Titolo: Resta sempre qui
Serie: If I Stay #2
Autrice: Gayle Forman
Casa Editrice: Mondadori – Chrysalide
Anno di pubblicazione: Dicembre 2014
Pagine: 253
Trama:
Sono passati tre anni dall'incidente che ha cambiato per sempre la vita di Mia e Adam e che li ha separati. Solo la musica ha ricucito lo strappo che si è aperto nelle loro esistenze. Mia è un astro nascente della musica classica. Adam è una rockstar, inseguita e acclamata dai fan di tutto il mondo. I loro occhi tornano a incrociarsi per caso una sera a New York, durante un concerto di Mia alla Carnegie Hall. Mia, l'unico volto che Adam abbia mai cercato in quelli delle sue fan, e nei suoi ricordi. La musica fa vibrare il passato, risveglia emozioni perdute, colma i vuoti nel cuore di Adam. Quando le loro dita tornano a sfiorarsi, tutte le inquietudini si placano: l'alba svelerà a entrambi che la promessa che Adam ha fatto a Mia - il suo segreto, la sua vergogna - in realtà è la loro unica salvezza. Una storia intensa e potente, che dopo il successo di Resta anche domani ha affascinato milioni di lettori in tutto il mondo.
Cosa penso:
«Mi odiavi? Perché?»
«Tu mi hai fatto restare.»
Dice con un filo di voce che si perde nel
vento e nel traffico, e non sono sicuro di aver capito. Ma poi lo ripete a voce
più alta.
«Mi hai fatto restare!»
«No, hai ragione. Devi lasciarmi parlare, Adam! Devi starmi a sentire. Sarebbe
stato più facile morire. Non che adesso vorrei essere morta. No. Ho una vita
piena di cose che amo e che mi danno soddisfazione. Ma in certi giorni, specie
nei primi tempi, è stata dura. E non potevo fare a meno di pensare che sarebbe
stato più semplice se me ne fossi andata insieme a loro. Ma tu… tu mi hai chiesto
di restare. Mi hai implorato di restare.
Chino su di me mi hai fatto una promessa, sacra come tutti i giuramenti. E capisco
perché sei arrabbiato, ma non puoi biasimarmi. Non puoi odiarmi per averti
preso in parola.»
“Resta sempre qui” è il secondo romanzo della duologia “If
I Stay” di Gayle Forman.
Ad agosto ho letto il primo romanzo della serie; “Resta anche domani” (Click sul titolo per la mia recensione) – e devo ammettere che l’ho letto senza nessuna
aspettativa, ero convinta che non mi sarebbe piaciuto essendo stata delusa
dalla duologia “Just One Day” della stessa autrice – pubblicata l’inverno
scorso sempre da Mondadori. Ho letto il
libro solo perché dovevo andare a vedere il film al cinema, e non potevo
assolutamente vedere il film senza prima aver letto il libro, si sa che i libri
sono mille volte meglio dei film.
“Resta anche domani” si è, poi, rivelata una storia
davvero toccante, commovente, dolorosa ma bellissima e mi aveva lasciata con
una gran voglia di leggere il seguito.
“Resta
sempre qui” è una storia di rinascita e delle seconde
occasioni, una storia d’amore dolcissima, intensa, straziante e dolorosa.
È la storia di Adam.
Dove lui ci prende per mano e ci
racconta il suo presente e il suo passato – accompagnandoci nello straziante
viale dei ricordi che è stata la sua vita, e ci da la chiave per entrare nella
parte più profonda della sua anima e del suo cuore.
Ho amato questo romanzo, davvero tantissimo, e sono
più che certa che non riuscirò a descrivere nessuno dei sentimenti e delle
mille emozioni che mi ha fatto provare. Ma ne consiglio a tutti la lettura perché
la Forman con il suo stile semplice
vi farà davvero emozionare!
Se nel primo romanzo protagonista e voce narrante
era Mia. Ora tocca ad Adam raccontarci la sua storia.
Sono passati tre anni dal terribile incidente in
cui Mia ha perso tutto.
Tre anni dal giorno che ha letteralmente
distrutto la sua vita.
Tre anni da quando Adam e Mia non si vedono, non
si sentono e non hanno alcun contatto.
Il terribile incidente che ha stroncato la
famiglia di Mia non ha distrutto solo lei, ma anche Adam ne è uscito devastato.
Prima mi ispezioni Poi mi sezioni Poi mi rifiuti Io aspetto il giorno in cui mi resusciti |
La Forman nel romanzo alterna capitoli del presente
e del passato.
Capitoli in cui viene raccontato di ieri – dove possiamo
sapere come Mia ha affrontato il dopo l’incidente,
e il modo in cui lei e Adam si sono innamorati, fino al momento in cui si sono
lasciati, e, ancora come Adam ha sfondato nella musica.
E altri capitoli in cui ci viene raccontato di
oggi – come Adam affronta la sua quotidianità.
Presente e passato che si legano e si fondono insieme in modo magistrale per dare vita ad una storia
d’amore incredibilmente toccante e intensa e persino dolorosa.
Quando la narrazione riguarda il passato, Adam ci
da la possibilità di rispondere a tutte quelle domande che ci siamo posti alla
fine del primo volume, colma tutte le lacune che il libro precedente ha
lasciato in sospeso.
Adam ci racconta della convalescenza di Mia, e
del modo amorevole e dolcissimo in cui lui si prende cura di lei, il modo in
cui le sta accanto.
Ma per Mia è troppo. È troppo doloroso. Troppo angosciante.
Troppo difficile affrontare tutto.
Mia è devastata.
Devastata fisicamente ed emotivamente, e
arrabbiata, infuriata e deve allontanarsi da tutto e da tutti. Deve superare il
lutto e superare la rabbia che prova nei confronti di Adam.
La rabbia per averle chiesto di restare.
Deve trovare un modo per superare il lutto e
tornare finalmente a vivere.
“Mi salutò con un bacio, mi disse che mi amava più della vita.
Poi passò i controlli di sicurezza. Non è più tornata.”
Adam non può fare altro che rassegnarsi al fatto
che non può fare niente per lei. Non può fare altro che mantenere quella
promessa che le ha fatto quando era al suo capezzale. Una promessa che non
avrebbe mai dovuto fare, ma che ora è costretto a mantenere.
«Resta. Se resti,
farò tutto quello che vorrai. Mollerò il gruppo, verrò a New York con te. Se
non vorrai avermi intorno, me ne andrò. Liz dice che tornare alla tua vecchia
vita potrebbe essere troppo doloroso per te e che forse preferirai ricominciare
da capo e dimenticarci tutti. Sarebbe un brutto colpo, ma accetterei anche
questo. Sono disposto a perderti così, se non ti perdo oggi. Ti lascerò andare.
Se resti.»
Una volta che è solo, anche lui deve trovare un modo
per affrontare il dolore. Dolore per aver perso una famiglia che amava come la
propria e il dolore al cuore per aver perso la donna che ama e con cui era
convinto di avere un futuro.
“Io e Mia siamo stati insieme per oltre due anni e, certo, era un amore
tra liceali, ma non ho mai dubitato che fosse una storia vera e che avremmo
cercato di farla durare in eterno; il tipo di relazione che, se ci fossimo
conosciuti cinque anni più tardi e lei non fosse stata un genio del violoncello
e io in una band emergente – o se le nostre vite non fossero state separate da
tutto questo – molto probabilmente non sarebbe mai finita.”
Adam si isola. Si allontana da tutto e da tutti e
tira fuori tutta la sua rabbia. Lo fa tramite la musica, mettendo nero su
bianco parole su parole che compongono i pezzi dell’album che fanno sfondare
lui e la sua Band.
La narrazione al presente si svolge nell’arco di ventiquattro
ore.
Ventiquattro ore che cambiano la vita di Adam.
Adam oggi è una famosissima Rockstar, è conosciuto
in tutto il mondo. Ha fama. Soldi. Successo e donne. Vive di musica, quella
musica che ha sempre amato e che è sempre stata la sua grande passione.
Adam dovrebbe essere dannatamente felice.
Niente di più falso.
Adam è depresso, scoraggiato dalla vita e disperato.
Da tre anni ha perso tutto.
Ha perso Mia, e lei gli manca disperatamente. Gli manca
da togliere il fiato.
Adam non riesce a trovare pace, non riesce a trovare
la tranquillità di cui ha bisogno, nemmeno la musica riesce a rendere le cose
più sopportabili ma al contrario le complica rendendo tutto più difficile.
Fin dalle primissime pagine veniamo catapultati
nella storia di Adam, e ci rendiamo subito conto che qualcosa non va. Capiamo che
Adam è distrutto dal dolore, e il lettore riesce a sentire quello stesso
dolore sulla sua pelle.
Sono riuscita a provare la stessa sofferenza, quel
senso di inadeguatezza e incompletezza e la sua stessa rabbia per la forte
necessità di avere delle risposte.
La
sua angoscia, il suo tormento sono davvero strazianti, ragazzi, spezzano il
cuore e fa malissimo anche al lettore assistere impotente a tutto.
Ora Adam si trova a New York, la città che ha
adottato Mia, e per puro caso si trova ad assistere ad un suo concerto. Non vuole
parlarle, non vuole avere rapporti con lei. Vuole solo ascoltare la sua musica.
Ma il destino li mette l’uno sulla strada dell’altra
– si incontrano e passano una notte in giro per New York.
“Vorrei toccarla
per assicurarmi che sia vera, che non è uno di quei sogni ricorrenti che faccio
da quando se ne è andata; sogni nei quali la sua immagine è nitida e perfetta,
pronta per i baci e gli abbracci, fino a scoprire quando mi sveglio che Mia,
invece, è irraggiungibile. Ma non
mi è concesso toccarla. E’ un privilegio che mi è stato revocato. Contro la mia
volontà.”
Una notte con Mia.
Rivederla.
Parlare con lei.
Tutto ciò risveglia in Adam tutti quei sentimenti che
ha cercato di reprimere e di nascondere nella parte più profonda del suo cuore
per tre anni.
Ma Mia con la sua forza, il suo coraggio, con la sua
voglia di vivere – nonostante tutto quello che le è capitato – da ad Adam tutte
le risposte che cerca e per quanto quelle risposte facciano male e siano dolorose,
alla fine, anche lui può tornare a respirare con Mia e per Mia.
Perché l’amore, quello vero, intenso, bruciante e
passionale, non muore mai. E una volta affrontati tutti i demoni passati, le
sofferenze e aver avuto le risposte che entrambi cercavano sono pronti per un
nuovo inizio. Una nuova promessa. Un nuovo grande amore che non avrà mai fine.
“Resta sempre qui” è uno dei romanzi più toccanti che ho letto negli ultimi mesi. Non
sapevo bene cosa aspettarmi da questo libro. Ma di certo non mi aspettavo una
storia del genere. Non mi aspettavo di trovarmi davanti ad uno di quei romanzi
che ti entrano con prepotenza nel cuore e che ti stravolgono con la forza di un
treno in corsa. “Resta sempre qui”
è uno di quei romanzi capace di regalare una girandola di emozioni. Emozioni così intense
e strazianti da incatenare al libro pagina dopo pagina, emozioni che tolgono il
fiato da tanto sono intense, e il lettore sente dentro di se la fortissima
necessità di arrivare in fretta in fondo al romanzo nella speranza di trovare
un buon lieto fine per tornare a respirare.
Tutto questo per dire che “Resta sempre qui” è uno di quei romanzi da cui mi aspettavo
poco e niente, ma che mi ha incantata e piacevolmente stupita, e mi è entrato
così prepotentemente sotto pelle da guadagnarsi di diritto uno dei primi posti
della mia personale top ten dei miei libri preferiti.
Il mio voto:
Imperdibile. |
Livello sensualità:
Baci, coccole e carezze |
Per leggere la recensione del primo romanzo Click sulla didascalia:
Resta anche domani |
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