giovedì 16 gennaio 2020

RECENSIONE: NUMBER 9 - ALESSIA D'AMBROSIO


Titolo: Number 8

Serie: After Match#1

Autrice: Alessia D’Ambrosio

Casa Editrice: Self-Publishing

Data do pubblicazione: 12/06/2019 

Pagine: 296

TRAMA:
"Speravo fosse un ricordo morto e sepolto, rintanato solo nel fondo della mia coscienza, invece, è tornato a galla prepotente e arrogante. Perché è così che succede: gli errori si pagano, ma non c’è modo di saldarne il debito. In questo caso, in senso letterale.”
Il Numero 9 nel rugby è il giocatore con la migliore visione del gioco, quello che tiene il controllo. La mia vita è come una continua partita. Amo l’ordine, avere tutto sott’occhio, mi piace la perfezione. C’è solo una macchia nel mio passato. Speravo che con il tempo fosse finito nel dimenticatoio, ma Jeanine, la mia ex, ha deciso di rovinarmi e di raccontare a tutti quello che ho fatto. E poi c’è lei, Miss Wiler, una giornalista ficcanaso che si è messa in testa di rovinarmi. Se lo può scordare!

Mi chiamo Scott Wilson e, al momento… sono nella merda!

Cosa Penso: 

Ci sono due tipi d’amore: quelli che si creano nel tempo, che nascono piano e si scoprono con naturalezza e quelli che ti scoppiano in faccia all’improvviso, quando meno te l’aspetti. Questo è successo a noi, non
cercavamo nulla e abbiamo trovato un mondo.
Ho un sacco di recensioni arretrate da pubblicare, durante le feste di Natale ho letto tantissimo e ora devo ritagliarmi il tempo necessario per pubblicarle tutte, anche se alcune le ho già pronte sul mio quadernino e devo solo trovare il tempo per batterle sul computer, altre invece non le ho ancora scritte, ma con calma ci arriveremo.

Oggi vi voglio parlare di uno degli ultimi libri che ho letto nel 2019 e che mi è piaciuto talmente tanto da aggiudicarsi addirittura un posticino nelle letture più belle dell’anno appena passato. Sto parlando del secondo romanzo della serie After Match di Alessia D’Ambrosio, “Number 9”. Del resto dopo aver amato tanto il primo capitolo della serie – “Number8” (click sul titolo per la mia recensione) non potevo proprio lasciarmi sfuggire il secondo libro e conoscere meglio Scott Wilson, uno dei due fratelli minori di Daniel, è diventata una necessità impellente e bruciante.
A raccontarci la sua storia è lo stesso Scott che apre il suo cuore facendo capitolare stuoli di lettrici ai suoi piedi.
Anche Scott, proprio come il suo fratello più grande, gioca nei Saracens e sogna la Nazionale inglese. Lui è il numero nove e il suo ruolo gli impone di avere la visione migliore del gioco, per avere sempre tutto sotto stretto controllo e questo lo rende un giocatore estremamente preciso e concentrato, ma anche nella vita Scott Wilson è proprio così: un manico del controllo.
Metodico.
Ordinato.
Perfetto.

Ma nonostante questo nel suo passato nasconde un grande segreto che non deve essere svelato per Jeanine – non sembra essere intenzionata a tacere e minaccia di raccontare tutto a Elisabeth Wiler, una promettente giornalista sportiva,  a meno che Scott non le dia duecentocinquantamila sterline.
nessuna ragione al mondo o perderebbe tutto quello per cui ha lavorato duramente, ma la sua ex fidanzata –
Una somma a capogiro, di cui Scott non dispone.
E lui è nella merda.
L’unica soluzione sembra essere quella di far innamorare la giornalista, sedurla ed abbandonarla in modo che non scriva l’articolo che potrebbe rovinarlo per sempre.
Un gioco da ragazzi per Scott Wilson che con la sua bellezza disarmante e il fascino da sportivo riuscirebbe sicuramente a far cadere ai suoi piedi Liz, se non fosse che la bella giornalista non rispecchia affatto il suo tipo di donna ideale. Lui ha un debole per le donne ordinate in modo impeccabile, quelle pettinate in maniera perfetta che vestono abitini rigorosamente firmati, che modellano i corpi perfetti mettendone in risalto ogni singola curva e Miss Wiler non è affatto così, ma l’esatto opposto. I suoi capelli sono una cascata bionda perennemente scompigliata, i vestiti che indossa sono larghi, sformati e non la valorizzano nemmeno un po’ e, dulcis in fundo, è chiassosa, rumorosa e passa il suo tempo a postare foto sui social. Ma nonostante tutto ciò attrae Scott come nessuna donna è mai riuscita a fare e, in brevissimo tempo, il rugbista si rende conto che il suo piano “seduci e abbandona” è un fallimento totale, perché la giornalista sciatta e disordinata, che nasconde un mondo di segreti per proteggere chi ama, stimola l’istinto protettivo di Scott che vorrebbe solo prendersi cura di lei e amarla.
Non sono qua per una scopata. In mezzo a queste cosce io voglio rimanerci e voglio che le sia ben chiaro. Elizabeth non è niente di tutto questo. È una puledra imbizzarrita e indomabile, è una potenza devastante che mi lascia impotente. Elizabeth è una boccata d’ossigeno in una vita piatta. 
Credo che Alessia D’Ambrosio con “Number 9” si sia superata, il primo romanzo della serie After Match mi era piaciuto tantissimo e lo avevo considerato una lettura stupenda, ma credo che questo lo superi di parecchio e non è di certo un caso se si è scavato un posticino nel mio cuore di lettrice strisciando con prepotenza sotto la mia pelle.
Da una lettura poco attenta alla trama, “Number 9”, può essere scambiato per il più classico degli sport romance, ma in realtà è molto più di questo, perché è una storia che tratta, con grande tatto e delicatezza, tematiche forti e di grande attualità e ferisce il cuore dei lettori.
L’autrice tra queste pagine parla di violenza sulle donne e l’enorme paura che la violenza stessa genera, l’incapacità di fidarsi ciecamente del prossimo, il disperato bisogno di aiuto della vittima che spesso ha troppa paura per chiederlo.
Onestamente non so bene come descrivere le emozioni e le sensazioni che questa lettura mi ha procurato, non sono abbastanza brava con le parole per riversarle su un foglio bianco, finirei di sciuro per banalizzarle e semplificarle senza riuscire a dare il giusto spessore, ma voglio dirvi che questa storia è una di quelle che porta sulle montagne russe, che fa bruciare il petto, che spezza il cuore a ripetizione, ma che al contempo lo riempie di speranza e che fa sperare che per ogni donna che è costretta a subire i soprusi che passa la protagonista ci sia uno splendido Scott Wilson a prendersene cura.
A rendere favolosa la storia oltre lo stile dell’autrice sono, senza dubbio, i personaggi che prendono vita tra le pagine e si materializzano davanti agli occhi dei lettori come se fossero esseri viventi, in carne ed ossa.
Scott Wilson è un maniaco del controllo, quello dei tre fratelli pacato, metodico ed ordinato.
Lui vive una vita in bianco e nero ed è alla costante e continua ricerca della perfezione. Una perfezione che viene brutalmente minacciata dalla sua ex fidanzata e poi messa totalmente a soqquadro da Miss Willer, che con il suo disordine e la sua follia, gli riempie la vita di colore e il cuore d’amore.
«Ti amo così tanto, Miss Wiler e non hai la minima idea di quanto io possa sentirmi perso senza di te. Sei stata una boccata d’ossigeno nella mia vita, quella punta di colore che mancava. Hai portato il disordine, il caos totale. Hai preso le mie giornate ordinarie e ordinate e le hai stravolte riempiendole di te e di Kassy. E ora che te ne stai qui a dormire senza volerti svegliare, io sento di aver perso tutto. Ho perso me stesso. Lo so che sei stanca, che tutto quello che hai passato è orrendo e non ce la fai più, ma se tu potessi ascoltarmi davvero adesso, ti direi di non mollare proprio ora che possiamo ricominciare. È tutto finito, Liz. Alla fine hai vinto tu. Capito?».
Liz è una giornalista sportiva, è bravissima nel suo lavoro e non vuole distruggere la vita di Scott perché è una stronza, ma perché ha bisogno di tenersi il suo lavoro.
Lei è una donna che nella vita ne ha passate davvero tante, ha sofferto in passato e soffre ancora nel presente e ha un disperato bisogno di essere salvata e aiutata da qualcuno che la protegga e che la ami con forza.  Ma nonostante tutto questo, è una protagonista eccezionale perché anche se la vita le ha mostrato il suo lato più merdoso, lei riesce ancora a sorridere e ad essere positiva, deve farlo per proteggere chi ama di più al mondo, anche se spesso la paura le serra la gola e le impedisce di respirare.
 Lei è la classica protagonista femminile adorabile, sarei voluta entrare nel kindle per stringerla in un forte abbraccio e vorrei proprio potervi dire di più su di lei, ma scatterebbe lo spoiler alert.
Attraverso Liz l’autrice ci mostra uno spaccato di vita vera, che colpisce con forza brutale, ma che è stata una piacevolissima sorpresa, perché quando ho iniziato “Number 9” mi aspettavo una storiella d’amore tutta cuori e fiori che mi tenesse compagnia negli ultimi giorni dell’anno, ma invece ho trovato una storia intensa e drammatica, ma pur sempre meravigliosa che mi ha travolta con la stessa forza di un treno in corsa.
La D’Ambrosio ha nuovamente dimostrato di avere un gran talento, con uno stile curato anche nel più piccolo dettaglio che cattura l’attenzione del lettore con i dialoghi brillanti e una prosa scorrevole. Inoltre, “Number 9”, oltre ad essere una drammatica storia romantica, ha il valore aggiunto di avvolgere la storia in una sorta di alone di mistero, dove il lettore vuole scoprire cosa nasconde il protagonista maschile di così importante e questo fa si che sia impossibile staccarsi dalle pagine per un solo istante e spinge a terminare il romanzo in una manciata d’ore e così non ci resta che aspettare il capitolo conclusivo della serie After Match, “Number 10”, dove potremmo conoscere meglio Tom Wilson, io personalmente non vedo l’ora e voi?
Il mio voto:


2 commenti:

  1. Questa serie si prospetta sempre più interessante

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    1. susy i libri di questa serie sono uno meglio dell'altro. devi leggerla, fidati ;)

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