lunedì 17 ottobre 2016

RECENSIONE: ALICE FROM WONDERLAND - ALESSIA COPPOLA

Titolo: Alice from Wonderland

Serie: Alice From Wonderland#1

Autrice: Alessia Coppola

Casa Editrice: Dunwich Edizioni

Data di pubblicazione: 2015

Pagine: 279

Trama:

Cosa accadrebbe se Alice varcasse la dimensione di Wonderland? 
Quanto labile diverrebbe il confine tra lucidità e follia? 
Una strega, un sortilegio e un libro sono il principio di tutto. 
Alice non è più la bambina sprovveduta che vagheggiava tra labirinti di carte. È una giovane innamorata, alla ricerca della propria identità. Per trovarla viaggerà nel tempo e oltre il tangibile. 
Scrittori, scienziati, circensi e matti sono i suoi compagni in uno straordinario viaggio verso una meta impossibile. 
Sottomondo non è mai stato così sopra. 
Che la magia abbia inizio, la tana del coniglio vi aspetta.

Cosa Penso: 
«Rendiamo questo un mondo matto. Gran parte degli uomini passa il proprio tempo a negarsi pos­sibilità, non com­prendendo che la follia è l’unica occasione per sfuggire alle briglie della realtà.»
Finalmente riesco a ritagliarmi un attimo di tempo per recensire “Alice From Wonderland di Alessia Coppola, è da tempo che voglio scrivere questa recensione, ma per motivi lavorativi ho rimandato e rimandato, e rimandato ancora… ma oggi è proprio giunto il momento di mettere nero su bianco il mio pensiero, e quindi eccomi qui. 
Se seguite il mio blog da un po’ di tempo sono certa che, ormai, saprete che ho un adorazione speciale per i retelling, ne ho letti di tutti i tipi e mai nessuno mi ha delusa. 
I retelling che preferisco sono proprio quelli della famosissima fiaba di Lewis Carroll; Alice nel paese delle meraviglie, ne ho letti parecchi e tutti mi sono piaciuti molto di più dell’originale. 
So che questa affermazione farà sbarrare gli occhi a molti, ma è propri così. Non sono mai stata una fan di Carroll, il libro non mi è mai piaciuto più tanto, il cartone della Disney era quello che mi piaceva meno tra tutti i cartoni animati firmati da Disney e anche il film non mi ha propriamente fatto impazzire, ma le rinarrazioni scritte le amo. Sono strana, lo so!
Tuttavia ammetto con assoluta sincerità che inizialmente non ero super convinta di voler leggere romanzo di Alessia.  “Alice From Wonderland” è uscito lo scorso anno, e la blogosfera è stata letteralmente invasa da recensioni super positive ed entusiaste, e io ne ero profondamente incuriosita, ma avendo letto talmente tanti retelling su Alice nel paese delle meraviglie credevo, sbagliando clamorosamente, di aver già letto tutte le reinterpretazioni possibili e che non ci fosse più molto da raccontare, così ho temporeggiato rimandando la lettura fino a qualche settimana fa.
Bene, ora dopo averlo letto posso dire con tutta sincerità che le mie convinzioni ero sbagliatissime e che stavo per perdermi un piccolo gioiello, perché non solo Alessia Coppola scrive in maniera magistrale, ma anche perché ha scritto una storia estremamente unica e originale che ci narra una versione della fiaba di Carroll che non abbiamo mai visto prima. Infatti la Coppola ci racconta una versione steampunk del grande classico di Lewis Carrol, dove la follia tipica del Sotto Mondo si mixa e si fonde perfettamente con la Londra vittoriana in cui è ambientato l’intero romanzo e vi garantisco che il risultato è sorprendente. 

Questa storia non si svolge nel Paese delle Meraviglie, ma Alice e i suoi compagni di avventura hanno varcato la dimensione di Wonderland e ora grazie all’aiuto di due streghe – le sorelle Fox – non vivono più dentro le pagine di un libro per bambini, ma nella Londra vittoriana. I personaggi del romanzo di Carroll pur mantenendo quella loro tipica componente magica e quella vena di follia che li contraddistingue ora sono tutti umani e ognuno di loro ha trovato il suo posto nel mondo, adattandosi alla vita terrena, ma l’equilibrio che hanno trovato viene messo in pericolo quando un evento fa perdere a tutti loro la memoria. 
All’inizio del romanzo troviamo un Alice confusa e sperduta che vaga per Londra senza alcun ricordo di quella che è stata la sua vita, e come lei tutti i suoi compagni non ricordano più niente. Quando gli abitanti del Sotto Mondo si ritrovano con tutti i ricordi perduti tornati al loro posto, sono d’accordo che la vita sulla terra non fa per loro. Il loro essere adorabilmente folli non si adatta bene con la Londra vittoriana in cui vivono e sono più che decisi a far ritorno nel loro magico e incantato Paese delle Meraviglie, ed è così che ha inizio la loro folle avventura tra Temporegge del tempo che permettono di viaggiare in altre dimensioni e traversate atlantiche a bordo di un  Aereo-Nave, il tutto reso possibile grazie all’aiuto di personaggi storici realmente esisti come le sorelle Fox, Nikola Telsa e Alice Riddle, e ovviamente un immancabile Lewis Carroll che ha un ruolo fondamentale.  
Alice e i suoi amici partono per uno straordinario viaggio che ha una meta impossibile e difficile da raggiungere. 
Ma non è tutto qui perche “Alice From Wonderland” non è solo un romanzo adatto agli amanti del genere fantasy, ma grazie alla sua forte componente romance è la lettura ideale per gli amanti delle storie romantiche. 
Infatti Alice non è più la piccola bambina smarrita che dopo aver seguito il coniglio nella sua tana si trova catapultata in un mondo fatto di stranezze, la bambina che vaga tra labirinti di carte cercando di scappare da una Regina che le vuole far tagliare la testa. Oggi è una giovane donna alla disperata ricerca di se stessa, e alla ricerca dell’amore vero.  E anche se lei ha le idee abbastanza chiare riguardo a quelli che sono i suoi sentimenti si trova immischiata in un triangolo amoroso, contesa tra Edmund e Algar. 
Il Cappellaio Matto il primo, e il Brucaliffo il secondo. 
La rabbia si mutò in un vestito incandescente e avrei preso fuoco se qualcosa non mi avesse blandito: i ricordi piacevoli intrisi di tenerezza.
Lo odiavo. Ma lo amavo. La memoria del suo amore era una spada di brace che mi fendeva dentro e mi scioglieva.
Il mio cuore era spaccato a metà.
Una terribile coscienza si fece spazio in me: li amavo entrambi.
Uno era l’oscurità, l’altro la luce. Uno l’abisso, l’altro la pioggerellina d’estate. Erano diversi e perfetti. E amavo l’Alice che ero con entrambi.
Ero sul serio nei guai perché non avrei mai voluto scegliere. Eppure le circostanze mi stavano costringendo a farlo.
Entrambi i ragazzi sono estremamente affascinanti, ed entrambi molto presi da Alice. 
Edmund, il Cappellaio Matto, è un giovane ragazzo dai capelli rossi che conserva  anche al di fuori di Wonderland una stramba vena di follia che lo rende un ragazzo dai modi talmente stravaganti che si fatica a prenderlo sul serio e a stare dietro ai suoi vaneggianti discorsi, ma tiene molto ad Alice e non e disposto a dividerla con nessuno, specialmente con Algar.
Algar, il brucaliffo, è uno dei personaggi meglio riusciti dell’intero romanzo ed è inutile dire che ho fatto un tifo sfegatato per lui.
 È rappresentato come il classico bad boy con uno stile dandy ed estremamente affascinante, vive una vita decisamente  sopra alle righe e ha un animo tormentato che solo la sua Alice sa placare, per questa ragione è disposto a tutto pur di averla solo per se, anche giocare sporco se necessario…
Ci sono ancora numerose cosa da svelare su questo romanzo e non sarò di certo io a rivelarvele, sulla trama vi ho già detto fin troppo. Ora non vi resta che leggere e farvi incantare da dei personaggi adorabilmente folli e da questa reinterpretazione del tutto incantevole che Alessia Coppola ha scritto per noi.

Questo è il primo romanzo di Alessia Coppola che leggo. Ho sempre sentito parlare molto bene di questa autrice nostrana, ma non avevo mai avuto il piacere di farmi incantare dalle sue storie e di farmi conquistare dal suo stile di scrittura curato nel minimo dettaglio  e dalla sua narrazione estremamente fluida, e ora non vedo l'ora di recuperare tutte le sue letture che mi sono persa per innamorarmi degli altri suoi scritti proprio come ho amato questo.

concludo la mia recensione consigliando caldamente “Alice From Wonderland”, lo consiglio a tutti i lettori sia agli amanti di Lewis Carroll che a quei lettori, come la sottoscritta, che pur non amando follemente la versione originale della storia di Alice adorano, però, le reinterpretazioni e amano perdersi nella follia dei personaggi e farsi trascinare in colpi di scena che lasciano senza fiato e in una storia romantica che fa battere il cuore e vi costringe a schierarvi con uno dei due fronti.
Il mio voto:




4 commenti:

  1. Mi hai fatto emozionare, grazie mille. ^_^ Sono felicissima che ti sia piaciuto.

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    1. Ciao Alessia,
      mi fa piacere che ti sia piaciuta la recensione ;)
      grazie a te <3

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  2. Anch'io non amo la fiaba originale, però i retelling li adoro! L'ho letto un po' di tempo fa e mi è piaciuto, appena riesco devo leggere il secondo e la novella sul brucaliffo :)

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  3. Ciao Frency! I retellings mi stanno appassionando molto e da tempo ho adocchiato questo libro =D

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