Serie: The Braking Point#2
Autrice: Jay Crownover
Casa Editrice: Newton Compton
Data di pubblicazione: settembre 2018
Pagine: 313
Breaking Point Series
Snowden Stark è sempre vissuto nella zona grigia tra luce e ombra, ma l’arrivo di una ladra sconvolge la sua vita
Lo sanno tutti che le apparenze ingannano. Eppure non c’è nessuno che, vedendomi, non mi prenda per un attaccabrighe, una bestia. Il fatto che io sia alto e pieno di tatuaggi devia completamente la loro attenzione. In realtà, ho sempre dato molto più peso al cervello che ai muscoli. Anche se non ho scelto di usarlo nel modo più rispettabile. Non sono uno stupido supereroe né un bravo ragazzo. Ho voltato le spalle alla dignità e ho venduto la mia anima al miglior offerente. Uno che non sa salvare neppure se stesso, come potrebbe aiutare gli altri? Noe Lee è entrata nella mia vita come un fulmine. Brillante ma indisciplinata, capace di muoversi nei bassifondi addirittura meglio di me. Era fastidiosamente adorabile, ma era nei guai. E i guai di qualcun altro non sono mai stati affari miei. Così, le ho sbattuto la porta in faccia. E dopo che è sparita è bastato un secondo perché capissi che la rivolevo indietro. Quando realizzi di desiderare così disperatamente qualcuno, non ti chiedi cosa sei disposto a fare. Segui l’istinto e basta.
Cosa Penso:
Una lezione che ho appreso a fondo è che senza i cattivi non ci sarebbero gli eroi. Hai bisogno dei primi per apprezzare la qualità dei secondi.
Ho terminato “Instinct”,
secondo capitolo della serie Breaking
Point di Jay Crownover, da pochissimi minuti e sono già seduta di fronte al
mio computer pronta per parlarvi di questo libro e pronta per decantare, per
l’ennesima volta, le doti di quella che è una delle mi autrici preferite.
Jay Crownover non solo possiede
un posto d’onore nella mia libreria, due scaffali sono colmi di tutti i suoi
romanzi, ma possiede anche un posto d’onore nel mio cuore di lettrice dove i suoi deliziosi personaggi hanno preso
residenza in pianta stabile.
Ancora una volta, questa
autrice mi ha presa per mano e trascinato nell’oscuro e spaventoso mondo di The
Point. Una cittadina pericolosa e malavitosa, dove il diavolo in persona
controlla la fitta rete criminale che dilaga tra le strade della città. Abbiamo
avuto il piacere di incontrarlo nel primo romanzo della serie – “Honor”
(click sul titolo per la mia recensione)
– lui, Nassir Gate , colui che ha le
mani in pasta un po’ dappertutto, colui che detta le leggi e le fa rispettare,
colui che mi ha intrigata nella serie principale, Welcome to The Point, e
mi ha colpita e ammaliata facendomi capitolare inesorabilmente quando era lui ad essere il protagonista
principale. Sicuramente nessuno è cattivo e spietato come lui, ma anche i due
personaggi che ci vengono presentati in questo nuovo romanzo di certo non
scherzano in quanto cazzutaggine e vi garantiscono che sapranno farsi amare.
Protagonisti e narratori a
pov alterni sono Noe Lee e Snowden Stark.
Noe ha ventisei anni ed è
una piccola ladruncola di strada, non ha una fissa dimora e da quando non ha
più un tetto sopra la testa ha imparto a cavarsela da sola e a sopravvivere in
quella giungla oscura e di cemento che è The Point.
Me la cavavo benissimo da sola ed era già da un po’ che sopravvivevo in circostanze piuttosto merdose. Mi guardavo le spalle da sola e prendevo autonomamente le mie decisioni. Mi piaceva così, era quello di cui avevo bisogno. In quel momento, però, avevo paura; ero veramente terrorizzata, ma ero anche abbastanza intelligente da capire che mi trovavo in una situazione più grande di me. Avevo bisogno di aiuto e c’era solo una persona alla quale potessi chiedere senza troppo imbarazzo di tirarmi fuori dal torbido e pericoloso casino nel quale ero andata a impelagarmi.
Ora però, Noe ha pestato i piedi a qualcuno di
importante ed è nei guai fino al collo e solo una persona è in grado di
aiutarla ed uscirne tutta intera. E quella persona è Snowden Stark.
Stark è un vero e proprio
genio, un abile hacker con il corpo e l’aspetto di una bestia sexy e tatuata, è
un amico di vecchia data di Race Hartman e alle dipendenze di Nassir ed è anche
l’unica persona in grado di aiutare Noe Lee.
Le avevo sbattuto la porta in faccia perché era l’unica persona che mi faceva provare qualcosa che non potevo ignorare.
Ma lui non è ne un super
eroe ne un bravo ragazzo, il suo cuore è un ingranaggio guasto e indurito nel
petto e quando Noe bussa alla sua porta non ci pensa nemmeno un attimo a
sbattergliela in faccia, ma quando la ragazza viene rapita e sparisce nel
nulla, il rimorso e il senso di colpa colpiscono duro e il ragazzone è dispost o
a tutto pur di riportala a casa e tenerla al sicuro per sempre.
Ho adorato tutto di questo
romanzo e ho letto una pagina dietro l’altra con una folle bramosia, non
riuscivo proprio a staccarmi dal mio kindle da tanto ero rapita da questa
storia, ma con questa autrice mi capita ogni volta. Lei ha uno stile di
scrittura che scorre veloce come se fosse acqua che scivola tra le dita sa come
conquistare il lettore con il suo stile narrativo ricco ma allo stesso tempo
talmente semplice da incantare senza lasciare alcuno scampo al lettore.
La Crownover con le due
serie ambientate in questa piccola città dove la criminalità dilaga senza
scampo mi ha conquistata con ogni elemento possibile.
La città di The Point, con
la sua fitta rete criminale, con quella
sottile linea di demarcazione che separa il bene dal male e i cattivi dai
buoni, mi intriga un po’ di più ad ogni romanzo pubblicato. Le descrizioni che
vengono fatte rendono perfettamente l’idea del luogo oscuro e terrificante che
è, e riesco a figurarmela nella mia testa perfettamente; le strade buie e
spaventose, la disperazione degli abitanti e il pericolo che striscia sotto
pelle ad ogni vicolo infestato da persone cattive che non hanno più nulla da
perdere. Personalmente io non credo riuscirei a sopravvivere un ora tra le
strade di quella città, ma trovo interessantissimo vedere come i protagonisti
l’adorino e non vogliano andarsene nonostante tutto il marciume che la infesta.
Gli abitanti di The Point sono anime corrotte,
persone senza scrupoli, ma molti di loro hanno un cuore d’oro massiccio che
batte nel petto e anche se sono assetati di potere e dalla necessità di farsi
giustizia da soli quando sono vittime di un torto, è semplicemente impossibile
non affezionarsi ed amare ognuno di loro.
Non credevo possibile che
dei personaggi simili potessero conquistarmi tanto, ma Nassir Gate,
protagonista maschile di “Honor”, e Bax in “Bad Love” (click sul titolo per la
mia recensione) mi hanno incantata, affascinata e, lo ammetto, fatta
innamorare.
E anche i due nuovi personaggi che si incontrano tra queste pagine
hanno fatto altrettanto. Entrambi hanno un passato tremendo, fatto di abusi e
soprusi e ne sono terribilmente segnati con cicatrici indelebili che ogni tanto
fanno sanguinare i cuori di entrambi.
Noe Lee, la protagonista
femminile, è una vera eroina.
Ha un passato colmo di
sofferenze dove ha dovuto sempre badare a se stessa senza che nessuno la
facesse sentire amata, anche la sua famiglia – le persone che avrebbero dovuto
amarla, proteggerla e farla sentire al sicuro – le hanno voltato le spalle
sbattendole la porta in faccia e lei ha imparato a fare a meno dell’amore. Ha
chiuso il cuore dietro una spessa cortina di ghiaccio e non lascia avvicinare
nessuno, ma quando Snowden Stark, come un cavaliere oscuro e tatuato, a bordo
del suo spaventoso pick-up corre in suo soccorso lei non riesce a lasciarsi
andare subito e ci mette un po’ a fidarsi e aprirsi.
Personalmente mi è piaciuta
tantissimo, è una ragazza cazzuta, una
che non ha paura di niente e sa cavarsela da sola in ogni occasione, anche in
quelle più pericolose. Se fossi stata al suo posto, probabilmente, mi sarei rannicchiata
in posizione fetale e avrei pianto tutte le mie lacrime, ma lei come una vera
leonessa combatte le sue battaglie e fa di tutto per portarle a termine.
Snowden Stark, proprio
come Noe, ha sofferto.
Ha perso tutte le persone
che lo amavano ed è rimasto solo al mondo, costretto a contare solo sulle
proprie forze. Il suo cuore, un muscolo che un tempo pompava sangue ed era
colmo d’amore, ora si è trasformato in un ingranaggio guasto e scricchiolante
che protegge con tutto se stesso ostentando indifferenza e strafottenza. E
anche se a Noe, inizialmente, mostra il lato peggiore del suo carattere, e
dichiara di non essere un eroe, si comporta esattamente come se lo fosse.
Lui un adorabile nerd con
un cervello sopraffino e il corpo di una bestia muscolosa e tatuata, cela
dietro il suo petto un cuore che non è affatto robotico, ma che pompa sangue e
che sa donare amore incondizionato e protezione.
Mi ha colpito tutto di lui
ed è diventato in brevissimo tempo l’ennesimo book boyfriends che mi ha rubato il cuore.
Stavamo bene insieme quando facevamo sesso. Stavamo bene insieme quando litigavamo. Eravamo imbattibili quando univamo le nostre menti. Ma, soprattutto, insieme eravamo la versione migliore di noi... punto.
Noe e Stark sono due
personaggi molto più simili di quanto si potrebbe pensare. Sono due anime
solitarie e corrotte che, giorno dopo giorno, portano avanti la loro silenziosa
battaglia contro i demoni che infestano i loro incubi peggiori e anche se,
riescono a sopravvivere a tutto il dolore che provano nel cuore, solo quando
sono insieme diventano abbastanza forti per sconfiggere il male ed essere
finalmente felici. Raggiungere questa consapevolezza è, però, una strada lunga
e tutta in salita. Un percorso che fa emozionare: che fa provare dolore e un
forte senso di angoscia che accompagna durante la lettura, ma è anche un
percorso che fa straripare il cuore d’amore e arricciare le dita dei piedi
negli attimi più focosi e bollenti.
Io credo che, ancora una
volta, la nostra adorata Crownover sia stata fenomenale e ora non vedo l’ora di
poter leggere “Respect”, il romanzo su Booker e Karsen, due personaggi che
abbiamo conosciuto nel libro di Race e di cui non vedo l’ora di approfondire
perché, ne sono certa; ne vedremo delle belle.
Per oggi è tutto lettori a dorati!
Il mio voto:
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