lunedì 16 luglio 2018

RECENSIONE: UN PERFETTO BASTARDO P. WARD & V. KEELAND


Titolo: Un perfetto Bastardo

Autore: P. Ward e V. Keeland

Casa Editrice: Newton Compton

Data di pubblicazione:

Pagine:

TRAMA:
Era una mattina qualunque, il treno era affollato e tutto sembrava noiosamente normale. A un certo punto sono stata come ipnotizzata dal ragazzo seduto vicino al corridoio. Urlava contro qualcuno al telefono come se avesse il diritto di governare il mondo. Ma chi credeva di essere con quel suo completo costoso? In effetti, gli conferiva un’aria da leader, ma non è questo il punto. Non appena il treno si è fermato, è saltato giù così in fretta da dimenticarsi il telefono, e io… potrei averlo raccolto. Potrei anche aver spiato tutte le sue foto e chiamato alcuni dei suoi numeri. Okay, potrei persino aver tenuto il telefono dell’uomo misterioso fino a che non ho trovato il coraggio di restituirlo. Così ho raggiunto il suo ufficio da snob… e lui si è rifiutato di vedermi. Ho consegnato il cellulare alla reception dell’ufficio di quel bastardo arrogante. Ma potrei, diciamo per ipotesi, avergli lasciato qualche foto sul telefono. Foto non esattamente angeliche. 




Cosa Penso: 


Dopo la terrificante esperienza con “Nei miei occhi c’è tutto” (click sul titolo per la mia recensione) di Penelope Ward, io e lei non andavamo più tanto d’accordo, ma grazie all’aiuto dell’unica e sola Vi Keeland ci siamo riappacificate alla grande con “Un perfetto bastardo”, l’ultimo romanzo scritto a quattro mani dalle due autrice, romanzo pubblicato un paio di settimane fa da Newton Compton. 
Questa doveva essere una lettura in anteprima, siccome ho l’e-book nel kindle da prima che uscisse,  per gentile concessone dell’editore, ma ho temporeggiato e procrastinato fino alla settimana scorsa. Non so di preciso come mai, ma moltissime letture da cui mi sentivo più attratta gli passavano davanti rubandogli il posto e quando, finalmente, è arrivato il suo turno mi è davvero dispiaciuto di non averlo letto subito… ma meglio tardi che mai disse il saggio. 
Com’era, forse, prevedibile ho amato questo libro. Ho divorato una pagina dietro l’altra finendolo in una sola mattina, trascurando i mille lavori di casa che avrei dovuto fare, ma questa storia una volta cominciata non ti lascia più andare, ti intrappola nelle sue maglie e tutto quello che si può fare è leggere senza sosta. Del resto questa è la magia che queste due autrici fanno ogni sacro santa volta, è semplicemente impossibile resistere ai due protagonisti, e non si può proprio non sciogliersi davanti all’insta-love da favola. 
Ebbene sì ragazzi, tra queste pagine c’è un delizioso insta-love che mi ha rubato il cuore facendolo palpitare come un matto e ogni tanto facendo saltare anche qualche battito. Se non amate questa tipologia di storie, se posso darvi un consiglio, non scartate questo libro a priori perché Vi Keeland e Penelope Ward, quando sono insieme scrivono piccoli capolavori romantici, e sanno bene quello che fanno quando si tratta di romance e vi posso garantire che il colpo di fulmine è decisamente ben costruito e funziona alla grande. 


Un perfetto bastardo” è la storia di Soraya Vendetta e Mr. Gran Cazzone, più noto con il nome di Graham Morgan. 
Tutto ha inizio una mattina come tante, sulla metropolitana diretta a lavoro, Soraya resta totalmente ipnotizzata dall’adone, vestito con un costoso completo su misura, seduto qualche fila più in la. Lui è Graham Morgan, ricco sfondato e bello come il peccato, ma non è solo questo è anche un gran cazzone che si crede di essere il Re del mondo a giudicare da come urla contro un mal capitato al telefono. 
Proprio quella mattina, mentre sta scendendo dal treno, Graham, perde il cellulare e a trovarlo è proprio Soraya, che dopo aver sbirciato nelle sue foto e chiamato alcuni numeri in rubrica trova il coraggio di restituirglielo presentandosi nel suo ufficio, l’impero dove Mr. Morgan governa il mondo con fare dispotico e arrogante. 
Soraya, non è di certo una principessa, ma conosce le buone maniere e si aspetta quanto meno un ringraziamento per avergli restituito il prezioso telefono e Graham non solo non la ringrazia, ma la caccia via in malo modo senza nemmeno incontrala. Ed è proprio a questo punto che la ragazza, del tutto indispettita per il comportamento di quell’uomo, gli invia un messaggio con tre foto; una delle sue gambe, una del suo sedere e una del suo seno prosperoso. Immagini senza un volto che fanno letteralmente impazzire Graham Morgan.
Ora Graham Morgan è un uomo con una missione; trovare quella ragazza di cui conosce solo pochi dettagli fisici; oltre alle dimensioni di seno e sedere sa che ha un tatuaggio di una piuma sulla caviglia ed è proprio quel tatuaggio che gli permette di riconoscerla sul vagone della metropolitana qualche giorno dopo.
Ed è a quel punto che  i due iniziano ad interagire, prima con vivaci scambi di sms e poi di persona con appuntamenti romantici in cui si respira una gran tensione sessuale, e così Soraya Venedetta, con il suo caratterino tutto pepe e con la sua lingua tagliente, riesce a scavarsi un posticino speciale nel cuore inaridito di Graham, regalandoci mille emozioni da cardiopalma.
«Stavolta è diverso. Io mi sento diverso. Non so neanche come spiegarlo; non ha alcun senso, davvero. Non siamo affatto simili. lei è di Brooklyn... Un'italiana irascibile, una mina vagante coi capelli multicolore. Mi rimprovera. Riesce a essere persino cattiva a volte. Eppure... non ne ho mai abbastanza. Ma non si fida di me, non so come arrivare a lei».
Ancora una volta la Ward e la Keeland hanno scritto una di quelle storie capaci di colpire a affondare i cuori dei lettori più dolci e romantici e lo fanno attraverso una storia che da principio colpisce con  toni un pò più frivoli, ironici e spensierati, dove conosciamo una protagonista femminile che è un vero e  proprio peperino. Una donna che ama cambiare colore dei capelli in base all’umore, una ragazza con la risposta sempre pronta e che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno, soprattutto dagli uomini con cui nell’ultimo periodo ha esperienze disastrose. E anche quando si imbatte in Graham Morgan, che è Mr. Arroganza e Presunzione, non gliele manda di certo a dire e lo rimette al suo posto con una lingua tagliente degna di una vera vipera.
D’altro Canto Graham è un uomo abituato a governare il mondo dall’alto del suo piedistallo, un uomo che incute un timore reverenziale con la sua aria austera e tutto d’un pezzo. È il classico uomo che non deve chiedere mai, quando desidera qualcosa se la prende e al diavolo tutto il resto. Un uomo abitato a vedere le donne cadere ai suoi piedi e quando si imbatte in Soraya, che lo tiene sulle spine e non sembra sbavare per lui come tutte le altre, ecco che si sente inesorabilmente attratto da lei, ed è proprio la fase del corteggiamento quella che è più ironica e spensierata,  quella che mi ha fatto ridere di gusto grazie ai doppi sensi e le risposte per le rime colme di vetriolo. 
Ognuno affrontava le tragedie in modo diverso. Dopo la morte di mia madre, io avevo deciso di chiudere fuori chiunque dalla mia vita, concentrando tutte le energie sull'istruzione e la carriera.
Non volevo più provare niente, non volevo legami a nessuno. Il modo più semplice per conseguire quello scopo era spaventare le persone per allontanarle. Se essere stronzo era una forma d’arte, allora io ero proprio un artista. Più diventavo un uomo di successo, più era semplice comportarmi in quel modo. 
La seconda parte del romanzo è quella invece un po’ più profonda ed intensa, non solo impariamo a conoscere meglio i due protagonisti che ci mostrano lati del loro carattere che vengono celati all’inizio e che sono condizionati da un passato che brucia ancora sulla pelle di entrambi, ma è a questo punto che la loro relazione, appena nata e meravigliosa, viene messa alla prova nella maniera più dura.
La componente romance di questo romanzo l’ho letteralmente adorata e miscela in maniera perfetta una dolce dose di miele e peperoncino, rendendo il romanzo al contempo dolce e piccante e il tutto è reso possibile da un personaggi maschile che quando ama lo fa con tutto se stesso, ma che sa anche essere un amante focoso e bollente quando la situazione lo richiede.

Ancora una volta queste due autrici hanno scritto una storia meravigliosa e se mi avevano già ampiamente conquistato con “Bastardo fino in fondo” questa volta mi hanno fatta totalmente capitolare convincendomi sotto tutti i fronti.
Personalmente le adoro e amo con tutto il cuore il loro stile di scrittura semplice e diretto.
La sola nota negativa è l’editing che purtroppo è frettoloso e colmo di refusi, ma questa non è colpa dell’autrici e per questa ragione la mia votazione è comunque quella massima. 





Il mio voto:





2 commenti:

  1. L'ho preso in offerta proprio l'altro giorno e le tue parole mi rassicurano cara Frency di aver fatto un bell'acquisto. Spero di leggerlo quanto prima

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  2. preso anche io, spero di leggerlo presto. Contenta che ti sia piaciuto

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