Titolo: Chiedimi un desiderio
Serie: Silent Love #2
Autore: Chiara Cavini Benedetti
Casa Editrice: Self publishing
Data di pubblicazione:
Pagine: 328
TRAMA:
Per tutta la vita,
Logan Cole ha indossato una maschera. Una maschera fatta di arroganza e
presunzione, con cui ha sempre nascosto i suoi segreti al resto del mondo.
Per tutta la vita, Zoe Morgan ha costruito delle barriere. Delle barriere fatte
di sarcasmo e risposte pungenti, con cui si è sempre protetta da chi voleva
avvicinarsi troppo.
Quando Zoe comincia a frequentare la prestigiosa Liberty High, ha un unico
obiettivo: stare alla larga dal ragazzo con il sorriso perfetto e lo sguardo
provocante. Lui è tutto ciò che dovrebbe odiare. Tutto ciò che non dovrebbe
desiderare.
Ma Logan non riesce a fare a meno di lei, e per Zoe resistergli diventa sempre
più difficile. Vorrebbe solo avvicinarsi a lui quel tanto che basta per
abbassargli la maschera e scoprire cosa nasconde sotto.
Il problema con i desideri, però, è che quando si avverano non è possibile
tornare indietro. E non sempre sono i sogni ad avverarsi. A volte, sono gli
incubi.
Cosa Penso:
In pochissimi giorni ho letto entrambi
i romanzi di Chiara Cavini Benedetti, mi riferisco ai primi due capitoli della
serie Silent Love e ora credo mi ci
vorrà un po' per riprendermi e per trovare una lettura che sia all'altezza di
questi due gioiellini di carta, che mi hanno rubato il cuore. Prevedo un bel
blocco del lettore all'orizzonte, perché dopo
letture come queste è una costante non riuscire a trovare un romanzo
all'altezza.
Come sempre quando inizio a leggere il
secondo romanzo di una seria sono certa che non mi piacerà tanto quanto il primo, che non mi fará provare le stesse potenti emozioni e che i
personaggi non mi conquisteranno tanto quanti i primi conosciuti. i questo caso è stato
un errore anche solo pensarlo, perché non è andata affatto così. Non so con
quale potere magico ci sia riuscita, ma l’autrice ha scritto una storia all’altezza
della prima, non posso dire più bella, perché mentirei siccome entrambi i libri
si aggiudicano un posticino nelle letture top dell’anno, ma posso affermare con
onesta sincerità che anche "Chiedimi
un desiderio" mi ha rubato un pezzo di cuore.
Tra queste pagine conosciamo due dei
personaggi secondari che avevamo già incontrato in “Grida il mio nome” (click
sul titolo per la recensione), ovvero Logan Cole e Zoe Morgan. Rispettivamente
i due migliori amici di Noah e Amber.
Se fin dal primo romanzo Zoe mi era
piaciuta tantissimo, Logan tutto il contrario e sapevo che avrebbe dovuto
sudare parecchio per entrare nelle mie grazie di lettrice, in realtà ci ha messo davvero
poco a conquistarmi, infatti sono bastate una manciata di pagine perché fossi
già super cotta di lui.
Zoe e Logan sono molto più simili di
quello che si potrebbe pensare ad uno sguardo poco attento, perché entrambi
indossano una maschera che li protegge dal mondo intero e solo pochissime
persone hanno l'onore e il privilegio di conoscerli per davvero.
Zoe è una ragazza cresciuta troppo in
fretta, non ha una madre ed è stata allevata da suo padre, un uomo, che in un
primo momento, può sembrare esilarante e super divertente, ma in realtà è un
ragazzino immaturo e un donnaiolo impenitente, che ogni sera si porta a casa
una nuova conquista. E Zoe da sempre soffre tantissimo per questo suo
comportamento. Lei odia sentire durante la notte i mugolii delle conquiste di
suo padre o il dover dividere il bagno, la mattina seguente, con quella che lei
definisce la Bratz di turno, bambole
di plastica senza cervello che si fanno trattare come degli oggetti senza
valore per una notte di passione.
Per questo, Zoe, ha imparato presto a
nascondere le sue emozioni dietro una cortina di sarcasmo acuto e pungente che
non solo la protegge, ma la rende anche brillante e super divertente. Tuttavia
quella che indossa non é altro che una maschera che la protegge da anni, ma che
viene seriamente minacciata da Logan Cole, il ragazzo che pur rappresentando
tutto ciò che odia di più, la disarma completamente.
Logan era tutto ciò che avevo imparato a detestare. Tutto ciò da cui mi ero sempre promessa di stare alla larga. Non importava quanto fossero profondi i suoi occhi, quanto fosse disarmante il suo sorriso. Non mi sarei avvicinata a lui.
Logan Cole è il capitano della squadra
di basket ed è il ragazzo più popolare della scuola, quello più voluto dalle
ragazze che adora sedurre ed abbandonare.
È un Casanova della specie peggiore.
È arrogante, presuntuoso e per dirlo in modo semplice Logan Cole è un
autentico stronzo.
Ed è tutto ciò da cui Zoe dovrebbe
stare alla larga, perché è spaventosamente simile a suo padre. Quello che solo
in pochissimi sanno è che Logan, proprio come Zoe, indossa una maschera che fa
da scudo alla sua vera personalità. Perché il
ragazzo splendido dai capelli e gli occhi neri, quello sbruffone, con un
sorriso sempre stampato sul viso perfetto è in realtà un attore degno di un
premio Oscar.
Avevo sempre pensato che i suoi sorrisi fossero perfetti. Solo ora riuscivo a scorgere la verità. I suoi sorrisi non erano altro che il frutto di un meticoloso allenamento. Come se ogni sera, nascosto alla vista di tutti, si esercitasse davanti allo specchio, finché il suo stesso riflesso non gli restituiva il sorriso giusto. Il sorriso che riusciva a offuscare le crepe sotto la sua maschera, e che faceva credere al resto del mondo che lui stesse bene.
Riuscirà Zoe a guardare oltre la
maschera o Logan è un attore così bravo da riuscire ad abbindolare anche una
ragazza sveglia e acuta come lei, una che sa bene come si comportano i donnaioli?
Per scoprirlo dovete assolutamente
concedere una possibilità a questo romanzo e lasciarvi travolgere dalla storia che l'autrice ha
scritto per noi.
Come vi dicevo poco più su "Chiedermi
un desiderio" ha saputo conquistarmi proprio come ha fatto "Grida
il mio nome" e se dovessi scegliere quale dei due mi è piaciuto di
più, sarei in serissima difficoltà, perché pur
essendo due storie molto diverse, contengono entrambe la stessa dose di dramma
che fa sanguinare il cuore e strazia l'anima. Quindi sì, anche questo secondo romanzo
mi ha emozionata tantissimo e, anche questa volta, ho sentito sulla mia pelle
tutto il dolore straziante che sentono i protagonisti. Sono stata malissimo per
loro e confesso di aver versato anche qualche lacrima, perché è impossibile non
lasciarci travolgere.
Ho sofferto con Zoe e per Zoe,
soprattutto in un paio di scene che hanno come protagonista suo padre, in
quelle occasioni il cuore era come stretto in una morsa dolorosa e sentivo in
maniera distinta il dolore di Zoe che fuoriusciva ad ondate dalle pagine e mi
ha investita con la stessa potenza di uno tsunami. È stato doloroso perché lei
appare sempre forte, sicura di se e determinata a non crollare mai e in quelle
occasioni ci si rende conto di quanto sia fragile in realtà e di quanto abbia
disperatamente bisogno del suo papà, un uomo che non pensi solo a conquistare
la sgallettata di turno, ma che si occupi dei bisogni di sua figlia.
Ed è proprio quando il suo essere
fragile si mostra che avrei tanto desiderato saltare nel Kindle e stringerla in
un caldo abbraccio confortante.
Anche Logan quando si toglie la
maschera da playboy da strapazzo scioglie il cuore. Il suo dolore è tangibile e
lo avvolge come se fosse una dolorosa coperta di filo spinato.
Lo sguardo intenso che ci scambiammo mi lasciò disorientata. Per la prima volta da quando lo conoscevo, Logan si era spogliato di ogni sua maschera. Non c’era ironia, arroganza o presunzione sul suo viso. Ma c’era tutto quello che nascondeva. Il dolore, la paura, la fragilità. E furono quelle rivelazioni ad abbattere le mie difese.
La storia d'amore tra Logan e Zoe, mi ha fatto sognare ad occhi aperti, perché il
loro è davvero un amore magico e da favola.
Zoe sa bene che Logan rappresenta tutto
ciò da cui deve stare lontana, perché ha il potere di spezzarle
irrimediabilmente il cuore. E anche lui sa bene di doverle stare lontano da
lei, ma nessuno dei due riesce a resistere all’attrazione che li spinge l’uno verso
l’altra e che nell’arco di pochissimo tempo si trasforma in un sentimento forte
e inteso.
Entrambi, con una facilità disarmante, riescono ad abbattere tutte le
difese dell’altro e si danno la forza per affrontare le loro paure ed esaudire
i desideri che non hanno mai avuto il coraggio di esprimere, perché i desideri
non sono esauditi dalle stelle cadenti o dalle candeline su cui si soffia il
giorno del proprio compleanno, ma per realizzare un desiderio basta chiederlo
alla persone giusta, quella persona che è disposta a tutto per farti sorridere
e vederti felice ed è proprio questo che fanno Zoe e Logan l’un l’altra.
Lei non credeva che i desideri potessero avverarsi. Io avevo intenzione di dimostrarle il contrario.
Ho apprezzato tantissimo le tematiche
affrontate dall'autrice, che spaziano da problemi familiari, all'affrontare le
diversità. Ma una delle cose che ho amato maggiormente é il legame di amicizia
che condividono i personaggi. Nel primo libro della serie era evidente di
quanto Noah, Logan e Ethan fossero uniti, quasi come fratelli più che amici. E
qui, tra queste pagine, ho sentito questo legame più forte che mai e mi è
davvero piaciuto un sacco.
I due romanzi della serie Silent Love sono molto diversi l’uno
dall’altro, ma come vi ho accennato più su io li ho trovato entrambi splendidi
e super emozionanti e sono sincera
quando dico di non saper scegliere quale dei due è il mio preferito, perché anche
se mi hanno regalato emozioni differenti, entrambi hanno conquistato una bella fetta del
mio cuore.
“Grida il mio nome”, forse, è un libro un pochino più drammatico per il
tipo di storia trattata e per quello che hanno passato i due protagonisti, una
storia senza dubbio dolorosa e che fa un male cane. Mentre "Chiedermi un desiderio" tratta una
storia che può essere un pochino più comune, in quanto è più facile trovarsi
nella situazione di Logan e Zoe rispetto a quella di Noah e Amber, e quindi è
facile immedesimarsi in loro e sentire sulla propria pelle quello che provano. Non
so se riesco a spiegarmi perfettamente, ma quello che voglio dire è che seppur
la storia di Zoe e Logan sia intrisa da meno dramma, emoziona allo stesso modo
di quella di Amber e Noah ed il merito è sicuramente dell’autrice che ha un
talento enorme nel mettere su carte le sensazioni dei personaggi e far
si che avvolgano il lettore, che non può far altro che lasciarsi investire.
Non vorrei trasformarmi in un disco
rotto che ripete le stesse cose che ho già detto nella mia recensione al primo
libro della serie, ma tutto quello che ho detto riferito a “Grida
il mio nome” lo penso tutt’ora, perchè
Chiara Cavini Benedetti mi ha nuovamente conquistata, facendomi provare
emozioni intense e contrastanti. In più occasioni, durante la lettura mi sono
ritrovata con un sorriso stampato sulle labbra e il cuore che perdeva battiti a
non finire, per poi il momento successivo avere il magone che mi stringeva la
gola e le lacrime che mi appannavano gli occhi e questo è un talento
straordinario che solo pochi autori hanno.
Ancora una volta mi sono lasciata
prendere la mano e ho scritto una recensione decisamente lunga, spero di non
avervi annoiato, ma di aver fatto capire quanto è magnifico questo libro.
Ora aspetto il terzo, dove sono certa
vedremo cosa molto interessanti.
Il mio voto:
Uscirà anche il libro su Elle e Ethan?
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