Titolo:
Midnightlove
Serie:
Book#1
Autrici:
A. Marino F. Alessi
Casa
Editrice: Self-Publishing
Data
di pubblicazione: 28/01/2020
Pagine:
166
TRAMA:
Era paradiso e inferno allo stesso tempo
Keiran Faraday nella vita ha collezionato tanti
cattivi ricordi, ma nonostante questo ha accettato il suo destino e continua ad
andare avanti a testa alta e sempre con il sorriso sulle labbra.
Anche per Eden Cole la vita non è stata facile.
È stata segnata da una perdita profonda ma, al contrario di Keiran, lei è
diffidente, spaventata dai legami e dall'amore.
Due mondi diversi si incontrano e si scontrano,
fra battibecchi, carezze e segreti sussurrati a mezzanotte. Due cuori feriti,
troppo intimoriti per guarire.
Vincerà la paura di vivere le emozioni o la
voglia di amare?
Primo volume autoconclusivo.
Cosa
Penso:
Ogni
volta che mi appresto a leggere un romanzo in anteprima sono sempre
preoccupata, ho paura che il romanzo mi deluda, che non mi piaccia o che sia
mal scritto e generalmente l’ansia dura fino a quando il romanzo non mi
intrappola nelle maglie della storia, in genere dopo aver letto circa il 20 o, nel peggiore dei casi, addirittura il 30 per cento delle pagine. Ma questa volta, con “Midnightlove”
di Adelia Marino e Federica Alessi me ne sono bastate una manciata per farmi appassionarmi a questo romanzo e la mia
ansia da lettura in anteprima è stata dissipata in fretta, perché le due autrici mi hanno
davvero conquistata con la loro deliziosa love story.
“Midnightlove”
attraverso il pov alternato dei due protagonisti ci narra la storia di Eden
Cole e Keiran Faraday, due personaggi che hanno dovuto attraversare le fiamme
dell’inferno prima di avere il loro happily ever after. La vita con loro non è
stata affatto generosa, ma al contrario ha regalato ad entrambi un mare di
dolore e sofferenza.
Eden
Cole ha vissuto per tutta la vita a San Francisco, insieme alla
zia che l’ama come se fosse una figlia, ma nonostante ciò Eden ha tanto dolore
nel cuore. Quando era solo una bambina, ha perso entrambi i genitori in un
terribile incidente d’auto e da allora ha arginato il suo cuore dietro un alta
muraglia, che impedisce alle persone di avvicinarsi a lei, troppo spaventata
dall’idea di soffrire ancora. Oltre alla zia, l’unica altra persona che ha
lasciato avvicinare è la sua migliore amica, Faith. Ed è proprio con lei che
decide di partire per l’ultimo anno di college e trasferirsi a Los Angeles,
alla UCLA.
Mentre
Eden e Faith sono sul volo che le porta verso la città degli angeli, si
imbattono in Keiran Faraday, un meraviglioso ragazzo con i capelli scuri che
gli incorniciano il volto bellissimo e che mettono in risalto due meravigliosi
occhi dello stesso colore del caffè, un velo di barba sul mento e dei deliziosi
tatuaggi sparsi per tutto il corpo che gli donano l’aspetto di un autentico
ragazzaccio.
Lui
è bello e dannato e anche se Eden non vuole ammetterlo è irresistibilmente
attratta da lui e anche a lui piace quella ragazza con i capelli mogano e delle
deliziose efelidi sparse ovunque sul corpo.
Anche
Keiran, proprio come Eden, non ha avuto una vita facile.
Lui era un bambino incastrato nel sistema affidatario americano, i suoi genitori lo hanno abbandonato quando era ancora in fasce e ha dovuto imparare molto presto a cavarsela da solo, senza l’affetto di mamma e papà che avrebbero dovuto prendersi cura di lui e proteggerlo, l’unico al mondo a volergli davvero bene e che è sempre stato al suo fianco è stato il suo migliore amico che non lo ha mai abbandonato.
Lui era un bambino incastrato nel sistema affidatario americano, i suoi genitori lo hanno abbandonato quando era ancora in fasce e ha dovuto imparare molto presto a cavarsela da solo, senza l’affetto di mamma e papà che avrebbero dovuto prendersi cura di lui e proteggerlo, l’unico al mondo a volergli davvero bene e che è sempre stato al suo fianco è stato il suo migliore amico che non lo ha mai abbandonato.
Nonostante
Keiran sia cresciuto da solo e senza affetto, a differenza di Eden, non si è
chiuso in se stesso lasciando tutti gli altri fuori. Lui non ha paura dei
legami sentimentali e proprio per questo quando incontra Eden fa di tutto per conquistarla e tenerla con se,
ma lei sembra una tigre graffiante impossibile da addomesticare.
Keiran
&Eden.
Eden&
Keiran.
Apparentemente sembra che i due abbiano parecchie cose in comune; un passato fatto di dolore e sofferenza, ma in realtà loro vengono da due mondi opposti che entrano in rotta di collisione e per Eden è difficilissimo lasciar entrare Keiran nella sua vita, la paura di affezionarsi a qualcuno e soffrire è paralizzante per lei e la spinge ad alzare dei muri per tenerlo a distanza. Lo tratta con diffidenza e cerca di difendersi a suon di risposte per le rime ogni volta che lui tenta un approccio, ma Keiran sembra determinato a conquistarla e con una dolcezza e una pazienza infinita prova ad abbattere una ad una tutte le sue barriere.
Due
cuori feriti, quelli dei protagonisti, riusciranno insieme a guarire o sono
destinati a stare da soli?
Non
sarò di certo io a rispondere a questo interrogativo, ma per farlo dovete
leggere il romano di Adelia e Federica.
“Midnightlove”
è stata una lettura deliziosa che io l'ho adorato. La storia di questa due autrici italiane è un libro
che mi ha letteralmente incatenato alle pagine, tenendomi compagnia per alcune
ore di una piovosa domenica pomeriggio. Un pomeriggio intero in cui mi è stato
impossibile staccarmi dal mio kindle per un solo istante, perché quella che troviamo tra le pagine è una di
quelle storie che è capace di regalare
emozioni intense, profonde e forti. Una storia che ferisce tramite due
personaggi dai passati burrascosi e pieni di dolore, che sono descritti così
bene dalle due autrici che è naturale come respirare entrare in sintonia con loro e provare sulla propria pelle
la loro sofferenza e le loro sensazioni.
Devo,
tuttavia, confessare che mi ci è voluto un po’ per entrare in sintonia completa
e totale con la protagonista femminile. Lei è schiva, riservata e chiusa in se
stessa e, spesso e volentieri, anche con le persona che la amano alza dei muri
invalicabili. Non vuole innamorarsi di un ragazzo, non vuole una relazione e ha
tentato in tutti modi di scoraggiare Keiran a provarci con lei. In un primo
momento lo allontana, lo ignora e lo respinge, risponde per le rime ad ogni
approccio che lui ha nei suoi confronti e, inizialmente, mi ha un po’ innervosita
e mi sarebbe tanto piaciuto entrare nelle pagine per darle una bella scrollata,
per farle capire che in questo modo fa del male solo a se stessa. Ma anche se
mi ha fatto innervosire, non me la sento comunque di condannarla per questo suo
atteggiamento. Perché quello che Eden mette in atto è solo un meccanismo di
difesa per proteggere il suo cuore già martoriato da ferite che non si sono mai
rimarginate.
«È un incubo vivere solo con i propri demoni, ti divorano dall’interno, ti entrano nella testa, distruggono anche quella, ti spezzano, frammentano, annullano. Non farti questo solo perché hai paura che la vita abbia in serbo altro dolore per te. Io non l’ho scelto, semplicemente non ho mai avuto nessuno, tu hai qualcuno, tienilo vicino a te, cambia il tuo atteggiamento. Non dimostrargli che vuoi loro bene allontanandoli da te, stringili, Eden, la solitudine uccide»
Per
fortuna la mia “antipatia” nei
confronti della protagonista femminile è stata passeggera e attorno alla
seconda metà del romanzo, si è completamente riscattata e sono riuscita ad apprezzarla fino in fondo.
Keiran
ha l’aspetto del classico ragazzaccio, un
velo di barba che gli ricopre il mento, uno sguardo minaccioso, la sigaretta
stretta tra le labbra e tatuaggi sexy che gli solcano le braccia in linee
scure. Tutto in lui urla a gran voce bad boy, ma in realtà ha un dolcissimo
cuore d’oro che sanguina per il dolore che l’abbandono dei suoi genitori gli ha
procurato.
Lui
si sente dannatamente solo, e anche se il suo migliore amico gli è sempre stato
accanto, soffre terribilmente e fa male leggere il suo dolore sulla carta. La sua
storia è stata davvero coinvolgente e mi ha profondamente emozionata facendomi
sfuggire addirittura qualche lacrimuccia, perché il suo dolore è così tangibile che è impossibile
restarne indifferenti.
Ero stanco di molte cose. Stanco di quel posto, stanco della roulotte, stanco di tutta quella stabilità, stanco di essere solo, stanco di non impegnarmi con nessuna. I miei ventiquattro anni non erano poi così lontani, avevo bisogno di qualcosa, di sentire qualcosa, ero stanco di sentirmi niente per nessuno. Avevo bisogno di lei, ma lei non voleva me o, per meglio dire, non mi voleva abbastanza.
Vorrei
davvero potervi dire molto di più di questa storia deliziosa, ma ho paura di fare
qualche spoiler che possa rovinarvi la lettura e quindi mi fermo qui e, concludo, consigliandovi a gran voce questo libro, perché Adelia Marino e Federica Alessi
sono due nomi abbastanza noti nel panorama del new adult italiano, hanno
scritto diversi romanzi sia a quattro mani che singolarmente e io li ho letti
quasi tutti, e in questi anni ho notato un netto miglioramento del loro stile
di scrittura, che da sempre è scorrevole, coinvolgente e sa come conquistare il
lettore con una manciata di pagine. I loro romanzi, infatti non sono mai troppo
lunghi, ma al contrario sono brevi, un centinaio di pagine o poco più, e anche
se questa può essere un arma a doppio taglio, come ho già detto nella
recensione del romanzo di Federica “L’onda perfetta” (click sul titolo per la
mia recensione), loro sono davvero bravissime a gestire la storia e svilupparla
in poco tempo, dando importanza agli elementi salienti e riuscendo persino a
far provare emozioni forti a chi legge.
Per
cui non fatevi ingannare dalla lunghezza, perché “Midnightlove” è un
concentrato di emozioni che vi porteranno sulle montagne russe facendovi
provale le sensazioni più disparate. Una storia estremamente coinvolgente
quella che si trova tra queste pagine, un romanzo che io ho adorato e di cui
non vedo l’ora esca il seguito.
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