Titolo: La partita perfetta
serie: The Perfect Game#1
Autrice: J. Sterling
casa Editrice: Quixote
Data di pubblicazione: 25/03/2020
Pagine: 311
TRAMA:
La partita perfetta racconta la storia degli universitari Cassie Andrews e Jack Carter. Quando Cassie incontra Jack, giovane promessa del baseball, è decisa a stare alla larga da lui e dal suo tipico atteggiamento arrogante. Ma Jack ha altro in mente… ossia attirare a tutti i costi l’attenzione di Cassie.
Sono entrambi feriti, pieni di diffidenza e sfiducia, ma riusciranno a ritrovarsi l’un l’altro (e a ritrovare loro stessi) durante questo viaggio emozionante sull’amore e sul perdono.
Allacciate le cinture e preparatevi a farvi spezzare il cuore e a farvelo rimettere insieme.
Sono entrambi feriti, pieni di diffidenza e sfiducia, ma riusciranno a ritrovarsi l’un l’altro (e a ritrovare loro stessi) durante questo viaggio emozionante sull’amore e sul perdono.
Allacciate le cinture e preparatevi a farvi spezzare il cuore e a farvelo rimettere insieme.
Cosa Penso:
“La partita perfetta” di J. Sterling è il primo capitolo della serie The Perfect Game pubblicato qualche settimana fa da Quixote edizioni e per me è stata una delusione su più fronti. Un vero peccato perché stando alla trama e alle recensioni trovate sul web era proprio il tipo di storia che di solito amo alla follia perché apparentemente aveva al suo interno tutte quelle caratteristiche che di solito mi conquistano senza appello. Come per esempio:
- Genere New Adult – chi mi conosce sa bene quanto poco so resistere a questo genere
- Ambientazione collegiale – la mia ossessione nei romanzi
- Sport romance – uno dei miei generi preferiti in assoluto
- Un lui cazzone – ovvero il tipo di maschio di carta che mi fa innamorare ogni volta
Ma nonostante tute queste caratteristiche con “La partita perfetta” non è scattata la scintilla, perché purtroppo la Sterling con questa storia non mi ha fatto provare assolutamente nulla, solo un briciolo di irritazione per aver speso 4 euro per una storia orribilmente noiosa e terribilmente surreale.
Narratori a pov alterni sono i due protagonisti, Jack Carter e Cassie Andrews.
Jack corrisponde al più tipico cliché maschile da romanzo rosa, e giuro che non lo dico con tono negativo, perché io generalmente amo follemente i personaggi come lui. Sportivo, donnaiolo e un autentico cazzone. Lei invece è la più classica delle brava ragazza, quella che non vuole guai e che vuole solo studiare fotografia.
Cassie e Jack si conoscono ad una festa, dove lui rimane affascinato dalla bella ragazza appena trasferita al campus e, sentendo odore di carne fresca, ci prova all’istante ma non ha considerato che Cassie non è come le altre ragazze: lei non è la classica gatta morta a cui lui è abituato, ma al contrario lei è quella che gli risponde per le rime e tiene testa alle sue stupide battute da rimorchio, è quella che non lo tratta come una sorta di divinità solo perché è il miglior lanciatore di baseball del campus e, soprattutto, è la sola che lo fa penare e non accetta subito di uscire con lui. Insomma, Cassie è diversa dalle altre, rappresenta la sfida da vincere e la ragazza che una volta trovata non si lascia per niente al mondo ed è un autentica ventata d’aria fresca per Jack Carter, che farà di tutto per conquistarla.
Peccato, però, che la fase del corteggiamento duri poco e che subito dopo abbiano inizio una serie di assurdità che rendono, quella che potrebbe essere una storia carina anche se banale, una storia banale e con una serie di eventi talmente assurdi e irreali che di veritiero hanno ben poco.