neon. Ovvero Jared Trent e Tatum Brandt.
Jared&Tate sono i protagonisti di tre dei cinque romanzi che compongono la serie Fall Away di Penelope Douglas.

Mai per Amore” e “Da quando ci sei tu” ci narrano la stessa storia, ma attraverso i pov diversi dei due protagonisti, mentre “Odiami come io ti amo” è ambientato due anni dopo l’ultimo capitolo della serie Fall Away e troviamo i nostri protagonisti al college alle prese con la vita vera e un mucchio di problemi sentimentali.
Ovviamente non scriverò una recensione, in quanto i romanzi sono già recensiti e potete trovare il mio pensiero cliccando sui titoli qui sopra, ma con questo post andrò a ripercorrere la storia di Jared e Tate, per cui se avete letto il romanzo sono certa che già la conoscerete. Non credo ci siano troppi spoiler per chi non conosce la storia, ma se avete intenzione di leggere i libri sentitevi liberi di non andare oltre.


Sono due le tipologie di storie che più adoro nei romanzi:
-         Le storie d’amicizia che si trasformano in amori epici e sensazionali
-         Le storie dove i protagonisti si detestano ma poi finiscono per innamorasi
So che può sembrare strano, ma la storia tra Jared e Tate contiene entrambi questi elementi, per cui potete di certo immaginare  quanto abbia amato questa storia.
Se non avete letto il libro (molto male, ma non vi giudico per questo) probabilmente vi starete chiedendo com’è possibile che siano contenuti entrambi questi elementi?
Be presto detto: Jared e Tate, inizialmente, sono amici per la pelle, si conoscono quando hanno solo dieci anni, ovvero quando Tate dopo aver perso la mamma, si trasferisce con il suo papà nella casa accanto a quella di Jared.
Lui la osserva dalla finestra, mentre lei con il suo cappellino rosso e la salopette di jeans giocava con la sua bicicletta. È bastato un solo sguardo e Jared si è innamorato di lei all’istante. Anche se al tempo aveva solo dieci anni, aveva già  le idee molto chiare.
Il giorno che ti sei trasferita nella casa accanto alla mia ho pensato che fossi la cosa più bella che avevo mai visto. Mi ero fottutamente innamorato di te». Le ultime parole furono appena un mormorio, pronunciato a occhi bassi. «Tuo padre stava scaricando il furgone del trasloco e io mi affacciai alla finestra del soggiorno per capire da dove venisse tutto quel baccano. E tu eri lì, in sella alla tua bici. Portavi una salopette e un capellino da baseball rosso e i capelli ti ricadevano sulla schiena». Durante quella confessione, Jared non osò alzare lo sguardo.
Ci eravamo trasferiti dopo la morte di mia madre. Mi ricordo che quel giorno avevo visto Jared per la prima volta. Lui addirittura si ricordava persino cosa indossavo… 
Per anni sono stati inseparabili.
Amici per la pelle.
Giocavano insieme dalla mattina alla sera e spesso Jared si intrufolava nel suo letto di notte per stare con la sua migliore amica, perché aveva una situazione familiare difficile e Tate era  l’unica che riusciva a farlo sentire meglio.
Lo splendido rapporto di amicizia che condividevano quando erano solo due bambini, però, si spezza all’improvviso.
È l’estate tra la terza media e il primo anno di liceo, Jared è in vacanza a casa di suo padre – un uomo che per lui è poco più di un perfetto sconosciuto – e quando torna a casa è profondamente cambiato.
L’estate a casa del padre lo ha trasformato in un ragazzo pieno di rabbia e rancore che lo spinge, non solo ad allontanare, ma anche a sfogare le sue frustrazioni sulle persone che ama e Tatum Brandt – la sua vicina di casa, la sua migliore amica e la ragazza per cui inizia a provare sentimenti che vanno ben oltre l’amicizia – diventa il suo bersaglio preferito.
Umiliarla.
Ferirla.
Farla sentire una nullità.
Sono le uniche cose che lo fanno stare bene.
E così nel giro di un estate Jared passa da essere un  migliore amico premuroso a un bullo che si diverte a regalare sofferenza alla sua sola ed unica vittima.
Jared entrò in cucina e io mi raggelai. Era proprio la persona che quella sera speravo di non incontrare. I suoi occhi incrociarono i miei: all’inizio parve sorpreso, subito dopo contrariato.
Uno sguardo che mi era molto familiare. Uno sguardo del tipo non-riesco-a-sopportare-la-tua-vista-quindi-sparisci-da-questo-cazzo-di-pianeta.
Strinse i denti e tirò su il mento, come se avesse indossato la maschera da bullo. Non potevo fargli capire di avere il cuore in gola.
I battiti martellanti mi riecheggiavano nel petto e l’unica cosa che avrei voluto era trovarmi a centinaia di chilometri di distanza.
Era troppo chiedere di trascorrere una divertente serata da normale teenager?
Quando eravamo più piccoli e vivevamo l’uno accanto all’altra, pensavo spesso che Jared fosse un grande. Era dolce, generoso e socievole. Il più bel ragazzino che avessi mai visto.
I suoi folti capelli castani erano perfetti con la carnagione olivastra, e il suo splendido sorriso – quando si decideva a sorridere – richiamava l’attenzione di chiunque. Le mie compagne di scuola lo guardavano così rapite che spesso andavano a sbattere contro un muro. Sul serio.
Ma quel ragazzino ormai non c’era più.
Lui è meschino, crudele e spietato e non c’è più nessuna traccia del ragazzino dolce con cui Tate è cresciuta.
Il cambiamento improvviso del suo migliore amico la confonde e la spaventa al punto da paralizzarla ogni volta che si trova davanti la nuova versione di Jared.
Tate si lascia umiliare senza reagire, e lacrime silenziose le  rigano il volto ogni volta che lui la maltratta ingiustamente. Ma tutto cambia quando Tate parte per un anno all’estero.
La Francia è la sua meta e non sappiamo se parte per imparare una nuova lingua o se, semplicemente, desidera allontanarsi dal ragazzo che la tormenta, Ma la partenza le da la forza necessaria per reagire a quello che è diventato il suo bullo personale.
Improvvisamente, Tatum non vuole più farsi mettere i piedi in testa e questo destabilizza completamente Jared che si rende conto di non essere affatto immune al fascino di quella ragazza, anche se lui è assolutamente certo di odiarla.
Avevo trascorso gli ultimi due anni delle superiori a renderle la vita impossibile. Avevo messo in giro qualche bugia sul suo conto e le avevo mandato a monte alcuni appuntamenti, il tutto solo per ricavarne un piacere personale. Sfidare Tate – renderla un’emarginata – era la mia missione, ma lei non aveva mai reagito. Almeno fino a quel momento. Forse pensava che dato che stava per lasciare la città, poteva gettare la cautela alle ortiche.
Strinsi i pugni con rinnovata energia e all’improvviso rimasi paralizzato al pensiero di quanto mi sarebbe mancato tutto ciò. Non il fatto che la odiassi e la provocassi.
Mi. Sarebbe. Mancata. Solo. Lei.

Quando Tate torna dopo un anno in cui è stata lontana da casa è una persona cambiata. Una ragazza nuova, più forte e meno fragile. Una ragazza stanca di sopportare in silenzio gli ingiusti soprusi di un bullo che l'ha presa di mira senza un apparente motivo.
Tate era cambiata, mi stava sfidando.
Dannazione, sì.
Avvicinandomi a lei, le sorrisi e mi lasciai sfuggire un sospiro condiscendente. «Ti farò piangere in men che non si dica», le promisi.
Lei si limitò a fissarmi, quasi divertita. «L’hai già fatto innumerevoli volte». Mi mostrò il dito medio. «Lo sai che ci faccio adesso con questo?», mi chiese, strofinandosi l’angolo di un occhio. «Mi ci asciugo l’ultima lacrima che vedrai scorrere sul mio viso».
Detto questo, si voltò e uscì.
Rimasi a bocca aperta e non riuscii a staccare gli occhi dalla soglia della porta che aveva varcato.
E quando lei inizia a lottare a tirare fuori gli artigli e sfidare Jared apertamente, lui si rende conto del modo meschino in cui si è comportato. Si rende conto di aver commesso un errore madornale e tutto quello che desidera è riavere la sua amica indietro. Vuole farsi perdonare e cerca disperatamente di recuperare il tempo perduto. 
«Non adesso, Jared. Ho da fare», mi avvisò e portò le sue cose su un bancone alla mia destra. Aveva un tono brusco e deciso.
Voleva tenermi al mio posto.
«Lo so. Sono venuto ad aiutarti».
Era una bugia, ma immaginavo comunque di poterle essere d’aiuto. Me la cavavo bene in Chimica, così come in Matematica. Erano le materie tipo Inglese e Psicologia che mi facevano penare.
«Aiutarmi?». Il suo sguardo si accese, come se le avessi appena detto una cosa davvero ridicola. «Non ho bisogno di aiuto».
«Non ti ho chiesto se ti serviva infatti», replicai.
«No, ti sei limitato a darlo per scontato», mi rimbeccò lei. Non mi guardò e continuò a sistemare le sue cose.
«Niente affatto. So cosa sei capace di fare». La voce mi si incrinò, provocatoria. Volevo che mi guardasse.
«Ho pensato soltanto che se dobbiamo essere amici», continuai, «questa poteva essere una buona occasione per cominciare».
Mi alzai e mi diressi verso di lei, sperando che capisse che volevo ben altro che la sua amicizia.
Tate è arrabbiata con Jared per il modo in cui l’ha trattata, ma è pur sempre una ragazza innamorata del suo migliore amico, e resistere è davvero difficile per non dire impossibile, anche se Jared deve fare tanta strada per riguadagnarsi la sua fiducia ed è, proprio, a questo punto che tra Jared e Tate nasce una dolce, romantica e passionale storia d’amore che mi ha fatta capitolare e perdere numerosi battiti al cuore.
«Hai detto che mi amavi. Ce lo siamo fatto sfuggire, e lo detesto».
Non ci eravamo fatti sfuggire un bel niente. La presi in braccio, facendomi cingere la vita con le gambe, e sentii quant’era calda a contatto con la mia pancia. «Non ci siamo fatti sfuggire niente». Le feci alzare il volto per guardarla dritto negli occhi. «Per quanto ci abbia provato non sono riuscito a cancellarti dal mio cuore. Ecco perché mi sono comportato tanto da stronzo e perché ti ho tenuto lontani gli altri ragazzi. Ti ho sempre considerata mia».
«E tu sei mio?», mi chiese, asciugandosi le lacrime con il pollice.
Sentii il suo fiato accarezzarmi il volto e non riuscii più a trattenermi. Le baciai dolcemente un angolo della bocca e le mormorai: «Lo sono sempre stato».
Una love story che fa sognare le lettrici più romantiche. Una di quelle storie che fa perdere battiti al cuore, che fa svolazzare stormi di farfalle impazzite nello stomaco e che fa tremare le gambe e cedere le ginocchia.
Una storia di odio, di soprusi e di violenze psicologiche che si trasforma nel più bello degli amori e che trasforma Jared da bullo a anima gemella premurosa e attenta. E so che forse per molti è impensabile innamorarsi della persona che per anni ci ha fatto del male e, forse, molti penseranno che Tate sia affetta da una qualche forma di Sindrome di Stoccolma, ma non è così e solo leggendo i romanzi è possibile dare una spiegazione al tutto.
 Leggendo “Da quando ci sei tu” , il libro narrato interamente dal pov del protagonista maschile, è possibile capire davvero Jared e conoscerlo fino in fondo. Come ho detto nella mia recensione, è  impossibile giustificare suoi atti di bullismo nei confronti di Tate, perché il suo è stato un comportamento orribile e spregevole, ma è possibile, in qualche modo, capire cos’è scattato nella mente di un ragazzino di quattordici anni che ha passato quello che ha passato lui. E non lo si può condannare del tutto se quello era l’unico modo che aveva per affrontare il dolore opprimente che gli schiacciava il petto.
E’ stato incredibilmente emozionante poter leggere a chiare lettere il suo senso di colpa per aver maltrattato per anni l’amore della sua vita, quella ragazzina della porta accanto con gli occhi burrascosi che gli ha letteralmente rubato il cuore, ma era troppo spaventato per ammettere che aveva bisogno di lei. Ora, però, è pronto a tutto per rimediare e aggiustare le cose. E non si può far altro che adorarlo per la determinazione e la forza di volontà che ha nel riconquistarla.  
 «Non posso cambiare il passato, Tate. Ma vorrei tornare indietro e farti sorridere». Mi bruciavano gli occhi e mi accorsi che anche i suoi erano colmi di lacrime. «Sappi che ogni minuto del mio futuro appartiene a te».
Mi inginocchiai davanti a lei. «Farò qualsiasi cosa pur di renderti felice».
Lei mi si tuffò tra le braccia, singhiozzando e io la abbracciai.
Ecco.
Adesso sì che mi sentivo a casa. 
Questo post sta diventando interminabile, ma purtroppo non ho ancora finito… quindi portate pazienza, sorseggiate qualcosa di caldo mentre continuo a parlarvi di questa coppia meravigliosa.
La storia prima di amicizia, poi di odio e infine di amore di Jared e Tate mi ha conquistata e fatta sognare e credevo che finalmente, dopo tutte le sofferenze del passato, potessero vivere il loro happily ever after, ma la Douglas aveva altri piani per loro. E con “Odiami come io ti amo  ritroviamo a distanza di anni la coppietta felice letteralmente scoppiata.
«Tate...».
«Vattene!», ruggii, andando alla porta e spalancandola. «La tua vista mi disgusta, Jared», ringhiai. «Vai via».
Scosse il capo. «No. Ho bisogno che tu capisca».
Sollevai il mento. «Tutto quello che c’è da capire è che hai bisogno di vivere una vita senza di me, perciò vai e fallo».
Jared cercò a fatica qualcosa da dire. «Non voglio questo. Non così». Mi accorsi che tratteneva a stento le lacrime. «Non voglio ferirti. Siediti e parliamone. Non posso lasciarti in questo modo», insisté.
Gli feci segno di no con la testa. «E io non ti permetto di restare». Parlai con voce ferma. «Hai bisogno di essere libero? Accomodati. Esci di qui».
Rimase in piedi, impalato. Sembrava stesse cercando qualcosa da dire o fare per confortarmi, ma invano.
Sarei potuta essere un’amica solidale, avrei potuto dimostrarmi più comprensiva e accomodante, mentre partiva per cercare se stesso, ma la nave con quel che restava della mia pazienza era salpata da un pezzo.
L’avevo aspettato. Più e più volte avevo atteso che lui si rendesse conto di aver raggiunto il limite mentre mi umiliava e mi torturava alle superiori. Mi struggevo per lui anche mentre mi abbandonava a me stessa. Lo amavo persino quando mi faceva scoppiare in lacrime.
Ed ero disgustata dal mio stesso atteggiamento.
Strinsi i denti. Jared mi appariva sfuocato. Mi sforzai di tenere il punto, implacabile. «Ora», ordinai.
Abbassò lo sguardo e incurvò le spalle: se ne stava lì, obbligato ad assumersi la responsabilità della sua scelta.
Infine raccolse il borsone. E uscì dalla porta.
Non mi mossi quando sentii la Boss mettersi in moto e sfrecciare giù per la strada; le mie orecchie cercarono disperatamente di cogliere fino all’ultimo il rumore di lui che mi lasciava.
«Non ho più intenzione di aspettarti», sussurrai.

Ora i nostri protagonisti non sono più dei ragazzi in età dai liceo ma se due giovani adulti alla soglia dei vent’anni. I loro amici sono sereni e felici con accanto le persone che amano, ma loro la felicità che avevano ricostruito faticosamente il quarto anno di liceo l’hanno persa. 
Jared e i suoi dubbi, la sua voglia di trovare se stesso e cercare la sua strada lo hanno portato lontano dalla donna che ha sempre custodito il suo cuore. Ma il distacco non è stato preso bene da Tate, e infatti lei non vuole più sentire parlare di Jared Trent. 
A dieci anni, Jared era mio amico.
 A quattordici, mio nemico,
a diciotto, il mio amante;
a venti, il mio cuore spezzato. 
Il cuore di Tate è frantumato, calpestato ridotto in una finissima poltiglia. E' stato Jared a ridurglielo in quello stato e lei è più che intenzionata a non perdonarlo mai. Ma la nostra Tatum non ha fatto i conti con le emozioni, con i sentimenti che la investano con la stessa potenza di un onda anomala quando, a distanza di due anni, lui torna in città. 
Basta solo uno sguardo, una battuta, una risposta per le rime perché entrambi si rendano conto che il fuco che ardeva nel passato, ogni volta che erano a distanza ravvicinata, non si è mai spento. Quell'amore che ardeva e bruciava di passione è ancora vivo e arde schiacciato  sotto la rabbia e il dolore di Tatum.
Jared e Tate sono due anime gemelle e si amano ancora follemente, ma  Tate ha perso la fiducia nel ragazzo, che per l'ennesima volta, le ha spezzato  il cuore e lei non può permettere che accada nuovamente. Proprio per questa ragione ha arginato il suo cuore dietro una spessa barriera costruita sapientemente per tenere lontano la sofferenza causata dagli amori mal finiti.  E ora tutto quello che Jared vuole è abbatterla e far si che lei ritrovi la fiducia non solo in lui. Ma in loro, nella loro amicizia, nel loro rapporto e nel loro grande ed epico amore.
La mia attenzione ritornò di colpo su Jared, che mi prese tra le braccia e mi circondò la vita. «Vuoi fare dei giochetti?», tornò alla carica, scandendo ogni parola di modo che solo io potessi udirlo.
«Sfida accettata, Tate. Questa volta non voglio farti soffrire», continuò. Avvertii il suo respiro su di me quando il suo volto fu a un centimetro dal mio, «e non voglio sminuirti. Voglio solo te. Mi hai sentito?». Mi strinse un po’ di più contro di sé. «Porterai il mio anello al dito e i miei figli in grembo un giorno».
Oh, mio Dio.
Scoprì i denti. «Tatum Brandt è il mio dannato cibo», ringhiò. «Lo sapevano tutti alle superiori, e le cose non sono cambiate per un cazzo».
Merda.
Voi che dite? 

La nostra coppietta riuscirà a trovare la strada verso la felicità una volta per tutte?
Non sarò di certo io a dirvelo, perchè questo sarà anche un post dedicato al grande amore e a San Valentino, ma di certo non ho intenzione di spoilerarvi tutta la serie... per cui se avete letto i romanzi sapete come è finita... se non li avete letti spero di avervi incuriositi giusto un pochino per spingervi ad acquistarli! 
Per oggi quindi è tutto, mi raccomando, segnatevi le prossime tappe e non perdetevi i post delle altre blogger a tema love in occasione del mese dell'amore per festeggiare  San Valentino, qui sotto trovate il calendario

11 commenti:

  1. Sapevo che questo post mi sarebbe piaciuto tantissimo e così è stato <3
    E' evidente quanto ami questa coppia Frency e sono belle le parole che hai speso per loro.
    Penso che vadano letti entrambi i libri dai due diversi punti di vista per comprendere appieno la storia di Jared e Tate come giustamente hai detto anche tu.
    Mi è piaciuta anche l'ultima storia sebbene avessi paura a leggerla temendo che rovinassero la loro storia invece ancora una volta l'amore ha vinto e infondo è questo, quello che conta

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    1. Ciao Susy,
      grazie per le belle parole ❤
      Jared e Tate li adoro davvero tanto e infatti non ho avuto dubbio su chi scegliere appena mi hai parlato di questo progetto.

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  2. Ciao! Non conoscevo questa storia...ma grazie per avercene parlato.
    Di sicuro i colpi di scena non mancano, e nemmeno il romanticismo! Mi sembra interessante anche l'evoluzione dei personaggi :-)

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    1. Ciao Silvia, queste è una delle mie serie new adult preferite... e proprio grazia a Mai per amore se ho aperto il blog e ci sono molto affezionata anche per questo ;)

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  3. Avevo letto il primo della serie tanti anni fa in inglese, ma poi non ho più continuato.
    Chissà che sia la volta buona che legga i restanti!
    E comunque, non so perché, non mi ha affatto stupita vedere che avevi scelto questa coppia! xD

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    1. Ahahaha... direi che sono parecchio prevedibiel ;) datemi un bad boy e una storia d'amore tormentata e sono una ragazza felice.

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  4. Ciao, non conoscevo questa trilogia ed è stato interessante leggere il tuo post, si nota la tua passione per questa coppia così particolare... spero che l'autrice abbia riservato loro un happy end ;-)

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    1. Ciao Ariel,
      grazie ❤
      sul finale le mie labbra sono cucite ;)

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  5. mi è piaciuta la loro storia, molto attuale

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    1. Ciao Chiara,
      vero! Il tema del bullismo è una tematica attualissima e mi è piaciuto come l'ha trattata la Douglas ;)

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  6. Questa è delle serie che tento di recuperare quest'anno!

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