Titolo: Fino alla fine del mondo
Serie: Matching Scars#3
Autrice: Valentina Ferraro
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
Data di pubblicazione: maggio 2017
Pagine: 500
TRAMA:
«Non innamorarti di lui…
non ancora…».
È passato un anno dalla notte tempestosa in cui Benjamin Carter è ripiombato nella vita di Caterina, giurandole amore eterno, per poi andarsene di nuovo, con la promessa di tornare da lei un giorno. Andare avanti non è stato facile, ma non ha avuto altra scelta se non quella di rimboccarsi le maniche e guardare al futuro, un futuro dolce e semplice che solo il bell’avvocato Julian Steinfield sembra essere in grado di offrirle. Ma il destino sembra non volersi arrendere e, ogni volta che Caterina pensa di essere guarita e immune al fascino del suo grande amore perduto, lui rispunta dal nulla, pronto a rimescolare le carte in tavola.
Complice un concerto a New York City e un matrimonio al quale non può mancare, i due si ritroveranno l’uno davanti all’altra per la resa dei conti. Questa volta non basteranno promesse vuote e muri invalicabili per difendersi: quando si troveranno davanti al bivio più importante della loro vita, dovranno decidere da che parte andare consapevoli che, una volta imboccata una strada, non si potrà più tornare indietro.
È passato un anno dalla notte tempestosa in cui Benjamin Carter è ripiombato nella vita di Caterina, giurandole amore eterno, per poi andarsene di nuovo, con la promessa di tornare da lei un giorno. Andare avanti non è stato facile, ma non ha avuto altra scelta se non quella di rimboccarsi le maniche e guardare al futuro, un futuro dolce e semplice che solo il bell’avvocato Julian Steinfield sembra essere in grado di offrirle. Ma il destino sembra non volersi arrendere e, ogni volta che Caterina pensa di essere guarita e immune al fascino del suo grande amore perduto, lui rispunta dal nulla, pronto a rimescolare le carte in tavola.
Complice un concerto a New York City e un matrimonio al quale non può mancare, i due si ritroveranno l’uno davanti all’altra per la resa dei conti. Questa volta non basteranno promesse vuote e muri invalicabili per difendersi: quando si troveranno davanti al bivio più importante della loro vita, dovranno decidere da che parte andare consapevoli che, una volta imboccata una strada, non si potrà più tornare indietro.
Cosa Penso:
Ho terminato questo libro
il 4 maggio, oggi siamo al 14 e non ho ancora scritto la mia recensione. Ci ho
provato e riprovato, ogni giorno mi siedo davanti al mio MacBook e cerco
disperatamente di mettere il mio pensiero nero su bianco, ma non ci riesco.
Non trovo le parole per parlarvi di questa storia che
si è stabilita nel mio cuore in maniera permanente, non riesco a scendere a patti con la miriade di
sensazioni che l’autrice mi ha fatto provare. Vorrei poter scrivere una
recensione all’altezza del romanzo, ma molto probabilmente non ci riuscirò
anche se ci sto provando disperatamente da giorni, sono certa che quando avrò finito di scriverla non sarò per niente soddisfatta, semplicemente perchè non ho le parole per descrivere quanto ho amato pazzamente questo libro.
Adoro i romanzi new adult,
ormai sono certa che lo saprete tutti siccome il 90% delle mie letture
appartengono proprio a questo genere e posso, tranquillamente, affermare che
tra le numerose italiane, Valentina
Ferraro, è una delle migliori quando si tratta di scrivere questo genere di
storie e lo ha ampiamente dimostrato con la serie The Matching Scars. Sia i tre romanzi principali che le tre novelle
secondarie, mi hanno rubato il cuore e se dovessi scegliere quale dei romanzi è
il mio preferito sarei in seria difficoltà, perché ogni singolo libro mi ha
lasciato qualcosa e se avete letto le mie recensioni dei primi due libri; “Scegli me” e “Quanto dura per sempre” (click sui titoli per leggerle) avrete notato dalle mie parole quanto li ho amati e quanto mi sono
entrati sotto pelle.
La serie The Matching Scars ci parla di una di quelle storie d’amore tormentate, turbolente e che
hanno un forte impatto emotivo, Valentina Ferraro è stata un vero portento
nello scrivere dei romanzi che colpiscono forte la pancia da tanto sono intensi
e credetemi quando vi dico che questi
romanzi sono un crescendo di sensazioni che scatenano un autentico terremoto
emotivo.
Onestamente, credevo che
con i primi due romanzi l’autrice avesse dato il meglio di se e pensavo davvero
che il terzo avrebbe, semplicemente, messo a posto le cose, portandoci
all’atteso finale in maniera tranquilla e pacifica, senza troppi tuffi al
cuore, senza drammi e senza farmi attorcigliare lo stomaco e le viscere su loro
stessi, ma accidenti se mi sono sbagliata! Ho
fatto lo stesso errore che avevo commesso quando ho iniziato il secondo romanzo della serie, un enorme errore di valutazione e ho sottovalutato la potenza della
penna di questa autrice, perché non avevo minimamente considerato che con “Fino alla fine del mondo” la Ferraro potesse dare il meglio di se. E ancora una volta mi sono trovata al centro
di un uragano impazzito di emozioni che con mille sofferenze mi hanno portato al finale più straordinario
ed epico che potessi desiderare per questa serie.
È dura parlarvene senza
svelare informazioni salienti, senza fare spoiler e senza urlare al mondo
intero in che modo è finito.
Tutto quello che vi dirò è
che con “Fino alla fine del mondo”
siamo alla resa dei conti finale, Ben la sua Blondie si trovano ad un bivio e
devono, una volta per tutte, scegliere una strada e percorrerla fino alla fine,
senza mai più guardarsi indietro e senza ripensamenti. Ma la strada che porta
alla decisione finale è lunga, tortuosa e tutta in salita. In poche parole vi farà un male cane, vi farà soffrire maledettamente
tanto e vi terrà appesi ad un filo sottilissimo e fino alle battute finali
avrete il terrore che la situazione si possa ribaltare all’improvviso.
Insomma tornerete a
respirare solo dopo aver letto la parola fine e a quel punto vi sentirete
tristi e depressi perché la serie è finita e dovete dire addio a dei personaggi
che avete amato follemente… fidatevi di me sono dieci giorni che non tocco un
libro e sto lottando con il vuoto che mi ha lasciato questa storia e per un
avida lettrice come me, è un evento più unico che raro.
Faccio una piccola premessa, se non avete letto il secondo romanzo vi sconsiglio caldamente la lettura di questa recensione, mi è impossibile parlarvi di questo libro senza parlare del finale di “Quanto dura per sempre”. Siete avvisati, se volete continuare sapete i rischi che correte...
Faccio una piccola premessa, se non avete letto il secondo romanzo vi sconsiglio caldamente la lettura di questa recensione, mi è impossibile parlarvi di questo libro senza parlare del finale di “Quanto dura per sempre”. Siete avvisati, se volete continuare sapete i rischi che correte...
Se Benjamin Carter è fuoco e io sono un uragano, allora Julian Steinfield è la quiete dopo la tempesta.
Queste sono le ultime
considerazioni con cui Caterina Zanetti ci ha lasciato alla conclusione di “Quanto
dura per sempre”.
È passato un anno da
allora e la nostra Cat è andata avanti con la sua vita, è rimasta in Canada e
da un anno sta con Julian, quell’uomo di dieci anni più grande che è innamorato
pazzo di lei. Caterina ha scelto la strada
più semplice, quella che con tutte le probabilità la farà soffrire meno. Ha
cercato con tutte le sue forze di dimenticare il suo grande amore e di
concentrarsi su una persona a cui tiene, ma che non le fa sentire le farfalle
nello stomaco e che non le fa sciogliere il cuore con un solo sguardo, come se fosse fatto di burro.
Caterina ha lasciato
andare Benjamin Carter, l’uomo che ha conquistato il suo cuore diversi anni
prima e che glielo ha frantumato in mille pezzi.
L’uomo che, ancora una
volta, è partito per un lavoro top secret alla NASA.
L’uomo che l’ha lasciata
ancora una volta e che le ha chiesto di aspettarlo perché sarebbe tornato da
lei.
Benjamin Carter il ragazzo
di soli venticinque anni che nonostante tutto, nell’ultimo anno non ha mai mollato,
ma che ha mantenuto la sua promessa chiamandola ogni quindici giorni, ovvero
tutte le volte che gli era possibile, e che ha lasciato dolcissimi messaggi in
segreteria perché Caterina alle sue chiamate non rispondeva mai.
Ora Ben sta tornando ed è
deciso a tener fede a quella promessa che ha fatto un anno fa: riconquistare la
su Blondie.
«Tutti questi mesi e questi messaggi in segreteria, ma c’è una cosa che ancora non ti ho detto: ti amo! Da sempre, non ho mai smesso. Lo so che sembro un vero coglione in questo momento, che probabilmente dopo questo messaggio chiamerai la polizia per denunciarmi per molestie, ma stammi bene a sentire, snob del cazzo che non sei altro: io-ti-amo-al-punto-che-non-riesco-più-nemmeno-a-respirare. E non me ne frega un cazzo se stai con un altro, se ignori i miei messaggi per farmi un dispetto, se mi tieni per le palle da sempre, se mi stai ripagando con la stessa moneta per insegnarmi la lezione. IO TI AMO e vengo a riprenderti»
È a New york city, in
occasione del grande concerto dei The Matching Scars, che la vecchia compagnia
di Orlando si ritrova al gran completo. Ed è proprio nella grande mela, che
dopo trecentosessantacinque, giorni Ben e Blondie si ritrovano faccia a faccia.
E come tutte le volte è un esplosione di fuochi d’artificio e farfalle nella
pancia. La potenza dei loro sentimenti è chiara, lampante e sotto gli occhi di
tutti: lo vedono i loro amici e lo vede Julian costretto a fare i conti con un
amore come il loro, con cui mai potrà competere. Ma nonostante quello che
provano entrambi, Caterina non si sente ancora pronta, la paura di soffrire è
troppo forte e il suo cuore è ancora troppo debole per rischiare di spezzarsi di
nuovo ed è per questo che, ancora una volta, sceglie la strada più semplice
accanto ad un uomo con il quale non ha nulla in comune, ma che le da una pace e
una tranquillità che Ben non è in grado
di infonderle.
Ed è proprio a New York
che Ben capisce che non c’è più niente
che può fare e che è giunto il momento di smettere di soffrire cercando di
dimenticare.
«So che non ho fatto molto per te…», alza gli occhi al cielo mentre lo dico, «okay, non ho fatto ancora niente per te. Sono qui a chiederti un’altra possibilità, stavolta farò le cose come si deve, ma se tu non mi vuoi… non posso rincorrere l’idea che un giorno staremo di nuovo insieme. Lo capisci, vero? Quindi ho bisogno di una risposta, Blondie, e ne ho bisogno adesso. Resta con me oppure va’ via, perché devo voltare pagina. Sta diventando una malattia, questo bisogno impellente che ho di te. Non ne posso più»
Per la resa dei conti
finale dobbiamo, quindi, aspettare quando Caterina sbarca ad Orlando in
occasione del matrimonio di Abby e Kris.
Sono passati sei mesi da
quando Ben ha lasciato andare a Cat a New York.
Sei mesi in cui Ben ha cercato di andare avanti lasciandosi il
passato alle spalle.
Sei mesi in cui ha
dimenticato la sola donna che ha amato davvero.
Sei mesi di progressi fatti
nel disperato tentativo di essere nuovamente felice, con un lavoro che ama e
con delle donne che aprono le gambe e, che per qualche istante, colmano il vuoto che
sente nel petto.
Sei mesi di progressi spazzati via in un solo istante,
nell’esatto momento in cui Sua Maestà Benjamin Carter possa gli occhi su Miss
Snob del Cazzo.
Quando i due protagonisti
si ritrovano l’uno di fronte all’altra, tutte le certezze di entrambi crollano
spazzate via, come un castello di carte colpito da una debole soffiata di vento.
Ed è proprio a questo punto che noi lettori assistiamo
del tutto inermi alla loro battaglia, una sfida all’ultimo sangue dove si
colpiscono a morte con provocazioni pungenti, battute al vetriolo lanciate
sapientemente con il solo scopo di fare soffrire l’altro, ma la loro è un arma
a doppio taglio, perché ogni colpo mortale che assestano non solo fa soffrire
la persona a cui è indirizzato, ma fa sanguinare copiosamente anche il loro
cuore.
Una battaglia senza
vincitori ne vinti la loro, che dura un intera settimana, placata soltanto da brevi istanti in cui l’attrazione reciproca prende
il soppravvento, dove le discussione furiose, i litigi e i battibecchi continui
lasciano spazio ad attimi infuocati, baci bollenti che fanno arricciare le dita
dei piedi e fanno correre i brividi lungo la colonna vertebrale e lasciano chiaramente intuire quanto, questi due, dovrebbero smettere di comportarsi da idioti e deporre le armi una volta per
tutte.
«Vuoi sapere qual è la verità? Vorrei che Abby non ti avesse invitata, che non fossi costretto a starti accanto ogni minuto, ogni secondo. Vorrei non aver abbassato la guardia ogni volta che mi hai rivolto quel tuo sorriso che mi annienta. Stavo bene finché non sei tornata tu: mi fai perdere la testa, mi fai sentire come un liceale stupido, e io non sono più così. Tu non hai nessun diritto di ripiombare nella mia vita e portarmi al limite, facendomi comportare come un teppista da strada». Respira a fatica e io lo fisso paralizzata. «Lì dentro mi hai distrutto per l’ennesima volta, stasera. Vorrei che non fossi mai tornata».
Anche questa volta, Valentina Ferraro, mi ha totalmente
incantata e ammaliata con il potere e la magia che sanno compiere le sue
parole.
Ho letto questo terzo
libro della serie The Matching Scars tutto
d’un fiato, e avrei davvero voluto andarci piano per farlo durare più a lungo,
ma la storia dei due protagonisti non me lo ha permesso. Ero spinta da una
bruciante ed invalidante sete di sapere che mi ha costretta a stare attaccata
al kindle per tutto il tempo, che mi ha tolto il sonno facendomi passare una
notte sveglia a leggere.
Il romanzo è diviso in due
parti, la prima si svolge a New York ed è che qui Benjamin mi ha fatto sognare
con la sua dolcezza e il corteggiamento serrato che mette in atto per
riconquistare la sua Cat.
«Non importa quello che succederà, io ti amerò sempre e ti aspetterò fino alla fine del mondo… e poi ancora un altro po’».
È dolcissimo, e se non vi siete innamorati di lui nei
libri precedenti probabilmente lo farete qui, tra queste pagine, su una
carrozza in giro per Central Park.
Nella prima parte
probabilmente vorrete prendere Caterina a sberle perché ancora una volta decide
di percorrere la via più semplice, con un uomo di dieci anni più grande di lei
che è l’emblema dell’uomo palloso. L’ elegante e sofisticato Julian non ha mai
goduto della mia simpatia, ma qui mi ha fatto venire l’orticaria con i suoi
modi di fare da super-uomo dispotico, con il suo voler comandare Caterina a
bacchetta e con il suo volerla controllare continuamente. Avrei davvero voluto
vedere Ben perdere le staffe e metterlo al suo posto una volta per tutte, non solo a parole come ha fatto, anche con un bel pugno ben assestato in pieno
viso.
«Lo sai perché non beve ai concerti?». La lingua inizia a srotolarsi fuori dalla mia bocca. «O che tiene nascosto nell’armadio un pacco di biscotti al cioccolato anche se fa finta di mangiare solo quella merda biologica ai cereali? O che odia i film di guerra? Il suo film preferito è Orgoglio e Pregiudizio, lo avrà visto trecento volte – di cui almeno una cinquantina insieme a me. E con te quante volte lo ha visto? Sai che cosa significa il suo tatuaggio? Le piace scovare i ristoranti di periferia dall’aspetto disgustoso ma che cucinano le miglior schifezze del mondo. Prendi nota, Julian: adora gli hot dog preparati dai venditori ambulanti. Asciuga i capelli con la spazzola piatta altrimenti le si gonfiano rendendo la sua testa simile a quella di un fungo. Prima di andare a dormire, tira fuori dal portafogli la foto della madre e la contempla per cinque minuti. Odia la musica rap, le piace quella pop italiana che ascolta a tutto volume. Balla come una scema in camera per sfogarsi quando è nervosa o triste, pensierosa, e non sopporta chi le dice cosa deve fare e come comportarsi. Non importa se non stiamo insieme da tre anni e mezzo, io la conosco come tu non la conoscerai mai. Con me è se stessa!».
Ma la parte veramente emozionante del romanzo, quella
mi ha rubato il cuore e lo ha centrifugato riducendolo in poltiglia è stata la
seconda parte.
Nella calda e assolata
Daytona Beach, durante i preparativi del matrimonio di Abby e Kris, i due protagonisti mi hanno letteralmente
sfinita, sfiancata ed esasperata con il loro estenuante tira e molla – e
questa mia frase non ha niente di negativo, perché è intesa nel senso più
positivo del termine.
Vedere Ben e la sua
Blondie, così dannatamente testardi ed orgogliosi, discutere per poi vederli
amoreggiare l’attimo dopo, mi ha portato sulle montagne russe in un crescendo
di emozioni talmente forti che mi hanno, totalmente, annientata e sono state
davvero difficile da gestire.
Rabbia e irritazione.
Calma e serenità
Gioia e piacere.
Dolore e tormento.
Tutto questo si è ripetuto un infinità di volte, fino a
che l’autrice non ha messo un punto definitivo con un finale straordinario che
ha appagato in un solo istante tutte le pene dell’inferno che i due protagonisti mi
hanno fatto passare.
È davvero triste aver concluso questi libri, ma una
cosa è certa la serie The Matching Scars rimarrà nel mio cuore per moltissimo
tempo.
Una serie tutta a cinque stelle, dove lo stile di scrittura e lo stile narrativo dell'autrice ha dato vita a tre libri semplicemente magnifici, una serie che come un uragano travolge i cuori dei lettori e li annienta, anche grazie ad una colonna sonora pensata ad arte per amplificare le sensazioni e per far innamorare, per questo vi consiglio di seguire la play List dell'autrice e leggere le canzoni nel momento in cui vengono citate, questo renderà la vostra esperienza di lettura ancora più totalizzante.
I personaggi conosciuti in questi libri rimarranno con me per moltissimo tempo perchè hanno scavato una voragine profonda e si sono insinuati indelebilmente sotto la mia pelle;
Ben e Blondie
conserveranno sempre un posticino speciale nel mio cuore e accanto a loro anche
Mark, il ragazzo allegro e spensierato che si atteggia a pagliaccio, ma che in
realtà nasconde una sensibilità rara. Jessica che con le sue lacrime facili mi
ha fatto sorridere perché è molto simile a me. Erika che vorrei come migliore
amica. Kris e i suoi consigli super
utili che se solo Ben avesse ascoltato, forse, ci avrebbe risparmiato un po’ di
tormento e la sua dolce Abby. E Infine c’è
il taciturno Rayn che ho inquadrato solo alla fine, nella novella dedicata a
Mark e Jessica.
E quindi niente, ora non mi resta che concludere consigliandovi con tutto il fiato che ho in gola di leggere questi romanzi meravigliosi, perchè fidatemi di me, ne vale la pena.
Il mio voto:
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