Titolo: Oltre le leggi
dell’attrazione
Serie: Marked Men # 6
Autrice: Jay Crownover
Casa Editrice: Newton
Compton
Data di pubblicazione: 14
luglio 2016
Pagine: 301
Trama:
Quando ricomincia una
nuova vita a Denver, Asa Cross deve scegliere: essere l’uomo che tutti si
aspettano che sia o l’uomo che realmente è. Asa è consapevole che non potrà mai
cambiare la sua natura di predatore, ma non vuole fare del male alle persone
che ama e che si affidano a lui. In particolare non vuole deludere una
poliziotta molto sensuale che pare interessata più a lui che al fatto che abbia
infranto la legge… Royal Hastings ha rapidamente imparato il vero significato
dell’espressione “toccare il fondo”, da quando una tragica situazione al lavoro
minaccia non solo la sua carriera ma anche la vita del suo compagno. Sta
cercando di rimettersi in piedi solo con le proprie forze e non vorrebbe
distrazioni. Eppure non riesce a smettere di pensare al barista sexy che ha
arrestato. Una persona come lui è l’ultima cosa di cui avrebbe bisogno, ma
resistergli è impossibile. Una coppia formata da un criminale di lunga data e
un poliziotto sembra la cosa più sbagliata… ma per Asa e Royal, sbagliare
insieme è l’unica scelta giusta…
Cosa Penso:
Avevamo tutti dei segni, alcuni sul corpo, alcuni a livello emotivo, alcuni che non ci lasceranno mai, e molti di questi segni ce li eravamo procurati da soli mentre tentavamo di raggiungere il posto in cui avremmo dovuto essere. I nostri segni ci definivano, ci separavano, e ci avevano reso gli uomini che siamo oggi. Un fatto che nessuno di noi qui su questo altare poteva mettere in discussione era che il segno più importante, il segno più duraturo che tutti porteremo con noi, veniva dall’esserci innamorati delle donne straordinarie che avevamo di fronte.Eravamo segnati ed eravamo stati segnati in modi indimenticabili e per sempre. Eravamo tutti degli uomini migliori per questo motivo. Uomini segnati. Nessuno di noi vorrebbe niente di diverso.
Oh. Mio. Dio.
Dopo aver letto “Oltre le leggi dell’attrazione” capitolo conclusivo della serie Marked Men di Jay
Crownover mi è servito un attimo di tempo per riprendermi.
Dovevo riprendermi perché Asa Cross è decisamente bollente ragazzi, e vi
garantisco che non ha assolutamente nulla da invidiare all’intera banda del
Marked!
Aspettavo di conoscere meglio Asa Cross da quando nel secondo romanzo
della serie – “Oltre noi l’infinito” (click
sul titolo per la mia recensione) – ha fatto la sua primissima comparsa. Lo
aspettavo con ansia e trepidazione, ma anche con un po’ di tristezza, perché
sapevo che con questo capitolo si sarebbe conclusa una delle serie che più ho
amato in quest’ultimo periodo, e sono davvero dispiaciuta all’idea di salutare i
ragazzacci del Marked e le loro adorabili compagne alle quali mi sono davvero
affezionata nel corso della serie, ma spero comunque di ritrovare piccoli
stralci delle loro vite nella serie spin-off - Saint
of Denver, in corso di pubblicazione da Harper Collins.
Ho parecchie cosa da dirvi su questo
libro, alcune belle e altre decisamente meno gratificanti.
Parto subito da quello che è stato il
tasto dolente – che ci tengo a specificare non ha niente a che vedere
con la bravura e con la storia scritta dalla Crownover – ma riguarda l’editing del romanzo!
Chi mi segue su GoodReads o su Facebook
sicuramente avrà notato il mio profondo disappunto per il pessimo editing che è
stato apportato al romanzo!
Io non sono una persona precisa o
pignola, generalmente non storco il naso di fronte all’errorino di battitura o
al refuso, anche per quei romanzi pubblicati da una CE, non mi
aspetto di trovarmi tra le mani un prodotto perfetto, al contrario sono da
sempre abbastanza tollerante, ma questa volta ignorare la grande quantità di
errori mi è stato davvero difficile.
Refusi a non finire, verbi mal coniugati
e una costruzione delle frasi che in alcuni punti ha reso il teso quasi
incomprensibile. Non scherzo quando dico che ho dovuto rileggere alcuni
passaggi più di un paio di volte per riuscire a capirne il significato.
E non potevo davvero ignorare tutto ciò senza fare qualcosa, per questo ho
scritto immediatamente alla casa editrice chiedendo che il libro fosse
revisionato.
Quelli della Newton Compton sono stati
gentilissimi e dopo avergli portato alcuni esempi di errori hanno preso e nota,
mi auguro vivamente che il problema vengo risolto quanto prima.
Questo inconveniente mi ha davvero fatta
dispiacere perché di fatto è costato una mezza stellina al voto finale,
perché sarebbe bastato davvero poco, come una semplice ma accurata
rilettura, per rendere il libro un buon prodotto.
Dopo questa prolissa introduzione posso cominciare la recensione vera e
propria e iniziare a parlarvi di Asa Cross e Royal Husting protagonisti e voci
narranti a pov alterni.
Asa è l’affascinantissimo ragazzaccio del Kentucky, quello che con la
sua parlata lenta e strascicata tipica del sud
degli Stati Uniti è capace di conquistare e far smuovere gli ormoni di
ogni essere dotato di vagina e tette.
Per tutta la vita è stato una terribile canaglia, un autentico badass
bello e dannato con un comportamento da tipico criminale. La legge per lui non
è mai stata un problema, perché l’ha sempre raggirata per raggiungere i suoi
scopi, fregandosene delle conseguenze. Ha sempre sfruttato ogni genere di
occasione a suo vantaggio cercando di trarne il massimo, per poi sbattersene se
la sua sorellina doveva correre ai ripari, usando qualsiasi mezzo a sua
disposizione per tirarlo fuori dai guai.
Non ho mai mentito sull’uomo che sono stato per gran parte della mia vita e su ciò che ho fatto. C’erano molte cose veramente brutte, contorte, malvagie, di cui ero capace, e tuttavia chi mi conosceva sembrava avere l’impressione che dopo essere uscito dal coma seguito alla morte ed essere tornato in vita fosse avvenuta in me una qualche trasformazione. La verità era che non sarei mai stato un bravo ragazzo, non sarei mai stato il tipo d’uomo che rende le cose migliori. Indipendentemente da quello che le persone credevano o da quanto disperatamente Royal avesse bisogno di qualcuno che intervenisse a cavarla d’impaccio, non ero fatto per essere un eroe o un salvatore. Ero così succube dei fantasmi dei miei errori passati che non c’era modo in cui avrei potuto salvare qualcuno.Il proverbio era vero: il lupo perde il pelo ma non il vizio. E come lui, ero un predatore fino al midollo, anche se gli altri volevano pensare che potessi diventare un cane addomesticato.
Tutto nella sua vita è improvvisamente cambiato quando è quasi
morto in un letto d’ospedale, dopo l’ultima delle sue bravate.
Asa è cambiato!
Si è risvegliato dal coma con una sorta di nuova coscienza e con il
desiderio di non commettere più errori, il fatto di non essere morto è per lui
una seconda occasione che non può assolutamente sprecare!
Asa è stufo di illudere le persone che lo amano, è stufo di vedere la
delusione dipinta negli occhi di Ayden e non vuole imbrogliare Rome che gli ha
dato importanti responsabilità facendogli gestire il suo bar!
Asa si è risvegliato dal coma ed è una persona nuova - anche se lui non si sente affatto tale - è una persona che
vuole riscattarsi dagli errori commessi in passato ed essere un degno
componente di quella famiglia allargata, e un po’ sopra alle righe, che lo ha
accolto a braccia aperte solo per amore della sua sorellina. Ma anche se ora ha
messo la testa a posto ed è un onesto cittadino che vive con quello che
guadagna, senza inganni e sotterfugi, sulle sue possenti spalle muscolose grava
il senso di colpa per tutte le azioni meschine e cattive che ha commesso. La
paura di ricadere nei vecchi schemi, e far soffrire le persone per lui
importanti, gli impedisce di vivere una vita a trecentosessanta gradi e si
preclude mille occasioni che potrebbero renderlo davvero felice.
Dall’altro lato c’è Royal Husting la poliziotta dai capelli rossi e
setosi e con un fisico da urlo.
Royal sta passando un periodo difficilissimo da quando il suo collega e
migliore amico Dominic Voss
(“Amore senza Paura” click sul titolo per la mia recensione – non leggetela se non avete ancora letto
questo libro!) è
stato vittima di un terribile incidente sul lavoro che lo ha quasi ridotto in
fin di vita su un letto d’ospedale. Royal è dilaniata dal senso di colpa,
proteggerlo era il suo dovere e lei ha fallito, e ora sta affogando in un mare
di auto-commiserazione e auto-distruzione. Notti brave a base di alcol, e la
continua ricerca di guai stanno trasformando l’irreprensibile poliziotta in una
vera ragazzaccia, inoltre è attratta dall’affascinante e sexy barista del sud come
le api lo sono del miele, da un po’ di tempo Asa è il centro di tutte le sue
fantasie più spinte e sfrenate e fa di tutto per provocarlo.
Sa bene che il nome Asa e sinonimo di guai, ma non le importa.
Royal vuole Asa ed è decisissima a
conquistarlo. Dopo l’incidente di
Dom, si è resa conto che la vita è troppo breve per precludersi occasioni che
la fanno stare bene, deve godersi ogni attimo anche se significa commettere
errori che potrebbero spezzarle il cuore.
Asa vuole Royal ed è decisissimo a starle
lontano. Lui è un criminale e lei una
poliziotta, non può finire bene! Anche se fa di tutto per comportasi in modo
onesto, è certo che i guai lo troveranno
e non vuole ferire la Rossa, come è solito soprannominarla lui.
Si vogliono.
Si attraggono.
Lei lo cerca perché mai nessuno le ha
fatto battere il cuore come glielo fa battere lui.
Lui la respinge perché ha paura di farla
soffrire.
L’attrazione tra i due protagonisti è forte e intensa e crepita come le
fiamme di un incendio pronto a divampare e bruciare ogni cosa, la tensione
sessuale trasuda in ogni pagina del libro, fa arricciare le dita dei piedi e
sentire le farfalle nello stomaco ogni volta che Asa e Royal sono a distanza
ravvicinata.
Resistere è impossibile! E quando finalmente la fiamma della passione si
accende è come uno spettacolo in technicolor che abbaglia con la sua luce,
perché per quanto diversi e agli antipodi, loro sono fatti per stare insieme.
Sono semplicemente perfetti l’uno per altra.
Come al solito ci sono parecchie cose della trama che non vi ho svelato
perché voglio lasciarvi il piacere di scoprile da soli.
Tutto quello che vi dirò ora è che la nostra Crownover, ancora una volta,
si è superata, con il suo solito stile fresco, genuino e dalla prosa scorrevole
e incalzante riesce ad incatenare alle pagine e se non fosse stato per
l’editing pessimo, che mi ha lievemente rallentata nella lettura, sarebbe stato
uno di quei romanzi che si divorano in una manciata di ore.
Editing a parte, “Oltre le leggi dell’attrazione” è la
degna conclusione per una serie che ho amato pazzamente.
In ogni capitolo della Marked Man
l’autrice trattata diverse tematiche, più o meno delicate, e le ha adattate
perfettamente ai sexy ragazzacci coperti di inchiostro che abbiamo conosciuto
nei libri precedenti.
Con l’ultimo capitolo Jay Crownover ci parla dell’importanza delle seconde occasioni e del bisogno di riscatto e
il personaggio più adatto è proprio Asa Cross con il suo bagaglio pesante e con
il suo passato da criminale impenitente.
La vita ha concesso ad Asa una seconda occasione, e l’ha colta impegnandosi
duramente per non sprecarla.
Lui è il più classico dei bad boy con una fedina penale che è un lungo
elenco di crimini, ma sotto al petto muscoloso nasconde un dolcissimo cuore
d’oro che batte come un pazzo, e lo dimostra continuamente con i suoi tentativi
di proteggere chi ama.
Lo dimostra con Hyden – e onestamente
vedere quanto ama sua sorella, e quanto si sente in colpa per quello che le ha
fatto mi hanno davvero commossa.
Lo dimostra quando si butta a capofitto per proteggere una collega
problematica. Ma soprattutto lo dimostra con Royal, perché tiene talmente tanto
alla sua Rossa che è disposto a sacrificare anche la sua stessa felicità pur di
non vederla soffrire.
Quando permettevi a te stesso di amare e di essere amato, era allora che la vita iniziava davvero. Potevo essere tornato dal regno dei morti una volta, ma non avevo iniziato a vivere finché non mi ero permesso di amare Royal
Quindi, Asa Cross mi ha conquistata sotto tutti i fronti, perché in lui
non c’è un grammo di cattiveria!
Essendo l’ultimo capitolo della Marked Men, mi sarebbe piaciuto avere
molte più pagine su Rule, Jet, Rome, Nash, Rowdy e le loro splendide ragazze,
ma essendo questo il capitolo su Asa e Royal non sarebbe stato giusto concentrare
troppa attenzione sugli altri.
L’intera combriccola del Marked è
comunque presente, e possiamo vederli proseguire sereni con le loro vite.
Ora non ci resta che salutare questi adorabili ragazzacci tatuati e
coperti di metallo e dare il benvenuto ai nuovi protagonisti della serie
Spin-off; Saint of Denver!
Il mio voto:
Ottima recensione:) penso proprio che lo acquisterò !!!
RispondiEliminaFrency, ormai potrei fare a meno di commentare perché siamo praticamente sempre d'accordo. Tralasciando l'editing e la traduzione scandalosi, Asa è proprio una degna conclusione della serie. Direi che mi mancheranno, se non fosse che sono certa li rivedremo ancora nella Saint of Denver. ;)
RispondiEliminaCiao Frency! Sono d'accordo con te su tutto, questa storia è stata stupenda, l'intera serie lo è, e Asa mi ha sorpresa perché per una volta è davvero un bad boy, la Crownover ha descritto un protagonista dal passato davvero da cattivo ragazzo senza risparmiarsi e mi ha fatto apprezzare ancora di più il cambiamento.
RispondiEliminaPurtroppo l'editing è un tasto molto dolente, te l'ho già detto in pagina, e mi sono segnata vari errori. Io pretendo che un libro sia quasi perfetto, un errore può scappare ma non un libo pieno perché l'editing non è stato fatto...