venerdì 28 maggio 2021

RECENSIONE: GRIDA IL MIO NOME - CHIARA CAVINI BENEDETTI

Titolo: Grida il mio Nome

Serie: Silent Love #1

Autore: Chiara Cavini Benedetti

Casa Editrice: Self publishing

Data di pubblicazione: 10 Ottobre 2020

Pagine: 380
TRAMA:
Sono molte le cose che Noah Davis nasconde.
Il suo passato. I suoi demoni. Le sue cicatrici.
Cicatrici così estese che si sono insinuate sotto la sua pelle, nel tentativo di marchiargli l’anima.
Sono molte le cose che Amber Riley nasconde.
I suoi incubi. Le sue paure. La sua voce.
Una voce che non usa da mesi e che l’ha imprigionata nel silenzio.
Tutto cambia quando Amber si trasferisce alla Liberty High, una prestigiosa scuola privata nella piccola cittadina di Glenwood.
È lì che Amber conosce Noah, il ragazzo dal viso pieno di lividi e dagli occhi cupi come la notte. Amber dovrebbe stargli alla larga.
Lui è pericoloso.
È oscuro.
Sembra un angelo caduto che porta i segni dell’inferno sulla pelle.

Avvicinarsi a Noah sarebbe come giocare con il fuoco, e Amber non può rischiare di bruciarsi, non di nuovo.
Ma quando Noah impara a sentire il silenzio di Amber, all’improvviso l’inferno perde di importanza.
Fino a quando non minaccia di distruggerli entrambi. «Vorrei che l’unico motivo per cui il giorno dopo non riesci a parlare, fosse perché hai passato tutta la notte a gridare il mio nome.»
 
Cosa Penso: 
Grida il mio nome" è il primo capitolo della serie Silent Love di Chiara Cavini Benedetti.
Questo romanzo è uscito da diversi mesi e nonostante ne parlassero in tanti e amazon me lo proponesse continuamente come lettura consigliata, io l'avevo sempre ignorato. Onestamente non so il motivo del mio rifito nei confronti di questa lettura, forse perché non conoscevo l’autrice e la storia, dalla trama, non mi convinceva al 100%.
Se gli ho concesso una possibilità è stato solo grazie ad Elisa nota nella comunity libresca di Instagram come Luna_Bookstagrm e credo che non la ringrazierò mai abbastanza per avermi convinta, con il suo entusiasmo, a dare una possibilità a questa storia, perché questo libro è un piccolo gioiello fatto di inchiostro e carta profumata e io l'ho amato tantissimo. Quando amo così tanto un romanzo  sono in estrema difficoltà nello scrivere la recensione, ho il terrore di banalizzarlo, sminuirlo e di non rendere giustizia alla storia. E chiedo scusa all'autrice se dovesse succedere questo. La storia che troviamo tra queste pagine è quella di Amber Riley e Noah Davis, due ragazzi che pur appartenendo a mondi opposti, sono molto più simili di quello che si potrebbe pensare, perché entrambi sono ragazzi corrotti, spezzati, feriti. 
Entrambi devono combattere con i propri demoni e con le proprie ferite che li marchiano in maniera indelebile, cicatrici che segnano entrambi.
Seganti nel corpo.
Segnati nell'anima.
Entrambi lottano quotidianamente con i fantasmi che infestano i loro incubi, ma lo fanno in maniera diversa.
Lui lotta con la violenza. I pugni e le botte.
Lei lo fa con il silenzio. Un silenzio che suona come un rumore assordante. 
Nessuno  dei due è mai riuscito a vincere la lotta per avere una sorta di normalità, Amber da quattro mesi ha conosciuto un dolore straziante, Noah da quando è nato lotta per essere amato, ma solo quando i loro mondi entrano in rotta di collisione che tutto cambia.
Basta uno sguardo tra di loro per dar vita ad un intesa speciale, come se le loro anime si fossero riconosciute e insieme volessero trovare la strada verso la guarigione.
Lei la ragazza che non riesce più a parlare e si è trincerata dietro un silenzio assordante e che comunica solo tramite un quaderno, la stessa ragazza che ha il terrore di farsi toccare dalla gente, riesce fare a pezzi tutti i suoi limiti, tutti i suoi blocchi mentali che la terrorizzano solo grazie a Noah Davis.
Lei, che non diceva una parola. Lei, che non si avvicinava a nessuno. Lei, che non permetteva alle persone di toccarla. Si era avvicinata a me. Aveva toccato me. C’era solo un problema: adesso non volevo più lasciarla andare. Non volevo che allontanasse le dita, che mi costringesse a sciogliere la presa. Cristo, era una cosa sdolcinata e disgustosa da pensare. Ma era la verità, per quanto stucchevole. Avere la sua mano nella mia era incredibile, era una scarica di adrenalina pura. 

Noah, il bad boy per eccellenza, il ragazzo che usa la sua arroganza, strafottenza e sfrontatezza come un arma per tenere alla larga le persone. Ed è quello che cerca di fare anche con Amber, ma con lei il suo modo di fare non funziona, perché quella ragazza taciturna riesce a scorgere la sofferenza e il dolore nel profondo di quegli occhi scuri come la notte più buia e desidera aiutarlo, proprio come lui sta facendo con lei.
Noah era uno di quei libri che riescono a farti piangere tutte le tue lacrime, ma di cui non riesci mai ad avere abbastanza. Perché hai bisogno di leggerlo, di imparare a memoria ogni singola lettera, di esplorare ogni emozione. Di immergerti in quel mondo e stringere tra le braccia il protagonista, promettendogli che alla fine sarebbe andato tutto bene, che prima o poi la sofferenza sarebbe scomparsa. Noah era uno di quei libri che riescono a spezzarti il cuore. Eppure, la storia che raccontava la sua pelle era la più incredibile che avessi mai conosciuto, e avrei voluto continuare a leggerla fino a conoscerla a memoria.

Quella che troviamo tra queste pagine è una storia d'amore straziante, dolorosa ma pur sempre meravigliosa tra due ragazzi spezzati, ma che insieme possono essere felici. Amber con Noah può ritrovare una serenità che ha perso da tempo e, allo stesso modo, Noah con la sua Kid, come è solito chiamarla lui, può essere felice come non lo è mai stato.
Quello che ci insegna questa storia e che un cuore spezzato difficilmente può tornare a battere da solo, ma due cuori spezzati possono farlo e possono tornare a battere più forte ed intensamente di prima.
Dicono che un cuore spezzato non guarisca mai del tutto, ma due cuori possono farlo. Due cuori spezzati possono unirsi e tornare a battere come se fossero uno solo. Due cuori distrutti possono mettere insieme i propri pezzi fino a crearne uno nuovo. E sarebbero rimaste le cicatrici, certo. Ma avevo imparato che le cicatrici non rovinano le cose, le rendono migliori. Più belle. Più forti. Perché le cicatrici non fanno che testimoniare una lotta, e la forza che ne consegue. La forza di rialzarsi e fare di tutto pur di vincere.


Ho davvero amato questa storia e l'ho amata tanto perché l'autrice ha creato dei personaggi davvero
speciali, a cui affezionarsi e per cui tifare é spontaneo come respirare. Io li ho amati tutti, sia i principali che i secondari - di cui non vedo l'ora di scoprire di più con i libri a loro dedicati.
Amber 
Riley è una protagonista semplicemente la favolosa, di cui ci si affeziona in fretta.
Amber potrebbe essere scambiata per una ragazza fragile, che deve essere protetta e difesa, ma non è affatto cosi, lei è una delle protagoniste più forti e toste  che ho avuto il piacere di incontrare tra le pagine di un libro.
Lei che ha vissuto un esperienza tremenda, che le ha lasciato cicatrici profonde sia sul corpo che nell'anima, per affrontare il dolore si è trincerata dietro un silenzio assordante. Per mesi Amber non ha parlato, per mesi ha comunicato soltanto attraverso un quaderno in cui scriveva messaggi ai suoi interlocutori, per mesi ha cercato qualcuno che l'ascoltasse davvero e quel qualcuno lo ha trovato inNoah.
Noah Davis il ragazzaccio dallo sguardo poco rassicurante con gli occhi scuri e tormentati e il volto perennemente coperto di lividi e cicatrici.
Noah Davis è il suo angelo caduto. 
Il ragazzo abituato da sempre alla diffidenza delle persone, perché fin da quando è piccolo tutti hanno paura di lui. Tutti lo hanno sempre allontanato, tenuto a distanza e lui ne ha sempre sofferto tantissimo trincerandosi dietro una scorza dura che lo nasconde dal mondo intero, perchè
Noah Davis sembra un duro che si caccia perennemente nei guai e che mena spesso le mani, ma è tutta apparenza, una maschera indossata per nascondere al mondo intero il suo essere fragile e le sue insicurezze. Sono proprio queste le caratteristiche che vede Amber in lui fin dal primo istante, e sono proprio quello che vediamo anche noi lettori e ci fanno innamorare perdutamente.
"Grida il mio nome" è uno di quei romanzi che con prepotenza si è insinuato nel mio cuore strisciando sotto pelle e sfiorando la mia anima. Infatti questo libro  si guadagna di diritto un posticino nella top ten delle letture migliori dell'anno. Perché Chiara Cavini Benedetti mi ha emozionata come poche autrici sono riuscite a fare. E lo so che queste mie parole possono sembrare poco oneste e sincere, perché  quasi tutti i romanzi a cui do 5 stelle mi fanno provare delle emozioni più o meno intense, ma sono poche quelle autrici che sanno usare le parole come se fossero lame affilate, che riducono il cuore a brandelli e che poi sul finale lo riempiono d'amore, che come un balsamo lenisce tutte le ferite. Fino ad ora solo Colleen Hoover e Brittany C. Cherry  mi hanno fatta sentire così e sono super felice di aver scoperto che anche Chiara Cavini Benedetti ha lo stesso meraviglioso potere, perché "Gridai il mio nome" è una storia dolorosa, straziante che ci parla di due ragazzi spezzati, ma che insieme trovano la forza e il coraggio di affrontare i propri demoni.
 Una storia di dolore, quello vero, che fa bruciare il petto e una storia di amore, quello con L ‘A maiuscola, che fa sognare e perdere battiti al cuore. Una storia che scalda l’anima e riempie di amore, un romanzo che non posso fare a meno di consigliare perché sono certa che lo amerete follemente, fidatevi di me.
Il mio voto:




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