Buongiorno meraviglie,
oggi sono qui con un post speciale.
Come vi ho accennato un po di tempo fa sono stata
invitata a partecipare al blog tour Christmas and Food, una deliziosa
iniziativa inventata da Susy del blog I Miei Magici Mondi e da Ely del blog Il Regno dei Libri,
per saperne di più vi invito a cliccare qui, dove vi spiego l’evento.
Quindi oggi si parlerà di cibo a tema Natalizio e troverete la mia
recensione di una letture che parla anch’essa di Natale.
Siete pronti?
Vi lascio alla lettura perché il post è molto lungo.
Titolo: Scritto sulla neve
Autrice: Jenny Anastam
Casa Editrice: Amazon Publishing
Data di pubblicazione: dicembre 2018
Pagine:218
TRAMA:
Possono le parole
di un testamento far diventare realtà ciò che era scritto sulla neve?
Elisa è figlia di un
importante notaio di Trento ma la vita che il padre ha pensato per lei non è
quella che vuole vivere. Quella l’aveva trovata ad Andalo, nella magia dei
paesaggi innevati delle Dolomiti, dove aveva incontrato Matteo e l’amore vero.
Ma proprio quando sta per sposarsi, la sua famiglia la fa rientrare a casa
facendo leva sui suoi sensi di colpa. Così da tre anni vive in gabbia: ha perso
le adorate montagne, ma soprattutto l’amore del suo ragazzo e l’amicizia di una
donna speciale, Anna, la zia di Matteo.
Un giorno, però, nello studio
di un notaio deve confrontarsi con due novità sconvolgenti: Anna non c’è più,
portata via da un tumore, e le ha lasciato in eredità il negozio e la sua casa
ad Andalo. Elisa capisce che deve seguire la volontà della zia di Matteo anche
se questo significa andare contro tutto e tutti. La scelta di Anna le darà la
forza di lottare per una seconda possibilità, di fronteggiare momenti bui e
scoperte sconvolgenti per fare in modo che la sua vita segua la strada che era
scritta indelebilmente sulla neve.
Cosa Penso:
Se in questo periodo dell’anno siete alla ricerca di un
libro che profumi di Natale e di legna che brucia in un camino e che vi avvolga
come una calda coperta di pile, questo è proprio il romanzo che fa per voi, una
deliziosa commedia romantica e natalizia che riempie i cuori d’amore e che fa
sognare, il tutto poi è reso ancora più magico dalla meravigliosa ambientazione
italiana, le Alpi italiane sono sempre suggestivi e fantastiche, ma mai come
nel periodo natalizio.
La storia che ci narra l’autrice attraverso il pov
alternato dei due protagonisti è quella di Elisa e Matteo, due ragazzi che in
passato si sono amati follemente, ma che si sono dovuti separare.
Quella di Elisa e Matteo era una love story da favola, di
quelle che fanno volare stormi di farfalle nello stomaco e arricciare le dita
dei piedi.
Elisa era una giovane donna quando ha deciso di lasciare
la sua città natale, la sua famiglia e abbandonare gli studi per trasferirsi ad
Andalo con il suo Matteo, il ragazzo di cui era follemente innamorata. Li in
quel meraviglioso paese nella valle del Brenta, Elisa, non ha trovato solo l’amore,
ma ha trovato se stessa.
La famiglia e gli amici di Matteo l’hanno accolta
regalandole un affetto e un calore umano che a casa sua non ha mai provato.
Tutto ad Andalo la rendeva felice; la sua casetta con il
suo Matteo, l’idea di costruire una famiglia calda e accogliente e il lavoro
come commessa nel negozio di souvenires di Zia Anna, l’adorata zia di Matteo
che l’ha accolta come una figlia.
Quello che Elisa non sapeva è che la sua felicità aveva i
giorni contati, una data di scadenza che ha bussato alla sua porta e che l’ha
costretta a fare le valige in fretta e furia e scappare.
Un biglietto con su scritte due righe di patetiche scuse è
bastato per spezzare il cuore di Matteo.
Ora da quel giorno sono passati quattro anni.
Quattro anni in cui Eli non ha più fatto ritorno ad
Andalo, il paese in cui ha lasciato il cuore.
Quattro anni in cui vive una vita che non le appartiene
davvero, lavorando come segretaria nell’ufficio di suo padre.
Durante quegli anni in cui non ci eravamo visti, avevo finto che lui non esistesse, che non fossimo mai stati insieme. Avevo cercato di dimenticare, di tirare una riga di bianchetto sull’inchiostro nero che raccontava pagina dopo pagina l’unica parte felice della mia vita
Ma ora le cose stanno per cambiare di nuovo.
Zia Anna è morta all’improvviso e ha nominato come sua
erede proprio Elisa, lasciandole il suo negozio e l’appartamento e regalandole
la perfetta scusa per fare ritorno e per riprendere in mano la sua vita da dove
l’aveva lasciata.
La vita è fatta di bivi, incroci, salite e discese. Per tutta la mia esistenza avevo imboccato la strada sbagliata, e forse Anna era stata una sorta di navigatore. Colei che mi aveva dato la possibilità di tornare nell’unica casa che avessi mai conosciuto
Un occasione d’oro per Elisa, ma ad Andalo le cose saranno
ancora come le aveva lasciate
prima di scappare?
Se Elisa in quattro anni ha messo in stand bye la sua
vita, Matteo al contrario è andato avanti.
Inoltre, i quattro anni trascorsi lontano dalla sua ex
ragazza l’hanno portato a nutrire nei confronti di Eli una rabbia e un risentimento
molto simili all’odio, almeno questo era quello che pensava prima di
ritrovarsela davanti.
I sentimenti e l’attrazione che ha nutrito per lei durante
gli anni in cui sono stati assieme tornano, all’improvviso, a galla con
prepotenza e lo investono come un treno in corsa.
Cosa farà Matteo? Andrà avanti con la sua vita come se il
passato non fosse tornato a bussare alla sua porta o si rimetterà in gioco
cercando di fidarsi di nuovo di quella ragazza che è stata l’amore della sua
vita, ma che gli ha spezzato irrimediabilmente il cuore?
Quella che ci
narra la Anastan in “Scritto sulla neve”
è una storia sulla seconde possibilità. Quelle seconde occasioni che danno l’opportunità
di rimediare ad errori commessi in passato e che hanno portato tanto dolore e
sofferenza.
Elisa, la protagonista femminile, è uno di quei
personaggi fantastici per i quali si è soliti fare un tifo esagerato.
Proviene da una famiglia ricca, una di quelle famiglie
dove il padre padrone detta le regole e si aspetta che moglie e figlie siano lì
ad esaudire ogni suo desiderio. Suo padre ha manipolato la sua intera esistenza
e per quattro anni, Elisa, non ha vissuto davvero, ma si è limitata a sopravvivere
sacrificando la sua stessa vita, la strada che è stata scelta per lei inizia ad
essere troppo stretta e con determinazione e fermezza si impone per fare ciò
che realmente desidera. È stata forte in questo frangente, ma lei non è solo
una donna determinata più che mai a raggiungere la sua serenità, sacrificando
anche la sua famiglia per ottenerla. Ma è anche una donna spaventata e fragile perché sa
di aver perso l’amore della sua vita, quell’Amore vero e con l’A maiuscola che
si trova una volta soltanto e che una volta lasciato andare potrebbe non
ritornare più.
«Te l’ho già detto l’altro giorno: qui non c’è più niente per te e non vedo perché tu voglia passare del tempo dove non sei gradita.»Il suo tono di voce era tagliente, i suoi occhi spietati.In quel momento mi resi conto che Matteo non era più il ragazzo che avevo amato, ma un uomo che provava dell’astio profondo verso la sottoscritta. Un po’ me lo meritavo: il modo in cui me n’ero andata, le menzogne che gli avevo rifilato perché mi lasciasse in pace mi facevano vergognare di me stessa.Eppure, una parte di me aveva sperato che il grande amore che diceva di provare nei miei confronti quando stavamo insieme gli avrebbe fatto capire che c’era dell’altro, che quello che avevo detto era solo una tela di bugie create per allontanarlo.Egoisticamente avevo sperato che lottasse per me… per noi.
Matteo con il suo atteggiamento sprezzante e la sua
accoglienza ben poco calorosa rende insicura Elisa e le fa mettere in dubbio
tutti gli anni meravigliosi che hanno trascorso insieme. Lui un ragazzo ferito
nell’animo e nell’orgoglio ferisce a sua volta per non essere attaccato. Il ragazzo
amorevole, che Eli ricorda, si mostra a noi nel modo peggiore, ma il suo cuore
spezzato è chiaro e palpabile e non riusciamo ad odiarlo per il modo meschino
in cui tratta Eli, ma tutto il contrario, e fare il tifo perché i due protagonisti ritrovino la loro felicità
insieme è naturale e spontaneo come respirare.
Ora vorrei non trasformami nel solito disco rotto in cui
elogio la Anastan. Vi ho già detto e ripetuto almeno un centinaio di volte,
nelle mie recensioni, quanto è fantastica ed unica questa autrice e anche
questa volta non si è affatto smentita. “Scritto sulla neve” è una storia non troppo lunga, sono circa 200
pagine, ma sono sufficienti una manciata di righe per farsi conquistare da
questa storia, perché la Anastan con il suo stile di scrittura semplice e con le sue love story così appassionanti sa
come coinvolgere, affascinare e conquistare in un lampo. Se quindi siete alla
ricerca di una commedia romantica che porti dentro le vostre case una storia
emozionate che vi colpisca con colpi di scena, passione e una dose di magia del
Natale, questo è senza dubbio uno di quei romanzi che fa per voi e che dovete
assolutamente leggere .
Il mio voto:
Il piatto che ho
deciso di proporvi oggi è un dolce tipico delle mie zone, per chi non lo
sapesse io sono Emiliana, vengo da Parma.
Forse molti di voi
conosceranno la mia città per le delizie culinarie che offre, la mia terra è
quella del Parmigiano e del Crudo di Parma
e credo sia risaputo a livello mondiale di quanto si mangi bene da queste parti,
non a caso il cibo è motivo di vanto per noi. Infatti quando Susy mi ha proposto
di partecipare a questo BT non potevo proprio tirarmi indietro e sin dal primo
momento in cui me ne ha parlato ho pensato attentamente a quale ricetta
proporvi. Ho analizzato mille piatti: primi, secondi e dolci tipici della
tradizione natalizia, ma essendo una golosona di dolci, alla fine la mia scelta
è stata abbastanza semplice e ho quindi deciso di proporvi una torta che a casa
mia il giorno di Natale non può proprio mancare.
Si chiama TORTA DUCHESSA, generalmente questa
torta si ordina in pasticceria perché la preparazione è molto lunga, ma credo
che chi l’ami davvero almeno una volta abbia provato a farla in casa, è una fatica,
ma il risultato è ottimo.
La foto che trovate
qui a fianco è fatta dal pasticcere, purtroppo non ho foto della versione
casalinga.
La preparazione di
questo dolce si divide in due parti.
La prima parte
consiste nel preparare tre dischi di pasta di mandorle che poi verranno farciti
con crema di cioccolato e zabaione
E la seconda parte consiste
nel preparare la farcitura.
COSA SERVE:
100 g farina di
mandorle
100 g burro
400 g zucchero
150 g farina
500 g cioccolato fondente
250 g panna
200 ml latte
9 tuorli d’uovo
1 q.b bacco
di vaniglia
100 ml marsala
50 ml zibibbo
5/6 ciliegie candite per la decorazione
Zucchero a velo
PREPARAZIONE:
DISCHI DI PASTA DI MANDORLE
Unire: 100g di farina di mandorle, 100 grammi
di zucchero, 100g burro, 100g di farina Amalgamare bene il tutto fino ad ottenere un impasto
bello sodo (se fosse troppo consistente aggiungere un uovo per renderla più morbida)
Fare raffreddare in frigo per un oretta.
Una volta tirata
fuori dal frigo, stenderla con il mattarello e creare tre dischi di
uguali dimensioni alti circa mezzo cm.
Infornare per 30
minuti a 160/170 gradi a forno statico.
Poi lasciare
raffreddare.
PER LA FARCITURA
Per prima cosa
bisogna fare una crema pasticcera:
Scaldare 200
ml latte con la
vaniglia. A parte montare 2/3 tuorli con 100 grammi
di zucchero e 20 grammi di farina fino a quando saranno spumosi.
Quando il latte bolle unirlo alla crema e mescolare finchè il composto non
diventa bello denso.
Dopo aver preparato la crema bisogna preparare la ganache al cioccolato
Portare a bollore
250 grammi di panna nel
quale bisogna far sciogliere il
cioccolato fondente. Quando il composto
è uniforme amalgamare con la crema pasticcera.
Per lo zabaione
Riscaldare marsala e zibibbo ad una
temperatura di circa 70 gradi. A
parte montare i 6 tuorli rimasti
con 120 grammi di zucchero
sino a che non si ottiene una crema spumosa e morbida. Aggiungere marsala
e zibibbo, mettere in un pentolino e cuocere mescolando continuamente in modo
che non attacchi fino al raggiungimento di una temperature di circa 80 gradi.
COMPOSIZIONE
Prendere un disco
di pasta di mandorle, metterlo in un piatto piano e spalmare uno strato
di ganache al cioccolato di circa 2 cm.
Appoggiare il secondo disco
sopra allo strato di cioccolato, mettere la ganche al ciccolato in una sac a e
fare cerchio nella circonferenza del disco: deve fungere da bordo di
contenimento dello zabaione,
al centro del disco stendere lo zabaione.
Coprire con
il terzo disco. spalmare la crema al cioccolato avanzata
sui bordi dei tre dischi riempiendo le fessure e passare la granella di
nocciole sul bordo della torta.
Come decorazione
finale creare dei ciuffetti di crema al cioccolato sopra la torta, sopra
ciascuno dei quali appoggerete una ciliegia candita, infine spolverare lo
zucchero a velo.
Metterla in frigo
per alcune ore prima si servirla.
CALENDARIO
BLOG PARTECIPANTI:
Il solo guardare questa torta mi fa venire voglia di mangiarla, ottimo suggerimento Frency!
RispondiEliminaRiguardo al libro, anche a me piace quest'autrice ma stavolta mi ha convinto un pò meno e trovo i suoi libri precedenti che ho letti un gradino superiore, tuttavia è una storia carina.
Grazie per la tua partecipazione!
ho il libro in lista! Sembra molto carino e le tue parole mi hanno convinto maggiormente. La torta duchessa è strepitosa...grazie per la ricetta
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