Titolo: Salvatore
Serie: Benedetti Brothers#1
Autore: Natasha Knight
Casa Editrice: Quixote edizioni
Data di pubblicazione: 7 febbraio 2019
Pagine: 330
TRAMA
Lucia
Tutto ha avuto inizio con un contratto firmato prima da lui e poi da me, sotto lo sguardo delle nostre famiglie. Con mio padre che, seduto in silenzio, sconfitto, dava sua figlia ai mostri della famiglia Benedetti.
Ho obbedito. Ho recitato la mia parte. Ho firmato e ho regalato la mia vita. Sono diventata un trofeo in carne e ossa, un simbolo costante del loro potere su di noi.
Tutto questo è successo cinque anni fa.
Poi è arrivato il momento in cui mi ha reclamato. È arrivato il momento per Salvatore Benedetti di possedermi.
Ho giurato vendetta. Ho imparato cos’è l’odio, eppure niente avrebbe potuto prepararmi per l’uomo che avrebbe controllato la mia vita.
Mi ero aspettata un mostro, uno che avrei voluto distruggere. Ma nulla è mai bianco o nero. Nessuno è mai santo o diavolo. Nonostante i suoi lati oscuri, ho visto la sua luce. Per ogni sua azione negativa, ne ho vista una positiva. Anche se lui aveva fatto di tutto per farsi odiare da me, una passione più calda dell’inferno ha iniziato a bruciare dentro di me.
Ero sua, e lui era mio.
Il mio mostro. Solo mio.
Salvatore
Possedevo la principessa della famiglia mafiosa DeMarco. Apparteneva a me. Avevamo vinto, e loro perso. E quale modo migliore potevamo trovare per dare loro una lezione, se non quello di togliere loro ciò che avevano di più prezioso? Di più caro?
Io sarei diventato il re. Ero il primo in linea di successione per governare la famiglia Benedetti. Lucia DeMarco era il bottino di guerra. Il mio bottino di guerra e potevo farci quello che volevo.
Il mio dovere era spezzarla. Trasformare la sua vita in un inferno. La mia anima era oscura ed ero legato all’inferno. Non avevo via d’uscita, non c’era per nessuno di noi due. Perché la famiglia Benedetti non perde mai, e ovunque siamo passati, abbiamo solo lasciato una scia di distruzione. Era sempre stato così. E così credevo sarebbe sempre stato.
Tutto ha avuto inizio con un contratto firmato prima da lui e poi da me, sotto lo sguardo delle nostre famiglie. Con mio padre che, seduto in silenzio, sconfitto, dava sua figlia ai mostri della famiglia Benedetti.
Ho obbedito. Ho recitato la mia parte. Ho firmato e ho regalato la mia vita. Sono diventata un trofeo in carne e ossa, un simbolo costante del loro potere su di noi.
Tutto questo è successo cinque anni fa.
Poi è arrivato il momento in cui mi ha reclamato. È arrivato il momento per Salvatore Benedetti di possedermi.
Ho giurato vendetta. Ho imparato cos’è l’odio, eppure niente avrebbe potuto prepararmi per l’uomo che avrebbe controllato la mia vita.
Mi ero aspettata un mostro, uno che avrei voluto distruggere. Ma nulla è mai bianco o nero. Nessuno è mai santo o diavolo. Nonostante i suoi lati oscuri, ho visto la sua luce. Per ogni sua azione negativa, ne ho vista una positiva. Anche se lui aveva fatto di tutto per farsi odiare da me, una passione più calda dell’inferno ha iniziato a bruciare dentro di me.
Ero sua, e lui era mio.
Il mio mostro. Solo mio.
Salvatore
Possedevo la principessa della famiglia mafiosa DeMarco. Apparteneva a me. Avevamo vinto, e loro perso. E quale modo migliore potevamo trovare per dare loro una lezione, se non quello di togliere loro ciò che avevano di più prezioso? Di più caro?
Io sarei diventato il re. Ero il primo in linea di successione per governare la famiglia Benedetti. Lucia DeMarco era il bottino di guerra. Il mio bottino di guerra e potevo farci quello che volevo.
Il mio dovere era spezzarla. Trasformare la sua vita in un inferno. La mia anima era oscura ed ero legato all’inferno. Non avevo via d’uscita, non c’era per nessuno di noi due. Perché la famiglia Benedetti non perde mai, e ovunque siamo passati, abbiamo solo lasciato una scia di distruzione. Era sempre stato così. E così credevo sarebbe sempre stato.
Cosa Penso:
Voglio vivere una vita tranquilla. Non voglio dovermi guardare sempre alle spalle. Non voglio vedere un nemico in ogni paio di occhi che incontro, in ogni mano che stringo. Voglio che le persone che amo siano al sicuro. Voglio che siano felici.
“Salvatore”
è il primo capitolo della serie Benedetti’s
Brothers di Natasha Knight, un
romanzo uscito da inizio febbraio e di cui avrei dovuto parlarvi giorni fa, ma
purtroppo ho latitato sulla blogosfera e solo oggi sono riuscita a ritagliarmi
un pochino di tempo per scrivere il mio
pensiero.
Quando ho iniziato questa lettura non sapevo bene cosa
aspettarmi da questo romanzo, questo è il primo Mafia Romance che leggo e non
sapevo se mi sarebbe piaciuto o se invece lo avrei odiato. Credo che il mafia
romance sia un genere che si piazza circa a metà strada tra il romance classico
e puro e i romanzi dark, ma credo di amare maggiormente quest’ultima categoria,
anche se odio profondamente la violenza in tutte le sue forme, quest’ultimi romanzi mi fanno
provare emozioni intense e fortissime e risvegliano un lato di me totalmente
nuovo e che non mi aspettavo di avere.
In “Salvatore” non si trova una storia tutta cuori e fiori,
ma nemmeno la violenza tipica dei romanzi Dark e credo possa essere il giusto
compromesso per quelle lettrici che vogliono osare un po’ di più, senza però
sconfinare eccessivamente nel torbido e proibito. Devo ammettere che il mio
battesimo con questo genere non mi è affatto dispiaciuto, “Salvatore” è stato una
lettura davvero carina che mi ha tenuto compagnia per un paio di giorni e spero
di poter leggere presto gli altri romanzi della serie.
Quella che ci racconta l’autrice tra queste pagine è la
storia di Lucia DeMarco e Salvatore Benedetti.
DeMarco e Benedetti sono due famiglie italo-americane in
guerra tra di loro, vogliono entrambe il predominio della vita malavitosa
americana; si provocano, lottano e si sfidano da sempre, ma tutto cambia quando
il Boss della famiglia DeMarco subisce una bruciante sconfitta che lo costringe
a pagare un prezzo molto, forse troppo, alto. L’errore che ha commesso gli
costa la sua figlia più piccola; Lucia.
Lucia che è sempre stata al di fuori di tutto, si ritrova
ad essere una vittima innocente dei giochi di potere tra le due famiglie, una
firma su un contratto, et voilà, Lucia è proprietà della famiglia Benedetti,
precisamente appartiene a Salvatore Benedetti, il secondogenito del grande Boss,
nonché quello che, un giorno, prenderà in mano le redini del clan e per questo
è di fondamentale importanza che riesca a dimostrare la sua supremazia sulla
piccola di casa DeMarco e che riesca a farsi obbedire e rispettare, perché se
non riesce a farsi rispettare da una ragazzina capricciosa come potrà farsi
rispettare dai criminali, quelli veri e pericolosi?
Salvatore odia profondamente tutto ciò, odia dover
strappare una ragazza dal suo mondo e
costringerla all’obbedienza, ma sa bene che quello è l’unico modo per dimostrare a suo padre di essere in
grado di prendere il suo posto un giorno non troppo lontano e, quindi, fa
semplicemente quello che va fatto, prende Lucia a vivere con se, gli offre una
stanza e tutti i confort possibili, promettendole che potrà avere una bella
vita e mantenere i rapporti con i suoi
famigliari se gli da l’obbedienza che richiede, ma Lucia è un autentico peperino
e non è facile per lei accettare tutto quello che gli è accaduto. Non sopporta
l’idea di appartenere ad un'altra persona, una che disprezza per di più, e non
accetta di comportarsi come cagnolino fedele che obbedisce ogni volta che il
suo padrone schiocca le dita e gli impartisce qualche ordine e così lo sfida di
continuo facendo regolarmente tutto il contrario rispetto a quelle che le viene
chiesto.
Dovevo trovare un modo per accettare quello che mi stava succedendo. Quella sarebbe stata la mia vita da quel momento in poi. Appartenevo a un uomo di cui odiavo il cognome, ma che riusciva a farmi dubitare di tutto ciò in cui credevo. Dovevo riuscire a trovare un senso a tutto quello.
I due bisticciano, si provocano, Salvatore minaccia e
spesso Lucia subisce fino a che, entrambi, si rendono conto che tutto ciò cela
un attrazione bruciante capace di creare un incendio di epiche proporzioni e
lasciarsi andare alla passione che li sconvolge e fa tremare l’anima ad
entrambi sembra essere la sola cosa da fare.
Come ho detto poco più su questo romanzo non è un dark
romance e non contiene le scene di violenza tipiche di questo genere, che non
tutti sanno gradire, ma non è nemmeno un romance inteso nel senso più
tradizionale e puro del termine, anche
qui ci sono scene forti e intense che possono non essere apprezzate da quei
lettori che non sopportano la violenza nemmeno nei romanzi, ma io sono riuscita
ad apprezzarlo comunque.
Ho apprezzato molto la protagonista femminile, una
giovane donna con una grande tenacia e determinazione nel non farsi piegare.
Lei è una persona e non un oggetto e non sopporta il farsi trattare come tale,
l’ordine impartito che deve essere semplicemente obbedito, Lucia non lo
rispetterà mai, non hanno importanza le punizioni che Salvatore mette in atto
ogni volta.
Nonostante Lucia detesti fermamente la situazione in cui
si trova e disprezzi Salvatore con tutta se stessa, il suo corpo traditore non
sembra pensarla allo stesso modo, infatti si scalda e brucia di passione ogni
volta che lui è a distanza ravvicinata o ogni volta che le mette le mani
addosso per punirla in modi bollenti tutte le volte che supera il limite. Come
accada sempre in romanzi dove il romance non è quello più puro e tradizionale
il lettore assiste al combattimento interiore della protagonista divisa a metà
tra il modo in cui dovrebbe sentirsi e quello che effettivamente prova.
Salvatore Benedetti è il personaggio che ho preferito
maggiormente, lui è diverso dai soliti protagonisti maschili che siamo soliti
trovare in romance in cui la violenza, anche se molto soft come in questo caso, è un ingrediente
fondamentale. Tendenzialmente i protagonisti maschili sono uomini violenti che
non provano un briciolo di risentimento per il modo terrificante in cui si
comportano, almeno fino a che i sentimenti non fanno capolino e allora tutto
cambia, ma qui Salvatore Benedetti è in realtà un bravo ragazzo e so che questa
affermazione può suonarvi strana, ma vi garantisco che è proprio così.
La sua obbedienza? E cosa cazzo voleva dire? Che si sarebbe dovuta sedere quando glielo chiedevo o riportarmi la palla quando gliela lanciavo? Era tutto molto più di questo. Una donna come Lucia DeMarco non concedeva tanto facilmente la sua sottomissione. Un uomo doveva guadagnarsela. Oppure doveva spezzarla per prendersela.
Salvatore odia il suo mondo, odia uccidere e fare del
male e odia essere costretto a possedere Lucia come se fosse un oggetto
sen’anima e sentimenti, ma sa anche che quello
è il solo modo in cui si deve comportare. Deve dimostrare alla sua famiglia di
non essere un rammollito, deve dimostrare di essere in grado di prendere in
mano le redini della famiglia per diventare il boss, perché se il potere passasse nelle
mani di suo fratello allora sarebbero nei guai seri e lui non avrebbe la
possibilità di cambiare le cose una volta per tutte e portare la pace tra la
sua famiglia e quella di Lucia.
Nonostante lui non sia un cattivo ragazzo, dominare Lucia
lo eccita da morire e anche lui è terribilmente confuso da quella ragazzina
diversa e inesperta rispetto alle donne che è solito frequentare.
Quella ragazza che doveva essere solo su un oggetto in
suo possesso, quando entra nella sua casa sconvolge tutto il suo mondo portando
una ventata d’amore e di passione che lui non si aspettava di poter trovare e
tra guerre di famiglia, tradimenti, sangue e colpi di scena Lucia e Salvatore
si troveranno a lottare fianco a fianco mentre cercano d scendere a patti con
quello che sentono l’uno per l’altra.
“Salvatore” è un romanzo dallo stile
molto semplice, ma che sa coinvolgere il lettore, un romanzo molto scorrevole
e, anche se è stata una lettura gradita, confesso di averlo trovato un po’
troppo frettoloso, avrei preferito
trovare più descrizioni dettagliate e più approfondimenti sia del lato
psicologico dei personaggi, ma anche nello svolgimento nella storia e confesso
che tutto ciò ha finito per far precipitare di almeno un punto il mio giudizio
finale, nel complesso però il romanzo non è male e se avete voglia di
avvicinarvi per la prima volta ad un Mafia Romance o ad un libro dove la
violenza c’è in maniera misurata, questo libro potrebbe proprio fare a caso
vostro.
Il mio voto:
Nessun commento:
Posta un commento