Titolo: Everneath
Serie: Everneath #1
Autrice: Brodi
Ashton
Casa
editrice: De Agostini
Genere: Paranormal
Romance YA
Data
d’uscita: 26 gennaio 2016
Prezzo: 14,90€
Pagine: 416
Trama:
Per settimane Nikki
Beckett è scomparsa nel nulla, spezzando il cuore ai genitori, agli amici e
soprattutto a Jack, il suo fidanzato. E ora è tornata senza nemmeno una parola,
una spiegazione. Perché una spiegazione razionale per ciò che le è successo non
c’è. Nikki è stata risucchiata all’inferno, un luogo disperato e crudele in cui
un immortale si è innamorato di lei e si è nutrito delle sue emozioni. Adesso,
però, Nikki ha la possibilità di riprendersi la sua vita e Jack per sei mesi,
sei mesi soltanto. Prima che l’inferno la reclami di nuovo, e questa volta per
sempre.
Cosa Penso:
I libri di storia lo chiamano Oltretomba. O anche Inferi.Ma io so che non è né l’uno né l’altro.Il suo nome, in realtà, è Everneath,e non è un luogo di morte.È il luogo dove vivono gli Eterni,creature che hanno scoperto il segreto dell’immortalità.È il luogo dove conducono i Pegni,gli umani che rinunciano a tutto per nutrirli.È il mondo racchiuso fra questo e l’altro,un livello intermedio tra la Terra e l’Inferno.Lo so perché sono stata un Pegno.E darei qualsiasi cosa per poter cambiare questa realtà.
“Everneath”
primo romanzo della serie Everneath di
Brodi Ashton è stato il primo paranormal romance che letto nel 2016, e
lasciatemi dire che anche da questo punto di vista l’anno non poteva iniziare
in modo migliore!
“Everneath”
è approdato sugli scaffali delle nostre librerie martedì grazie alla DeAgostini che ne ha acquistato i
diritti. Proprio ieri ho avuto l’onore di ospitare sul mio blog la quarta tappa del blogtour dedicata al
romanzo (se ancora non lo avete fatto vi
consiglio di affrettarvi a sbirciare Qui,
perché sono certa che vi piacerà). E oggi è giunto il momento di parlarvi
del libro in modo più approfondito, e quindi, parto subito con la mia
recensione.
“Everneath”
per me è stata una piacevolissima sorpresa, un romanzo che mi ha colpita e
pienamente soddisfatta.
La storia che ci
viene narrata dall’autrice non è altro che un retelling in chiave moderna e paranormale del mito di Ade e Persefone (Se non conoscete il mito vi consiglio di
dare una sbirciata alla seconda tappa del blogtour dove Silvy ci racconta la
storia – QUI). Non avevo mai
letto nulla che trattasse l’argomento della mitologia greca, non so come mai,
ma non sono mai stata molto interessata a questa tematica, ma per fortuna ho
deciso di dare una possibilità a questo romanzo perché mi sarei persa una storia meravigliosa.
Il romanzo segue le
vicende di Nikki – Becks – Beckett.
Nikki ha
diciassette anni ed è scomparsa nel nulla per settimane senza dare alcuna
spiegazione. È stata lontana da casa per sei lunghi mesi, e quando torna non
c’è niente che possa fare per spiegare la sua lunga assenza, non c’è una
spiegazione logica e razionale ed umanamente accettabile che possa dare. Perché
Becks è stata all’inferno – e questo non è un modo per dire che ha passato un
momento terribile della sua esistenza; Nikki
è per davvero stata all’inferno – nel senso letterale del termine – nell’Everneath.
L’Everneath è il
luogo dove vivono gli eterni – creature immortali che si nutrono di anime umane
– ed è qui dove Nikki è stata portata.
Per sei lunghi
mesi, che per lei sono stati cento anni – perché nell’Everneath il tempo scorre
diversamente – è stata imprigionata in un bozzolo oscuro e privata poco a poco
di tutte le sue emozioni. Lei è diventata un Pegno, è così che vengono chiamati
gli umani che rinunciano a tutto per nutrire gli eterni. E Cole è
l’affascinante ragazzo che l’ha condotta nelle profondità della terra per
nutrirsi di lei.
Dopo cento anni si
risveglia abbracciata a Cole, dolorante, stremata e senza alcuna energia, ma
soprattutto senza alcun ricordo della sua vita passata. Nessun ricordo tranne
uno; un ragazzo con i capelli castani e gli occhi scuri. Un immagine sfocata e
poco chiara di un ragazzo che l’ha tenuta ancorata alla vita; Jack.
«Stai rendendo le cose difficili, Jack Caputo» sussurrai.«Almeno ricordi il mio nome.»
Ricordavo ogni cosa. La prima volta che mi aveva chiamato la sua ragazza. La prima volta che mi aveva detto di amarmi. La prima volta che avevo iniziato a chiedermi se sarei stata in grado di tenermelo stretto. La prima volta che avevo capito di dover Ritornare per rivederlo, a qualunque costo.
Incredibilmente il
suo corpo non ha subito alcuna modificazione – generalmente i Pegni invecchiano
durante la fase del Pasto, ma non lei. E questo è un evento più unico che raro.
E così le viene
data la possibilità di tornare in superficie per altri sei mesi, passati i
quali sarà costretta a tornare nell’Everneath per sempre, come Eterna al
fianco di Cole o come batteria all’interno dei Tunnel – luoghi oscuri e terrificanti. La scelta
spetta solo a lei.
Sei mesi in cui
potrà sistemare le cose con le persone che ama.
Sei mesi per dire
addio come si deve.
Sei mesi per
sistemare le cose con Jack, l’unica persona al mondo che lei non ha mai
dimenticato.
Sei mesi per
cercare una soluzione al suo problema e non lasciare i suoi cari, questa volta
per sempre!
Come vi ho detto
più su questo libro è stata un autentica sorpresa.
Brodi Ashton mi ha
incatenata alle pagine e non mi ha permesso di staccarmi dal romanzo fino a che
non ho raggiunto la parola fine, e non solo per l’originalità della storia che
ci viene raccontata; che è una reinterpretazione del mito greco di Ade e
Persefone strettamente intrecciato al mito di Orfeo e Euridice, ma anche grazie
allo stile di narrazione utilizzato dall’autrice. Uno stile scorrevole e
incalzante che invoglia il lettore a
voltare una pagina dietro l’altro per sapere di più. La Ashton attraverso un intreccio magistralmente costruito
tra passato e presente rende la storia super accattivante.
Nella parte che
riguarda il passato, Nikki vive numerosissimi flash back che permettono al
lettore di capire cosa l’ha portata all’inferno.
Quando la
narrazione è al presente, invece, assistiamo alla lotta di Nikki per riprendere
in mano la sua vita e la disperata ricerca di un modo per non andarsene per
sempre.
Chi mi segue da
tempo sa bene che sono un inguaribile romantica e una cosa che non può
assolutamente mancare per me in un buon libro è la componente romance. E “Everneath”
non ne è affatto sprovvisto, ma al contrario la parte romance si fonde alla
perfezione con la componente paranormal dell’intreccio.
Come sono certa
avrete capito dalla trama, in questo romanzo ci sono ben due coprotagonisti
maschili – non abbiate paura se non amate i triangoli amorosi, qui tutto è
gestito alla perfezione, non vi posso dire di più o rischierei di scivolare
nello spoiler, quindi fidatevi di me. Vi
garantisco che scegliere tra i due maschietti è davvero difficile.
In quel momento compresi la differenza tra ciò che c’era tra me e Jack e il rapporto contorto che mi legava a Cole.Jack era reale.
Cole era una droga, artificiale e virtuale.La mia reazione involontaria alla sua presenza era stata costruita nell’Everneath da un potere che non sarebbe nemmeno dovuto esistere.
Jack e Cole non
potrebbero essere più diversi e distanti di così. Il primo umano il secondo
immortale.
Jack è il classico
bravo ragazzo, il principe azzurro dall’armatura scintillante che è capace di
tenere la sua Becks ancorata alla vita. Il popolare quarterback della scuola
corteggiato e voluto da tutte le ragazze , ma che ha gli occhi solo per una. E la
fortuna è la sua Beck!
Jack è il ragazzo
che si è disperato quando lei è scomparsa e quello che si fa in quattro per
trovare una soluzione e non doverle dire addio. È generoso, gentile e
determinato, ed è impossibile non amarlo.
Lui e Nikki sono
amici fin da quando erano bambini, solo in un secondo tempo lui è diventato il
suo grande amore, e mi ha fatto una tenerezza incredibile vederlo soffrire per
lei.
Cole, invece, è il
classico bad boy.
Il cattivo ragazzo
che suona in una rock band e che fa stragi di cuori. Si insinua lentamente
nella vita di Nikki e la sconvolge da cima a fondo.
Anche lui è
strettamente legato a Nikki, ma per la sua natura non è in grado di provare
emozioni o sentimenti, anche se Nikki è per lui qualcosa di importante…
Vorrei dirvi molto
di più su questi due maschietti che sono entrambi davvero affascinanti, ma proprio
non posso… tutto quello che vi dirò è che a volte li amerete entrambi, a volte,
invece, ne amerete uno solo e disprezzerete l’altro. Per quanto riguarda me,
posso dirvi che per tutta la lettura sono stata confusissima, e non sapevo
proprio decidere chi dei due fosse il mio preferito, e questa è un assoluta
novità per me, perché chi mi conosce sa bene che se c’è un bad boy io mi
schiero sempre dalla sua parte… ma credo che questa sia la classica eccezione
che conferma la regola, perché sul finale mi è stato chiaro che io parteggio
per il #teamJack!
Le ultime considerazioni
vanno per la protagonista femminile. L’adorerete!
È una ragazza
coraggiosa, forte e super determinata a non farsi abbindolare da nessuno. Fin
dall’inizio mi sono sentita subito in sintonia con lei, ho percepito sulla mia
pelle le sue emozioni e non ho potuto far altro che tifare per lei per tutto il
tempo.
Be ragazzi la
recensione è interminabile e mi scuso se vi ho annoiato, ma sapete che quando
amo un libro faccio fatica a smettere di parlarne.
Il mio voto:
Sono contenta ti sia piaciuto, io l'ho amato *-*
RispondiEliminaCiao Christy, si mi è piaciuto tanto e sono talmente impaziente che credo che mi procurerò il seguito in lingua!
EliminaAnnoiato sicuramente no, più che altro mi hai fatto venire una voglia pazza di leggerlo!!!
RispondiEliminaMi fa piacere di non aver annoiato Susy!!
EliminaQuesto libro dev'essere davvero bello, le tue parole me lo stanno facendo desiderare ancora di più! *-*
RispondiEliminaE' originale e mi è piaciuto tanto, se ti va dai un occhio al blogtour e provare ad adottarlo ;)
Eliminaanche questo fa parte della mia lista anche se sono indecisa fra diverse altre saghe
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