Titolo: Ti ho trovato quasi per caso
Serie: Briar U #4
Autore: Elle Kennedy
Casa editrice: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione:
pagine:
TRAMA:
Il college doveva essere la mia grande occasione per trasformarmi dal brutto anatroccolo che ero in un meraviglioso cigno. Invece, la confraternita in cui sono entrata è piena di ragazze crudeli, e faccio fatica a inserirmi. Così, quando le mie consorelle Kappa Chi mi hanno lanciato una nuova, umiliante sfida, non ho potuto dire di no. Devo sedurre il nuovo giocatore di hockey della squadra del campus. Conor Edwards non ha problemi a socializzare. È uno di quelli che si sentono sempre a proprio agio. E ci sa fare dannatamente bene con le ragazze. So che è al di fuori della mia portata: i tipi come lui non guardano quelle come me. Perciò non mi aspettavo che accettasse di aiutarmi. Invece di scoppiare a ridere, quando gli ho parlato della sfida ha acconsentito a salire di sopra con me e a fingere che stesse succedendo qualcosa tra noi. E adesso che sono qui con lui mi rendo conto di quanti pregiudizi avessi nei confronti dei ragazzi che hanno un certo successo. Sono nei guai. Ho come la sensazione che questo stratagemma potrebbe provocare un vero disastro…
Elle Kennedy è la regina degli sport romance e io l’adoro.
Con ti ho trovato quasi per caso, torniamo alla Briar U, tra partite di hockey su ghiaccio e feste alle confraternite, conosciamo meglio Conor Edwards, che avevamo già visto nei romanzi precedenti, e la new entry Taylor March.
So che quando si parla di questa autrice potrei risultare poco credibile e affidabile, ma quest'ultimo capitolo della serie è senza dubbio tra i miei preferiti dei romanzi ambientati alla Briar, anche se é stato criticato da molti. E per me é stata una sorpresa, seriamente non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto così tanto, credevo che dopo un totale di otto libri, quattro della serie principale, più quattro della serie spin-off la Kennedy non avrebbe più avuto molto da raccontare e, infatti, temevo che con quest'ultimo capitolo mi avrebbe annoiato e mi sono sbagliata alla grande, perché Elle Kennedy e riuscita ad incatenarmi al Kindle, di nuovo.
Protagonisti e voci narranti a pov alterni sono Taylor Adams e il campione di hockey del campus Conor Edwards.
Apparentemente Taylor e Conor non hanno nulla in comune.
Lei é timida è riservata, non è quello che si definisce un animale da festa, lei é quella che durante i party fa da tappezzeria, quella che sta in un angolo e aspetta che finisca. Mentre Conor il campione di hockey popolare é un vero Casanova e ogni occasione é buona per rimorchiare e divertirsi.
È proprio al party della Kappa-chi, la sorellanza di Taylor, che i due ragazzi si conosco e il merito è tutto di una sfida umiliante a cui è stata sottoposta Taylor, obbligata dalle sue consorelle: Deve rimorchiare Conor, portarlo in una delle camere al piano di sopra e passare con lui una notte di passione.
Taylor è certa che provandoci con lui verrebbe rifiutata e sceglie quindi di essere onesta spiegandogli per cosa é stata sfidata e non solo Connor Edwards decide di aiutarla seguendola al piano superiore, ma tra chiacchiere e battute tra i due nasce una fake relationship destinata a trasformarsi in qualcosa di reale.
Sulla trama mi fermo qui, ma vi garantisco che Elle Kennedy è stata grandiosa e ha tratteggiato una storia tutta da scoprire.
Ho notato che moltissimi lettori non hanno apprezzato troppo questo libro, ma personalmente ho amato molto questo romanzo, che in pieno stile Kennedy mixa perfettamente attimi più spensierati e leggeri con momenti più duri e forti, sempre in modo moderato per mantenere la storia allegra e spensierata e non colma di dramma.
Il risultato finale è un romanzo che diverte ed emoziona al contempo, che io mi sento di consigliare a tutti.
La protagonista femminile, Taylor, mi è piaciuta moltissimo e mi ha ricordato me stessa quando ero più giovane, per questo mi sono sentita in immediata sintonia con lei.
Taylor è una bellissima ragazza con il fisico come quello di una bellissima pin-up, formoso e tondeggiante nei punti in cui secondo i canoni di bellezza moderni dovrebbero essere spigolosi e piatti e questo la fa sentire terribilmente insicura. Tanto insicura da non riuscire a lasciarsi andare con
l'altro sesso e anche con Connor fa molta fatica a lasciarsi andare, sebbene lui faccia di tutto per incrementare la sua autostima.
Non ha ragione di sentirsi insicura. È splendida. Non so, a volte la guardo e all’improvviso realizzo di nuovo quanto mi eccita e quanto la desidero.
Come ho detto poco più su capisco bene come si sente la protagonista, anche io ai tempi delle superiori ero lievemente in sovrappeso e sebbene la cosa non mi abbia mai pesato troppo, perché comunque mi piacevano le mie curve ed ero una taglia 46 e non mi vedevo grossa in maniera eccessiva e poco salubre, ha iniziato a pesarmi solo quando quello che era il mio ragazzo del tempo lo viveva come un problema.
Ogni occasione era buona per mettermi in imbarazzo, per commentare il mio peso e farmi sentire a disagio, spesso tutto ciò veniva fatto anche in pubblico, davanti agli amici e si sa spesso i ragazzi durante l’adolescenza sono dei piccoli stronzi e cavolo, ogni volta mi faceva sentire inadeguata.
Ricordo bene le sensazioni che provavo, prima la vergogna e poi il senso di inadeguatezza e la delusione e il dolore di non piacere cosi com’ero al ragazzo di cui ero cotta. Fortunatamente sono sempre stata una persona abbastanza sicura di me stessa e non mi sono lasciata condizionare dal pensiero di altri e non ci ho messo molto a capire, che quella persona che diceva di voler essere il mio ragazzo e che giurava di tenere a me, non meritava il mio tempo e, soprattutto, non meritava il mio affetto. E quindi l’ho lasciato e mi sono fatta scivolare addosso tutte le sue cattiverie, ma non voglio pensare a cosa sarebbe potuto accadere se fossi stata più fragile, forse commenti denigratori sul mio peso, sul mio aspetto di avrebbero potuto creare guai irreparabili. Credetemi sono tantissime le ragazze in età adolescenziale che sviluppano problemi alimentari per commenti sgradevoli e prese in giro come quelle che sono capitati a me.
Infatti il consiglio che mi sento di darvi è: non fatevi condizionare dagli altri, l'importante è che stiate bene con Voi stesse.
Questa piccola parentesi é solo per dire che Taylor ha avuto da subito tutta la mia simpatia e il mio affetto e che ho capito e compreso il suo disagio perché, in passato, l’ho vissuto sulla mi pelle.
Sto agendo in funzione delle mie paure. Le ho nutrite e ho permesso loro di occupare sempre più spazio dentro di me, finché adesso io non sono più io e non ricordo più di essere stata qualcos’altro.
Anche Conor mi è piaciuto tantissimo.
Lui rispecchia alla perfezione il cliché più tipico dello sportivo: il ragazzo in cima alla catena alimentare del campus, l'animale da festa e il Casanova da strapazzo che salta di letto in letto. È facile pensare a lui come uno stronzo senza cuore, ma non lo è affatto e lo dimostra fin dall'inizio con Taylor.
Fin dal primo momento in cui ha posato gli occhi su di lei ne è stato attratto. Le sue curve da pin-up anni cinquanta gli hanno fatto girare la testa fin dall’inizio, per questo l'ha seguita in camera la sera della sfida, lui credeva
di rimediare una scopata facile e mai si sarebbe aspettato di trovare la ragazza che vuole sempre al suo fianco.
Lui È terribilmente attratto da Taylor e fa di tutto per infonderle sicurezza, per farla sentire bellissima e la me adolescente ferita si è innamorata follemente
di lui, ad essere onesta anche la me adulta è capitolata, perché Conor è il classico bookboyfriends di cui non si può che innamorarsi.
La Kennedy con me ha fatto centro nuovamente e per me rimane la Regina degli sport romance.
questo romanzo rispecchia in pieno il suo stile: frizzante, scorrevole e colmo di romanticsmo e attimo un pò più duri, ma che rimangono ai margini per non appensantire troppo la storia.
Con questo quarto roamzno della serie Briar U siamo arrivati alla conslusione della serie e mi dispiace davvero non poter tornare tra i corridoio della Briar e tifare per la sua squadra di Hockey.
ma spero davvero di poter leggere al più presto qualche altro romanzo scritto da questa autrice.
Il mio voto:
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