Titolo: Strada verso il nulla
Serie: Road
to nowhere #1
Autore: Monica Robinson
Casa Editrice: Quixote edizioni
Data di Pubblicazione: Luglio 2019
Pagine:350
TRAMA:
Una
volta ho letto che ogni guerriero spera in una morte onorevole, e l’avrebbe
trovata. Sono sempre andato a cercare la mia fine, ma nemmeno il Tristo
Mietitore mi voleva.
Sono stato addestrato per uccidere. Sono stato addestrato a non chiedere il perché. A prendere ordini e a marciare dritto.
Vita o morte.
Uccidi o muori.
E non sto parlando solo della vita militare. Sto parlando della vita che mi ha portato su una strada verso il nulla.
La mia vita.
Ho combattuto per i miei fratelli.
Ho combattuto per la mia famiglia.
Ho combattuto per il mio paese.
E ho combattuto per lei…
Non mi ero mai reso conto che avrei anche potuto morire per loro…
Sono stato addestrato per uccidere. Sono stato addestrato a non chiedere il perché. A prendere ordini e a marciare dritto.
Vita o morte.
Uccidi o muori.
E non sto parlando solo della vita militare. Sto parlando della vita che mi ha portato su una strada verso il nulla.
La mia vita.
Ho combattuto per i miei fratelli.
Ho combattuto per la mia famiglia.
Ho combattuto per il mio paese.
E ho combattuto per lei…
Non mi ero mai reso conto che avrei anche potuto morire per loro…
Cosa Penso:
Sbagli e rimorsi. Scelte e decisioni. Vita e morte. Tutto si fondeva in una serie di colori che dipingevano un’immagine spaventosa. Non c'era modo di tornare indietro.
“Strada verso il nulla” è
il secondo capitolo della duologia Road
To Nowhere di Monica Robinson, ovvero la serie di romanzi strettamente
legata a “Lost Boy” (click sul
titolo per la mia recensione), che sarebbe consigliato leggere prima di
quest’ultimo libro, ma siccome io faccio sempre tutto al contrario, non ho
rispettato l’ordine di uscita. Fondamentalmente perché questo romanzo non mi
intrigava e io lo avevo segnato con una bella X rossa e bollato come libro da
non leggere.
Perché vi starete
chiedendo?
Be, la risposta è semplice in realtà: sono una
cretina, ecco perché!
Dovete sapere che quando
si tratta di scegliere un libro nuovo, di un autrice che nono conosco, mi
affido principalmente al mio sesto senso libresco, quello che si accende ogni
volta che vedo un libro che mi intriga, ma ragazzi il mio sesto senso non è
infallibile e a volte fa cilecca. E questa volta ha fallito clamorosamente, perché
questa storia cruda e dura è accattivante da morire e io ho adorato ogni singolo
istante di lettura.
Ho adorato la storia.
Ho adorato i personaggi.
E, soprattutto, mi sono
innamorata follemente lo stile di scrittura della Robinson.
La storia è narrata
attraverso il doppio pov dei due protagonisti: Mia Ryder e Creed Jameson.
Ma il
vero protagonista di tutto il libro è lui; Creed.
Creed è nato e cresciuto
in un mondo marcio, suo padre è il presidente dei Devils Reject, un moto club
con ferree regole al limite del lecito, anzi diciamo pure che di lecito non hanno
nulla. E lui è cresciuto con un futuro già scritto da generazioni e
generazioni. Infatti, un giorno Creed dovrà prendere il posto di suo padre e
diventare il Presidente del club e fin da quando è solo un bambino viene
addestrato e forgiato per far parte del mondo oscuro dei club motociclistici.
Durante la sua infanzia,
Creed, ha visto e fatto cose che un bambino non dovrebbe conoscere e vedere. Lui
ha perso l’innocenza troppo presto, è cresciuto in un mondo che ha l’odore
pungente del sangue, di distruzione di morte.
Il primo insegnamento che
il suo vecchio gli ha impartito è stato “distruggere o morire” e se non avesse
ucciso lui stesso sarebbe stato ammazzato e Creed ha fatto suo questa preziosa
lezione di vita.
Ha picchiato.
Ha ferito.
Ha ucciso.
Il tutto per proteggere
chi ama. E il mondo marcio e corrotto in cui è cresciuto gli ha fatto perdere
la retta via troppo presto e lo ha portato su una strada verso il nulla, ma
tutto cambia quando la sua vita entra in rotta di collisione con quella di Mia
Ryder.
Nel corso degli anni, avrei imparato che Mia Ryder…Mia. Cazzo. Ryder.Sarei vissuto e morto…Per lei.
Mia Ryder quando incontra
Creed per la prima volta è solo una bambina; ha nove anni e lei e Creed ne
hanno nove di differenza, ma tranquille nella lunga lista di crimini commessi
da Creed non dobbiamo aggiungere pedofilo.
Questa infatti non è una sordida storia d’amore tra un motociclista diciottenne
e una bimbetta, mi viene la pelle d’oca solo a pensarlo.
Questa è, piuttosto, la
storia di un improbabile amicizia tra un motociclista burbero e tatuato che
vede in una bambina di nove anni, con grossi occhioni azzurri e due adorabili
treccine che ricordano tanto Pippi Calze lunghe, un innocenza che lui non ha
mai avuto. È una storia di crescita e del tempo che passa e di un amicizia
innocente che dura anni e che alla fine, ma solo alla fine e quando l’età non è
più considerata illegale nel mondo occidentale, si trasforma in qualcosa di
più.
Quella che troviamo tra queste pagine è una storia
intensa e che fa emozionare
ed il merito è tutto dell’autrice che ha
tratteggiato una storia capace di far scorrere brividi caldi lungo la colonna
vertebrale. Le storie della Robinson sono così; travolgono il lettore e lo
coinvolgono anima e corpo. Credo che l’autrice non scriva romanzi adatti a tutti,
infatti le sue non sono storie piene di cuoricini che fluttuano nell’aria, non
sono dei romance tradizionali, ma è come se fossero a metà strada da un romanzo
rosa e un dark romance: perché lei ha la capacità di trascinare il lettori in
mondi proibiti, dove l’amore si scontra con la brutalità, con il dolore e la
gioia e tutti questi elementi si fondono in maniera così perfetta e travolgente
che il lettore non riesce a restarne indifferente, sembra di essere nell’occhio
di un ciclone impazzito che può da un momento all’altro distruggere il cuore
del lettore in mille minuscoli pezzi o farlo battere come un pazzo. Ecco, tutto
questo è quello che l’autrice fa provare con “Strada verso il nulla” ed è una sensazione meravigliosa.
Il punto di forza della
sua narrazione sono sicuramente i personaggi che nascono dalla sua memorabile
penna e vi sfido a non amare i protagonisti di questo libro.
Mia Ryder è adorabile e l’adorerete.
Quando la conosciamo è solo una bambina di nove anni, ma è molto più matura e
più sveglia di una qualsiasi bambina della sua stessa età.
Fa surf come una
professionista e parla con un linguaggio sofisticato e ricercato pieno zeppo di
parolacce colorite, più adatte ad uno
scaricatore di porto che ad una bambina, ma essendo cresciuta con due fratelli
maggiori ha assunto il loro modo di parlare.
Mia Ryder è la principessina
di casa e come una principessa viene trattata dai suoi familiari che la
proteggono e la tengono sotto una campana di vetro.
La prima volta che vede
Creed ne resta affascinata all’istante: la rombante motocicletta, il giubbino
di pelle pieno di patch, i tatuaggi colorati che gli solcano le braccia e se ne
innamora all’istante.
«Non dirmi cosa posso provare.» Afferrò la mia mano e se la posò sul cuore che batteva forte. «È questo che mi fai ogni volta che sei vicino. Sei la sola persona della mia vita che non mi ha mai fatto sentire come una bambina. Ti conosco da quando ho nove anni, Creed. E dalla prima volta che ti ho visto, ho pensato a te ogni giorno. Ti prego...»
Un amore puro, genuino ed
innocente, che solo una bambina può provare per un uomo molto più grande di
lei. Creed quel ragazzaccio tutto muscoli e aggressività abita ogni suo
pensiero e per anni pensa a lui riempiendo le pagine del suo diario, disegnando
cuoricini attorno al suo nome.
Creed è un uomo dalle
mille sfaccettature ed è impossibile non amarlo.
È impudente, sfrontato e
spregiudicato e ha mille demoni che tormentano la sua anima nera. Lui è il vero
bad boy, il ragazzo davvero cattivo, quello che non ha paura a sporcarsi le
mani di sangue se l’esigenze lo richiedono e lui sa perfettamente di essere un
uomo spietato, uno che si merita solo l’inferno e niente di
buono dalla vita.
Avevo smesso di permettere a me stesso di avere sentimenti. Facevo solo quello che dovevo, senza pensarci su. Ma la mia lealtà al club mi era costata la mia moralità e, senza una coscienza, un uomo diventa capace di tutto. Non riconoscevo più nemmeno l’uomo che vedevo allo specchio.
Ma la realtà è molto
diverso da come appare, perché basta guardarlo più attentamente per accorgersi
che Creed è il classico bad ass con il cuore d’oro e lo dimostra costantemente;
con sua madre, il fratellino che adora e con la sua migliore amica, ma
soprattutto lo dimostra con Mia Ryder, perché quella adorabile bimbetta, che
vede il mondo in cinquanta sfumature di rosa, riesce a scalfire a forza di
sorrisi e patch da attaccare al giubbetto di pelle, la spessa corazza che lui ha
costruito attorno al suo cuore ed è così che nasce la loro amicizia.
Un amicizia improbabile, che
resiste alle loro differenze di età e che con il passare degli anni si trasforma
in un sentimento tanto profondo da far fermare il cuore.
Mi aveva tenuta sotto controllo come un fratello maggiore, ma i suoi occhi dicevano qualcosa di più. Qualcosa che mi faceva stringere lo stomaco e accelerare il battito, come succedeva sempre quando era accanto a me.
Avrei così tante cose da
dirvi su questo romanzo, l’ho amato così tanto che vorrei potervene parlare per
ore e ore, ma vi rovinerei tutta la lettura e non posso permetterlo, perché Monica
Robinson ha scritto un romanzo talmente pieno di colpi di scena che resterete a
corto di fiato per buona parte della lettura e vi troverete a divorare 350
pagine in una manciata di ore. Il finale poi è un cliffangher spaventoso e a
lettura ultimata vi ritroverete su amazon ad acquistare immediatamente il
seguito, perché non potrete vivere senza sapere come prosegue la storia.
“Strada verso il nulla” è
senza dubbio un romanzo tosto, un romanzo non adatto a tutti i lettori, ma se
amate i libri che sconvolgono e stracolmi di angst paralizzante e se,
soprattutto, non avete paura di scene crude questo romanzo fa per voi; lo
amerete vi do la mia parola.
Il mio voto:
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