venerdì 30 novembre 2018

RECENSIONE: NON LASCIARMI MAI ANDARE - KATY REGNERY


Titolo: Non lasciarmi mai andare

Serie: A Modern Fairytale#2

Autrice: di Katy Regnery

Casa Editrice: Quixote

Data di pubblicazione: 19 novembre 2018 

pagine: 556

TRAMA:
In questa rivisitazione moderna di Hansel e Gretel, Griselda e Holden, tredicenni in affido, scappano dal loro rapitore dopo tre anni di prigionia brutale, e provano ad attraversare il fiume Shenandoah a piedi. Purtroppo, lei riesce a mettersi in salvo, mentre lui viene lasciato indietro. Dieci anni dopo, il fidanzato di Griselda la trascina in un fight club e il suo mondo viene capovolto quando vede Holden salire sul ring. Sebbene la connessione tra di loro sia potente, i due sono separati da un amaro rimpianto, una rabbia sepolta e da un groviglio di ferite fisiche ed emotive, tanto pericolosi quanto le acque dello Shenandoah.
Non lasciarmi mai andare è una storia di paura e speranza, sconfitta e sopravvivenza, e su due persone distrutte nel profondo, che scoprono che l’amore è l’unico sentimento che li può rendere di nuovo completi.

Cosa Penso: 


Non lasciarmi mai andare” è il secondo capitolo della serie A modern fairytale di Katy Regnery.
La serie A modern fairytale si caratterizza perché reinterpreta alcune delle più famose fiabe per bambini, il primo capitolo, per esempio, “Il veterano” era una rivisitazione in chiave moderna della famosa favola Disney di La Bella e la Bestia, confesso di non averlo ancora letto ma ne ho sentito parlare talmente bene che ho tutte le intenzioni di recuperarlo il prima possibile, se quindi vi state chiedendo se per leggere questo romanzo è necessario aver letto il primo, la risposta è no, perché i romanza che compongono la serie sono stand alone, totalmente indipendenti e slegati l’uno dall’altro quindi non è necessario rispettare l’ordine di uscita per goderli e apprezzarli.

Non lasciarmi mai andare”è il drammatico e struggente retelling di Hansel e Gratel, una storia, quella narrata tra queste pagine, che colpisce e ferisce profondamente l’anima di chi legge.
Protagonisti e voci narranti a pov alterni sono Griselda e Holden. 
Conosciamo i due protagonisti che sono dei bambini di tredici anni, vittime indifese del tremendo sistema affidatario americano. Proprio mentre sono affidati ad una terribile famiglia, che non si occupa di loro come dovrebbe, vengono rapiti e tenuti prigionieri.
Il mostro abominevole che li ha strappati dalla loro famiglia affidataria è una bestia che li maltratta, li picchia e li sfrutta. Prigionieri per anni, i due ragazzini  crescono insieme e si prendono cura l’uno dell’altra e insieme trovano la forza per sopravvivere a quella crudele ed ingiusta prigionia.

Dopo tre anni di torture, di abusi e maltrattamenti trovano il coraggio di tentare la fuga, ma solo la piccola Griselda riesce a mettersi in salvo e scappare dal quell’orco. Dopo essere fuggita, ha fatto il possibile per salvare  il suo amico, avvisando la polizia, ma il rapitore è sparito portando con se il bambino e da quel momento Griselda non si è più data pace. Il senso di colpa per non aver salvato Holden condiziona tutta la sua vita di adulta e anche ora che sono passati dieci anni dall’ultima volta che si sono visti, Griselda è convinta di non meritarsi la felicità e la serenità e si punisce stando con un uomo violento che la maltratta ripetutamente. Lei  vive ogni istante della sua esistenza nella speranza di ritrovare Holden vivo; ogni soldo che guadagna viene depositato in un fondo che serve per pagare uno dei migliori investigatori privati di tutto il paese, ma la sua sofferenza sta per finire perché durante un week end fuori porta, proprio in quella cittadina che ha segnato e condizionato per sempre la sua vita, i due protagonisti si ritrovano e il mondo sembra fermarsi.
Anche Holden, proprio come la ragazza, era disperato per la perdita di Griselda. Lui ha vissuto gli ultimi dieci anni convinto che la sua migliore amica fosse morta e certo di aver perso per sempre il suo punto fermo nell’universo, ha smesso di vivere limitandosi a sopravvivere come una specie di zombie.
Sesso occasionale e lotte clandestine sono gli unici mezzi con cui Holden riesce ad andare avanti, il sesso è un modo per avere un po’ di quel calore umano che gli è mancato per tanto,  troppo, tempo e i combattimenti sono il mezzo per sfogare la rabbia repressa che rischia i soffocarlo ad ogni istante. Ma quando dopo dieci anni rivede la sua Griselda il mondo sembra spostarsi dal suo asse e tutto acquista un senso nuovo.
Holden e Griselda non hanno più alcuna intenzione di separarsi e vogliono recuperare tutto il tempo perduto. La connessione che condividono è profonda e viscerale, ma per quanto siano uniti la strada verso l’happily ever after che meritano è tortuosa e tutta in salita e devono affrontare un groviglio di ferite fisiche ed emotive difficilissime da sanare.



Ho speso molte parole sulla trama di questo romanzo, ma “Non lasciarmi mai andare” è un libro lungo più di 500 pagine, che ripercorre la struggente vita dei due protagonisti. Senza dubbio la storia che ci narra l’autrice è dolorosa e straziante, perché quello che vivono questi due Hansel e Gratel moderni è una delle esperienze più terrificanti e peggiori che possa vivere un essere umano. Ripercorrere attraverso gli occhi di una Griselda bambina i soprusi e le violenze che i due protagonisti sono stati costretti a subire, durante la loro prigionia, è terrificante e angosciante al tempo stesso e il lettore non può che farsi toccare profondamente da questa storia. L’angoscia avvolge come una graffiante coperta di filo spinato e il  cuore si gonfia in maniera dolorante , tuttavia devo ammettere che  questo libro non mi ha coinvolta come avrei voluto e voi non sapete quanto sia dispiaciuta per questo.
La storia narrata tra queste pagine ha tutte le carte in regola per essere un qualcosa di indimenticabile e unico, infatti se  dovessi giudicare il romanzo solo dalla trama la mia recensione sarebbe sicuramente a cinque stelline, perché questo tipo di storia è proprio quella che sono solita amare e adorare. Tuttavia devo valutare il romanzo nel suo complesso e so che probabilmente nessuno condividerà quanto sto per dire, ma non ho particolarmente apprezzato lo stile di scrittura della Regnery, è curato dettagliato e tratta argomenti delicati, difficili e dolorosi con cui sicuramente ha colpito ed emozionato ad un livello profondo e viscerale la maggior parte dei lettori che si sono avvicinati a questa storia, ma non me purtroppo. Con queste parole non sto dicendo che il romanzo non mi sia piaciuto, perché è doveroso ammettere che ha colpito anche me, ma purtroppo uno dei miei grandi limiti è quello di non riuscire a farmi coinvolgere del tutto da quei romanzi che sono narranti in terza persona. I romanzi scritti in questo modo non riescono a farmi sentire parte integrante della storia e  non mi fanno sentire un tutt’uno con i personaggi, ma al contrario, quando leggo storie narrate in terza persona è come se osservassi la vita dei protagonisti da lontano, attraverso una sorta di filtro che non mi permette di vivere a pieno le emozioni che l’autore cerca di trasmettermi e anche questa volta è andata così.   “Non lasciarmi mai andare” se fosse stato narrato in prima persona sarebbe stata una di quelle storie che mi avrebbe stravolta e che si sarebbe aggiudicata il titolo di romanzo dell’anno, ma devo essere coerente con il mio pensiero e non me la sento di dare più di 3 stelline, che resta comunque un voto di tutto rispetto e un romanzo consigliatissimo per tutti quei lettori che amano questo tipo di storie.
Il mio voto:



1 commento:

  1. CIao Frency.
    Anch'io ho letto questo libro, la recensione sarà on line la settimana prossima ma al tuo contrario ma valutazione sarà più alta. Capisco però le tue motivazioni anch'io prediligo la narrazione in prima persona perchè mi fa sentire parte più integrante della storia mentre quella di terza sembra che si osservi da lontano condivido perfettamente. Avrei preferito anch'io questa diversità, tuttavia la storia mi ha così colpito, mi è piaciuta così al cuore che ho sorvolato su questo e mi ha conquistata. Felice però che a parte questo la storia sia piaciuta anche a te.
    Scusa il commento lungo ^_^

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