venerdì 2 novembre 2018

RECENSIONE: SEI IL MIO DANNO - JAMIE MCGUIRE


Titolo: Sei il mio danno

Serie: Crush and Burn#1

Autrice: Jamie McGuire

Casa Editrice: Garzanti

Il mio voto: 

Data di pubblicazione: 25 ottobre 2018

Pagine: 384

TRAMA:
Capelli color miele e sguardo impenetrabile, Darby Dixon ha tutta l'aria di essere una ragazza decisa e risoluta. In realtà, sta fuggendo da un uomo che non l'ha mai amata davvero e non vede l'ora di ricominciare da capo il più lontano possibile da lui. Ma adesso che è arrivata al Colorado Springs Hotel, dove lavora come receptionist, si rende conto che per lei il destino ha in serbo altri guai. E questi guai hanno un volto, quello di Scott «Trex» Trexler, noto per il suo fascino irresistibile e per il mistero che avvolge la sua storia personale, di cui nessuno conosce i dettagli. Nel momento stesso in cui Trex mette piede in hotel e incrocia il suo sguardo, Darby sa che non è l'uomo giusto per lei. Glielo dice anche il nodo che sente alla gola: non ha tempo né voglia di infilarsi in un'altra relazione complicata, fatta di segreti e bugie. Eppure, più ha a che fare con lui, più Trex dimostra una sensibilità inaspettata. Solo lui è in grado di andare oltre i silenzi di Darby. Di interpretare le sue insicurezze, i suoi desideri e quel bisogno di affetto e protezione che, anche se non vuole ammetterlo per non sembrare troppo fragile, cerca con tutta sé stessa. Forse Trex è l'occasione che aspettava per imparare di nuovo ad amare. Ma Darby, che teme un altro tradimento, non è ancora pronta ad affidargli il proprio cuore. E quando il passato si ripresenta deciso a farla soffrire ancora una volta, scoprirà insieme a Trex che le parole non dette possono far male più della verità.

Cosa Penso:

Sei il mio danno” è il primo capitolo della nuova serie Crush and Burn di Jamie McGuire. Fin dal primo istante in cui ho saputo che sarebbe arrivata in Italia una nuova serie della McGuire ho storto il naso. Non so esattamente cosa, ma c’era qualcosa di questa serie che non mi convinceva fino in fondo. Non so se era la trama a farmi storcere il naso o la scelta del titolo dell’editore italiano che in qualche modo ricorda molto la serie dei disastri – ovvero la serie The Beautiful
Ho amato la trilogia The Beautiful, ho amato Travis Maddox e mi è sempre piaciuto moltissimo lo stile di scrittura semplice dell’autrice, tuttavia questa nuova serie non mi convinceva del tutto, avevo la sensazione che fosse una sorta di brutta copia della serie che l’ha fatta diventare famosa e  io questo romanzo non volevo leggerlo fin dall’inizio. A farmi cambiare idea sono state le recensioni in anteprima che hanno infestato la blogosfera nell’ultimo periodo, erano tutte super entusiaste e, quindi, ho messo da parte i miei mille pregiudizi e ho deciso di iniziare questa nuova serie, ormai convinta che avrebbe conquistato anche me.
Bene, ora a lettura ultimata posso dire con  assoluta certezza che avrei fatto meglio a non leggerla e avrei dovuto dare retta, fin dall’inizio, alle mie sensazioni iniziali, perché anche se “Sei il mio danno ha davvero poco in comune ad “Uno splendido disastro” (click sul titolo per la mia recensione) e non è affatto la brutta copia di uno dei romanzi che più ho amato del genere new adult, questa storia per me è stata una delusione grandissima e mi dispiace tantissimo perché sta ottenendo un sacco di consensi e io l’ho mal digerita al punto da non saper neanche da che parte iniziare a scrivere questa recensione.
Quindi cercherò di procedere con calma in modo da farvi capire punto per punto e in modo chiaro cosa non mi è proprio piaciuto.

La trama di “Sei il mio dannoad una prima occhiata alla trama sembra essere una storia che non è affatto male, le tematiche affrontate tra queste pagine, inoltre, sono molto delicate e di grande attualità e avrebbero quindi tutte le carte in regola per dare vita ad un romanzo che sa emozionare e coinvolgere, ma secondo il mio modestissimo parere di lettrice, la McGuire ne ha sfruttato malissimo il potenziale rendendo il tutto terribilmente noioso e per niente emozionante.
La storia era partita molto bene con il primo capitolo che mi aveva intrigata e incuriosita parecchio e, infatti, in un primo momento mi ero illusa di avere tra le mani una storia di quelle che sanno colpire positivamente il lettore, ma poi purtroppo si è persa. Il racconto è diventato lento e ho dovuto combattere per far si che gli occhi non mi si chiudessero per schiacciare un riposante sonnellino.

Secondo il mio modesto avviso, la McGuire si è concentrata troppo su quelle parti che, generalmente, dovrebbero fare da contorno, ovvero quelle parti che sono importanti per dare profondità alla storia ma che non devono rubare la scena agli elementi veramente importanti del romanzo, perché se lo fanno diventa tutto palloso e il lettore si annoia. Per farvi capire meglio quello che intendo, tra queste pagine io ho trovato una barbosissima descrizione del tipo di lavoro svolto dal protagonista maschile, un intero capitolo di descrizioni dei colleghi, degli ambienti e delle mansioni che deve svolgere ed è troppo in un romanzo rosa, soprattutto se non dedichi la stessa attenzione alla descrizione delle scene romantiche. Il primo attesissimo bacio, per esempio, i protagonisti  se lo scambiano a pagina 145 e l’autrice liquida la descrizione della scena in meno di 20 righe frettolose.
E tutto questo non mi è piaciuto per niente.
La storia non mi ha fatto provare un briciolo di emozioni e non vedevo l’ora di terminare la lettura solo per porre fine a questa tortura. Onestamente non so perché non ho molato prima, generalmente non mi costringo a terminare un libro che non mi piace, ma in questo caso volevo vedere se sul finale c’era un piccolo miglioramento, ma purtroppo non l’ho trovato.
Altra cosa che mi ha innervosito sono stati i personaggi.
Derby, la protagonista femminile, mi ha irritata profondamente. Finge semplicità, ma si da un mucchio d’arie, sottolineando più volte che  ha l’aspetto e il fisico di una modella ( va bene lo abbiamo capito: sei un pezzo di figa, ma tiratela meno), è fragile  e insicura perché terribilmente segnata da un negativissima esperienza passata con un uomo crudele è la classica donzella che deve essere salvata anche se finge di essere una donna emancipata ed  indipendente. Non cerca un uomo, ma si butta tra le braccia di Trex, il protagonista maschile, anche se rappresenta tutto ciò da cui vuole scappare  (Viva la coerenza Darby!).
Scott – Trex – Trexler è tutto ciò che non è Travis Maddox, per cui non provate nemmeno a fare paragoni perché il mio adorato Travis vince a mani basse. Ammetto che Trax è dolce e le sue dichiarazioni hanno fatto lievemente breccia nel mio tenerissimo cuore, ma solo perché sono un inguaribile romantica e basta un Ti amo per trasformarmi in un emoticon con gli occhioni a cuoricino che lampeggiano, ma per il resto non mi ha colpita particolarmente, non mi ha fatta innamorare di lui e di certo non si è guadagnato un posto nella mia classifica dei books boy-friends.
La love story l’ho trovata mal costruita e non mi ha emozionato per niente, le ginocchia non hanno traballato nelle scene più romantiche e le dita dei piedi non si sono arricciate nelle scene un pochino più calde. La love story si basa su un insta-love e chi mi segue sa perfettamente che non so resistere a storie di questo tipo, ma la McGuire ha scritto di uno dei colpi di fulmine più scialbi e banali nella storia dei colpi di fulmine.
E anche questo aspetto per me è un grasso e grosso NO!

Quando ho scoperto dell’uscita di questo romanzo, l’unica cosa che mi intrigava era il fatto che l’autrice avesse finalmente deciso di salutare la famiglia Maddox per approdare su altri lidi. Insomma io ho amato i Maddox e le mie recensioni lo dimostrano, Travis ha un posticino speciale nel mio cuore, ma dopo 10 storie divise  tra romanzi e novelle che seguono le vicende di questa meravigliosa famiglia, secondo me, è arrivato il momento di voltare pagina e salutarli definitivamente, ma no,  la McGuire sembra essere legata a loro in maniera viscerale perché tra queste pagine troviamo ancora una volta i gemelli Maddox – Tyler e Taylor – che fanno alcune comparsate, perché  l’intera storia di Darby e Trax si svolge nello stesso periodo in cui erano ambientati “Il disastro siamo noi” e “Un disastro perfetto” (click sui titoli per le mie recensioni) e quando l’ho scoperto anziché essere felice di ritrovarli anche qui, mi sono ritrovato ad alzare gli occhi al cielo esasperata e questo è stato solo l’ennesimo elemento che mi ha fatto storcere il naso.
In conclusione per me questo romanzo è stato un autentica delusione e sono davvero dispiaciuta perché avrei tanto voluto che mi piacesse. Avrei tanto voluto scrivere una recensione positiva, ma purtroppo devo valutare il libro per le zero sensazioni piacevoli che mi ha fatto provare e per me questo è un libro da una singola e solitaria stellina.
Sicuramente darò un'altra possibilità all’autrice e proverò a leggere il secondo capitolo di questa nuova serie con l’ardita speranza che possa rivalutarla.
Il mio voto:



4 commenti:

  1. Ciao Frency,
    io la penso esattamente l'opposto rispetto a te ahahaha. Sarà che la McGuire non mi ha mai convinta, però questo romanzo l'ho trovato forse più "maturo" dei precedenti. Non lo so, penso siano gusti.
    Il tuo blog comunque è stata una scoperta! E' un bellissimo spazio di internet e misonos tupita che tu riesca a gestirlo tutto da sola, c vuole un grande impegno.
    Un abbrccio,Sara.

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    1. Ciao Sara,
      Uno splendido disastro è stato il primo new adult che ho letto e anche quello che ha fatto un pò da apri pista per un genere letterario che adoro, probabilmente stilisticamente ha tanti difetti, ma è un pò come il primo amore che non si scorda mai e conserva un posticino speciale nel mio cuore. Confesso che i romanzi della serie Maddox Brothers li ho trovati poco a poco sempre più bruttini, e l'ho detto anche nelle mie recensioni, quindi forse il mio problema è proprio con la McGuire e con il suo stile di scrittura... ma come dici tu: sono gusti. E?, comunque sempre un piacere, avere confronti con lettori che la pensano diversamente da me.
      Ti ringrazio per i complimenti sul blog *arrossisce*
      E' faticoso, effettivamente, gestire il blog tutto da sola, ma è il mio angolino e ne sono gelosa per questo non ho mai cercato aiuto, ma deve essere bello gestire un blog con più persoe che hanno i tuoi stessi gusti e con cui si può parlare di libri!!!
      Un abbraccio,
      Frency

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  2. Volevo leggere la tua recensioneda quando hai detto che l'avevi letto. Devo dirti che a me la trama ispira un sacco, sembra davvero carino tanto che l'ho messo in lista. Ho letto anch'io recensioni entusiaste quindi mi ero convinta, poi però la tua recensione mi ha del tutto destabilizzato. So quanto adori quest'autrice quindi se le hai dato una valutazione così bassa mi fido del tuo giudizio

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    1. Ciao Susy, non fati condizionare dalla mia recensione, a te potrebbe piacere. Del resto ha ottenuto un sacco di consensi questo romanzo, purtroppo a me non è piaciuto... se lo leggerai verro a leggere la tua recensione ;)

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