Titolo: siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri
Autore: Tommaso Zorzi
Casa Editrice: Mondadori
Data di pubblicazione: 16/06/2020
Pagine: 204
TRAMA:
Questo sarà l'anno del
mio fidanzamento, l'ho deciso. Sì, Filippo Villa, ventiquattro anni, milanese
da generazioni, giornalista sportivo e party-boy, quest'anno si fidanzerà. E
adesso ho qualcosa come tredici chat attive su Grindr, che è tutto un pullulare
di messaggi." Fortunatamente nella sua ricerca Filippo non è solo. Accanto
a lui c'è Bea, l'amica di una vita e coinquilina da sempre che a ragazzi non è
messa poi tanto meglio. Ma si sa, la speranza è l'ultima a morire, almeno
finché viene alimentata dal vino bianco di pessima qualità che ogni sera Alice
porta a Bea e Filippo in cambio di un posto sul divano del loro appartamento di
Porta Venezia, nel cuore del quartiere della festa milanese. La malasorte
sentimentale sembra invertire la sua rotta quando Filippo, grazie
all'inseparabile Gilda, il suo bellissimo esemplare di bassotto a pelo ruvido,
incrocia il proprio destino con quello di Diego: dog sitter, uno e novanta,
moro, occhi neri. Un bòno, insomma. Diego ha solo un piccolo, trascurabile
difetto: ha una fidanzata che lo aspetta a Monopoli, in Puglia. Dettagli. Diego
è perfetto, è dolce, passionale, insomma è quello giusto. Ma non è tutto oro
quel che luccica. Magari è solo bigiotteria fatta bene. Tra aperitivi troppo
alcolici, poke al salmone e maratone di serie tv, in questo romanzo Tommaso
Zorzi racconta con leggerezza e ironia l'amore, l'amicizia, il sesso e le
relazioni ai tempi di Grindr. Perché sì, Siamo tutti bravi con i fidanzati
degli altri, ma poi, quando tocca a noi, è un vero casino.
Cosa Penso:
Chi è Tommaso Zorzi?
Tommaso Zorzi è un influencer, che come tanti influencer, ha
scritto un libro.
Sì lo so, che avevo giurato solennemente che mai nella vita
avrei letto un romanzo di un influencer, uno youtuber o qualsiasi altro
personaggio frivolo nato e cresciuto sul web, ma ora toglietevi
quelle faccette sdegnate e ascoltatemi per qualche minuto, poi sarete liberissimi di scegliere se leggere o meno il
romanzo di Tommaso, che è una lettura
che consiglio caldamente perché non è scritto affatto male.
Onestamente non so quando Tommaso Zorzi sia diventato un
personaggio famoso, ma io l’ho conosciuto nel lontano 2016 – se non ricordo
male – quando su MTV trasmettevano Riccanza, un reality show al quale ha
partecipato insieme ad Elettra Lamborghini e altri rampolli dell’alta società
italiana, e confesso che non mi aveva fatto una buona impressione (scusa tanto,
Tommy!). Sarà stato per il target del programma, ma avevo bollato Zorzi come un ragazzetto ricco,
viziato e di poca sostanza, con la sola ambizione nella vita di strisciare la
carta di credito di mamma e papà e bere cocktail costosi nei locali della
Milano bene. Da quel momento non l’ho mai seguito, ed era finito nel
dimenticatoio per quanto mi riguardava, senza sapere che su instagram, twitter
e su ogni altro social in voga, Tommaso Zorzi, vantava una bella schiera di
followers affezionatissimi. È stato solo ad inizio del 2020 che l’ho riscoperto, grazie alla mia
collega e vicina di scrivania, che una mattina, in pausa caffè, sghignazzava
come una pazza di fronte ad una storia di Tommaso.
«Chi è?» le chiedo «È carino!!!»
«Come, chi è? » Risponde sbigottita sbarrando i grossi
occhioni scuri da dietro le lenti degli occhiali, sinceramente scioccata che io
non lo conoscessi, «È Tommaso Zorzi! Un gran fregno,» Ammicca divertita, «ma gioca nella nostra stessa squadra» rimarca
come a voler dimostrare che i migliori sono tutti o impegnati o gay, anche se
leggendo questo romanzo sembra che anche la comunità gay abbia il suo bel
numero di casi umani…
In quell’esatto momento, alla macchinetta del caffè, ho
tirato fuori il mio Iphone dalla tasca posteriore dei jeans ho fatto tap, con
il dito, sull’icona colorata di instagram e ho
iniziato a seguirlo.
Sono bastati pochi attimi per farmi capire che avevo giudicato male Tommaso all'inizio. E' stata sufficiente qualche storia in cui cercava di
convincere il mondo pigro di instagram, di cui io sono una fiera sostenitrice,
di quanto fosse fico lo sport e lo faceva pubblicando foto di manzi sportivi
con muscoli scolpiti e tatuaggi ben in vista… mi ha quasi convinta! No, non a
fare sport ma ad acquistare un abbonamento, magari per la stagione sportiva
della palla nuoto maschile.
Ovviamente mi ha conquistata e da quel momento, Tommaso con
la sua faccia da bravo ragazzo, la simpatia dirompente e la sua brutale
sincerità, che a volte è al limite del politicamente corretto è diventato un
elemento importante delle mie giornate.
Lui riesce sempre strapparmi un sorriso, anche dopo una
merdosa giornata lavorativa o dopo una discussione con il fidanzato o un amica.
Lui con le sue scenette buffe sul web – come le
reinterpretazioni di Nascia Prandi – o le playlist lanciate a tutto volume in
cui ha reso super famosa Bando di Anna, o in cui ci insegna i passi di danza per
limonare duro in discoteca, perché con le mosse giuste e lo sguardo da rimorchio è impossibile non concludere. È una ventata d’aria fresca nelle giornate più dure
e lo è stata anche durante i mesi di lockdown, perché se non ci fosse stato lui
a tirarmi su il morale, in quelle noiose e lunghissime giornate tutte uguali in
cui la paura e l’incertezza hanno dominato il mio mondo, sarebbe stata ancora
più dura, ma io sapevo che aprendo Instagram, e cercando il suo nome, un sorriso
me lo avrebbe strappato. E ne approfitto per ringraziarlo anche se non so se
leggerà mai la mia recensione.
Oggi Tommaso Zorzi non è più solo un influencer, ma anche
autore esordiente di un romanzo edito da Mondadori; “Siamo tutti bravi con i fidanzati degli
altri” e anche se io avevo giurato che non avrei mail letto un romanzo
scritto da un influencer e anche se ero convinta che dietro a queste pagine si
nascondesse un ghost writer, l’ho letto e mi è piaciuto e mi sono bastate una manciata di pagine per capire il mio grosso errore
di valutazione, infatti, credo di poter
affermare, con ragionevole certezza, che dietro a queste pagine non si nasconde
nessun’altro, perché l’impronta di quanto scritto è tipicamente Zorziana e se lo seguite, anche se da poco tempo, sono certa noterete il suo stile in ogni
pagina del libro e io mai avrei dovuto dubitare della sincerità di Tommy.
Dopo questa lunga premessa sull’autore del romanzo e di come,
senza saperlo, è diventato per me un punto di riferimento, è giunto il momento
di parlarvi del libro.
“Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri” è una commedia
frizzante e divertente, ma potrebbe essere anche una biografia perché, come
tante volte ha sottolineato l’autore sui social, dietro al protagonista del
racconto – Filippo Villa – si nasconde proprio lui, Zorzi in persona.
Filippo Villa, 24 anni e giornalista sportivo, che per sua
stessa ammissione non capisce un tubo di sport, ma è un grande intenditore di
sportivi, è alla disperata ricerca dell’Amore, quello vero con l’A maiuscola,
quello che fa palpitare il cuore e tremare le ginocchia, ma che per uno strano
scherzo del destino non riesce a trovare,
perché trovare un uomo normale al giorno d’oggi non è poi affatto scontato o
banale e lui e Bea, sua migliore amica e coinquilina, lo sanno bene, siccome
entrambi si imbattano solo, nei così
detti, casi umani.
Ma Filippo Villa, ha deciso!
Il 2020 è il suo anno, quello in cui finalmente si fidanzerà e troverà il tanto atteso “genitore 2” e così si affida a Grindr, un app di incontri, dove però i casi umani pullulano come in un mare pieno di pesci, sarà solo grazie a Gilda – la sua adorabile bassottina a pelo ispido – se si imbatte in Diego, dogsitter di giorno, barista di notte e aspirante modello nella vita. Bello come il peccato, sexy in maniera disarmante fa perdere inesorabilmente la testa a Filippo, che famoso per avere l’innamoramento facile, sogna i fiori d’arancio. Ma avrà finalmente trovato la persona giusta o Diego è solo l’ennesimo caso umano, un po’ stronzo?
Questo, infatti, sarà l'anno del mio fidanzamento, l'ho deciso. L'ho scritto anche sulla lavagna dei buoni propositi del locale in cui ho perso la cognizione del tempo insieme a Bea aspettando la mezzanotte.Sì, Filippo Villa, ventiquattro anni, milanese da generazioni, giornalista sportivo e party boy, quest'anno si fidanzerà
Ma Filippo Villa, ha deciso!
Il 2020 è il suo anno, quello in cui finalmente si fidanzerà e troverà il tanto atteso “genitore 2” e così si affida a Grindr, un app di incontri, dove però i casi umani pullulano come in un mare pieno di pesci, sarà solo grazie a Gilda – la sua adorabile bassottina a pelo ispido – se si imbatte in Diego, dogsitter di giorno, barista di notte e aspirante modello nella vita. Bello come il peccato, sexy in maniera disarmante fa perdere inesorabilmente la testa a Filippo, che famoso per avere l’innamoramento facile, sogna i fiori d’arancio. Ma avrà finalmente trovato la persona giusta o Diego è solo l’ennesimo caso umano, un po’ stronzo?
Non sarò di certo io a dirvelo, ma lo dovrete scoprire da
soli leggendo questa storia.
“Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri” è stata una lettura davvero piacevole, un
romanzo che si legge in un battito di ciglia, io l’ho letto in pochissime ore
una sera, subito dopo cena.
Non so se gli episodi descritti tra queste pagine sono fatti
realmente accaduti, magari lievemente romanzati, o se è tutto frutto della brillante
immaginazione dell’autore, ma una cosa è certa questa è
davvero una lettura super spassosa e divertente.
I protagonisti del libro si animano e prendono vita tra le
pagine, danzando davanti agli occhi del lettore, non ho fatto fatica ad
immaginarmi Filippo Villa, che nella mia mente aveva proprio le sembianze di
Tommaso, alle prese con casi umani usciti direttamente da Grindr. Mi sono
affezionata a Bea, la sua migliore amica, che nel mio immaginario aveva la
stessa faccia di Aurora Ramazzoti – la vera
migliore amica di Tommaso – che non so se ha lo stesso problema di peli
di Bea, ma è stato bellissimo poter leggere su carta il rapporto che
condividono: l’amicizia sincera e fraterna, che riesce a resistere negli anni e
anche ai casi umani che cercano di mettersi in mezzo al loro.
A mio avviso, Tommaso è stato davvero bravo nel tratteggiare
questa storia, scritta con uno stile di scrittura brillante e scorrevole che sa
come intrappolare tra le pagine.
Inoltre all’autore va il merito di aver fatto leggere
persone che non hanno mai preso un libro in mano o che non leggono un libro
intero da decenni, e questo secondo me è un evento super positivo e credo che,
caro Tommy, dovresti coltivare questo talento. Non so, scrivi altre storie o
magari prova a consigliare qualche libro degno di nota ai tuoi followers,
potrebbe essere un modo per far tornare di voga la lettura ed essere tutti un po’ meno
ignoranti.
Concludo questa recensione consigliando caldamente questa
lettura che è un inno all’amicizia e alla disperata ricerca dell’amore e di un
ragazzo per bene, ancora meglio se è un bad boy dal cuore d’oro, perché si sa, il bravo ragazzo alla lunga
annoia, ma in un mondo popolato da stronzi è davvero difficile riuscire
nell’impresa.
Il mio voto:
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