Autrice: Veronica Scalmazzi
Casa editrice: Slef Publishing
Data di pubblicazione: 29/04/2020
Pagine: 300
TRAMA:
Mi chiamo Piper Morris e sono la classica matricola secchiona e sfigata, o almeno è così che mi definiscono la maggior parte degli studenti dell'Università della California.
In realtà, dietro ai miei occhiali da nerd e all'aspetto un po' scialbo, si nasconde una ragazza sicura di sé, senza peli sulla lingua e con la battuta sempre pronta. Crescere con quattro fratelli maschi ha avuto i suoi vantaggi, ve lo posso assicurare.
Amo il calcio e fare shopping da Victoria's Secret, mentre detesto stare al centro dell'attenzione e... il capitano della squadra di calcio dei Tigers: Kade Evans.
Kade Evans potrebbe, a tutti gli effetti, incarnare uno dei protagonisti maschili degli sport romance che amo tanto leggere. Anche se nessuno potrà mai eguagliare il mio Jimmy, sia chiaro.
Evans è un cliché vivente: sexy da morire, atletico, spiritoso e... pervertito.
Un pervertito dotato di una zucchina XXL.
Sì, avete capito bene!
Come faccio a saperlo?
L'ho visto con i miei stessi occhi!
Completamente nudo!
E lui non ha fatto nulla per coprirsi, anzi... mi ha provocato con quel suo dannatissimo sorriso strappa mutandine!
Ma volete sapere qual è la cosa peggiore?
Lui non è come tutti gli altri.
Lui mi vede davvero.
Mi chiamo Piper Morris e ho un grosso, anzi, un grossissimo problema: Kade Evans mi vuole.
Sono il suo Mondiale, il suo goal al 90' minuto.
Ma io non ho nessuna intenzione di rendergli le cose facili, tutt'altro.
A noi due, Evans!
Che la partita abbia inizio.
In realtà, dietro ai miei occhiali da nerd e all'aspetto un po' scialbo, si nasconde una ragazza sicura di sé, senza peli sulla lingua e con la battuta sempre pronta. Crescere con quattro fratelli maschi ha avuto i suoi vantaggi, ve lo posso assicurare.
Amo il calcio e fare shopping da Victoria's Secret, mentre detesto stare al centro dell'attenzione e... il capitano della squadra di calcio dei Tigers: Kade Evans.
Kade Evans potrebbe, a tutti gli effetti, incarnare uno dei protagonisti maschili degli sport romance che amo tanto leggere. Anche se nessuno potrà mai eguagliare il mio Jimmy, sia chiaro.
Evans è un cliché vivente: sexy da morire, atletico, spiritoso e... pervertito.
Un pervertito dotato di una zucchina XXL.
Sì, avete capito bene!
Come faccio a saperlo?
L'ho visto con i miei stessi occhi!
Completamente nudo!
E lui non ha fatto nulla per coprirsi, anzi... mi ha provocato con quel suo dannatissimo sorriso strappa mutandine!
Ma volete sapere qual è la cosa peggiore?
Lui non è come tutti gli altri.
Lui mi vede davvero.
Mi chiamo Piper Morris e ho un grosso, anzi, un grossissimo problema: Kade Evans mi vuole.
Sono il suo Mondiale, il suo goal al 90' minuto.
Ma io non ho nessuna intenzione di rendergli le cose facili, tutt'altro.
A noi due, Evans!
Che la partita abbia inizio.
La vera bellezza è un sorriso che arriva agli occhi, uno sguardo da capogiro, mani che ti accarezzano con dolcezza. La vera bellezza è la semplicità di un’anima vera che non ha bisogno di nascondersi dietro a una maschera per piacere agli altri.
Veronica Scalmazzi è un nome molto noto e
molto amato nel panorama del romance italiano, devo confessare che io non ne ho
letti tanti dei suoi romanzi, solo tre con questo, ma quelli che ho letto mi sono
piaciuti tantissimo e, infatti, ho tutte le intenzioni di recuperare al più
presto tutti i suoi scritti.
Qualche giorno fa su instagram mi sono
imbattuta nella foto della cover dell’ultimo romanzo scritto da lei – “Gioco
d’amore” – mi è bastato dare uno sguardo alla cover e al titolo per
farmi correre su amazon e scaricarlo. So bene che un libro non si giudica sulla
base della copertina o dal titolo, ma io agli sport romance non so proprio
resistere e mi basta un singolo sguardo per convincermi ad acquistarli, e anche
questa volta è andata proprio così. Certo, spesso rimango delusa, ma
non questa volta perché l’autrice mi ha decisamente conquistata.
Se non ho capito male, informandomi sul
web, “Gioco d’amore” è un romanzo abbastanza diverso da quelli
che generalmente scrive Veronica Scalmazzi, che è famosa per dipingere storie
intense colme di doloroso dramma, quindi se vi aspettate una storia di questo
tipo è probabile che questo romanzo vi deluda, perché quella che troviamo qui è
una Veronica Scalmazzi dalle tinte decisamente più leggere. Una Veronica più
scanzonata che incatena al kindle con un romanzo a tratti ironico e a tratti
romantico, una deliziosa commedia che sono certa vi conquisterà.
“Gioco d’amore” mi ha tenuto
compagnia per tutto il primo di maggio e ha riempito a colpi di umorismo,
ironia pungente e dolce romanticismo quella che sarebbe stata l’ennesima
pallosa giornata di quarantena.
L’autrice attraverso il pov alternato dei
due protagonisti ci racconta la storia di Kade Evans e Piper Morris.
Kade e
Piper sulla carta sembrano non avere nulla in comune e sembrano provenire da
due modi lontani anni luce.
Piper è una matricola del primo anno ed è
quella che tutti definiscono una sfigata, lei è apparentemente la più classica
delle secchione, una sorta di emarginata sociale.
Indossa grossi occhi da vista e ad
eccezione dei completini intimi di Victoria Secret, per cui ha una vera e
propria ossessione, indossa abiti poco appariscenti e decisamente affatto sexy.
Il suo aspetto apparentemente poco curato, in realtà è una maschera che indossa
per non mostrare al mondo la vera se stessa, perché nella realtà lei è molto
diversa da quella che appare e tutto quello che desidera di più al mondo è
qualcuno che la veda per davvero per quella che è.
… voglio che la gente mi veda davvero. Voglio uno sguardo che vada oltre l'apparenza. Un "ciao" che non si fermi solo alla bocca, ma che scavalchi il tempo e abbia il sapore di un "A domani". Voglio un sorriso che arrivi agli occhi. Un abbraccio che urli amore. Voglio una verità che mi disarmi dalle mie insicurezze. Semplicemente voglio essere me stessa. Senza trucchi, né inganni. Io, con il mio bello e cattivo tempo. E voglio che gli altri mi vedano per quella che sono, non per chi vorrebbero che io fossi.
E quella persona sembra essere proprio la
persona che lei disprezza maggiormente nell’intero campus: Kade Evans.
Kade è il ragazzo più popolare della
scuola, è il capitano della squadra di calcio ed è venerato come una sorta di
divinità; i ragazzi vorrebbero essere come lui, mentre le ragazze vorrebbero
finire nel suo letto, ma lui ha occhi solo per una ragazza; una matricola
sfigata che inizia a corteggiare con costanza e determinazione e in breve tempo
diventa la sua tigre graffiante dalla risposta sempre pronta, la sola ed unica
ragazza della scuola che non sbava per lui, ma che al contrario lo tiene sulle
spine e lo fa sudare a colpi di battute ben assestate e lingua tagliente.
Kade Evans vuole Piper Morrirs e siccome è
abituato a vincere, lui l’avrà.
Perché la partita più importante di tutte
– quella dell’amore – lui vuole vincerla. Anche se non sarà affatto facile
perché conquistare quella ragazza è un po’ come fare goal al novantesimo minuto
o vincere la coppa del mondo.
«Non sono una partita da vincere» afferma all'improvviso con tono duro.«Tu non saresti mai una partita, Piper. Saresti un mondiale.»
Raccontarvi la trama di questo romanzo
così come ho fatto io, forse, è stato un po’ rischioso, perché
temo di aver
sminuito un po’ questa storia, anche se davvero non era mia intenzione, quindi
vi prego di fidarvi di me quando vi dico che questo romanzo vale davvero la
pena di essere letto e che tra le pagine di “Gioco d’amore” è
possibile trovare una storia che non è solo una commedia romantica che ha la
pretesa di far divertire, ma è soprattutto una storia che sa emozionare e
conquistare il cuore del lettore. Io personalmente adoro romanzi come questo,
perché riescono a farmi svagare e a trascinarmi nel mondo dei
personaggi, che in questo caso sono un vero portento.
Kade Evans, può sembrare un cliché
ambulante; sportivo, bello come il peccato e popolare. Può avere tutte le
ragazze che vuole, ma lui si fissa con la sola che non se lo fila di pezza,
come si suole dire, e fa di tutto per conquistarla e preparatevi perché vi farà
sciogliere come un panetto di burro sotto al sole.
Kade ha una situazione famigliare
abbastanza complicata, e nella sua vita ha sofferto tantissimo, e se
solitamente amo che questi aspetti vengano trattati in maniera approfondita,
perché adoro quando i romanzi assumono tinte drammatiche. Tuttavia, qui ho apprezzato
moltissimo che l'autrice pur spiegando cosa è accaduto alla vita del protagonista, la parte più drammatica e dolorosa rimanesse solo accennata, senza snaturare la
vena divertente del romanzo.
Piper Morris è una protagonista adorabile,
sicuramente fino ad ora vince il titolo di protagonista top del 2020, perché
una come lei non si trova spesso tra le pagine di un libro ed è una vera forza
della natura.
Apparentemente è un autentica secchiona, che indossa grossi occhialoni e un abbigliamento non all’ultima moda, ma
nonostante io adori la moda e piastricciarmi la faccia con i trucchi mi sono
rispecchiata parecchio in lei perché proprio come me, Piper si innamora
perennemente del book boy friends di turno che incontra tra le pagine dei suoi
romanzi preferiti, avrei infatti voluto batterle cinque e dirle: “Anch’io
sorella!!”.
Una cosa che ho adorato è stato infatti
leggere parecchi riferimenti librosi ad alcuni romanzi che ho letto e adorato,
come per esempio La Malpas con il suo Lord del Maniero a Ava Lohan che con il
suo Jimmy ha rubato parecchi cuori.
Piper, così riservata e sempre sulle sue
non si aspetta di certo di attirare l’attenzione del ragazzo più popolare del
campus, perché i tipi come lui, Piper, non li sopporta e per questo lo tiene
sulle spine ed essendo abituata a trattare con cinque fratelli maschi più
grandi di lei, vi garantisco, che vi divertirete parecchio a vederli
interagire.
E così tra un corteggiamento serrato e un
ironia scoppiettante, il lettore, non può far altro che fare il tifo per Piper
e Kade, la tigre e il pervertito – come sono soliti a soprannominarsi – che
conquisteranno il cuore di chi legge con la loro dolce storia senza troppi
drammi, ma altamente emozionate.
Se dovessi descrivere con una sola parola
“Gioco d’amore” direi che è un romanzo accattivante. Perché
Veronica Scalmazzi con il suo stile di scrittura semplice, fluido e curato nel
minimo dettaglio ha dato vita ad una storia brillante che è proprio quello che
ci vuole in questo momento difficile per tutti.
Concludo la mia recensione consigliando
caldamente questo libro.
Per quanto riguarda me ora non posso far
altro che attendere con pazienza le storie sul fratelli Morris, perché vi
garantisco che anche i personaggi secondari vi ruberanno un pezzettino di
cuore.
Il mio voto:
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