martedì 14 aprile 2020

RECENSIONE: LA PARTITA PERFETTA - J. STERLING

Titolo: La partita perfetta

serie: The Perfect Game#1

Autrice: J. Sterling

casa Editrice: Quixote

Data di pubblicazione: 25/03/2020

Pagine: 311 

TRAMA:
La partita perfetta racconta la storia degli universitari Cassie Andrews e Jack Carter. Quando Cassie incontra Jack, giovane promessa del baseball, è decisa a stare alla larga da lui e dal suo tipico atteggiamento arrogante. Ma Jack ha altro in mente… ossia attirare a tutti i costi l’attenzione di Cassie.
Sono entrambi feriti, pieni di diffidenza e sfiducia, ma riusciranno a ritrovarsi l’un l’altro (e a ritrovare loro stessi) durante questo viaggio emozionante sull’amore e sul perdono.
Allacciate le cinture e preparatevi a farvi spezzare il cuore e a farvelo rimettere insieme.

Cosa Penso:


La partita perfetta” di J. Sterling è il primo capitolo della serie The Perfect Game pubblicato qualche settimana fa da Quixote edizioni e per me è stata una delusione su più fronti. Un vero peccato perché stando alla trama e alle recensioni trovate sul web era proprio il tipo di storia che di solito amo alla follia perché apparentemente aveva al suo interno tutte quelle caratteristiche che di solito mi conquistano senza appello. Come per esempio:
-               Genere New Adult – chi mi conosce sa bene quanto poco so resistere a questo genere
-               Ambientazione collegiale – la mia ossessione nei romanzi
-               Sport romance – uno dei miei generi preferiti in assoluto
-               Un lui cazzone – ovvero il tipo di maschio di carta che mi fa innamorare ogni volta
Ma nonostante tute queste caratteristiche con “La partita perfetta” non è scattata la scintilla, perché purtroppo la Sterling con questa storia non mi ha fatto provare assolutamente nulla, solo un briciolo di irritazione per aver speso 4 euro per una storia orribilmente noiosa e terribilmente surreale.

Narratori a pov alterni sono i due protagonisti, Jack Carter e Cassie Andrews. 
Jack corrisponde al più tipico cliché maschile da romanzo rosa, e giuro che non lo dico con tono negativo, perché io generalmente amo follemente i personaggi come lui. Sportivo, donnaiolo e un autentico cazzone. Lei invece è la più classica delle brava ragazza, quella che non vuole guai e che vuole solo studiare fotografia. 
Cassie e Jack si conoscono ad una festa, dove lui rimane affascinato dalla bella ragazza appena trasferita al campus e, sentendo odore di carne fresca, ci prova all’istante ma non ha considerato che Cassie non è come le altre ragazze: lei non è la classica gatta morta a cui lui è abituato, ma al contrario lei è quella che gli risponde per le rime e tiene testa alle sue stupide battute da rimorchio, è quella che non lo tratta come una sorta di divinità solo perché è il miglior lanciatore di baseball del campus e, soprattutto, è la sola che lo fa penare e non accetta subito di uscire con lui. Insomma, Cassie è diversa dalle altre, rappresenta la sfida da vincere e la ragazza che una volta trovata non si lascia per niente al mondo ed è un autentica ventata d’aria fresca per Jack Carter, che farà di tutto per conquistarla. 
Peccato, però, che la fase del corteggiamento duri poco e che subito dopo abbiano inizio una serie di assurdità che rendono, quella che potrebbe essere una storia carina anche se banale, una storia banale e con una serie di eventi talmente assurdi e irreali che di veritiero hanno ben poco.

 È davvero molto difficile per me scrivere un pensiero su questo libro, perché la Sterling non mi ha fatto provare nulla; niente rabbia nelle situazioni più frustranti e niente brividi che corrono lungo la colonna vertebrale nelle situazioni romantiche. E quando un romanzo non fa provare niente è davvero difficile riuscire a scrivere un bel pensiero sulla storia, quindi vi chiedo scusa se questa mia recensione sarà breve e non vi dirà più di tanto. 
Tutto quello che posso dirvi riguarda i personaggi, che non mi hanno fatto impazzire nemmeno loro, purtroppo. 
Jack Carter, per quanto abbia tutte le caratteristiche che di solito mi fanno innamorare, mi ha irritata perché, soprattutto, nella primissima parte del romanzo, mi ha ricordato molto, troppo, Travis Maddox di “Uno splendido disastro” di Jamie McGuire. Ho avuto la sgradevolissima sensazione che l’autrice avesse ricalcato il personaggio di Jack sulla base di quello di Travis. E quando dico ricalcato dico proprio copiato in maniera tangibile e assurdamente fastidiosa. 
Jack è uno sportivo e questo lo rende molto diverso da Trav, ma anche lui proprio come il personaggio della McGuire è bellissimo e super popolare, è un puttaniere in erba, che non va mai due volte con la stessa ragazza, perde spesso le staffe e mena spesso le mani. Ed inoltre ha una situazione famigliare complicata e quando si innamora è per sempre. Ora so bene che questa descrizione corrisponde ad un buon 99% dei protagonisti di contemporary romance, ma a darmi questo sensazione sgradevole sono state anche le situazioni descritte dall’autrice, come per esempio il modo in cui Jack corteggia Cassie, che mi ha ricordato molto i libri della McGuire, per lo meno nella prima parte, perché passata la fase iniziale del corteggiamento, la Sterling dipinge una serie di situazioni così assurde e surreali con le quali nemmeno una scadente soap opera argentina potrebbe mai competere. 
Per quanto riguarda Cassie, invece, non ho molto da dire. Non l’ho trovata odiosa, ma nemmeno un eroina brillante e meravigliosa e più che altro mi è stata totalmente indifferente – e sono sempre stata convinta che meglio odiare un personaggio piuttosto che essere totalmente indifferenti… insomma, emozioni negative sono sicuramente meglio di nessuna emozione. 

Per quanto riguarda me, la mia avventura con la serie Perfect Game finisce qui, anche perché gli altri due romanzi riguardano sempre Jack e Cassie, che hanno raggiunto il loro happy ending e non so proprio cosa ci potrebbe essere da aggiungere su di loro se non allungare il brodo di una minestra che era insipida fin dall'inizio.

Il Mio voto:


1 commento:

  1. Come mi dispiace per questa cocente delusione Frency! Anch'io ero incuriosita tantissimo da questo libro, per la trama per la cover e mi sono fermata a comprarla solo perchè secondo me il prezzo è davvero alto per essere un ebook. L'avevo messo in lista in occasione di qualche promo ma a questo punto considerate le tue parole mi sa che lo elimino proprio, che delusione davvero. Ma grazie per il suo suggerimento, a volte fa anche bene parlare di libri che non ci sono piaciuti

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