martedì 9 giugno 2020

RECENSIONE: LA MIA ROVINA SEI TU - L.A. COTTON


Titolo: La mia rovina sei tu   

Serie: Rixon Raiders#3 

Autrice: L.A Cotton 

Casa Editrice: Queen edizioni 

Data di pubblicazioni: 22/05/2020 

Pagine: 390

TRAMA
Mya Hernandez ha delle cicatrici. Quel tipo di cicatrici che vanno in profondità e lasciano il segno. Rixon doveva essere solo un luogo temporaneo in cui nascondersi, ma sta diventando qualcosa di più. Sicuramente questo non ha niente a che fare con il giocatore di football biondo dagli occhi blu che riesce a farla ridere e a credere ancora nelle favole. Anche se lei sa che la sua vita è destinata a essere solo una tragedia. Asher Bennet ha dei segreti. Non segreti scandalosi, ma segreti che ti logorano e ti divorano l’anima. Visto da fuori, lui è Mr Popolarità, sempre pronto a fare festa e a causare un po’ di guai. Ma vorrebbe che qualcuno riuscisse a vedere chi è. Chi è davvero. È un peccato che l’unica ragazza che ha saputo guardare oltre la sua maschera lo consideri solo un amico. Probabilmente è la cosa migliore, però. Lei è diversa. Una combattente. Lei è tutto ciò che lui vuole e non può avere. Ma presto il passato di Mya e il presente di Asher si scontrano in un modo che nessuno dei due credeva possibile. E all’improvviso la cosa di cui hai più bisogno è l’unica cosa che dovresti odiare. 

Cosa Penso:

Io e Asher venivamo da due luoghi opposti, e allora? L’attrazione non era dettata dal colore della pelle, dal background o dalle esperienze di vita. Non era bianco o nero, ma molte sfumature di grigio; un arcobaleno di colori. 
La mia rovina sei tu” terzo capitolo della serie Rixon Raiders e terzo di L.A Cotton lo aspettavo da febbraio e non credevo che la Queen edizioni fosse così veloce a pubblicare questa serie, devo ammettere che mi ha piacevolmente stupito questa loro rapidità, perché credetemi al giorno d’oggi non è affatto scontato essere così veloci con le tempistiche di pubblicazione e sono stata davvero felice, perché quando le tempistiche si dilatano troppo il lettore si stufa di aspettare e spesso  perde entusiasmo nella lettura di una serie, ma non questa volta e per questo ringrazio di cuore la Queen Edizioni.

I due personaggi che conosciamo meglio tra queste pagine li abbiamo già intravisti e in parte conosciuti nei due romanzi precedenti “Il mio problema sei tu” e “Il mio gioco sei tu” (click sui titoli per le mie recensioni) e sono Asher Bennet e Mya Hernandez e devo ammettere che si aggiudicano il gradino più alto del podio, come preferiti della serie e lo so che l’ho detto praticamente ogni volta e che la mia credibilità inizia a vacillare, ma vi giuro che è la pura e semplice verità; li ho amati tantissimo e hanno conquistato una grossa fetta del mio cuore dove credo che resteranno a lungo.
Asher Bennet con il suo esplosivo umorismo volevo conoscerlo fin da quando ha fatto la sua prima comparsa nel primo romanzo della serie ed ero certa che mi avrebbe conquistata – e di fatti non mi sono minimamente sbagliata, su Mya invece non avevo grandi aspettative ma anche lei ha conquistato rapidamente la mia simpatia e il mio affetto.


Mya e Asher non hanno nulla in comune, provengono da due mondi diametralmente opposti e come spesso accade in casi come questo si attraggono in maniera irresistibile, anche se entrambi sanno che una relazione tra di loro è impossibile perché ne uscirebbero entrambi con il cuore a pezzi.
Sulla carta eravamo due opposti, ma oltre il nostro aspetto esteriore c’erano due ragazzi che erano stati feriti dalle persone di cui avrebbero dovuto fidarsi. Due ragazzi completamente sbagliati l’uno per l’altra.
Mya si è straferita a Rixon da poco, è fuggita dalla sua vita nel ghetto di Philadelphia e quella piccola cittadina per lei doveva essere una fuga da un passato opprimente, un luogo temporaneo in cui finire in modo tranquillo gli studi prima del college, ma di tranquillo a Rixon non c’è niente. Del resto Mya in quella città rappresenta una minoranza, il 4% per l’esattezza.
Lei la ragazza latina con gli occhi scuri e la carnagione color miele, viene guardata con sospetto e diffidenza dalla maggior parte della popolazione bianca. Perché  Rixon è abitata da persone snob,  bigotte e razziste (non c’è altro modo per definirle) , ma con alcuni di loro è riuscita ad integrasi e a creare un rapporto di amicizia sincera; Felicity Giles e Hailee Raine sono diventate le sue nuove migliori amiche e l’hanno coinvolta nel loro gruppo. Oltre  a loro anche Asher Bennet, il ragazzo carino dagli occhi blu come il mare in tempesta, le fa provare  cose che non era pronta a sentire di nuovo.

Asher insieme ai suoi migliori amici, Jason e Cameron, non solo è uno dei giocatori di football più popolari della scuola, ma è anche un vero casinista, l’animale delle feste e quello che è sempre pronto a fare baldoria e festeggiare una nuova vittoria della sua squadra. Asher è il ragazzo solare e perennemente sorridente che conquista le ragazze a suon di battute sfrontate e sorrisi irriverenti, ma quella che mostra non è la sua vera natura, ma una maschera che indossa per nascondere al mondo intero, compresi i suoi migliori amici, quanto in realtà sia merdosa la sua vita.
Lui è un ragazzo che nasconde un mucchio di segreti logoranti che lo rendono fragile, insicuro e disperatamente bisognoso d’amore.
Asher vorrebbe solo essere amato, vorrebbe avere al suo fianco qualcuno che lo vede davvero e quella persona sembra essere proprio Mya, che con i suoi occhioni scura sembra leggergli l’anima.
Mya&Asher.
Asher&Mya.
Si piacciono.
Si attraggono.
Si stuzzicano.
Fino a quando non è più possibile resistere a quello che provano e cedono.
Meravigliosi, sono semplicemente fantastici e la loro storia fa sognare, almeno fino a quando il passato difficile di Mya non impatta nel presente di Asher, minacciando di distruggere ogni cosa .

Credo di aver già detto almeno un centinaio di volte che questa serie l’ho amata e che la Cotton sa il fatto suo quando si tratta di scrivere new adult, ma nonostante abbia amato follemente tutti e tre i libri della serie Rixon Raider, questo è il primo a cui assegno il punteggio massimo; 5 stelline splendenti e brillante come tante piccole supernove. Questo perché credo che i primi due romanzi della serie siano più leggeri, forse più frivoli, rispetto a “La mia rovina sei tu” che trattata, attraversi i due protagonisti, tematiche che mi hanno profondamente toccata e per questo mi è parso un libro più profondo ed intenso, mantenendo sempre il suo carattere di romance contemporaneo non troppo impegnativo e senza troppe pretese se non quella di far innamorare i lettori.

Con Asher Bennet la Cotton ci parla di famiglie opprimenti e pesanti che tarpano le ali ai figli e non permettono loro di realizzarsi, tramite una violenza, che non è necessariamente fisica, ma psicologica ed ugualmente dolorosa perché tramite ricatti e giochetti mentali che segnano e feriscono colpendo duramente come un pugno in pieno viso sa fare.

Ash è un personaggio maschile che ha la capacità di conquistare il lettore, lo fa nei primi libri della serie tramite il suo atteggiamento da adorabile pagliaccio e lo fa tra queste pagine mostrandoci un lato di lui del tutto nuovo, che spezza il cuore e ce lo mostra sotto una luce completamente nuova. Perché il ragazzo che sembra un menefreghista integrale, in realtà è di una dolcezza e una sensibilità rara e lo dimostra tramite l’affetto che prova per suoi migliori amici fraterni e ovviamente con Mya, che fa di tutto per averla al suo fianco, ma soprattutto lo mostra quando apre il suo cuore e ci fa vedere quanto sanguina ed è spezzato dagli abusi che subisce da quando è un bambino.
Se c’era qualcosa che avevo imparato su Asher, nel poco tempo che avevo passato a Rixon, era che lui teneva sempre il cuore in mano. Certo, di solito era avvolto da strati di battute e sarcasmo, ma guardando con più attenzione era proprio lì. Vulnerabile e indifeso. 
Con Mya, la Cotton, tratta un argomento di grande attualità, soprattutto in queste ultime settimane,
dove le strade degli Stai Uniti, ma anche di altri paesi del mondo, sono letteralmente invase di persone che protestano e manifestano per i diritti delle minoranze di colore.
Mya vive il razzismo sulla sua pelle quotidianamente, viene additata e guardata male solo perché la sua pelle è più scura rispetto alla maggioranza delle persone che vivono a Rixon o che frequentano la sua scuola e la Cotton  descrive perfettamente quello che prova e fa male. 
È un vero schifo, siamo nel 2020 e al giorno d’oggi il razzismo non dovrebbe esistere. Francamente io non so riuscirei a reggere quotidianamente sguardi colmi di sospetto e diffidenza come fanno molte persone al giorno d’oggi, per questo ho ammirato tanto Mya perché riesce a mantenere la calma a non perdere mai la pazienza, nemmeno quando le cose si fanno davvero difficili e complicate e preferisce chiudersi in se stessa e piangere.
Vorrei aprire una grossa parentesi e parlarvi a ruota libera di quello che penso, ma non credo sia questa la sede e questa recensione assumerebbe toni molto diversi e soprattutto uscirei dal seminato parlandovi di quanto mi abbia fatto male e quanto mi terrorizzi quello che è successo a George Floyd.
Dovete sapere comunque che a mio avviso l’autrice è stata molto brava perché con tatto e delicatezza ha scritto di un argomento scottante che non va sottovalutato. 
Tornando su un argomento più neutro e più in tema con il mio blog, la love story tra Mya e Ash è dolcissima, non si può non tifare per loro ed essere super felici quando trovano la tanto desiderata felicità. 
Il conclusione, ribadisco che ho davvero amato follemente questo libro,  ho divorato una pagina dietro l’altra in una lunga notte insonne, in cui le emozioni e il coinvolgimento all’interno della storia mi hanno impedito di chiudere occhio. Il giorno dopo le mie occhiaie erano spaventose, ma giuro che ne sono valsa la pena, perché la Cotton mi ha portato sulle montagne russe, con il cuore che traballava nel petto perdendo numerosi battiti.
Un romanzo che consiglio e una serie meravigliosa.
Spero davvero che avremo la possibilità di leggere altro di questa autrice.
Il Mio Voto:




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