Titolo:
In fuga da te
Serie:
Wikcked#3
Autrice:
J.L. Armentrout
Casa
Editrice: Nord
Data
di pubblicazione: Ottobre 2018
Pagine:
345
TRAMA:
È stata rapita, è stata torturata, è stata costretta a tradire le
persone che ama. Adesso, Ivy Morgan vuole solo dimenticare. Eppure più passano
i giorni, più lei ha l'impressione che quella terribile esperienza non le abbia
lasciato solo incubi e cicatrici. C'è come una forza oscura che si muove dentro
di lei, un Male che diventa sempre più forte e che Ivy teme possa prendere il
sopravvento… Ren Owens ha fatto di tutto per Ivy: ha mentito all'Ordine,
disertato la sua missione, ucciso chiunque avesse scoperto il loro segreto. E
per poco non l'ha persa. Adesso lui e Ivy devono affrontare la prova più
grande: trovare il modo per chiudere i portali che collegano il nostro mondo
con quello dei fae e sconfiggere il Principe una volta per tutte. Tuttavia ben
presto si renderanno conto che ciò che pensavano di sapere sul Principe,
sull'Ordine e persino su loro stessi non è altro che una copertura. Soli, senza
più nessuno di cui potersi fidare, Ivy e Ren saranno costretti a scendere a
patti col loro peggiore nemico pur di salvare l'umanità intera…
Cosa Penso:
Ci ho messo
parecchio tempo a decidermi ad iniziare il terzo e ultimo capitolo della serie The Wicked di J.L. Armentorut; “In
fuga da te”. L’ho acquistato appena uscito, ma poi è rimasto in attesa
sul comodino fino a pochi giorni fa, quando finalmente mi sono decisa a
leggerlo. La verità è che questa serie, sebbene mi sia piaciuta tanto quanto le
altre, è l’unica di questa autrice che ho letto una volta soltanto. I libri
della Armentrout mi danno dipendenza e, generalmente, le sue storie le leggo e
rileggo fino a sapere a memoria i miei passaggi preferiti, ma per la serie The Wicked mi serviva un piccolo
ripassino dei romanzi precedenti prima di buttarmi a capofitto tra le pagine
del capitolo conclusivo. Ricordavo bene i tratti principali dei romanzi
precedenti, ma no ricordavo affatto bene i dettagli e per godermi uno dei libri
della mia autrice preferita era assolutamente necessario prendersi un po’ di
tempo e fare le cose per bene. E poi, diciamolo apertamente, non mi è pesato
affatto rileggere “Lontano da te” e “Ritorno da te” (Click sui titoli per le mie recensioni), anzi è stato davvero molto
piacevole e rilassante.
Come vi ho già
detto un miliardo di volte, io amo follemente la Armentrout in veste Urban
Fanatsy o Paranormal Romace, lei ha questa capacità meravigliosa e
straordinaria di combinare nei suoi romanzi la giusta dose di azione e
romanticismo che sono mixati talmente bene che il risultato finale è qualcosa
di delizioso. E anche questa
volta non si è affatto smentita e ho ritrovato tra le pagine tutto quello che
amo e adoro di questa autrice.
“In fuga da
te” riprende esattamente da dove si era interrotto il secondo romanzo
della saga – “Ritorno da te” – e siccome mi è impossibile
parlarvi di questa storia senza menzionare, in parte, alcuni degli accadimenti
del libro precedente, se ancora non lo avete letto
state alla larga da questa recensione. NON LEGGETELA!!
Ivy Morgan è la
pedina fondamentale dell’atroce piano del Principe della Corte d’Inverno, uno
dei Fae più temibili di tutti i tempi. Lo scopo del principe è quello di
mettere fine al mondo così come lo conosciamo, lui vuole aprire le porte
dell’altro mondo affinché i Fae della sua corte possano cibarsi degli uomini
sulla terra quando e come vogliono e, questa, sarebbe un autentica catastrofe per il
mondo degli umani. Per farlo, però, deve creare con Ivy il, così detto, bambino
dell’Apocalisse, deve ingravidarla e costringerla con la forza a dare alla luce
suo figlio. Per questo l’aveva rapita e rinchiusa in un luogo in cui nessuno
potesse trovarla, ma ora Ivy è libera, grazie a Ren che è riuscito a salvarla non
è più prigioniera del principe. Ora è stata nascosta in un luogo sicuro di cui
nessuno conosce l’esistenza perché nascosto dietro un potentissimo glamour. I
Fae buoni esistono, Ivy non lo sapeva, ma sono proprio loro che vogliono
aiutarla e proteggerla anche per mettere fine al regno del terrore dei Fae
cattivi.
Dopo le
terrificanti esperienze vissute quando era prigioniera del Principe cattivo,
Ivy non è più la stessa. Quello che le è accaduto l’ha segnata in maniera
indelebile.
Incubi terribili le
tengono sveglia ogni notte impedendole di dormire sonno tranquilli. È
perennemente agitata, nervosa e spaventata ed è certa di essere un pericolo per
tutti quelli che gli stanno vicino. È un pericolo per i Fae buoni che le stanno
dando protezione e un rifugio in cui nascondersi, ma soprattutto è un pericolo
per le due persone a cui tiene di più: Campanellino – il suo
adorabile folletto – e Ren Owens il suo dolcissimo e meraviglioso fidanzato. E
anche se il suo rapporto con Ren si sta raffreddando, perché Ivy non riesce ad
aprirsi nemmeno con lui e da giorni non hanno più alcun contatto finisco, il
bisogno di proteggerlo è per lei la cosa più importante e per questo decide di
fuggire.
Vuole scappare in
un posto lontano, attrarre il Principe della Corte di Inverno ed eliminarlo, un
piano che non è affatto ben ponderato e che sembra più che altro una missione
suicida. Quando Ren scopre le intenzioni di Ivy ne è deluso, amareggiato e
ferito e le parole che usa sono forti e dure, ma sembrano fare breccia nel
cuore di Ivy cambiando ogni cosa.
«So di essere al corrente soltanto di un decimo di quello che hai dovuto sopportare là dentro, ma io volevo sapere tutto, ogni singola cosa. Volevo esserci per te. Ho aspettato che fossi tu a parlarmene, perché volevo che fossi pronta. Ecco perché sono sconvolto dal fatto che saresti fuggita senza di me senza nemmeno dirmelo, che non mi volevi al tuo fianco, a prescindere da tutto.»La risposta mi si spense sulle labbra. Non era quello che volevo. Niente affatto.Ren deglutì. «E sai cos’altro ho appena capito? Che sei sempre stata in fuga da sola. Non c’è mai stato un noi. C’eri tu, e poi c’ero io all’inseguimento.»Col pianto in gola e con le gambe tremanti, mi alzai. «Non è così. Ren, questo…»«Ah, no? Forse dovresti rifletterci.» Indietreggiò e aprì la porta. «Sai cosa mi fa più schifo? Che il motivo per cui eri disposta a restare qui non ero io… non eravamo noi. E non vuoi proteggermi. Tu vuoi abbandonarmi. Non c’è mai stato un noi.»
Ivy ascoltando Ren
e vedendolo ferito nell’anima e nel cuore, ha finalmente deciso di tirare fuori
le unghie e combattere la sua battaglia e cercare in tutti i modi di salvare se
stessa e il mondo intero.
E così hanno inizio
attimi da cardiopalma dove una battaglia all’ultimo sangue e violenti
combattimenti hanno il solo scopo di rispedire i Fae cattivi da dove sono
venuti.
Riusciranno Ivy e
Ren a sopravvivere alla battaglia ponendo definitivamente fine al regno della
corte d’inverno?
Per scoprirlo
dovete fare una cosa soltanto; correre in libreria e iniziare questa
storia.
Anche se mi sforzo
ogni volta a non trasformarmi in un disco inceppato quando vi parlo di uno
libro di questa autrice mi riesce incredibilmente difficile riuscirci, quindi
abbiate pazienza e sopportate qualche minuto mentre elogio le doti
straordinarie della Armentrout, perché ancora una volta questa donna è riuscita
ad appassionarmi anima e corpo con uno suo scritto. Mi rendo perfettamente
conto che i romanzi paranormal o urban fantasy che narra sono tutti molto simili
e presentano molti tratti comuni, infatti ho notato parecchie similitudini tra
questa serie e la Covenant, ma nonostante ciò non posso fare a meno di
apprezzare e amare follemente le sue storie. Con la sua prosa scorrevole e il
suo stile di narrazione incredibilmente incalzante riesce ad appassionarmi e a
portarmi in un mondo magico, dove l’azione e i colpi di scena mi tengono sulle
spine e con il fiato sospeso. Se poi siete degli inguaribili romantici, come
me, è impossibile restare impassibili di fronte alle sue scene romantiche,
soprattutto se le storie che narra sono adatte ad un pubblico new adutl, dove
oltre alla dolcezza delle scene d’amore che fanno sciogliere i cuori ci porta
all’autocombustione spontanea con scene hot capaci di far arricciare le dita
dei piedi.
Purtroppo con
questo romanzo siamo giunti alla fine di questa serie che ci tiene compagnia da
alcuni anni ormai, e sicuramente mi mancheranno tantissimo i personaggi che abbiamo
incontrato.
Mi mancherà Ivy,
che mi è sempre piaciuta tantissimo perché è sempre stata un eroina coraggiosa,
una di quelle protagoniste che ci veniva mostrata come una vera guerriera, una
ragazza tosta che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno e che non
ha paura di nulla. Mi è sempre piaciuta tantissimo, ma forse sembrava un
tantino robotica e poco umana. La ragione di ciò sta nel fatto che la vita le
ha regalato tanta sofferenza e ha preferito argine il suo cuore dietro una
spessa coltre di ghiaccio e cemento che, poco alla volta, Ren è riuscito ad
abbattere facendola capitolare ai suoi piedi. Ma solo in questo romanzo sono
riuscita a scorgere il suo lato più umano, e mi è piaciuto tantissimo vedere
che, nonostante tutto il suo coraggio e la sua forza, anche lei è una ragazza
fragile, insicura e spaventata che spesso si lascia condizionare dalle sue
paure e commette errori terribili.
Mi mancherà
tantissimo Ren. Lui è il più classico dei protagonisti maschili Armentroutiani
e sappiamo tutte quanto è difficile resistere a questo tipo di maschio super
sexy. È bello come il peccato con i riccioli ribelli che gli
incorniciano il volto e i meravigliosi occhi verde bosco, ma a parte l’aspetto
da svenimento con il suo fisico muscoloso e perfettamente cesellato, Ren vi
conquisterà a colpi di dolcezza.
Lui è semplicemente
perfetto e sembra saper dire sempre la cosa giusta per ridurre in pappa il
cuore di Ivy che non può far altro che sciogliersi ai suoi piedi.
Amavo quell’uomo.Lo amavo perché mi rincorreva ogni volta che fuggivo. Lo amavo perché non mi aveva mai abbandonato, né quando mi avevano tenuta prigioniera né quando mi ero chiusa in me stessa, tagliando fuori tutti. Lo amavo perché era una brava persona e, se avessi voluto mandare tutto a quel paese e andarmene all’istante, sarebbe venuto con me. Lo amavo perché sapevo che più tardi sarebbe stato al mio fianco, pronto a combattere.Semplicemente, lo amavo.
Lo amerete, parola
mia, e vi sentirete tristissime per la fine della serie.
Uno dei personaggi
più meravigliosi dell’intera saga resta sempre Campanellino, il folletto che
fino a poco tempo fa era alto quanto puffo. Lui non solo è il protagonista
indiscusso delle scene più esilaranti dell’intera trilogia, ma in questo
capitolo riserva parecchie sorprese e vorrete assolutamente una serie con lui
come protagonista.
Concludo questa
recensione consigliandovi questo romanzo che saprà contagiarvi con uno stile di
narrazione accattivante tipico di questa autrice e sono certa al 100% che lo
adorerete.
Essendo l’ultimo
capitolo della serie il finale non è in pieno stile Armentrout, quindi niente cliffangher da infarto, ma in qualche modo
l’autrice riesce a tenere aperte le porte e pur dando una soddisfacente conclusione
definitiva al romanzo, lascia il lettore con la speranza di veder proseguire
questa serie e la speranza di poter vedere ancora una volta questi personaggi, magari un
domani non troppo lontano... quindi, incrociamo le dita.
Il mio voto:
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