lunedì 5 novembre 2018

RECENSIONE: IN FUGA DA TE - JENNIFER L. ARMENTROUT


Titolo: In fuga da te

Serie: Wikcked#3

Autrice: J.L. Armentrout

Casa Editrice: Nord

Data di pubblicazione: Ottobre 2018

Pagine: 345

TRAMA:
È stata rapita, è stata torturata, è stata costretta a tradire le persone che ama. Adesso, Ivy Morgan vuole solo dimenticare. Eppure più passano i giorni, più lei ha l'impressione che quella terribile esperienza non le abbia lasciato solo incubi e cicatrici. C'è come una forza oscura che si muove dentro di lei, un Male che diventa sempre più forte e che Ivy teme possa prendere il sopravvento… Ren Owens ha fatto di tutto per Ivy: ha mentito all'Ordine, disertato la sua missione, ucciso chiunque avesse scoperto il loro segreto. E per poco non l'ha persa. Adesso lui e Ivy devono affrontare la prova più grande: trovare il modo per chiudere i portali che collegano il nostro mondo con quello dei fae e sconfiggere il Principe una volta per tutte. Tuttavia ben presto si renderanno conto che ciò che pensavano di sapere sul Principe, sull'Ordine e persino su loro stessi non è altro che una copertura. Soli, senza più nessuno di cui potersi fidare, Ivy e Ren saranno costretti a scendere a patti col loro peggiore nemico pur di salvare l'umanità intera…


Cosa Penso:

Ci ho messo parecchio tempo a decidermi ad iniziare il terzo e ultimo capitolo della serie The Wicked di J.L. Armentorut; “In fuga da te”. L’ho acquistato appena uscito, ma poi è rimasto in attesa sul comodino fino a pochi giorni fa, quando finalmente mi sono decisa a leggerlo. La verità è che questa serie, sebbene mi sia piaciuta tanto quanto le altre, è l’unica di questa autrice che ho letto una volta soltanto. I libri della Armentrout mi danno dipendenza e, generalmente, le sue storie le leggo e rileggo fino a sapere a memoria i miei passaggi preferiti, ma per la serie The Wicked mi serviva un piccolo ripassino dei romanzi precedenti prima di buttarmi a capofitto tra le pagine del capitolo conclusivo. Ricordavo bene i tratti principali dei romanzi precedenti, ma no ricordavo affatto bene i dettagli e per godermi uno dei libri della mia autrice preferita era assolutamente necessario prendersi un po’ di tempo e fare le cose per bene. E poi, diciamolo apertamente, non mi è pesato affatto rileggere Lontano da te” e “Ritorno da te” (Click sui titoli per le mie recensioni), anzi è stato davvero molto piacevole e rilassante. 

Come vi ho già detto un miliardo di volte, io amo follemente la Armentrout in veste Urban Fanatsy o Paranormal Romace, lei ha questa capacità meravigliosa e straordinaria di combinare nei suoi romanzi la giusta dose di azione e romanticismo che sono mixati talmente bene che il risultato finale è qualcosa di delizioso. E anche questa volta non si è affatto smentita e ho ritrovato tra le pagine tutto quello che amo e adoro di questa autrice. 
In fuga da te” riprende esattamente da dove si era interrotto il secondo romanzo della saga – “Ritorno da te” – e siccome mi è impossibile parlarvi di questa storia senza menzionare, in parte, alcuni degli accadimenti del libro precedente, se ancora non lo avete letto state alla larga da questa recensione. NON LEGGETELA!!
Ivy Morgan è la pedina fondamentale dell’atroce piano del Principe della Corte d’Inverno, uno dei Fae più temibili di tutti i tempi. Lo scopo del principe è quello di mettere fine al mondo così come lo conosciamo, lui vuole aprire le porte dell’altro mondo affinché i Fae della sua corte possano cibarsi degli uomini sulla terra quando e come vogliono e, questa, sarebbe un autentica catastrofe per il mondo degli umani. Per farlo, però, deve creare con Ivy il, così detto, bambino dell’Apocalisse, deve ingravidarla e costringerla con la forza a dare alla luce suo figlio. Per questo l’aveva rapita e rinchiusa in un luogo in cui nessuno potesse trovarla, ma ora Ivy è libera, grazie a Ren che è riuscito a salvarla non è più prigioniera del principe. Ora è stata nascosta in un luogo sicuro di cui nessuno conosce l’esistenza perché nascosto dietro un potentissimo glamour. I Fae buoni esistono, Ivy non lo sapeva, ma sono proprio loro che vogliono aiutarla e proteggerla anche per mettere fine al regno del terrore dei Fae cattivi. 
Dopo le terrificanti esperienze vissute quando era prigioniera del Principe cattivo, Ivy non è più la stessa. Quello che le è accaduto l’ha segnata in maniera indelebile. 
Incubi terribili le tengono sveglia ogni notte impedendole di dormire sonno tranquilli. È perennemente agitata, nervosa e spaventata ed è certa di essere un pericolo per tutti quelli che gli stanno vicino. È un pericolo per i Fae buoni che le stanno dando protezione e un rifugio in cui nascondersi, ma soprattutto è un pericolo per le due persone a cui tiene di più:  Campanellino – il suo adorabile folletto – e Ren Owens il suo dolcissimo e meraviglioso fidanzato. E anche se il suo rapporto con Ren si sta raffreddando, perché Ivy non riesce ad aprirsi nemmeno con lui e da giorni non hanno più alcun contatto finisco, il bisogno di proteggerlo è per lei la cosa più importante e per questo decide di fuggire. 
Vuole scappare in un posto lontano, attrarre il Principe della Corte di Inverno ed eliminarlo, un piano che non è affatto ben ponderato e che sembra più che altro una missione suicida. Quando Ren scopre le intenzioni di Ivy ne è deluso, amareggiato e ferito e le parole che usa sono forti e dure, ma sembrano fare breccia nel cuore di Ivy cambiando ogni cosa. 
«So di essere al corrente soltanto di un decimo di quello che hai dovuto sopportare là dentro, ma io volevo sapere tutto, ogni singola cosa. Volevo esserci per te. Ho aspettato che fossi tu a parlarmene, perché volevo che fossi pronta. Ecco perché sono sconvolto dal fatto che saresti fuggita senza di me senza nemmeno dirmelo, che non mi volevi al tuo fianco, a prescindere da tutto.»
La risposta mi si spense sulle labbra. Non era quello che volevo. Niente affatto.
Ren deglutì. «E sai cos’altro ho appena capito? Che sei sempre stata in fuga da sola. Non c’è mai stato un noi. C’eri tu, e poi c’ero io all’inseguimento.»
Col pianto in gola e con le gambe tremanti, mi alzai. «Non è così. Ren, questo…»
«Ah, no? Forse dovresti rifletterci.» Indietreggiò e aprì la porta. «Sai cosa mi fa più schifo? Che il motivo per cui eri disposta a restare qui non ero io… non eravamo noi. E non vuoi proteggermi. Tu vuoi abbandonarmi. Non c’è mai stato un noi
Ivy ascoltando Ren e vedendolo ferito nell’anima e nel cuore, ha finalmente deciso di tirare fuori le unghie e combattere la sua battaglia e cercare in tutti i modi di salvare se stessa e il mondo intero.
E così hanno inizio attimi da cardiopalma dove una battaglia all’ultimo sangue e violenti combattimenti hanno il solo scopo di rispedire i Fae cattivi da dove sono venuti. 
Riusciranno Ivy e Ren a sopravvivere alla battaglia ponendo definitivamente fine al regno della corte d’inverno?
Per scoprirlo dovete fare una cosa soltanto; correre in libreria e iniziare questa storia. 

Anche se mi sforzo ogni volta a non trasformarmi in un disco inceppato quando vi parlo di uno libro di questa autrice mi riesce incredibilmente difficile riuscirci, quindi abbiate pazienza e sopportate qualche minuto mentre elogio le doti straordinarie della Armentrout, perché ancora una volta questa donna è riuscita ad appassionarmi anima e corpo con uno suo scritto. Mi rendo perfettamente conto che i romanzi paranormal o urban fantasy che narra sono tutti molto simili e presentano molti tratti comuni, infatti ho notato parecchie similitudini tra questa serie e la Covenant, ma nonostante ciò non posso fare a meno di apprezzare e amare follemente le sue storie. Con la sua prosa scorrevole e il suo stile di narrazione incredibilmente incalzante riesce ad appassionarmi e a portarmi in un mondo magico, dove l’azione e i colpi di scena mi tengono sulle spine e con il fiato sospeso. Se poi siete degli inguaribili romantici, come me, è impossibile restare impassibili di fronte alle sue scene romantiche, soprattutto se le storie che narra sono adatte ad un pubblico new adutl, dove oltre alla dolcezza delle scene d’amore che fanno sciogliere i cuori ci porta all’autocombustione spontanea con scene hot capaci di far arricciare le dita dei piedi. 

Purtroppo con questo romanzo siamo giunti alla fine di questa serie che ci tiene compagnia da alcuni anni ormai, e sicuramente mi mancheranno tantissimo i personaggi che abbiamo incontrato. 
Mi mancherà Ivy, che mi è sempre piaciuta tantissimo perché è sempre stata un eroina coraggiosa, una di quelle protagoniste che ci veniva mostrata come una vera guerriera, una ragazza tosta che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno e che non ha paura di nulla. Mi è sempre piaciuta tantissimo, ma forse sembrava un tantino robotica e poco umana. La ragione di ciò sta nel fatto che la vita le ha regalato tanta sofferenza e ha preferito argine il suo cuore dietro una spessa coltre di ghiaccio e cemento che, poco alla volta, Ren è riuscito ad abbattere facendola capitolare ai suoi piedi. Ma solo in questo romanzo sono riuscita a scorgere il suo lato più umano, e mi è piaciuto tantissimo vedere che, nonostante tutto il suo coraggio e la sua forza, anche lei è una ragazza fragile, insicura e spaventata che spesso si lascia condizionare dalle sue paure e commette errori terribili
Mi mancherà tantissimo Ren. Lui è il più classico dei protagonisti maschili Armentroutiani e sappiamo tutte quanto è difficile resistere a questo tipo di maschio super sexy. È  bello come il peccato con i riccioli ribelli che gli incorniciano il volto e i meravigliosi occhi verde bosco, ma a parte l’aspetto da svenimento con il suo fisico muscoloso e perfettamente cesellato, Ren vi conquisterà a colpi di dolcezza. 
Lui è semplicemente perfetto e sembra saper dire sempre la cosa giusta per ridurre in pappa il cuore di Ivy che non può far altro che sciogliersi ai suoi piedi. 
Amavo quell’uomo.
Lo amavo perché mi rincorreva ogni volta che fuggivo. Lo amavo perché non mi aveva mai abbandonato, né quando mi avevano tenuta prigioniera né quando mi ero chiusa in me stessa, tagliando fuori tutti. Lo amavo perché era una brava persona e, se avessi voluto mandare tutto a quel paese e andarmene all’istante, sarebbe venuto con me. Lo amavo perché sapevo che più tardi sarebbe stato al mio fianco, pronto a combattere.
Semplicemente, lo amavo.
Lo amerete, parola mia, e vi sentirete tristissime per la fine della serie. 
Uno dei personaggi più meravigliosi dell’intera saga resta sempre Campanellino, il folletto che fino a poco tempo fa era alto quanto puffo. Lui non solo è il protagonista indiscusso delle scene più esilaranti dell’intera trilogia, ma in questo capitolo riserva parecchie sorprese e vorrete assolutamente una serie con lui come protagonista. 

Concludo questa recensione consigliandovi questo romanzo che saprà contagiarvi con uno stile di narrazione accattivante tipico di questa autrice e sono certa al 100% che lo adorerete. 
Essendo l’ultimo capitolo della serie il finale non è in pieno stile Armentrout, quindi niente  cliffangher da infarto, ma in qualche modo l’autrice riesce a tenere aperte le porte e pur dando una soddisfacente conclusione definitiva al romanzo, lascia il lettore con la speranza di veder proseguire questa serie e la speranza di poter vedere ancora una volta questi personaggi, magari un domani non troppo lontano... quindi, incrociamo le dita.
Il mio voto:


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